Redazione
CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, SENZA PIOGGIA A RISCHIO ORTAGGI, SEMINE GRANO E FORAGGERE; IN TILT COSTI PER IRRIGAZIONE.
Maturazione contemporanea delle verdure sin da ottobre con cime di rape, cicorie e finocchi.
Con la prospettiva di una novembrata di Halloween con caldo record e assenza di pioggia sono a rischio le semine di ortaggi, foraggere e grano nei terreni induriti da un 2022 anomalo in cui si registrano precipitazioni ridotte di 1/3 anche se più violente. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento al gran caldo anomalo in tutta la Puglia in un 2022 che si classifica peraltro fino ad ora come il più caldo mai registrato dal 1800 con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica secondo Isac Cnr nei primi 9 mesi dell’anno.
Il caldo perdurante e fuori stagione – aggiunge Coldiretti Puglia – sta mettendo a rischio l’uva da tavola non ancora raccolta sotto i tendoni, dove le temperature raggiungono picchi troppo alti per garantire la conservabilità del prodotto. Per gli ortaggi e le semine – denuncia Coldiretti Puglia – sono balzati alle stelle i costi di carburante per l’irrigazione e in difficoltà per l’allarme siccità fuori stagione sono in realtà tutte le colture in campo a causa della maturazione contemporanea degli ortaggi, come cime di rape, cicorie e finocchi pronti alla raccolta già ad ottobre con i prezzi in campo in discesa libera.
Una situazione preoccupante – sottolinea la Coldiretti Puglia - dopo che nel 2022 in Puglia la siccità ha causato un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma anche la maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non ha assorbito le produzioni. Ma gli effetti sono stati evidenti anche sul settore olivicolo, con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 50% in Puglia.
Preoccupa con il caldo che – sottolinea la Coldiretti regionale - sta provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante con il rischio di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni.
Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti Puglia – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dopo sono ancora diffuse zanzare e mosche. Una conferma del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno – conclude la Coldiretti – superano già i 300 milioni di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.
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Dopo 78 anni dalla morte ritorna nella sua Mesagne la salma del soldato Francesco Fortunato Palumbo
Dopo 78 anni dalla morte ritorna in Italia e nella sua Mesagne la salma del soldato Francesco Fortunato Palumbo deceduto a Bergen Belsen, nella Bassa Sassonia della Germania, il 6 settembre 1944. Lunedì scorso, nel cimitero militare di Amburgo, sono stati esumati i suoi resti mortali e trasferiti presso il Sacrario militare di Bari, dove giovedì 27 ottobre, durante una solenne cerimonia militare e religiosa, i familiari insieme ad una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Mesagne ritireranno i resti del soldato mesagnese.
Successivamente la salma del Palumbo, sarà accompagnata da vigili urbani e dai soci dell’associazione Combattenti e Reduci di Mesagne, e collocata nel sacello del Comune in attesa del 4 novembre, quando verranno trasportati nel cimitero di Mesagne. Lo scorso 2 giugno il Prefetto di Brindisi aveva assegnato al soldato Palumbo, del 226° Reggimento di Fanteria, la “medaglia d’onore” prevista per i cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti. La storia del Palumbo è simile a tante altre storie di migliaia di caduti sui fronti bellici che non hanno fatto più ritorno in patria. Francesco Fortunato Palumbo fu fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese ed internato in Germania nello Stalag XI B di Fallingbostel. Trasferito a Bergen Belsen. Morto per malattia a Bergen Belsen (Bassa Sassonia) il 6 settembre 1944. All’indomani dell’8 Settembre 1943, per effetto dell’armistizio, l’esercito italiano fu abbandonato al suo destino senza ordini e indicazioni. Molti soldati furono deportati dai tedeschi nei campi di concentramento nazisti inquadrati come internati destinati ai lavori forzati. Pochissimi fecero ritorno a casa, solo quelli che riuscirono a scappare e qualche sopravvissuto alla liberazione poté riabbracciare i propri familiari.
Oltre 15mila soldati italiani finirono nella lista dei dispersi. I familiari per anni non hanno avuto una tomba sulla quale piangerli e sapevano poco o nulla delle circostanze in cui questi persero la vita. Tra questi ci fu anche Francesco Fortunato Palumbo che per decenni è stato dimenticato dallo Stato. Grazie alle ricerche avviate dal veronese Roberto Zamboni è stato possibile rintracciare il luogo dove in Germania sono sepolti quattro soldati mesagnesi. Oltre al Palumbo in Germania sono sepolti Francesco Altavilla, nato a Mesagne l’11 aprile 1923 e deceduto il 21 luglio 1944 a 21 anni. È sepolto a Francoforte sul Meno; Carmelo Caramia, nato a Mesagne il 16 luglio 1914, deceduto il 2 febbraio 1945 a 31 anni. È sepolto a Francoforte sul Meno (Germania); Angelo Raffaele Dello Monaco, nato a Mesagne il 27 aprile 1923, deceduto il 14 gennaio 1945 a Krautscheid (Romania-Palatinato) a 22 anni, attualmente sepolto a Francoforte sul Meno (Germania). Tutte le salme si trovano nel cimitero militare italiano d’onore. Per il rimpatrio della salma si sono interessati l’onorevole Gianluca Aresta, l’associazione Combattenti e Reduci, sezione di Mesagne, l’Amministrazione comunale e i nipoti del giovane soldato.
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COLDIRETTI PUGLIA, INFETTI 21MLN ULIVI SU 8MILA KM QUADRI
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, INFETTI 21MLN ULIVI SU 8MILA KM QUADRI; ALLEANZA CON SOCIETÀ CIVILE E GIOVANI CONTRO BATTERIO KILLER.
Il contagio della Xylella ha già provocato oltre 21 milioni di piante infette in Puglia, una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia, pari al 40% della regione, per cui serve una stretta sugli interventi di contenimento, contrasto e di rigenerazione ormai in quasi metà della Puglia, potendo contare anche sull’alleanza con la società civile e le giovani generazioni. E’ quanto emerso nel corso del dibattito su ‘Lotta alla Xylella, stato dell’arte, strategie di contrasto e scenari futuri” all’Istituto Agrario Alberghiero ‘Basile Caramia’ di Locorotondo.
“Serve informazione e formazione, è vitale che i giovani conoscano tecnicamente cause ed effetti della Xylella, perché saranno chiamati ad affrontarlo da professionisti e cittadini pugliesi. La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata”, ha detto Nicola Di Noia, direttore Generale di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano e ideatore della Evoo School Italia.
L’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato – spiega Coldiretti Puglia - nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).
Serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri.
Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, con gli innesti e sostenendo nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.
La Xylella ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia, dove In provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, oltre alla continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge oltre il 50% rispetto alle annate precedenti. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso, un andamento produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, mentre sono state registrate forti problematiche sui nuovi impianti di olivo causate dai forti attacchi di Oziorrinco e di Cicale.
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Piano Sociale di Zona Consorzio BR4, programmazione partecipata: calendario degli incontri.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 1319 i casi positivi in Puglia di cui 159 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 26 ottobre 2022
Dati complessivi
Pasquale Magrì è sempre stato un lavoratore modello
Pasquale Magrì è sempre stato un lavoratore modello. Lo è stato fino a quando gli inarrestabili effetti di una patologia cronica non gli hanno procurato l’amputazione delle gambe impedendogli di continuare a svolgere la mansione di autista di autobus, come ha fatto per 33 anni, 13 dei quali al servizio di STP. Per lui il periodo di erogazione dell’indennità per malattia si è concluso a gennaio scorso, a fine mese scadrà il termine dell’aspettativa non retribuita. Oggi l’ipotesi da scongiurare è il licenziamento.Pasquale non vuole la pensione perché vuole sentirsi “ancora utile”. È quello che mi ha spiegato in occasione della sua visita di ieri, quando ha chiesto di incontrarmi in veste di presidente della provincia di Brindisi, e dunque di rappresentante dell’Ente che è socio di maggioranza della società di trasporti, per raccontarmi la sua storia.Contatterò il presidente e i componenti del Consiglio di Amministrazione di STP per chiedere che per lui si verifichi la possibilità di attribuzione di un altro incarico, consono alle sue condizioni di salute, come il cinquantacinquenne chiede. Conoscendo la sensibilità delle persone in questione, sono certo che su questa vicenda non si lascerà nulla di intentato. E che si offrirà a Pasquale l’opportunità di continuare a guadagnarsi da vivere con la stessa dignità con cui lo ha sempre fatto.
Decesso per overdose da eroina di un giovane
Decesso per overdose da eroina di un giovane di San Vito dei Normanni, arrestati i presunti autori della cessione dello stupefacente. Il 21 ottobre 2022, nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi, conseguenti al decesso per overdose da eroina di un giovane di San Vito dei Normanni, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno tratto in arresto in flagranza di reato una coppia, residente a Francavilla Fontana, trovata in possesso di 75 grammi di eroina, 10,7 grammi di cocaina, materiale atto al taglio e al confezionamento del narcotico e più di mille euro in denaro contante, suddiviso in banconote di vario taglio. L’intensa e immediata attività investigativa ha consentito di acquisire una serie di minuziosi elementi per risalire all’identità della coppia, verosimilmente responsabile della cessione della dose di eroina poi risultata letale per la vittima e per cui risponderanno anche del reato di morte come conseguenza di altro delitto. La ricostruzione delle ultime ore di vita del giovane ha consentito, tra l’altro, di accertare le responsabilità di una terza persona in merito al delitto di omissione di soccorso. Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari e l’arresto è stato convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi. |
TERMINALE EDISON, BENE L’ACCELERATA, MA ADESSO SI RENDA PUBBLICO IL PIANO DI COMMITTENZA
TERMINALE EDISON – CONTESSA (ANCE) E GALLUZZO (METALMECCANICI CONFINDUSTRIA): BENE L’ACCELERATA, MA ADESSO SI RENDA PUBBLICO IL PIANO DI COMMITTENZA!
Abbiamo appreso dagli organi di informazione la notizia secondo cui la società Edison avrebbe impresso un’accelerata alle procedure propedeutiche alla realizzazione di un deposito small-scale di GNL sulle banchine di Costa Morena, nel porto di Brindisi.
Ovviamente cogliamo l’occasione per confermare il nostro parere favorevole a questo insediamento che arricchisce l’offerta di servizi portuali ed allo stesso tempo diviene una opportunità anche per l’intero territorio, soprattutto sulla base delle prescrizioni imposte dalla Regione Puglia che aprono le porte a nuovi e importanti vantaggi per il comparto economico e produttivo della provincia di Brindisi.
Detto ciò, però, a questo punto è non più rinviabile la presentazione – da parte di Edison – del piano di committenza, in maniera tale da consentire alle imprese locali di verificare ogni possibile coinvolgimento diretto, senza il solito inaccettabile ricorso al sistema del subappalto, già tristemente applicato in questo territorio tra grandi players e aziende del posto.
Una illustrazione che dovrà comprendere anche ogni possibile “ritorno” per quest’area del paese durante la successiva fase di esercizio dell’impianto.
Un motivo in più perché il tutto avvenga in tempi brevi e in maniera pubblica, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni di categoria e delle istituzioni locali.
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi
Roberto Galluzzo - Vice Presidente sez. Metalmeccanici Confindustria Brindisi
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A Mesagne potrebbe nascere il comitato pro parco Potì
Un numeroso gruppo di cittadini, vorrebbe confrontarsi con altre persone per trovare strategie comuni per risolvere i numerosi problemi che attanagliano il nostro bellissimo parco che ci invidiano un po’ tutti.
Quest’incontro potrebbe far nascere i primi germogli per un costituendo comitato pro – parco, che avrebbe una funzione di stimolo verso le istituzioni, i dirigenti amministrativi, con l’unico scopo di rendere la nostra struttura ancora più bella e ricettiva. Questo gruppo numeroso di cittadini, annette grande importanza a questo confronto, che potrebbe essere l’inizio di una nuova stagione, ricca di idee, di contenuti, con l’intento di far partecipare alla vita cittadina, persone, gruppi, associazioni, con l’intento di stimolare le persone a formulare delle proposte per lo sviluppo di una forte consapevolezza e azione di contrasto alla cultura mafiosa e per favorire la cultura della legalità e cittadinanza responsabile avviando così un processo virtuoso di cambiamento di idee e di comportamenti concreti, e costituire dei presidi di legalità con azioni che potrebbero essere veri deterrenti anche verso atti di vandalismo (vera piaga sociale), che purtroppo sono sempre più frequenti al parco. L’appuntamento è per giovedi 27 ottobre 2022 alle ore18 presso la saletta di vetro (ora biblioteca) presso il parco urbano R. Potì, gentilmente concesso dall’amministrazione della città di Mesagne anch’essa fortemente impegnata a contrastare fenomeni di illegalità presenti sul territorio.
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«Camminata tra gli ulivi», domenica 30 ottobre la sesta edizione
«Camminata tra gli ulivi», domenica 30 ottobre la sesta edizione a Lama del Trappeto. La manifestazione, indetta dall’associazione nazionale «Città dell’Olio», è organizzata da Serapia in collaborazione con Copape e associazione presepe vivente Pezze di Greco. L’aspetto naturalistico e sportivo della passeggiata, quello culturale dei luoghi che verranno attraversati, il richiamo al presepe vivente che in quella zona è ospitato, il lato gastronomico con le frise e l’olio. Per passeggiare all’insegna della spensieratezza nella storia, nella tradizione e nella laboriosità della terra di Fasano.
Tutto questo è la «Camminata tra gli ulivi», che domenica 30 ottobre si svolgerà a Lama del Trappeto, a Pezze di Greco, nel sito che ospita il presepe vivente. Indetta dall’associazione nazionale «Città dell’Olio», la manifestazione, giunta alla sesta edizione, è organizzata dalla cooperativa Serapia in collaborazione con Copape e associazione presepe vivente Pezze di Greco.
L’appuntamento è alle 9.30 nel parcheggio presepe vivente di Pezze di Greco. Si parte alle 10 su un percorso di circa 2 km da percorrere in un’ora circa. Le iscrizioni (obbligatorie) possono essere effettuate entro le ore 19 di sabato 29 ottobre telefonando al 3286474719 o per mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
«Questa manifestazione, nata grazie all’impegno del vice sindaco Luana Amati che mi ha preceduto nella delega, omaggia la laboriosità della nostra terra, la sua bellezza e le sue tradizioni naturalistiche, paesaggistiche, culturali e gastronomiche – spiega l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Galeota, che ha coordinato l’evento insieme all’assessore all’Agricoltura Gianluca Cisternino –. La camminata tra gli ulivi mette al centro uno dei prodotti tipici della nostra tradizione, l’oro giallo della nostra terra: l’olio di oliva che è cultura, identità, attaccamento alle radici e anche vita e fatturato perché è una fetta importante della nostra economia che vanta più di 25 produttori oleari».
«Ringrazio gli organizzatori e l’ufficio Suap guidato da Beba Caldararazzo che ha coordinato l’iniziativa – dice l’assessore che è anche vice coordinatore regionale dell’associazione «città dell’olio» – e invito tutte le famiglie e i cittadini a partecipare».
E tanti sono già gli iscritti per una manifestazione che richiama anche forestieri tanto che i primi a registrarsi sono stati marito e moglie di Roma che verranno appositamente a Fasano per partecipare alla passeggiata. Una passeggiata che sarà anche occasione per conoscere il territorio da un punto di vista biologico e abbracciare un ulivo secolare: «Un’esperienza che può cambiare una giornata», sottolinea Marialucrezia Colucci, vice presidente della cooperativa Serapia e che potrà essere condivisa sui social con l’hashtag #abbracciaunulivo
«La camminata è una manifestazione che è fatta di persone – sottolinea Marialucrezia Colucci – perché la nostra cooperativa ama valorizzare ciò che la comunità locale è in grado di fare. Serapia ha sempre puntato tutto sul turismo esperienziale e questa continuerà ad essere la nostra mission». E proprio grazie a quanto fatto in questo settore la cooperativa Serapia è stata premiata dall’associazione città dell’olio per la sezione tour operator al secondo concorso nazionale Turismo dell’olio.
«La manifestazione unirà il patrimonio delle tradizioni a quello ambientalistico che abbiamo e che dobbiamo tutelare – aggiunge don Donato Liuzzi, presidente dell’associazione Presepe Vivente Pezze di Greco che quest’anno tornerà dopo due anni di assenza per la pandemia –. La piana degli ulivi è un simbolo di produttività, della sapienza di chi ci ha preceduto, del legame profondo con la terra. L’ulivo è simbolo di pace, di accoglienza, di valori spirituali e ci aiuta a celebrare il nostro patrimonio culturale che dobbiamo proteggere e coltivare».
La passeggiata tra gli ulivi e le grotte che costellano la lama si concluderà con una degustazione di olio e frise a cura di Copape, consorzio di produttori di olio di Pezze di Greco in cui convogliano le eccellenze della produzione olearia di Pezze: «Testeremo con bocca e con tutti gli altri sensi le qualità organolettiche di quanto i nostri produttori sanno fare – dice Colucci – e daremo una sorta di vademecum per scegliere l’olio migliore».
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