Redazione

IL BILANCIO DELLA VISITA DELLA DELEGAZIONE LNI BRINDISI IN ALBANIA. Consolidamento dei rapporti, interscambio tra Università e crescita della regata Brindisi-Valona

Indicazioni particolarmente positive sono emerse dalla visita in Albania (20-23 febbraio 2023) della delegazione della Lega Navale Italiana di Brindisi, guidata dal presidente Salvatore Zarcone. Contestualmente al miglioramento dei rapporti tra le due sponde sul piano socio-economico, culturale, turistico e sportivo, l’obiettivo primario era quello della sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Marina di Orikum per consolidare la partnership già esistente e determinare le migliori condizioni, logistiche e tecnico-organizzative, per la crescita della regata velica Brindisi-Valona, che quest’anno (6-9 luglio 2023) si appresta a vivere la dodicesima edizione.

A Tirana, nella sede della Concorde Investement (il gruppo immobiliare albanese proprietario del Marina di Orikum), è stato formalmente siglato l’accordo di cooperazione, condizione essenziale per il raggiungimento dei traguardi che le parti hanno individuato, ciò con grande evidenza mediatica per la presenza dei più autorevoli organi di informazione (giornali ed emittenti televisive) del paese delle Aquile. Erano presenti l’amministratore ing. Junald Bajraktari e tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione.

Durante il soggiorno albanese, i rappresentanti della sezione brindisina della LNI hanno avuto modo di incontrare il sindaco di Valona Dritan Leli, col quale intercorrono da anni rapporti di stima e collaborazione proprio in funzione della regata velica. L’incontro, particolarmente cordiale, si è svolto nel Municipio di Valona: pur in scadenza di mandato proprio nel periodo della manifestazione velica, il primo cittadino ha comunque assicurato il proprio supporto e si è detto felice della personale partecipazione all’evento.

Nella stessa Tirana, nella sede del Ministero dell’Istruzione, la delegazione LNI è stata ricevuta da Albana Tole, vice ministro dell’Istruzione, e da Endrit Hoxha, vice ministro allo sport. Erano presenti anche i direttori di alcuni dipartimenti universitari, che hanno tutti studiato in Italia e che, per varie ragioni, hanno dimostrato grande interesse per la regata Brindisi-Valona. Il mondo universitario albanese ed in particolare gli Atenei di Tirana e Valona hanno manifestato la volontà di collaborare con le università pugliesi ed hanno già avviato contatti con Unisalento: la regata è vista come occasione di ampliamento e intensificazione del rapporto di collaborazione al fine, peraltro, di garantire ai propri studenti un titolo accademico europeo.

Era previsto che all’incontro di Tirana partecipassero anche i rappresentanti dell’Università del Salento, purtroppo impegnati contestualmente in Puglia per iniziative già programmate. I due vice ministri hanno comunque pregato il presidente Salvatore Zarcone di esporre le loro istanze al Rettore dell’Unisalento, dott. Fabio Pollice, che Zarcone ha avuto modo di incontrare all’indomani del rientro in Italia, insieme col dott. Gennaro Scarselli, responsabile degli affari internazionali. E’ previsto un coinvolgimento diretto della stessa Università per il successo della regata, che va intesa come straordinario strumento di sviluppo e al tempo stesso di coesione tra le due sponde. «Richiederemo il Patrocinio ai due ministeri albanesi – dice Salvatore Zarcone - e prevediamo una fattiva collaborazione in occasione della Regata, non escludendo una loro presenza a Brindisi in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento velico, che si terrà presumibilmente a maggio nella sezione della LNI». Sul versante strettamente sportivo, inoltre, si avverte l’esigenza di costituire federazioni sportive albanesi per le discipline Olimpiche.

A Tirana il presidente Zarcone, accompagnato da Sandro Colucci (esperto velista e rappresentante del gruppo vela della LNI Brindisi), ha incontrato i componenti dell’Amministrazione comunale che sono interessati a lanciare e potenziare vela e canottaggio in un bacino artificiale che si trova a pochi chilometri dalla capitale. Infine, la delegazione LNI è stata ospite dell’emittente televisiva nazionale Vision Plus partecipando ad una diretta televisiva, in orario di massimo ascolto, dedicata alla prossima edizione della Brindisi-Valona, Regata del Grande Salento.

Una trasferta decisamente positiva, dunque, e utile per la concretizzazione dei vari progetti in cantiere e per favorire l’ulteriore crescita della regata Brindisi-Valona.

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GENTILE (CNA): BRINDISI PUO’ CONTINUARE AD ESSERE UN HUB ENERGETICO CON UNA CENTRALE A TURBOGAS E CON LE RINNOVABILI
 
La produzione di energia elettrica continua a rappresentare una delle maggiori preoccupazioni a livello mondiale e pertanto occorre assicurare la copertura del fabbisogno mondiale, incidendo il meno possibile sull’ambiente.
 
E’ questo il motivo per cui anche l’Italia ha avviato da tempo un processo di decarbonizzazione e, di conseguenza, una fase di transizione energetica.
 
Processi che hanno subito dei bruschi rallentamenti a causa della pandemia e del conflitto bellico tuttora in corso, tanto è vero che, ad esempio, la conclusione del processo di decarbonizzazione non potrà avvenire entro il 2025, così come era stato programmato, ed è assai probabile che i tempi di utilizzo del carbone si dilatino, in maniera tale da poter garantire al Paese la necessaria capacità produttiva in campo energetico.
 
Per fronteggiare questa emergenza e contenere le conseguenze, si sta lavorando in direzione di una crescita esponenziale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili (ricorrendo abbondantemente anche all’utilizzo del mare per realizzare parchi eolici), in maniera tale da non dipendere, per due terzi del fabbisogno nazionale, da approvvigionamenti rivenienti da paesi esteri.
 
Continuare ad affermare, però, che eolico e fotovoltaico potranno sostituire in tempi brevi  la produzione di energia riveniente da combustibili fossili è azzardato perché sono centrali a produzione discontinua e non coerenti con le esigenze di sicurezza degli approvvigionamenti e della rete ed è quindi impensabile ritenere di poter fare a meno del gas.
 
Da qui la necessità di potenziare la rete infrastrutturale di ingresso nel nostro paese di gas naturale per garantire maggiore autonomia e creare così in Puglia un “hub del gas” a servizio del Paese e dell’Europa. In questa logica, ad esempio, si colloca il dibattito sul raddoppio del TAP.
 
La risorsa-gas, dunque, è al momento insostituibile per il sistema Paese, soprattutto per la sicurezza energetica, ed è un motivo in più perché si possa riconsiderare la realizzazione a Brindisi di un impianto di produzione di energia alimentato a gas, proprio nel sito di Cerano, accantonato troppo frettolosamente sulla spinta emozionale di una improbabile autosufficienza raggiungibile con le rinnovabili.
 
Il progetto dell’Enel per la “sostituzione delle unità a carbone esistenti con nuove unità a gas presso la centrale termoelettrica di Brindisi sud Federico II” ha ottenuto proprio nelle scorse settimane il decreto di compatibilità ambientale. A questo punto, anche Terna (gestore della rete) potrebbe tornare sui suoi passi, inserendo il nuovo impianto a turbogas tra quelli “utili” a garantire stabilità alla rete elettrica nazionale.
 
E’ evidente che per Brindisi sarebbe una opportunità per continuare ad essere un hub nazionale nel comparto energetico, puntando su gas e rinnovabili, con evidenti benefici economici ed occupazionali per l’intero territorio su cui incombe il rischio di un lento ma costante processo di deindustrializzazione, proprio a partire dal comparto energetico.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

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“Turismo, impatto, clima e il Climate-sensitive Management” è questo il tema del convegno organizzato nell’ambito dell’evento internazionale dedicato al Business Tourism Management, svolto oggi a Bari in Fiera del Levante, al quale ha preso parte il Consorzio di Torre Guaceto con l’obbiettivo di sensibilizzare Istituzioni e cittadini.
La situazione climatica è allarmante. Alcuni dati. Il 2022 in Italia è stato l’anno più caldo mai registrato, secondo quanto riportato dal Copernicus Climate Change Service. Il Paese rientra nel cosiddetto “hot spot mediterraneo”, area vulnerabile ai cambiamenti climatici e, rispetto al periodo pre-industriale, la temperatura media delle acque del Mediterraneo è aumentata di 1,5 gradi, il 20 percento più velocemente rispetto alla media globale.
I cambiamenti climatici stanno danneggiando fortemente l’intero ecosistema fatto di ambienti, animali e persone. Per non soccombere alla situazione attuale, è necessario ideare strategie di adattamento che portino alla riduzione dell’impatto antropico.
Il turismo può essere la chiave di volta per la tutela dell’ambiente e la rinascita green dei territori. Gli enti ed i responsabili delle imprese turistiche possono e devono attuare strategie per promuovere un nuovo stile di vita e di viaggio: quello sostenibile. Bisogna fare un salto in avanti e adottare sistemi di governance dei luoghi e delle imprese sensibili al tema dei cambiamenti climatici, il climate-sensitive management appunto.
Questi i punti trattati dal convegno barese nell’ambito del quale il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha dato il proprio contributo. 
Con il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta, hanno partecipato Ilaria Caprioglio, membro segretariato ASviS, già sindaco di Savona, Maddalena Milone, CEO Meeting planner s.r.l. e vice presidente sezione Turismo di Confindustria Bari e BAT, Enzo Carella, CEO Life resort e presidente nazionale di Federterziario Turismo, Rodolfo Baggio, Università Bocconi, Martha Friel, Università IULM, Giuseppe Giaccardi, consulente di strategia e advisor BTM2023.
Un’importante occasione di incontro tra Istituzioni e stakeholder del turismo organizzata presso le sale del BTM, evento internazionale sul turismo, che alla sua nona edizione è approdato a Bari ed andrà avanti fino al 3 marzo.
Non solo uno spazio espositivo, ma di scambio. Presso lo stand di Torre Guaceto, infatti, gli utenti potranno acquisire nuove informazioni sull’area protetta e rapportarsi direttamente con le guide del Parco.
“Non possiamo più rimanere a guardare – ha dichiarato il presidente dell’ente gestore della riserva, Malatesta -, e noi oltreché innovare costantemente i nostri sistemi per la tutela dell’area protetta e degli animali selvatici, abbiamo lavorato e continuiamo ad impegnarci sul fronte del turismo. Per citare solo alcuni punti della nostra governance, ricordo che l’accesso a Torre Guaceto è contingentato e che le auto non possono accedervi, così si protegge l’ecosistema. Non solo, nelle prossime settimane chiuderemo le procedure per la certificazione CETS degli operatori del nostro distretto che investono in sostenibilità, un sistema premiante adottato per spingere sempre più imprenditori a volere bene alla natura e alla nostra comunità. E’ ora che tutti acquisiscano la consapevolezza che è necessaria un’inversione di rotta perché se l’ambiente perde, perdiamo tutti, la soluzione è adottare uno stile di vita responsabile e generare e promuovere il turismo sostenibile”.

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Procede senza sosta e come voluto dal Questore Annino Gargano, l’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia finalizzata principalmente al contrasto dei reati predatori come furti e rapine.

Nelle prime ore della mattina di domenica 26 febbraio gli uomini dell’UPGSP- Sezione Volanti della Questura di Brindisi, intervenuti per constatare un furto consumato nel corso della notte presso un distributore automatico di bevande del centro storico, hanno raccolto una serie di indizi che trovavano un successivo riscontro nelle immagini delle telecamere installate nella zona interessata dall’evento. Gli accertamenti effettuati dalla Polizia hanno permesso agli uomini dell’UPGSP di riconoscere senza ombra di dubbio un giovane brindisino già noto alle Forze di Polizia quale autore del furto. Questo ha permesso ai poliziotti di portarsi immediatamente presso l’abitazione del giovane dove è stato rintracciato quando aveva ancora con sé gli arnesi che avrebbe utilizzato per scassinare la macchina distributrice di bevande e snack. Gli approfondimenti dell’attività di indagine hanno permesso di raccogliere elementi investigativi dai quali risulterebbe altamente probabile il coinvolgimento dello stesso giovane in un analogo episodio verificatosi pochi giorni prima sul quale sono in corso ulteriori accertamenti. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà.

La mattina di lunedì 27 febbraio un’altra pattuglia dell’UPGSP della Polizia di Stato, mentre si portava presso l’abitazione di un brindisino già sottoposto agli arresti domiciliari per effettuare un controllo di routine come altri che si effettuano quotidianamente a carico di soggetti sottoposti a misure restrittive, ha notato lo stesso giovane che si aggirava per le vie limitrofe alla sua abitazione del quartiere Sant’Elia a bordo di un motociclo. La pattuglia della Sezione Volanti ha raggiunto immediatamente il giovane a carico del quale è scattata la denuncia per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e le contestazioni per le violazioni al Codice della Strada inerenti il motociclo condotto dall’indagato.

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Si è tenuto ieri 28 febbraio 2023 presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Epifanio Ferdinando” l’incontro organizzato su questo importante tema dalla Asd Atletica Mesagne di Mesagne.

La partecipazione e l’attenzione riscontrata tra gli studenti del biennio del Liceo Scientifico ha confermato come parlare di sport non in maniera estratta e teorica, ma riportando e condividendo esperienze dirette di chi in passato ed oggi pratica l’atletica leggera, sia la formula migliore per far conoscere questa disciplina sportiva ed invogliare a praticarla.

Il prof. Spina, docente di Scienze Motorie, ha introdotto i lavori ed è stato coadiuvato da Gianluca Aresta nel moderare l’intervento dei relatori, a partire dalla Presidente della ASD Atletica Mesagne Lorena Chezzi che ha illustrato com’è organizzata la compagine sportiva, le attività che vengono svolte durante l’anno, la partecipazione ai circuiti provinciali, regionali e nazionali, abbinata al piacere di conoscere altri podisti ed altri territori.

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Il Presidente regionale Fidal Giacomo Leone attraverso il racconto delle proprie gare ed in particolare del successo avuto nella Maratona di New York nel lontano 1996 ha trasferito a tutti come la passione, il sacrifico e l’attitudine verso lo sport ed in particolare per l’atletica leggera rende più sicuri, capaci e determinati per il raggiungimento dei propri obiettivi nella vita, nella consapevolezza che l’investimento più importante è quello che si fa su stessi.

Infine, il dr. Ferdinando Dragone medico con la passione per la corsa e Segretario del Comitato provinciale Fidal Brindisi ha illustrato i benefici che lo sport ed in particolare l’Atletica Leggera può avere sul proprio benessere psico fisico, abbinato ad una buona ed equilibrata alimentazione. La corsa genera endorfine che determinano benessere ed un’attitudine positiva nell’affrontare le attività quotidiane.

La corsa su strada, campestre o su pista può essere praticata da tutti e nel tempo libero disponibile e può diventare una vera e propria disciplina sportiva agonistica per i ragazzi e giovanissimi che manifestano predisposizione e volontà ad allenarsi con impegno.

Per questo motivo si stanno diffondendo e realizzando in Puglia sempre nuove strutture sportive dove poter svolgere tali allenamenti; la speranza che nei prossimi anni questo si concretizzi anche nella nostra città.

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Individuati e sottoposti a misura cautelare i presunti responsabili del violento pestaggio del 2 novembre scorso. Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della permanenza in casa nei confronti di due soggetti minorenni del posto, di anni diciassette, gravemente indiziati di lesioni personali aggravate in concorso. Il provvedimento restrittivo, emesso dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, è stato adottato a conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri di Francavilla Fontana, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Lecce, e si riferisce al violento pestaggio di gruppo verificatosi la sera del 2 novembre 2022, allorquando un 35enne, dopo aver avuto un diverbio verbale con un giovane negli spogliatoi del campo di calcio di Ceglie Messapica, poco prima di rientrare nella propria abitazione, veniva selvaggiamente aggredito davanti alla porta di casa in attuazione di una vera e propria spedizione punitiva. L’azione criminale veniva posta in essere da 5 individui di sesso maschile, due dei quali si identificano nei minorenni tratti oggi in arresto, i quali, dopo essersi appostati nelle vicinanze dell’abitazione della vittima la attendevano con premeditazione, per poi accerchiarla ed assalirla brutalmente dopo averla afferrata per il collo, colpendola con calci e pugni su tutto il corpo e sferrati anche in testa, con una violenza inaudita, anche quando la vittima cadeva al suolo. La persona offesa riusciva a salvarsi soltanto invocando l’aiuto dei propri familiari, i quali a loro volta, dopo aver aperto l‘uscio di casa per soccorrere il proprio congiunto, venivano attinti dalla furia degli aggressori, i quali colpivano con un pugno ed un calcio in testa anche il fratello del malcapitato, così causando loro importanti lesioni.

L’azione delittuosa, caratterizzata dall’impiego di una inaudita violenza, scagliata con ferocia e brutalità da tutti gli indagati, terminava con la fuga degli stessi a bordo di un’autovettura al termine della spedizione punitiva. I fatti risultano essere stati commessi da più persone riunite, che hanno agito per motivi abietti e futili (consistiti in un precedente diverbio dovuto all‘uso di uno spogliatoio presso il campo sportivo in cui si allenavano), approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa e si caratterizzano per la personalità estremamente negativa degli arrestati, tra l’altro giovanissimi, frequentatori di palestre ed esperti in arti marziali e pugilato, così da avere piena consapevolezza delle proprie abilità e della conseguente capacità di poter arrecare gravi conseguenze ai soggetti vittima delle loro aggressioni. L’attività d’indagine ha consentito di ricostruire la dinamica dell’evento e di raccogliere elementi gravemente indizianti nei confronti di tutti i presunti responsabili, attraverso l’esame dei testimoni, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e la correlata attività di riscontro.

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Servizio di Emergenza urgenza 118: il bilancio del 2022. Da gennaio a dicembre 2022 la Centrale operativa del 118 di Brindisi ha gestito 57.412 richieste appropriate di soccorso su 68.340 chiamate. Nel 22,3% dei casi, 12.807 richieste, la risposta sanitaria si è conclusa senza l'invio dei mezzi di soccorso, con il consiglio del medico di centrale o l’attivazione della guardia medica.

Per 44.605 richieste, il 77,7% dei casi, è stato necessario l’invio di un'ambulanza: 33.693 sono stati gli interventi in casa e 3.861 quelli sulla strada. A tracciare il bilancio di un anno di attività del Servizio di Emergenza urgenza è il direttore del 118 della Asl di Brindisi, Massimo Leone.

Tra le patologie prevalenti, 10.239 (22,95%) sono stati gli interventi per problemi cardiocircolatori; 7.387 (16,56 %) per traumi e 5.156 (11,56 %) per cause respiratorie. Su 44.823 pazienti (per singola richiesta di soccorso possono essere coinvolte più persone, come negli incidenti stradali), 24.522 (54,7%) sono stati trasportati in ospedale e 20.301 pazienti sono stati trattati sul luogo dell’evento senza successivo trasporto in ospedale (45,3%).

"Questi dati - spiega Leone - riassumono l'attività complessiva del 118 che garantisce la necessaria continuità assistenziale territorio-ospedale senza determinare un iperafflusso al Pronto soccorso. In totale 33.108 pazienti hanno ricevuto una risposta sanitaria dalla Struttura sovradistrettuale 118 Brindisi senza trasporto in ospedale: 20.301 sono stati trattati sul luogo e 12.807 sono stati gestiti dalla centrale. Quindi, soltanto 24.522 persone, pari al 42%, sono state portate in ospedale".

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In Puglia le fattorie sociali potranno gestire agri-nido e agri-asili. Soddisfazione Cia per la nuova legge, “social farms” sono sempre più diffuse in tutta la regione. Nel Salento operativo uno dei primi agri-nido, in tutte le province pronte ad attivarsi molte strutture. “L’istituzione, in Puglia, degli agri-nido e agri-asili, approvata all’unanimità in Consiglio regionale, rappresenta un modello ed è un ulteriore passo in avanti per valorizzare il ruolo delle fattorie sociali e delle aziende agricole multifunzionali. Il nostro plauso va ai consiglieri regionali e, in particolare, ai firmatari della proposta di legge Cristian Casili, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Marco Galante del gruppo M5S”. E’ Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a esprimere la propria soddisfazione e quella dell’organizzazione sindacale degli agricoltori per l’istituzione in Puglia degli agri-nido e agri-asili. In favore dell’approvazione definitiva della legge, che amplia e integra la disciplina vigente in materia di agricoltura sociale con la definizione e la promozione di attività di carattere educativo per la fascia di età 0-6 anni, CIA Puglia si era già espressa a novembre scorso, quando il vicepresidente regionale e presidente di CIA Salento, Benedetto Accogli, aveva espresso il plauso dell’organizzazione per il primo step superato dalla proposta con l’approvazione in Commissione Agricoltura. “Allora”, ha ricordato Accogli, “esortammo il Consiglio regionale a concludere l’iter, complimentandoci con i consiglieri Casilli e Metallo e ringraziando il presidente della Commissione, Francesco Paolicelli, e l’assessore regionale alla Scuola Sebastiano Leo”.

Importante, per il raggiungimento di questo risultato, è stato anche l’iniziativa proprio di CIA Salento, quando la direttrice Emanuela Longo e la titolare di un meraviglioso agri-nido salentino, Mariantonietta Agostinello, incontrarono l’assessore Sebastiano Leo per esporgli considerazioni e proposte riguardo all’istituzione di agri-nido e agri-asilo.

Nel testo della nuova legge, è specificato che le attività di agri-nido e agri-asilo possono essere svolte nell’ambito delle fattorie sociali. Le attività ordinarie di un nido o di un asilo tradizionali sono integrate con altre attività: laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto, sperimentazione di esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, insegnamento del succedersi delle fasi temporali legate alle stagioni, insegnamento del concetto di pazienza e di percezione della natura, attraverso conoscenze tattili ed esplorative.

L’obiettivo è quello di un vicendevole rafforzamento delle aziende agricole più innovative e delle nuove modalità per la didattica tra la natura, le coltivazioni, a contatto con la terra e gli animali. La fascia d’età interessata dalle attività di agri-nido e agri-asili è quella che va da 0 a 6 anni. A offrire una tipologia assolutamente innovativa di servizi educativi saranno le fattorie sociali, attraverso personale adeguatamente formato e motivato. Gran parte delle attività di queste “scuole in mezzo ai campi” si svolgeranno all’aria aperta. Questo permette di cogliere innanzitutto due grandi vantaggi per i bambini: il primo consiste nel respirare aria buona, salubre; il secondo, anche in tempi di pandemia, è rappresentato da avere indici di pericolo per contagio da Covid enormemente inferiori a quelli che caratterizzano le più consuete strutture scolastiche tra quattro mura.

La legge stabilisce che i soggetti che svolgono queste attività formulino un progetto educativo basato su un approccio che si armonizzi con il contesto in cui si svolge la formazione e la vita relazionale del bambino, incoraggiando l'interazione con la natura.

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Con il concerto “Primavera in Classica” si apre la Stagione Concertistica promossa dalla Città di Mesagne in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese, si terrà venerdì 3 marzo presso il Teatro Comunale il primo dei quattro appuntamenti. Il maestro Andrea Crastolla – a pochi giorni dalla Festa della Donna – ha affidato l’esordio dell’atteso programma al duo femminile composto da Nevila Kalaja Herczegh al violino e Merita Rexha Tershana al pianoforte.

Nevila Kalaja, musicista originaria di Durazzo, è un’artista conosciuta e apprezzata dal pubblico albanese e italiano, con il quale ha mantenuto sempre un rapporto di vicinanza, merito della sua instancabile attività concertistica e delle numerose collaborazioni con prestigiose orchestre. L’artista ha ricevuto numerosi riconoscimenti culturali tra cui il titolo di "Membro Honoris ad Vitam" dal Centro Culturale Artistico Letterario - Città di Brindisi. Docente di violino presso l’Università di Tirana e direttrice artistica del Festival Internazionale di Musica di Durazzo, collabora con le ambasciate di tutto il mondo. Merita Rexha Tershana vanta una carriera di successi e un ampio apprezzamento di pubblico, tra appassionati, amanti e cultori di musica classica.  È vincitrice di numerosi concorsi e premi internazionali e svolge un un’attività concertistica molto intensa, che raccoglie puntualmente apprezzamento e favore in giro per il mondo. Attualmente è docente di Pianoforte presso l'Università delle Arti di Tirana e vicepreside della facoltà di Musica e Cattedra di Pianoforte.

“Ho voluto avviare la Stagione conferendo un’impronta prettamente classica, richiamandomi a una tradizione di cui Mozart e Beethoven sono i padri. Il programma del duo Kalaja-Tershana spazia poi fino a Zadeja, il compositore albanese del novecento storico considerato “padre della musica albanese”, e Kogoj, musicista sloveno espressionista. L’impronta classicista ha forgiato le scuole nazionaliste europee favorendo il processo di ampliamento armonico con i temi popolari e nazionali”; così il direttore artistico della rassegna, Andrea Crastolla, introduce i temi della prima serata.

L’inizio del concerto è fissato alle ore 20, l’ingresso in teatro alle ore 19.30. Per info vendita abbonamenti e biglietti: 339 1338519 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.teatropubblicopugliese.it. Il Botteghino del Teatro, in via Federico II Svevo a Mesagne, è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20.

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SEMINE: COLDIRETTI PUGLIA, STABILI LE SUPERFICI A GRANO DURO IN PUGLIA OLTRE 1,2MLN ETTARI. Nel 2022 è crollato il raccolto del grano (-26%) a causa di siccità e costi produzione in tilt.

Nonostante lo scenario di incertezza a causa dei costi di produzione sempre più fluttuanti e del clima imprevedibile, sono stabili le semine di grano duro stimate su oltre 1,2 milioni di ettari in Puglia, la regione più cerealicola d’Italia. E’ quanto stima Coldiretti Puglia, sulla base di una verifica condotta nelle aree cerealicole della Puglia, dove le semine hanno registrato forti ritardi a causa dell’andamento climatico imprevedibile, tra caldo fuoristagione e improvvise quanto violente ondate di maltempo.

A causa della siccità e dei costi di produzione in tilt, è crollata la raccolta del grano in Puglia nel 2022 con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente, quando ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’Italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed è costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% del grano tenero per biscotti e pane e il 44% del grano duro per la pasta.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Intanto, si registra il balzo dell’export della pasta pugliese nel mondo con un aumento delle vendite all’estero del 42,6% nei primi 9 mesi del 2022 – insiste Coldiretti Puglia - proprio sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza.Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese – aggiunge la Coldiretti regionale - che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

Gli acquisti di pasta fatta al 100% di grano made in Italy – sottolinea la Coldiretti - sono cresciuti ad un ritmo di quasi 2 volte e mezzo superiore a quello medio della pasta secca anche per effetto dello smart working e del lungo lockdown per combattere l'emergenza covid che ha costretto i cittadini in casa. Il risultato è che già oggi un pacco di pasta su 5 venduto al supermercato – precisa Coldiretti – utilizza grano duro coltivato in Italia, con la Puglia leader nella produzione dove si stima per la campagna ancora in corso un calo del 45% a causa del clima pazzo per le gelate e la siccità, ma di qualità ottima.

Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei, conclude Coldiretti nel sottolineare che nell’immediato occorre salvare le aziende agricole da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

 

Anni

2020

2021

2022

 

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

 

 

 

 

    frumento tenero

 

393800

225000

213000

    frumento duro

 

9500800

9318000

6877000

    orzo

 

537550

538300

354730

      avena

 

547655

550655

483175

    mais

 

49735

51000

44250

    sorgo

 

3800

3800

3800

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

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