Redazione

Quando raggiungi la vetta a dispetto dei pronostici il cuore batte forte e ancora più forte. Vittoria primato a punteggio pieno per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 18 giugno), nella settima e ultima giornata della fase a gironi del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, si sono imposti per 6 a 0 sui padroni di casa del Circolo Tennis San Giorgio del Sannio.

Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e una netta vittoria per i biancazzurri che, in trasferta, chiudono la regular season a quota 13 punti in classifica validi per il primo posto del girone in vista della fase playoff, con il pass di accesso staccato con una giornata di anticipo dalla formazione capitanata da Vito Tarlo.

Nei singolari: Marek Jaloviec (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Roberto Pepe (San Giorgio del Sannio, classifica 2.8) 6-0/6-1; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Mattia Paolo Pagano (San Giorgio del Sannio, classifica 3.1) 6-2/6-0; Matteo De Vincentis (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Daniele Pepe (San Giorgio del Sannio, classifica 2.5) 6-2/6-1; Jacopo Tarlo (Brindisi, classifica 2.7) ha battuto Luigi Di Biase (San Giorgio del Sannio, classifica 3.2) 6-1/6-1.

Nei doppi: Tarlo/Desolda (Brindisi, classifica 2.7 e 2.8) hanno battuto Mangino/Nardone (San Giorgio del Sannio, classifica 4.1 e 3.5) 6-4/6-0; Tarlo V./Massari (Brindisi, classifica 3.3 e 2.6) hanno battuto Pagano/Palatella (San Giorgio del Sannio, classifica 3.1 e 3.4) 6-3/6-4.

«Dire che siamo felici è dire poco: portiamo a casa una bellissima vittoria a punteggio pieno che, anche sulla base dei risultati conseguiti delle altre squadre del girone, vale il primo posto in classifica – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del CT Brindisi -. Pensavamo di chiudere la regular season al secondo o al terzo posto e invece siamo la squadra capolista. Pronuncio questa parole e non ci credo, è una sorta di ‘miracolo del tennis’. Oggi abbiamo disputato una gara perfetta, i ragazzi hanno espresso un tennis di altissimo livello mettendo il fiocco su un girone non facile, che abbiamo giocato con carattere, determinazione, dimostrando reale attaccamento alla maglia. Sono orgoglioso. Adesso ci godiamo questo momento e da domani testa ai playoff».

I biancazzurri torneranno in campo domenica 2 e 9 luglio quando, secondo un tabellone ancora da definire, disputeranno la gara di andata (in trasferta) e di ritorno (in casa) playoff.

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FOTOVOLTAICO: COLDIRETTI PUGLIA, A TERRA 75% IMPIANTI IN PUGLIA; AL VIA NUOVO BANDO PARCO AGRISOLARE SU TETTI.

Il 75% degli impianti fotovoltaici in Puglia è a terra, contro una media nazionale del 42%, con effetti negativi sul consumo di suolo, con la percentuale di terreni coperti artificialmente dai pannelli pari al 2,5% rispetto a una media nazionale che non raggiunge l’1%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento all’annuncio che è in dirittura di arrivo il nuovo bando del Parco Agrisolare per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui fabbricati agricoli.

La misura, fortemente sostenuta da Coldiretti, rientra tra gli interventi previsti dal Pnrr. L’obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica e alcuni interventi tranati di efficientamento in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.

E’ da rilevare che, nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili” – aggiunge Coldiretti Puglia - la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%. Rispetto al precedente bando cambiano alcuni limiti. Per gli Impianti fotovoltaici il limite di potenza passa a 1.000 kWp. La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100.000 euro, mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro. Sarà poi possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica.

Inoltre, è prevista la modifica della percentuale di contribuzione in funzione del consumo, ammettendo anche impianti che non hanno autoconsumo. Per le imprese della produzione agricola primaria, il contributo sarà all’80%, con il vincolo dell’autoconsumo o del consumo condiviso (circa 693 milioni); in alternativa del 30% (con eventuali maggiorazioni) senza limite dell’autoconsumo (circa 75 milioni).

Secondo uno studio del Centro Studi Divulga solo utilizzando i tetti di stalle, masserie, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare.

Il nodo è la mancata individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili a fronte di “una serie disordinata di iniziative avviate da fondi di investimento speculativi per quanto riguarda la localizzazione di impianti di grandi dimensioni, senza stabilire forme di coinvolgimento degli agricoltori – ha denunciato il presidente di Coldiretti Prandini alla Premier Meloni nel sottolineare che “il caos decisionale che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio ha finito per partorire una sorta di abusivismo energetico, con un forte consumo di suolo e significativi danni collaterali ecologici ed economici”.

E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.

La Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio, come nel settore del biogas-biometano che – conclude Coldiretti - ha conosciuto un’importante accelerazione verso la transizione energetica attraverso il riciclaggio di sottoprodotti e la riduzione dell’impronta ambientale e di carbonio, specialmente nella zootecnia.

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Un programma di presentazioni di generi e argomenti diversi con la presenza di autori di caratura nazionale per onorare la nomina di Mesagne Capitale della Cultura di Puglia 2023. Ecco cosa propongono, a partire da martedì 20 giugno, gli organizzatori nella terza edizione del Festival del Libro Emergente. La kermesse letteraria, partita nel 2021 on line, è ormai un appuntamento consolidato nel programma dell’estate mesagnese.

Gli appuntamenti di giugno si terranno tutti nel Chiostro del Municipio di Mesagne a partire da martedì 20 giugno, alle ore 20.30 con la presentazione del libro "Una coppia da record" di Michele Rizzitelli. Questa presentazione è stata organizzata in collaborazione con l’ASD Atletica Mesagne. Attesissima è la presentazione del nuovo romanzo di Gabrielle Genisi dal titolo "L'Angelo di Castelforte" con protagonista il personaggio Chicca Lopez. Gabriella Genisi è l’autrice delle avventure di Lolita Lobosco, commissaria di Polizia barese protagonista della serie tv in onda su Rai 1. Tra le novità della programmazione 2023 c’è la poesia che, grazie a Simona Volpe e "Le ragioni del Cappero", arricchirà l’offerta culturale del Festival del Libro Emergente. A chiudere gli appuntamenti letterari per il mese di giugno, evidenziamo il gradito ritorno a Mesagne di Simone Tempia inventore per più famoso maggiordomo Lloyd. Tempia presenterà "Il Piero e la ricerca di una felicità", ultimo suo lavoro che sta riscuotendo un forte successo in tutta Italia.

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Il percorso di accompagnamento allo Sviluppo di Comunità: “Verso una Comunità sostenibile” promosso da ConTatto Aps, Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università del Salento e On! Impresa Sociale di Milano, prosegue il 22, 23 e 24 giugno 2023 con la formazione degli amministratori e della cittadinanza sui principi e le pratiche dell'Amministrazione condivisa.

Il progetto sperimentale avviato a febbraio scorso nel Comune di Erchie (BR) ha incontrato in questi mesi l'entusiasmo e la partecipazione attiva, in particolare di associazioni e cittadini che hanno partecipato a diversi momenti di ascolto e confronto, immaginando opportunità nuove per lo sviluppo locale.

"L'amministrazione condivisa può essere la via per la crescita sostenibile auspicata?"

Questa è la sfida che insieme proveremo a intraprendere, accompagnati da Paolo Pezzana di On! Impresa sociale, professionista esperto del settore e dai docenti universitari Piergiuseppe Ellerani e Salvatore Rizzello di UniSalento, con il tutoraggio di Simona Internò per ConTatto Aps e ConTatto Impresa Sociale.

La cittadinanza è invitata a partecipare attivamente nei pomeriggi del 22 e 23 giugno dalle ore 15.00 alle ore 18.00, e la mattina del 24 giugno dalle ore 9.30 alle 13.00.

Sarà l'opportunità per conoscere meglio la normativa e le buone prassi a supporto della nascita di percorsi innovativi nel contesto locale, per mobilitare le comunità, le imprese e le istituzioni, per ripensare la funzione pubblica nell’ottica dell’amministrazione condivisa, guardando a modelli di relazione cooperativa, in cui ognuno può dare un contributo, mettendo a disposizione le proprie risorse: Sarà uno spazio di confronto, informazione e formazione che promuove l’Economia Civile, la Generatività Sociale e l’Ecologia Integrale per la costruzione di una “Comunità Sostenibile”.

Nella terza giornata, il 24 giugno dalle 9.30 alle 13.00, saranno realizzati dei tavoli tematici, animati dai facilitatori di ConTatto, finalizzati a dar spazio ad una condivisione finale ed alla creazione di una visione comune del futuro del territorio.

Questo percorso si apre anche ai comuni dei territori limitrofi, interessati allo sviluppo di competenze e strategie per la creazione di legami di comunità.image1.jpeg

Info:

ConTatto Aps, Simona: Tel. 3408043845

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Si è conclusa lo scorso week end a Pescara, l’esperienza dei giovani virtussini della U13 della New Virtus Mesagne. L’occasione per i ragazzi, guidati dal decano del basket mesagnese Maurizio Camassa, è stata quella di confrontarsi e misurarsi con le altre 11 squadre d’Italia, con Anzio che ha conquistato il tricolore della prima edizione del campionato NBA Jr. La partecipazione alle fasi finali della manifestazione nazionale è stata possibile anche grazie al contributo della Cestistica Normanna, società satellite della New Virtus, con la quale da diversi anni è in corso un rapporto ormai consolidato.

La New Virtus Mesagne ha conquistato, nella finalina, un onorevole undicesimo posto figlio anche di un girone eliminatorio di ferro contro Latina e Calcinaia, rispettivamente terza e quinta forza della classifica finale.

In mezzo a tanta pallacanestro, anche l’esperienza di socializzazione e vita nel capoluogo abruzzese insieme ai tanti genitori al seguito degli atleti, oltre che la possibilità durante la cerimonia di apertura della manifestazione di autografi e foto con Pozzecco, coach della nazionale, e Fontecchio nazionale azzurro protagonista in NBA.

Per  Jacopo Ruggiero, Valentino Bianco, Paulin Buzi, William Andrea Nuccio, Francesco Di Lauro, Andrea Rochira, Gabriele Perrucci, Stefano Zuffianò, Giovanni Dresda, Cristian Morfeo, Samuele Invidia e Alessandro Boschiroli è stata un’esperienza che non dimenticheranno mai.

La stagione per i virtussini non è terminata a Pescara perché nei prossimi giorni saranno chiamati a conquistare la Coppa Puglia U13 e per molti di loro anche nella categoria U14 questo sabato a Castellaneta.  

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No all'appartenenza politica quando di parla di salute.,La chirurgia di Ostuni va riaperta, e il nosocomio va potenziato, abbassiamo le bandiere, Emiliano deve intraprendere soluzioni concrete.

Quanta demagogia riguardo l'ospedale di Ostuni, leggo nelle ultime ore esprimersi tramite comunicati stampa, e dichiarazione persone che dovrebbero fare solo una cosa "VERGOGNARSI". Persone che non hanno mai fatto proposte concrete, che non hanno mai combattuto, e che oggi sono pronti solo a puntare il dito perché vedono la chiusura del reparto, e da codardi cosa fanno? Chiedono al sindaco di Ostuni (Angelo Pomes) di "battere" i famosi "pugni sul tavolo", dimenticandosi che il sindaco appena appresa la notizia ha chiamato senza perdere tempo il Presidente della Regione Puglia chiedendo imminenti provvedimenti. Mi chiedo, e non solo io, questi signori che oggi nell'occasione sostituiscono dirigenti sanitari, medici e paramedici, e che diventano esperti in Sanità divulgando soluzioni "NON FATTIBILI", sino a ieri dov'erano??? Be penso che erano fermi, e forse a sperare che il nostro nosocomio andasse allo sfacelo per poter dire che la parte politica avversa alla loro non è capace di gestire il sistema sanitario.

Anche un semplice cittadino, insieme ad altri che hanno a cuore le sorti del nosocomio, possono unirsi per poter manifestare e far sentire la loro voce, sia nei confronti della Regione Puglia, che del Governo Nazionale, perché oggi siamo a farci una guerra "prettamente" politica per partito preso, ma al contrario dovremmo combattere uniti per un unico obbiettivo, far riaprire il reparto di chirurgia, attivare immediatamente ortopedia, e cercare soprattutto di individuare soluzioni "concrete" avvalendoci di esperti che abbiano sul nostro territorio, e che vivono la situazione sanitaria quotidianamente come: Giuseppe Sgura, Cataldo Melpignano, Gianni Spennati, a prescindere l'appartenenza politica "L'OSPEDALE È DI TUTTI NOI" e dobbiamo tutelare il diritto alla salute.

In queste ore abbiamo avuto un interlocuzione telefonica insieme al Dott Tommaso Gioia (Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia)con l'assessore alla sanità Rocco Palese, il quale  ha convocato per venerdì 23 giugno un tavolo tecnico/istituzionale per individuare soluzioni per la provincia di Brindisi,  ed in particolar modo per la situazione di Ostuni. Non per sfiducia ma per chiarezza abbiamo chiesto all'assessore alla sanità di dare soluzioni imminenti e concrete, non è accettabile che il commissario straordinario "DI PASSAGGIO" Il dottor Gorgone, senza perdere tempo firma un provvedimento di chiusura temporanea: ClaudioSantoro:- "E no caro Dottore, non si firmano provvedimenti per andare incontro alle soluzioni più semplici " la chiusura", si devono trovare soluzioni meditate, condivise, Caro dott. Gorgone per quanto riguarda questa provincia devi operare con ponderazione, caso contrario dati i tuoi tanti impegni (anche dopo la tua ultima nomina quale Presidente Europeo delle autorità sanitarie regionali) abbiamo bisogno di una persona che abbia meno impegni, ma che si dedichi con dedizione, e un po d'amore a questa provincia oggi troppo martellate.

Voglio ringraziare Tommaso Gioia per l'impegno profuso in questi anni riguardo al nostro ospedale, cercando di sfatare sempre la chiusura dei reparti, con il suo lavoro minuzioso, partendo dal rapporto con i protagonisti della sanità odierna "i medici" una linfa vitale per la sanità, in via di estinzione.

Lascio il mio ultimo pensiero alla Regione Puglia, nelle vesti del suo più importanterappresentante il Presidente Michele Emiliano, persona che conosco la sua sensibilità in questioni così delicate, ma con un pizzico di critica, chiedo di dare la giusta dignità alla provincia di Brindisi, magari dando più forza a coloro che sono i suoi riferimenti, come Tommaso Gioia che si impegna con dedizione e passione per questo territorio, così tante cose cambierebbero, perché da Bari è difficile monitorare tutto!

Il Presidente deve "assolutamente" tenere a cuore l'ospedale di Ostuni che non si basa nell'assistenza sanitaria solo nei confronti del territorio, e dei paesi dell'hinterland, ma questa città dimostra da dati ISTAT riguardo le presenze turistiche superare le 500.000 presenze, con un aumento negli ultimi tre anni del circa 17%.

Caro presidente Emiliano è bello parlare della Puglia, di Ostuni, come realtà che sono nella Top Eight, ma insieme alla bellezza paesaggistica, all'offerta ricettiva, e l'enogastronomia, bisogna offrire i servizi di assistenza sanitaria, anche e soprattutto nei confronti dei tanti turisti che affollano le nostre realtà, e se chiudiamo tutto, senza una strategia comune, individuando soluzioni, e soprattutto medici, penso fermamente che in futuro non si avrà un bel ricordo della Puglia.

Presidente sono stato dalla tua parte, e lo sono ancora fermo restando che tu sia disposto ad essere dalla parte del nostro territorio,  a prescindere l'appartenenza politica che mi ha vistovicinoa te, quando si tratta del diritto alla salute penso fermamente che si debbano abbassare tutte le bandiere, e bisogna far prevalere la propria coscienza!

Stessa richiesta va fatta al governo nazionale tramite il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, l'attuale governo non è escluso dalle responsabilità, bisogna aumentare le risorse finanziarie destinate alla sanità pugliese, perché oggi le professioni sanitarie primarie vogliono una maggiore sicurezza contrattuale, e l'aumento del loro salario, se pur i bandi per le assunzioni vengono fatti costantemente anche in Puglia, molti di essi vanno desertati.

Bisognerebbe immediatamente "SBLOCCARE" il numero chiuso alle università per la specializzazionein medicina, iniziando da ora, sperando di ricevere i primi risultati positivi tra gli 8 e i 10 anni.

Quindi per far prevalere, e forse vincere le battaglie,  penso debba esserci la volontà concreta, e l'unione da parte di Destra, sinistra, e centro quando si tratta di salute.

La salute non conosce colore politici, la salute ha la massima priorità per tutelare non un diritto qualunque, ma il diritto fondamentale.

Claudio Santoro

Coordinatore provinciale Sindaco di Puglia

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Le organizzazioni di categoria e i produttori stanno valutando la possibilità di chiedere lo stato di calamità nelle zone devastate dalla peronospora. Il consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera, ha chiesto la convocazione di un “tavolo di confronto tra esperti, agronomi, associazioni di categoria e rappresentanti del settore vitivinicolo, per valutare le strategie più appropriate per combattere queste malattie e mitigarne gli effetti sulla produzione. Sollecitiamo, inoltre, la Regione Puglia a destinare risorse adeguate alla ricerca per lo sviluppo di trattamenti innovativi, ma anche per la formazione e l'informazione degli agricoltori sulle pratiche agronomiche e sui protocolli di prevenzione per ridurre il rischio di diffusione delle malattie”. Della necessità di aggiornare la ricerca dei prodotti fitosanitari alle attuali condizioni climatiche ne è convinto anche Carmine Dipietrangelo, amministratore di Tenute Lu spada di Brindisi. “Ci sono riflessioni da fare sul cambiamento climatico – ha spiegato - non solo per tempi e modalità dei trattamenti necessari, ma forse anche sulle caratteristiche dei prodotti utilizzati e in commercio circa la loro composizione molecolare e i principi attivi.

Sono adeguati a fronteggiare queste nuove situazioni climatiche? Ma questo riguarda la ricerca e le aziende produttrici. Di fronte alla gravità e alla intensità è urgente reagire tenendo conto che questo comporta ulteriori costi aziendali già appesantiti dall’annata precedente e dall’ l’andamento del settore vitivinicolo”. Lo stesso amministratore è convinto che la causa della peronospora “è l’abbondanza straordinaria di pioggia e di umidità persistente che non si limita a poche aree, ma è generalizzata nel Salento e in Puglia è necessario un intervento di emergenza come la dichiarazione di stato di calamità per garantire provvidenze e sostegni alle aziende. Devono essere coinvolte le amministrazioni locali e la Regione come condizione per chiedere al governo di attivare le procedure e gli strumenti necessari”.

Secondo l’imprenditore agricolo, Emanuele Guglielmi, la presente “calamità della peronospora è ascrivibile a un caso eccezionale, è vero che negli anni ci sono stati casi di peronospora, ma non così virulenti. Il fatto che non si possa operare nei campi ha aggravato la situazione. Purtroppo per noi devo dire che sul fronte dell’agricoltura la Regione Puglia ha fatto poco, basta vedere la gestione della xylella”. Tuttavia, per stare al passo con i tempi anche l’agricoltore deve aggiornarsi sulle tecniche e i prodotti da utilizzare in campo. “Deco dire – ha proseguito Guglielmi - che la capacità operativa degli agricoltori è migliorata grazie agli incontri di aggiornamento promossi dal Consorzio di difesa e di valorizzazione delle produzioni agricole dell'ambiente e del territorio rurale di Brindisi grazie ai quali gli agricoltori hanno appreso le nuove tecniche da utilizzare nei vigneti in caso di attacchi fitopatologici. Inoltre, anche gli incontri che gli agricoltori svolgono periodicamente nei vari Comuni per ottenere il patentino fitosanitario, necessario per acquistare i prodotti, è importante per aggiornarsi. In ogni modo alla luce dell’eccezionalità di questa annata sarebbe auspicabile un intervento pubblico per dare sollievo alle nostre aziende”.

Intanto, in queste ore a causa dell’abbondante pioggia caduta in tutta la provincia la situazione fitosanitaria è peggiorata di molto. Oltre ai vitigni anche le colture cerealicole hanno subito gravi danni. Le spighe di grano, ad esempio, si sono piegate spezzandosi e dando inizio al processo di marcescenza.

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Nonostante gli avvisi di attenzione diramati dalla polizia di Mesagne i truffatori sono tornati a colpire un’anziana donna. Lo hanno fatto con la tecnica dell’incidente accaduto a un figlio e alla necessità di ricevere del contante per coprire i costi dell’assicurazione. Naturalmente, come sempre, il sinistro era parte di un progetto delinquenziale per derubare l’anziana. Così, dopo il “colpo” i falsi agenti si sono dileguati senza lasciare traccia del loro passaggio. Se non incredulità, sconforto e profonda umiliazione nella vittima. Truffe, in ogni modo, portate a segno probabilmente con la complicità di un basista locale che conosce le vittime e fornisce le indicazioni necessarie ai complici. D’altronde non si spiegherebbero diversamente alcune casualità come la conoscenza della famiglia da truffare, la presenza di una persona anziana, l’esistenza di un figlio, il fatto di avere in casa gli euro frutto della pensione riscossa da pochi giorni e, non per ultimo, il numero telefonico. L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di giovedì in via San Donaci. Vittima di due truffatori una signora di 80 anni.

Nella tarda mattinata la signora ha ricevuto una telefonata da un fantomatico agente delle forze dell’ordine che gli ha comunicato di un incidente accaduto al figlio. Purtroppo l’auto coinvolta nel sinistro era priva di assicurazione e affinché non si procedesse al sequestro del mezzo era necessario coprire con celerità il premio assicurativo. L’interlocutore chiudeva la sua telefonata avvisando la signora che un suo collega sarebbe passato dalla sua abitazione per riscuotere la somma necessaria a oblare il tutto. Infatti, dopo pochi minuti un signore si è presentato alla porta dell’anziana e ha riscosso la somma necessaria: ben 500 euro. Tuttavia, dopo qualche minuto la signora ha iniziato a preoccuparsi per le condizioni del figliolo. Pertanto, ha preso il telefono e gli ha telefonato. Naturalmente con sua grande meraviglia ha scoperto non solo che il figlio stava bene, ma, soprattutto, non aveva fatto nessun incidente. Solo allora ha compreso di essere stata truffata. A quel punto il figlio dopo averla consolata e rassicurata ha composto il numero del locale commissariato di polizia e ha denunciato il fatto. Gli agenti hanno avviato le indagini ricostruendo la fisionomia del falso agente e acquisendo i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona.  

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Finale regionale Under 17 - Coppa Puglia.
Questa sera Palestra Scuola Falcone
Ore 19:00 finale
Mens Sana Mesagne-Fortitudo Trani
Al termine della manifestazione si procederà alla premiazione.

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LUNEDÌ 19 GIUGNO A BRINDISI ATTIVO REG.LE SETTORE ELETTRICO UILTEC: PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE ELETTRICA NELL’EPOCA DELLA «TRANSIZIONE». 

Lunedì 19 giugno, alle 10.30, si terrà presso la Sala Riunioni della UIL di Brindisi in Corso Umberto I l’Attivo del Settore Elettrico della UILTEC di Puglia. L’appuntamento, di valenza regionale, avrà come ordine del giorno la situazione del Settore Elettrico in Puglia e nel resto del Paese e le imminenti elezioni RSU/RLS nelle varie realtà aziendali per rinnovare le Rappresentanze. I lavori saranno coordinati da Carlo Perrucci, Segretario Organizzativo con Delega al Settore Elettrico della UILTEC Puglia. Il Segretario Generale UILTEC Puglia Filippo Lupelli e il Coordinatore della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo daranno avvio ai lavori ed agli interventi a partire da quelli di Mario Medico, Funzionario Regionale Responsabile del Settore Elettrico ed Antonio Cozzolino, Funzionario Nazionale sempre del Settore Elettrico UILTEC. Le conclusioni saranno affidate al Segretario Nazionale del Settore Elettrico UILTEC Marco Pantò, impegnato in questo periodo a seguire le discussioni con le varie aziende del settore ma soprattutto ad ascoltare le varie esigenze delle realtà produttive del nostro Paese.

La produzione dell’energia elettrica è uno dei settori in cui le scelte politiche e le condizioni internazionali degli ultimi anni hanno avuto maggiore impatto. Prima le scelte di Transizione Energetica e successivamente il conflitto in Ucraina sono stati due fenomeni capaci di avere un impatto fortissimo sull’assetto organizzativo delle realtà che producono e distribuiscono corrente elettrica. Sfide epocali per le quali la UILTEC sollecita da tempo una Cabina di regia nazionale per la coerente e lineare gestione della Transizione. In questa sfida la Puglia entra in maniera importante per le numerose aziende del settore presenti come Enel, E-Distribuzione, Terna, Edison, A2A Energia&Future ed Enipower, ognuna con le sue specificità e le sue problematiche.

A Brindisi tali sfide hanno più volte messo in discussione il futuro della Centrale Enel di Cerano. I diversi e ripetuti ritardi da parte dell’Azienda nel presentare un chiaro e fattibile Piano Industriale di riconversione del sito produttivo brindisino bloccano l’attuale produzione ancora con il carbone. Qualunque sia il futuro di Cerano, Brindisi sarà la realtà più colpita dai cambiamenti che verranno: i lavoratori impiegati nel sito diminuiranno drasticamente di molte centinaia.

La UILTEC di Puglia è persuasa che la soluzione più idonea per Cerano sia la conversione a gas. Un parere che trova conforto anche nella linea della nostra Segretaria Nazionale Daniela Piras. «Sosteniamo con forza - ha dichiarato di recente - che la transizione energetica debba passare dal gas. Non è possibile pensare alla decarbonizzazione del Paese per raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione Europea senza passare dall'utilizzo del gas».

Numerose le sfide che stanno interessando la Puglia anche nella Distribuzione Elettrica. L’aumento delle presenze turistiche e la nascita di molte nuove strutture ricettive dotate di una serie di servizi che richiedono grandi quantità di energia comportano numerose richieste di aumenti di potenza e nuovi allacci. Esigenze «straordinarie» coperte da un organico bilanciato soltanto per un lavoro ordinario e per i soli residenti pugliesi.

A questo si aggiungono le sempre più numerose richieste di attivazione di impianti fotovoltaici di bassa ma anche media tensione: richieste che occupano in modo permanente il settore dispacciamento e gli operativi dei Blue Teams fino a rendere difficoltosi gli interventi sulle ordinarie problematiche della rete elettrica come le emergenze estive in seguito allo scoppio di cavi elettrici di media tensione.

La pressione sui lavoratori della Distribuzione elettrica non è più sostenibile: per questo sono necessarie ed urgenti nuove assunzioni da parte di E-distribuzione per garantire un servizio efficiente e rapido all’utenza ed allo stesso tempo sostenibile per i lavoratori.

La UILTEC della Puglia proseguirà nei prossimi mesi con la convocazione di Assemblee sui posti di lavoro delle varie aziende per una campagna di ascolto delle problematiche esistenti e per prepararsi alle prossime elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale attraverso il coinvolgimento di giovani lavoratori. 

 

Brindisi, 17 giugno 2023

                                                    La Segreteria Regionale

                                                Uiltec Puglia e di Bari/Bat/Foggia

 

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