Redazione
Carabinieri NAS: controlli alle filiere delle carni, sequestrati 800 kg di prodotti scaduti nel brindisino
Nel corso di un controllo finalizzato a garantire la sicurezza alimentare lungo la filiera della carne, la scorsa settimana i Carabinieri del NAS di Taranto hanno ispezionato una ditta di vendita di carni della provincia di Brindisi.
Durante l'ispezione i Carabinieri hanno rilevato la presenza di circa 800 kg di carne (suina, ovina, pollame e frattaglie) che, sebbene all’origine fresca e poi congelata successivamente nel medesimo stabilimento, così come confermato dai veterinari della ASL di Brindisi intervenuti immediatamente sul posto, è risultata non più idonea alla commercializzazione in quanto scaduta. Inoltre, la carne era conservata insieme ad altri alimenti destinati all’immediata commercializzazione, per cui i Carabinieri hanno proceduto al sequestro amministrativo dei prodotti alimentari per la mancata osservanza delle procedure di autocontrollo HACCP.
Al termine del controllo, il legale responsabile è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente e nei suoi confronti è stata elevata una sanzione amministrativa per un importo di 2000 euro.
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Ha chiuso i battenti da pochi giorni a Rimini il Campionato del Mondo della Pizza - Pizza senza frontiere, un evento che ha visto protagonisti pizzaioli provenienti da ogni parte del pianeta. La Puglia ha ottenuto un grande successo grazie al Maestro Antonio Resta. Antonio, per tutti i suoi amici e affezionati clienti semplicemente “Toni”, pizzaiolo di origini latianesi che insieme alla giovane moglie Signora Paola da alcuni anni gestisce la Pizzeria “Core Verace” di Via Castello nel borgo antico di Mesagne, è riuscito a conquistare ancora una volta la giuria internazionale composta da professionisti e responsabili delle maggiori catene di pizzeria in Europa, arrivando in finale e aggiudicandosi ben tre diversi importanti titoli di categoria nella gara di Pizza (“classica” – “napoletana classica” – “napoletana contemporanea”). Presentando un prodotto gustoso, genuino e fatto a regola d’arte, con ingredienti freschi e di qualità, Toni e Paola hanno sfornato sfiziose pizze dall’impasto a maturazione con biga e farine nobili campane condite dalla passione, amore e professionalità: ingredienti che ogni giorno ispirano Toni e il suo staff, che ha portato a questa prestigiosa gara i profumi e i sapori della nostra terra, secondo una tradizione rivisitata in chiave contemporanea.
“Sono felicissimo di aver ricevuto questi premi, una grande emozione che ripaga di tutti i grandi sacrifici svolti durante i diversi anni di lavoro per soddisfare e coccolare la nostra clientela, attraverso un’offerta gastronomica di assoluta qualità con materie prime di eccellenza – ha dichiarato Toni Resta, patron della pizzeria Core Verace – passione, amore e professionalità sono gli ingredienti principali che mi hanno ispirato, portando così, a questa prestigiosa gara, i profumi e i sapori della nostra terra secondo una tradizione rivisitata in chiave contemporanea”.
Pizzeria Core Verace è ubicata nel cuore del centro storico di Mesagne, punto di riferimento gastronomico per chi ama gustare numerose eccellenze che il territorio pugliese e non solo è in grado di offrire. Le materie prime di qualità selezionate magistralmente da Toni Resta sono gli ingredienti di un’offerta gastronomica ampia e curata in ogni dettaglio, autentica espressione di sapori e profumi genuini interpretati all’interno di una visione contemporanea e con una chiara anima identitaria.
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IL SEGRETARIO NAZIONALE UILA IN VISITA ALLO ZUCCHERIFICIO DI BRINDISI E A CONSERVE ITALIA DI MESAGNE
IL SEGRETARIO NAZIONALE UILA IN VISITA ALLO ZUCCHERIFICIO DI BRINDISI E A CONSERVE ITALIA DI MESAGNE.
Vertenza Maribrin, Toraldo (Flai): «I lavoratori vanno
Xylella, Caroli: “Una devastazione che ha reso interi territori spettrali. La Puglia è anche turismo paesaggistico. A Emiliano non interessa il ripristino dei luoghi”. |
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“Emiliano e il suo governo non smettono mai di vantare ovunque la Puglia sotto il piano turistico. Peccato che un terzo della nostra regione sia ormai, e da tempo, caratterizzato da paesaggi lunari, in cui i segni della devastazione portata dalla xylella sono ben visibili”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che prosegue: “Interi territori diventati spettrali, in cui le distese di ulivi a perdita d’occhio sono ormai un lontano ricordo. Senza dimenticare che la xylella resta ancora una piaga mortale e che non accenna ad arrestarsi al punto che, nel prossimo futuro, altre zone della Puglia perderanno le loro caratterizzazioni e naturalistiche. Dalla Valle d’Itria, dove è davvero inimmaginabile osservare la bellezza di masserie e trulli in un contesto brullo, alla costa adriatica che va da Brindisi a Fasano per arrivare fino a Mola. Di chi sono le responsabilità di questa inerzia, se non addirittura arrendevolezza? Il governo Emiliano si dimostra incapace tanto di precorrere gli eventi, quanto di porre in essere azioni rapide ed efficaci rispetto a uno stravolgimento inesorabile degli assetti paesaggistici del territorio pugliese. La Puglia non è solo mare ma, negli anni, ha saputo diversificare la propria offerta turistica diventando attrattore a 360 gradi capace di rispondere alle molteplici e variegate domande dei milioni di turisti che, ogni anno, visitano la nostra splendida regione. Sull’aspetto paesaggistico, tuttavia, non è più possibile tollerare immobilismo. Non ci si può permettere oltre di abbandonare vaste porzioni di territorio e di non operare per cancellare le devastazioni che hanno subito in questi ultimi anni”, conclude Caroli. |
Cantine Due Palme inaugura il suo Kelina Charme Hotel
Non solo ricerca della qualità e sostenibilità, Due Palme continua ad investire sul territorio salentino anche nell’ enoturismo d’eccellenza. Gli investimenti in questo senso erano cominciati già nel 2020, in piena pandemia, sotto la guida del Fondatore Angelo Maci, con l’acquisto, da parte della cooperativa di Cellino San Marco, della prestigiosa Villa Neviera, un antico maniero dell’Ottocento immerso in otto ettari di Foresta Oritana, che nei prossimi mesi sarà presentato nella sua nuova veste di Wine Resort con 8 suite, un centro benessere, un ristorante dal gusto ricercato e molti altri plus che la Due Palme oggi riserva come sorprese. «Abbiamo restituito a tutti un posto unico nel cuore del Salento – ha detto Angelo Maci, che ha continuato – dobbiamo tantissimo a questa terra, nella quale abbiamo costruito un sogno per tanti viticultori, oggi quei sacrifici e quella perseveranza potranno essere apprezzati da tutti gli enoturisti, per capirne appieno il senso e la grandezza».
Oggi, al programma enoturistico in atto sotto la guida del Presidente Melissa Maci, si aggiunge anche il lussuoso Kelina Charme Hotel, collocato nel cuore del centro storico di Cellino San Marco e realizzato all’interno di un palazzo nobiliare del XVIII secolo. Un altro tassello che va a comporre un quadro più ampio nel progetto esperienziale che la Due Palme ha posto in essere: conquistare gli wine lovers attraverso percorsi territoriali e di gusto che certifichino l’imprescindibile legame che questo territorio ha con le proprie produzioni d’eccellenza. «Dopo tanti anni – ha detto Melissa Maci - passati a promuovere il carattere unico dei nostri vitigni autoctoni in giro per il mondo, abbiamo fortemente voluto creare i presupposti affinché il mondo potesse conoscere i luoghi e soprattutto le condizioni pedoclimatiche che rendono unici i nostri vini. Questa terra è uno scrigno all’interno del quale coesistono, dalla notte dei tempi, bellezze artistiche, territorio, gastronomia, eccellenze enoiche e soprattutto patrimonio umano, quest’ultimo, elemento che fa la differenza nella scelta, da parte di un turista, del nostro territorio».
Otto le camere, tra cui tre suite superior, tre suite classic e due economy munite di tutte le comodità, rappresentano l’offerta del Kelina Charme Hotel che il Consiglio di Amministrazione Due Palme ha voluto affidare alla competenza della vulcanica Antonella Maci, diventata nel corso degli anni una vera e propria icona della promozione di vino e territorio attraverso la creazione di eventi che sono riusciti ad unire e raccontare, convincere ed entusiasmare. «Un posto che saprà conquistare anche i turisti più esigenti – ha affermato Antonella, la quale ha continuato – ci troviamo nel cuore di quel Salento che è ormai diventato un vero e proprio brand conosciuto in tutto il mondo. A metà strada tra le province di Lecce e Brindisi, del loro patrimonio artistico e delle loro marine da sogno. Chi sceglie di venire a Cellino San Marco sa bene che il nostro territorio negli anni ha saputo costruire un’offerta turistica unica e soprattutto all’altezza delle richieste. Qui da noi sarà possibile scoprire la bellezza della nostra campagna con passeggiate in bicicletta attraverso i vigneti, assaggiare le nostre produzioni e poter scegliere di visitare posti indimenticabili a pochissimi km di distanza. Questo è quello che stiamo costruendo, un’esperienza unica che riesca a coniugare le richieste dei più esigenti con una vacanza indimenticabile in una terra che affonda le proprie radici storiche nella notte dei tempi».
Per festeggiare la nuova apertura, nel classico stile Due Palme, un party trendy con tantissimi invitati tra amici e volti noti del vino, del turismo e del territorio, proprio a sancire la volontà della cooperativa di attivare nuove sinergie attraverso le quali il Salento possa continuare ad affermare il suo status di terra unica al mondo, così come nell’accezione lusinghiera del National Geographic.
Michele Placido in scena con “LA BOTTEGA DEL CAFFÈ"
Per le stagioni teatrali 2022/23 dei Comuni di Francavilla Fontana e Manfredonia organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, giovedì 2 e venerdì 3 marzo, Michele Placido sarà in scena in Puglia con “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni.
Giovedì 2 marzo l'appuntamento è al Cinema Teatro Italia di Francavilla Fontana mentre venerdì 3 marzo al Teatro Comunale Lucio Dalla di Manfredonia. Sipario ore 21.00.
«Il luogo della scena, che non cambia mai, merita qualche attenzione: è una piazzetta nella città di Venezia. Di fronte vi sono tre botteghe: quella in mezzo è un caffè, quella a destra è occupata da un parrucchiere e l’altra a sinistra da un biscazziere. Da una parte, viè fra due calli, una casetta, abitata da una ballerina, dall’altra una locanda».
È lo stesso autore a descriverci nei Memoires la scena con perfetta unità di luogo, in cui si svolge La bottega del caffè: una commedia che da subito si annuncia corale, interessata a diverse figure e vicende, incentrata su un microcosmo attraverso cui Goldoni tratteggia uno sfaccettato affresco sociale e umano. Quante vanità, speranze, delusioni scorrono dunque davanti agli occhi di Ridolfo, il saggio proprietario della caffetteria e quante vicende arrivano all’orecchio malizioso di Don Marzio, nobile napoletano che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolarne i destini. Al personaggio – che in questa nuova edizione firmata da Paolo Valerio sarà interpretato da Michele Placido, un grande e carismatico protagonista del mondo dello spettacolo italiano – Goldoni assicura una decisa e intrigante centralità.
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Mesagne. Due furti, indaga la polizia
Sono due i furti che sono stati riscontrati a Mesagne nelle ultime ore. Il primo si è verificato nel Palazzetto dello sport “Defrancesco”, dove alcuni individui hanno scassinato il distributore automatico di bevande rubando le monete contenute nella cassa automatica. La scoperta è stata fatta dal custode che aprendo la struttura per le gare sportive ha trovato il distributore rotto. I ladri sono entrati da una porta laterale di sicurezza. Non è la prima volta che il distributore di bevande e merendine è oggetto di scorribande di malviventi che si impadroniscono dell’incasso presente. Per scongiurare questi furti i gestori avevano messo un lucchetto che, in ogni modo, non ha fermato i ladri. Purtroppo nell’area non vi sono telecamere di video sorveglianza che possano aver ripreso il raid. Su questo episodio indaga la polizia. Il secondo episodio è relativo al ritrovamento di una Fiat Uno rubata circa due mesi addietro a Mesagne e data alle fiamme in contrada Simoni.
La scoperta è stata fatta dal proprietario del terreno che è andato in campagna e ha trovato la scocca della Fiat Uno completamente bruciata. Pertanto ha allertato il commissariato di polizia che ha inviato sul posto una volante. Gli agenti hanno avviato le indagini, in un primo momento difficoltose poiché il mezzo era privo di targhe e il numero del telaio era illeggibile, riuscendo a individuare il proprietario. Ancora oscuri i motivi per cui l’auto è stata incendiata. Secondo alcune indiscrezione potrebbe trattarsi di un mezzo con il quale potrebbe essere stato commesso qualche furto e i ladri hanno voluto cancellare con il fuoco le loro tracce. Meno credibile la pista estorsiva, riconducibile al così detto cavallo di ritorno, poiché la Fiat Uno aveva un valore commerciale molto basso. In ogni modo anche qui le indagini sono in corso per scoprire gli autori di tale gesto.
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Brindisi. Il sindaco Rossi incontra i lavoratori della DCM
- “Ho ricevuto a Palazzo di Città una delegazione dei lavoratori della DCM tuttora in cassa integrazione, accompagnata dal sindacato Cobas.
- Ho raccontato loro del vertice a cui ho partecipato il 10 febbraio scorso convocato dal Ministero dello Sviluppo economico in merito al futuro dei lavoratori nel nostro territorio del gruppo Dema e Dar.
- In quell’occasione ho espresso la forte preoccupazione perché non c’è stata chiarezza durante l’incontro, non è chiaro il piano industriale della società e rispetto alla comunicazione che ci è stata fatta di due manifestazioni d’interesse da parte di altre aziende che vorrebbero rilevare le proprietà, non si conoscono le intenzioni del gruppo sulla vendita e la natura delle proposte dei potenziali acquirenti. Questa situazione di incertezza si protrae da troppo tempo.
Ho ribadito che per noi devono essere inclusi nella discussione i lavoratori DCM perché anche le loro difficoltà emergono dalla stessa condizione originaria, l’ex GSE.
Porre i circa 60 lavoratori con le loro famiglie fuori da questo perimetro di discussione per noi è inammissibile.
Non si possono continuare a dare soldi pubblici senza tenere dentro tutti.
Chiediamo al Governo di convocare un tavolo più concreto in cui siano presentate strategie e piani industriali”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
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