Redazione

Interventi a sostegno di chi si ammala di tumore: l’Ambito Territoriale BR4 apre al Terzo Settore, al via il tavolo di coprogrammazione: istituzioni, associazioni e cooperative pronte a collaborare

 Tra gli obiettivi perseguiti dal Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 - in collaborazione con il CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento” rappresentato da Rino Spedicato – il potenziamento delle prestazioni e dei servizi in favore dei malati oncologici, al fine di garantire un’esistenza il più possibile autonoma e serena. A tale scopo, dal 13 al 27 maggio scorso, sui siti istituzionali dell’Ente e dei Comuni che ne fanno parte è rimasto attivo il bando pubblico rivolto ai soggetti del Terzo Settore.

 Sono dieci le organizzazioni che hanno risposto, dichiarandosi interessate alla costituzione di una rete di soggetti pronti ad attivare una rete sociale capace di coadiuvare, e ove necessario rafforzare, i presidi di assistenza sanitaria provinciali, i cosiddetti CORO - Centri di orientamento oncologico. Le organizzazioni sono: CIF - Comitato Italiano Femminile comunale di Torre Santa Susanna; Croce Amica, volontari di Protezione Civile di Mesagne; Conchiglia APS di Mesagne; Cuore di Donna di Brindisi;  Gruppo Pari Opportunità Mesagne; Insieme contro il cancro - Acli San Pancrazio Salentino; LILT – Lega Italiana della Lotta contro i Tumori Brindisi; Pandora I - Dea Onlus di Francavilla Fontana; le cooperative sociali Minerva di Latiano e Vita Nuova onlus di Mesagne. All’incontro, svoltosi presso la sede del Consorzio in via Santacesaria,  hanno partecipato - insieme alle rappresentanze che hanno manifestato interesse - il presidente dell’Ente consortile, Antonio Calabrese, la vicepresidente Lucrezia Morleo, e  il direttore del Consorzio, Pierpaolo Budano.

 L’impegno prioritario per il quale i diversi enti del Terzo Settore si sono resi disponibili è quello di sostenere il malato oncologico, garantendo assistenza psico-sociale nelle cure di routine dei tumori, nella riabilitazione, per gli aspetti che attengono all'assistenza generale, ai controlli post-terapeutici e alle cure palliative, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale e circolare e secondo quanto previsto dall’art. 55 del d.lgs. 117/2017. 

“Lo strumento intende contribuire al rafforzamento di una rete sociale che possa fornire ai pazienti e alle loro famiglie le risorse necessarie, intese come interventi di natura pratica e di sostegno psicologico, aiutandoli ad affrontare tutti gli stadi della malattia oncologica’, ha spiegato Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4 durante l’incontro di ieri. La fase in corso pone le basi per un successivo momento incentrato sulle attività di co-progettazione.

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Diritto all'accoglienza salvo ed espulsione revocata per cinque persone che già da oggi possono guardare con più serenità al futuro. A Brindisi la Cgil e la Flai intervengono ottenendo il ritiro dei provvedimenti di revoca di accoglienza scrivendo insieme con la Prefettura – che si ringrazia per la sensibilità e l'attenzione al problema – una pagina importante in tema di diritti umani e del lavoro.

Cinque persone in provincia di Brindisi, richiedenti protezione internazionale, rischiavano di essere espulsi dalle strutture di accoglienza per il superamento di un reddito da lavoro di importo pari all'assegno sociale che è di poco inferiore a 6000 euro annui. Tali provvedimenti si verificano sistematicamente in presenza di questa condizione. Cgil e Flai sono intervenuti a tutela di cinque lavoratori dimostrando che i loro redditi erano inferiori al valore dell'assegno sociale facendo affermare, in tal modo, legalità e diritti.

«C'è da dire - fa notare il Segretario generale della Flai Cgil di Brindisi Cosimo Della Porta - che moltissimi di questi lavoratori sono sistematicamente obbligati alla restituzione di una parte salariale al caporale o ad aziende compiacenti, la questione si aggrava ulteriormente ed il timore di essere espulsi dalle reti di accoglienza dà lievito allo sfruttamento e spinge molti di loro a lavorare in nero sotto il dominio dei caporali piuttosto che avere un reddito e quindi tutte le tutele previdenziali previste che non essere più ospiti delle strutture di accoglienza».

Non si può neanche perdere di vista chi è espulso dall'accoglienza e, vista l'emergenza abitativa più volte denunciata dalla Cgil e dalla Flai, trova necessariamente riparo nei ghetti e negli accampamenti rurali che si allargano anziché essere svuotati come richiesto dalle stesse da tantissimo tempo, o nel migliore dei casi in strutture di fortuna con condizioni igienico-sanitarie poco dignitose e a costi insostenibili.

Infine non si tiene conto di un'altra emergenza, quanto mai attuale, che è quella legata alla ricerca disperata di manodopera in agricoltura - settori in cui la maggior parte dei richiedenti accoglienza sono impegnati -  che rischia di pregiudicare le campagne di raccolta estive di frutta e verdura. L'allarme è già stato lanciato.

L'espulsione dall'accoglienza non è un automatismo ossia solo se si raggiunge la capacità reddituale minima evocata dalla legge. In effetti vi è una errata valutazione della direttiva 33/2014 che dice: "La revoca delle misure di accoglienza è l'extrema ratio che si applica in casi eccezionali debitamente motivati".

A conferma di ciò, nelle scorse ore, con nota ufficiale, la Prefettura di Brindisi, a seguito della comunicazione fatta dalla nostra organizzazione sindacale, ha ritirato i provvedimenti di revoca ripristinando le misure di accoglienza precedenti. E ripristinando legalità e diritti.

Abbiamo ottenuto un grande risultato positivo ed umanitario nei confronti di coloro che sono più deboli e che non devono in alcun modo essere abbandonati in primis dalle istituzioni.

                                   Cosimo Della Porta

                                    Segretario Generale

                       Flai-Cgil Brindisi

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Il conflitto in Ucraina aumenta la minaccia di rischi alimentari, una emergenza che non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma che, per effetto della globalizzazione degli scambi e della competizione al ribasso sui prezzi, si estende anche a quelli più ricchi con un impatto negativo sulla salute con circa 200 diverse malattie di origine alimentare. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione della quarta Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) che si festeggia il 7 giugno.

In Puglia viene importato il grano duro ed il tenero da Russia, Cina, Canada, Grecia e Croazia, le ciliegie da Turchia, Grecia e Francia, i carciofi da Tunisia ed Egitto, l’uva da tavola da Cile e Perù e la lista non finisce qui – denuncia Coldiretti Puglia - con evidenti rischi legati al trasporto e agli stessi parametri diversi di produzione con l’utilizzo di sostanze bandite in Italia.

Oltre otto allarmi alimentari su dieci sono scattati a causa di cibi pericolosi provenienti dall’estero pari all’81%, secondo l’ultimo rapporto del Sistema di allerta rapido europeo (RASFF), che registra gli allarmi per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nell’Unione Europea.

“Si tratta di prodotti che spesso  vengono proposti sui banchi di vendita come se fossero Made in Italy, dove oltre alla concorrenza sleale si profila un grave danno per gli agricoltori e per la salute dei consumatori. Si tratta di una competizione inaccettabile con i prodotti simbolo della Puglia, dalle olive alle melegrane, dal peperoncino ai legumi, dagli ortaggi alla frutta, in una regione che, secondo i dati ISMEA, è prima in Italia per la coltivazione di ortive, seconda per frutteti, terza per i legumi”, denuncia Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.

Dai semi di sesamo dell’India di moda per le insalatone salutiste alla carne di pollo low cost dalla Polonia, dalla frutta e verdura turca al pepe nero brasiliano salgono sul podio della “black list” dei prodotti alimentari più pericolosi per la salute rilevati nella Ue, nella quale rientrano anche le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani e le ostriche francesi, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Rassf. In generale in testa alla classifica dei Paesi dai quali giungono i cibi più contaminati ci sono l’India, responsabile del 12% degli allarmi alimentari scattati in Europa, la Turchia con il 10% e la Polonia (10%) ma preoccupazioni - continua la Coldiretti - arrivano anche dalla Francia (6%), dall’Olanda (6%) e dalla Cina (6%).

I pericoli maggiori – continua la Coldiretti – sono venuti dai semi di sesamo dell’India, molto di moda nelle insalate salutistiche, a causa della presenza di ossido di etilene, e dalla carne di pollo polacca con la salmonella, ma sul podio del rischio c’è anche la frutta e verdura importata dalla Turchia per la presenza di residui di pesticidi. Nella black list alimentare – precisa la Coldiretti – ci sono poi il pepe nero brasiliano a rischio salmonella, i fichi secchi dalla Turchia per l’elevato contenuto in aflatossine cancerogene come pure le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani mentre le ostriche francesi sono state individuate contaminazioni da norovirus responsabili di gastroenteriti.

Non sorprende dunque che l’87% dei consumatori voglia il divieto di ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e della Ue, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. Secondo la stragrande maggioranza dei cittadini è inutile imporre alle imprese locali leggi sempre più severe se poi si consente ad imprese spregiudicate o a interi settori produttivi di altri paesi senza legislazioni analoghe di invadere il mercato italiano con prezzi stracciati, magari sfruttando il ricorso a lavoro semischiavistico o minorile o, anche, a produzioni senza rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.

Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee, conclude Coldiretti nel sottolineare l’importanza che l’Ue assicuri il principio di reciprocità nei rapporti commerciali.

GLI ALIMENTI A MAGGIORE RISCHIO (DATI EFSA) 

Uova e ovo prodotti

Cibo misto

Pesce e prodotti ittici

Crostacei e frutti di mare

Carni miste

Carne di maiale

Carne di pollo

Ortaggi e frutta

Dolci e cioccolato

Pasti a buffet

Carne Bovina

Altri prodotti.

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PNRR – CONTESSA (ANCE BRINDISI): ORMAI UN “PIT-STOP” E’ INEVITABILE. OCCORRE UN PATTO TRA STATO, IMPRESE E CITTADINI.

La situazione che si sta venendo a determinare nel paese-Italia è decisamente preoccupante e rischia di mettere in discussione ogni ipotesi di ripresa economica. I segnali di allarme sono ormai evidenti, anche se sono in tanti a nascondere la testa sotto la sabbia ed a far finta di nulla, come se problemi così gravi possano risolversi senza assumere decisioni drastiche ed anche dolorose.

Occorre, pertanto, immaginare soluzioni realmente capaci di incidere ed il riferimento è al reale stato di attuazione del PNRR ed alla necessità di riprogrammazione, partendo da un diverso rapporto tra Stato, imprese e cittadini. Una sorta di “pit-stop” che consentirebbe di evitare il fallimento totale.

Su questo sarà necessario misurarsi già a partire dai prossimi giorni, atteso che davvero non c’è più tempo da perdere.

Il PNRR, come è noto, si inserisce nel programma Next Generation EU concordato dall’Unione Europea per arginare la crisi provocata dalla pandemia ed ha una dotazione complessiva per l’Italia di 222,1 miliardi di euro, ha una durata di sei anni, è iniziato nel 2021 e va rendicontato entro il 2026. Il piano si sviluppa su tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione - transizione ecologica - inclusione sociale. L’obiettivo primario del Piano è quello di contribuire a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere attraverso la ripartenza dell’economia, migliorando le ataviche debolezze strutturali e mettendo un argine alla crisi sociale per accompagnare il sistema paese verso la transizione ecologica con relativa tutela ambientale.

Le ottime intenzioni del Presidente Draghi, purtroppo, hanno incrociato l’ulteriore aggravamento della crisi economica, provocata dalla scellerata guerra Russia-Ucraina che ha messo in subbuglio il mercato delle materie prime con conseguenze eccezionali, impreviste ed imprevedibili.

Bisogna riconoscere al Governo il grande sforzo che sta facendo per cercare di arginare il problema, non per ultimo con il “Decreto aiuti”, ma al momento la periferia istituzionale (Province-Comuni-Anas-Rfi-multiutilities, ecc.) non riesce, o peggio non vuole recepire le volontà governative e quindi ciò che serve al paese. Il PNRR è in forte ritardo nella sua attuazione e per mantenere gli impegni di rendicontazione, le risorse da “aggiuntive” si stanno trasformando in “sostitutive” con tutte le relative conseguenze anche in termini di adempimenti delle stazioni appaltanti.

Il caro materiali ha messo in ginocchio la filiera dell’edilizia, ormai gli uffici acquisti delle imprese sono vittime dei fornitori che chiedono pagamenti anticipati all’ordine con date di consegna a “speriamo che”. La compensazione prezzi non ha dato i risultati promessi (non ha incassato nessuno), ed è eclatante la sentenza del TAR Lazio del 3 giugno 2022 sul ricorso nr. 902/2022 proposto dall’ANCE che ha bocciato sonoramente la “Commissione rilevazione prezzi del MIMS”, ordinando un supplemento di istruttoria per verificare il reale andamento dei prezzi. Nel caos normativo i Rup continuano a tergiversare ed a dare mille interpretazioni legislative pur di non assumersi la responsabilità di riconoscere i maggiori oneri.

L’ANAC continua a dire in tutte le lingue che il momento è eccezionale e bisogna riequilibrare i contratti. È evidente che per riequilibrare i contratti in corso ed aggiornare i progetti con prezziari che tengano conto degli aumenti “reali” dei materiali, servono somme aggiuntive e tempistiche di esecuzione maggiori.

I “bonus edilizi” che qualcuno ha definito, impropriamente, un regalo per le imprese (come se creare opportunità di lavoro non fosse un diritto) stanno facendo morire gli imprenditori di credito fiscale e non si capisce il motivo per cui i soggetti autorizzati ad acquisire i crediti, bontà loro, hanno alzato i tassi.

Assurda la diatriba continua sulla carenza di lavoratori causata dal reddito di cittadinanza. E’ evidente che si è creato un preoccupante disequilibrio tra “domanda ed offerta” perché nel tempo si è realizzato un sistema formativo sganciato dalle esigenze del mondo produttivo ed i centri per l’impiego non hanno svolto il ruolo a loro assegnato.

La stagione delle riforme e semplificazioni al momento non ha centrato l’obiettivo di rendere la macchina dello Stato sempre più al servizio dei cittadini e delle imprese.

Insomma, il caos regna sovrano e si ha la sensazione, speriamo sbagliata, che la politica, pur percependo il problema, preferisca continuare a mettere bandierine elettorali e con un apparato burocratico ormai inadeguato a fornire le soluzioni che servono al paese, le speranze di attuazione e del Piano sono ridotte al lumicino.

Da qui la nostra richiesta alla Politica ed al Governo di fare un Pit-Stop per revisionare la macchina ed evitare che finisca irrimediabilmente fuori strada.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

 

 

Nessun "6" nella prima estrazione della settimana del SuperEnalotto, e il Jackpot vola a 216,5 milioni di euro. Nel concorso di lunedì 6 giugno, riporta a gipronews, è stato però centrato un "5+1" a Barletta (BT) del valore di 480.505,82 euro. La vincita è stata effettuata presso la Tabaccheria Riefolo in via Consalvo da Cordova 11, grazie a una schedina "Gioco da tastiera". Da segnalare anche due punti "5" da 77.620,17 euro ciascuno: il primo è stato centrato a Napoli, presso il punto Riv. Tabacchi n. 111 in via Marchese di Campodisola 22, mentre il secondo è arrivato Mirabella Imbaccari (CT) presso l’Edicola Gona in via Curiel 17. Entrambi i "5" sono stati centrati grazie a una schedina 5 pannelli. Si segnalano poi tre "4 stella" da 28.111 euro ciascuno. L’ultimo "6" da 156 milioni di euro è stato centrato il 22 maggio 2021 a Montappone (FM).

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La trepidante attesa è terminata. Infatti, mercoledì 8 giugno si svolgeranno a Mesagne i funerali di Carlo Giannini, il giovane 34enne ammazzato in Gran Bretagna lo scorso 12 maggio. La salma arriverà nella stessa giornata. Alle ore 15,00 sarà aperta la camera ardente allestita presso il santuario di Mater Domini, parrocchia dove Carlo è cresciuto. Le esequie si svolgeranno alle ore 17 e saranno officiate da don Pietro de Punzio, parroco del santuario. Intorno alla salma di Carlo si stringeranno tutti i parenti e gli amici.

In trepidante attesa di dargli l’ultimo saluto sono i suoi genitori, mamma Rosalba e papà Antino, i fratelli Marco e Stefano con la moglie Valentina, la sorella Francesca con il marito Andrea. “Nella fede siamo uniti per affidare Carlo tra le braccia della Madre celeste e di Gesù”, hanno fatto scrivere i genitori sul manifesto che ha annunciato alla città le esequie del proprio figliolo. La salma di Carlo è giunta in aereo da Londra, dove era giunta da alcuni giorni e bloccata per lo svolgimento del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta che è terminato domenica scorsa. Ieri è giunto alla famiglia il nulla osta per il rimpatrio del feretro. La famiglia ha atteso in maniera estenuante il momento di poter riportare a Mesagne il corpo del congiunto. Intanto in Gran Bretagna proseguono le indagini per ricostruire l’intera vicenda e assicurare alla giustizia i killer e gli eventuali mandanti. Infatti, nelle ore successive all’omicidio la polizia di Sheffield, la località presso cui è avvenuto l’accoltellamento del giovane mesagnese, ha arrestato un ragazzo di 17 anni e uno di 18, rilasciati poco dopo a seguito del pagamento della cauzione. L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra.

Ed è qui che, probabilmente, va cercato il movente della sua morte. Potrebbe essersi trattata di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco oppure, il movente potrebbe essere di altra natura. Non si conoscono, infatti, al momento le dichiarazioni rese dai due arrestati alla polizia. Tuttavia, se i due fermati sono stati rimessi in libertà significa che gli investigatori, probabilmente, hanno in mano prove circostanziali sulla loro colpevolezza. La polizia non si è arresa e ha continuato a indagare con grande determinazione. Sarà stato, forse, questo il motivo che alcuni giorni fa l’investigatore titolare del caso ha richiesto l’aiuto di potenziali testimoni. Le indagini sono seguite dall’investigatore Becky Hodgman che, sulla vicenda, ha spiegato: “È essenziale creare un quadro chiaro dell'attività all'interno e intorno al parco riguardante la notte dell'11 maggio e nelle prime ore del 12 maggio. Stiamo cercando di parlare con coloro che sono stati ripresi nelle immagini poiché sono dei potenziali testimoni del crimine”. In ogni modo, domani è il giorno del silenzio, del lutto. L’intera città ricorderà e pregherà per Carlo.

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Il Comune di Mesagne informa che, con ordinanza dirigenziale del responsabile di polizia locale, è stato disposto il divieto di circolazione nel centro storico di qualsiasi tipo di veicolo a motore all'interno del perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi.
Sono state previste le seguenti deroghe per: veicoli intestati a residenti all’interno della Ztl; veicoli al servizio di persone diversamente abili; veicoli di soccorso, polizia ed emergenza; veicoli intestati a medici di base di assistiti che risiedono nella Ztl.
L'ordinanza dispone il divieto di sosta in piazza IV Novembre, piazza Criscuolo, via Albricci.
Le limitazioni sono valide da venerdì 10 a domenica 12 giugno 2022, dalle ore 19.45 alle ore 24.

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Oggi 6 giugno ha avuto luogo, anche a Brindisi, la cerimonia celebrativa dei 208 anni della fondazione, nella sede del Lido del Carabiniere del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, nel corso della quale sono stati premiati 32 militari in forza al Comando che si sono distinti per meriti speciali in operazioni di servizio di particolare pregio.Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_5.jpg

Nel settore investigativo, il Comando Provinciale di Brindisi è stato vigorosamente impegnato in un ampio numero di attività operative di spessore, di cui si traccia, qui di seguito, un sintetico quadro d’insieme (giugno ’21-maggio ’22):

-    15 luglio 2021: i Carabinieri della Compagnia di Fasano hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. dei Tribunale di Brindisi nei confronti di 4 individui, ritenuti responsabili, a vario titolo, di rissa aggravata, porto abusivo di arma da fuoco, danneggiamento aggravato ed esplosioni pericolose;Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_2.jpg

-    6 agosto 2021: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno eseguito un’ordinanza di misure custodiali personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti dell’autore di una violenta rapina commessa il 22 luglio 2021 ai danni di un supermercato di Carovigno;Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_6.jpg

-    21 ottobre 2021: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno arrestato in flagranza di reato tre individui e denunciato una quarta persona per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio, poiché trovati in possesso di 1 Kg. di marijuana, vario materiale per il confezionamento e un fucile calibro 8, privo di matricola e marca, con relativo munizionamento;

-    10 novembre 2021: i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato due individui per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di oltre 1 Kg. di marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento, oltre alla somma contante di 1.960,00 euro e 4 grinder;

-    23 dicembre 2021: i Carabinieri della Compagnia di Fasano hanno arrestato un individuo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché aveva occultato nel sistema di raffreddamento della cella frigo del furgone condotto, complessivi 3 kg. di eroina, suddivisi in 6 panetti;Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_3.jpg

-    15 gennaio 2022: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato un individuo trovato in possesso di 29 panetti di hashish per un peso complessivo di 2,83 kg., un “birillo” contenente 0,6 gr. di cocaina, un sacchetto in cellophane contenente 167 gr. di marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento, oltre alla somma contante di 1.130,00 euro;

-    21 gennaio 2022: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di 12 individui, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; nel medesimo contesto, uno di questi è stato anche arrestato in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 3,4 Kg. di hashish suddivisi in 34 involucri;

-    22 gennaio 2022: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno eseguito un fermo del P.M. nei confronti di un individuo ritenuto responsabile del tentato omicidio pluriaggravato di un pensionato, commesso il 20 gennaio 2022 per dissidi scaturiti dall’attività venatoria dell’anziano;

-    31 gennaio 2022: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure coercitive personali, emessa dal Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, concordante con le risultanze investigative prodotte dal reparto operante, nei confronti di 30 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti pluriaggravata, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, violazione degli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S. e favoreggiamento personale;

-    23 febbraio 2022: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato un individuo ritenuto responsabile di rapina impropria commessa la sera precedente ai danni di una ferramenta del luogo;

-    2 marzo 2022: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza di applicazione delle misure cautelari emessa dal G.I.P. del tribunale di Brindisi nei confronti di 3 individui, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;

-    26 aprile 2022: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 indagati, ritenuti responsabili di detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti in concorso e tentato furto in abitazione;

-    17 maggio 2022: i Carabinieri della Compagnia di Fasano hanno arrestato un individuo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di munizioni, poiché trovato in possesso di 100 proiettili cal. 22; 20 proiettili cal. 6,35; 6 proiettili cal. 7,65; 3 telefoni cellulari, un coltello a serramanico, due panetti di eroina da 500 gr. ognuno, un panetto di hashish da 74 gr., un involucro di cocaina da 7 gr., una busta di cellophane contenente 96 gr. di cocaina, una busta di cellophane contenente 50 gr. di marjuana, vario materiale per il confezionamento, le somme contanti di 337,00 euro e 14.100 leke (moneta albanese);

-    24 maggio 2022: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale Giudiziario di Rennes (Francia) nei confronti di un cittadino afghano, ritenuto responsabile di ricettazione in concorso, per aver trasportato a Brindisi, riciclato e immesso illecitamente in vendita apparati telefonici Apple provento di furto;Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_7.jpg

-    31 maggio 2022: i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte dei magistrati di Malta nei confronti di un cittadino maltese, ritenuto responsabile di frode informatica, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e riciclaggio, reati commessi a Malta.

Festa_Arma_CARABINIERI_6.6_4.jpg

                                                                                       Lunedì 6 giugno 2022

Brindisi: celebrazione del 208° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Di seguito, l’elenco delle ricompense tributate ai militari del Comando Provinciale di Brindisi che si sono particolarmente distinti in attività di servizio:

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “VENETO”

AL TENENTE COLONNELLO RAFFAELE FEDERICO

“COMANDANTE DI NUCLEO INVESTIGATIVO DI COMANDO PROVINCIALE, EVIDENZIANDO ELEVATA PROFESSIONALITÀ, PERSEVERANTE IMPEGNO E SPICCATE CAPACITÀ ORGANIZZATIVE, DIRIGEVA, PARTECIPANDOVI PERSONALMENTE, COMPLESSA ATTIVITÀ D’INDAGINE NEI CONFRONTI DI UN SODALIZIO CRIMINALE DI TIPO MAFIOSO RESPONSABILE DI TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI ED ESTORSIONE. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI 19 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI, IL DEFERIMENTO IN STATO DI LIBERÀ DI ULTERIORI 8 CORREI, IL SEQUESTRO IN UN CONSISTENTE QUANTITATIVO DI DROGA E DI UNA PISTOLA”

PROVINCE DI VERONA E BARI, NOVEMBRE 2016 – MAGGIO 2019

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL MARESCIALLO MAGGIORE GIUSEPPE BERARDINO

 “ADDETTO A NUCLEO OPERATIVO DI COMPAGNIA URBANA, OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, FORNIVA DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE, DEDITA AL TRAFFICO ED ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. LE INDAGINI, CHE CONSENTIVANO DI TRARRE IN ARRESTO, DURANTE LE SUE FASI, 21 PERSONE IN FLAGRANZA DI REATO E SOTTOPORRE A SEQUESTRO CIRCA 61 KG DI DROGA, SI CONCLUDEVANO CON L’ESECUZIONE DI 36 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE”.

BARI E PROVINCIA, OTTOBRE 2016 – 18 MAGGIO 2021.

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DEL RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE CARABINIERI

AL MARESCIALLO MAGGIORE ALESSANDRO MALAGNINO

 “ADDETTO A REPARTO ANTICRIMINE DEL RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE, FORNIVA SIGNIFICATIVO CONTRIBUTO A COMPLESSA E PROLUNGATA INDAGINE SVOLTA NEI CONFRONTI DI UN’ORGANIZZAZIONE DI TIPO MAFIOSO RESPONSABILE DI PLURIMI EPISODI ESTORSIVI E DI NUMEROSE TRUFFE IN DANNO DELL’UNIONE EUROPEA. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI UNA MISURA CAUTELARE A CARICO DI 48 INDAGATI E CON IL SEQUESTRO DI BENI E SOCIETÀ PER UN VALORE DI CIRCA 16 MILIONI DI EURO”.

FOGGIA E TERRITORIO NAZIONALE, FEBBRAIO 2013 – OTTOBRE 2020.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL CAPITANO ROLANDO GIUSTI

AL VICE BRIGADIERE ERIBERTO DE COLA

E ALL’APPUNTATO SCELTO QUALIFICA SPECIALE FRANCESCO PAPARUSSO

“COMANDANTE DI NUCLEO INVESTIGATIVO E ADDETTI A REPARTO OPERATIVO PROVINCIALE OPERANTE IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, EVIDENZIANDO FERMA DETERMINAZIONE, SPICCATA PROFESSIONALITÀ ED ELEVATO SPIRITO D’INIZIATIVA, AVUTA NOTIZIA, IN ORARIO NOTTURNO, DI UNA RAPINA IN ATTO AD OPERA DI UNA BANDA DI MALVIVENTI ARMATI, AI DANNI DI UN BAR/SALA GIOCHI, NON ESITAVANO AD INTERVENIRE, RIUSCENDO, DOPO INSEGUIMENTO A PIEDI, A BLOCCARE E TRARRE IN ARRESTO QUATTRO MALFATTORI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON IL SEQUESTRO DI UN FUCILE ED IL RECUPERO DELLA REFURTIVA, CONSISTENTE NELLA SOMMA CONTANTE DI OLTRE DUEMILA EURO”.

BRINDISI, 14 DICEMBRE 2019.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL TENENTE ALBERTO BRUNO

AL MARESCIALLO CAPO ALESSANDRO SALICANDRO

AL MARESCIALLO NICOLA CALÒ

AL BRIGADIERE MARIO SPINA

E ALL’APPUNTATO SCELTO ANGELO SUMA

 

“COMANDANTE E ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA DISTACCATA OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, CONDUCEVANO COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA CHE PERMETTEVA DI DISARTICOLARE UNA PERICOLOSA ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DEDITA ALLA CONSUMAZIONE DI RAPINE AI DANNI DI ISTITUTI DI CREDITO ED ESERCIZI COMMERCIALI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI A CARICO DI 8 PERSONE ED IL SEQUESTRO DI ARMI, MUNIZIONI E DI AUTOVETTURE DI ILLECITA PROVENIENZA”.

BRINDISI E PROVINCIA, MARZO – MAGGIO 2020.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL Luogotenente Carica Speciale Antonio PALMA

AL MARESCIALLO ORDINARIO VINCENZO CARONE

E AL VICE BRIGADIERE AMERICO ARGENTIERI

 

“COMANDANTE DI STAZIONE CAPOLUOGO E ADDETTI A STAZIONI CAPOLUOGO E DISTACCATE OPERANTI IN TERRITORIO CARATTERIZZATO DA ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, CON PERSEVERANTE IMPEGNO E SPICCATA PROFESSIONALITÀ, CONDUCEVANO COMPLESSA E PROLUNGATA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI UN GRUPPO CRIMINALE DEDITO ALLA COMMISSIONE DI NUMEROSE TRUFFE AI DANNI DI ANZIANI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI MISURE CAUTELARI A CARICO DI 6 PERSONE”.

PROVINCIA DI BRINDISI E CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI, GIUGNO 2019 – SETTEMBRE 2020.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL LUOGOTENENTE DOMENICO ANCONA

AL BRIGADIERE CAPO PASQUALE SABATELLI

E AL VICE BRIGADIERE ANTONIO LUPO

 

“ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA DISTACCATA OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, CONDUCEVANO COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI UN PERICOLOSO GRUPPO CRIMINALE DEDITO ALLE ESTORSIONI, FURTI, DETENZIONE E PORTO ILLEGALE DI ARMI, TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E USURA. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI A CARICO DI 9 PERSONE ED IL SEQUESTRO DI ARMI, MUNIZIONI E SOSTANZE STUPEFACENTI”.

PROVINCIA DI BRINDISI E TARANTO, NOVEMBRE 2016 – LUGLIO 2020.

 

ENCOMI SEMPLICI DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

PER DUE DISTINTE OPERAZIONI

AL LUOGOTENENTE PIETRO MASSIMILIANO DADDABBO

AL VICE BRIGADIERE MICHELE RUCCO

E ALL’APPUNTATO SCELTO QUALIFICA SPECIALE GIUSEPPE TARANTINI

 “ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA URBANA OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, FORNIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALLA COMMISSIONE DI FURTI DI AUTOVETTURE, RICETTAZIONE E RICICLAGGIO, NONCHÉ DETENZIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, ESTORSIONE E DETENZIONE DI ARMI COMUNI E DA GUERRA. LE INDAGINI, OLTRE A CONSENTIRE DI TRARRE IN ARRESTO, DURANTE LE SUE FASI, 8 PERSONE IN FLAGRANZA DI REATO E SOTTOPORRE A SEQUESTRO INGENTI QUANTITATIVI DI SOSTANZE STUPEFACENTI E NUMEROSE PARTI DI AUTOVETTURE PROVENTO DI FURTO, SI CONCLUDEVANO CON L’ESECUZIONE DI 29 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE”.

BRINDISI E PROVINCIA, DICEMBRE 2019 – MAGGIO 2021.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

ALL’APPUNTATO SCELTO SALVATORE CARBONE

E AL CARABINIERE VITTORIO COCCA

“ADDETTI A STAZIONE CAPOLUOGO, EVIDENZIANDO ELEVATO SENSO DEL DOVERE, SPICCATA INIZIATIVA E QUALIFICATA PROFESSIONALITÀ, NON ESITAVANO A SOCCORRERE UN UOMO CHE, CON PROPOSITI SUICIDI, SI ERA GETTATO IN MARE DA UNA SCOGLIERA, IN ACQUE GELIDE E AGITATE, RIUSCENDO, NONOSTANTE SERIE DIFFICOLTÀ DOVUTE AGLI SCOGLI SCIVOLOSI, ALLE CONDIZIONI DEL MARE E ALLA RESISTENZA OPPOSTA DALLO STESSO MALINTENZIONATO, AD AFFERRARLO DALLA RIVA ED A CONDURLO SUL BAGNASCIUGA TRAENDOLO INFINE IN SALVO”.

SAVELLETRI DI FASANO, 3 APRILE 2021.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL TENENTE ALBERTO BRUNO

AL LUOGOTENENTE GIOVANNI CAMARDA

AL MARESCIALLO CAPO ALESSANDRO SALICANDRO

E AL MARESCIALLO ORDINARIO VINCENZO CARONE

 

“COMANDANTE DI NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE, COMANDANTE DI STAZIONE DISTACCATA E RISPETTIVI ADDETTI, OPERANTI IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, CONDUCEVANO TEMPESTIVA ATTIVITÀ DI INDAGINE CHE CONSENTIVA DI INDIVIDUARE E TRARRE IN ARRESTO DUE PREGIUDICATI AUTORI DEL BRUTALE OMICIDIO DI UNA DONNA, MATURATO NEL CONTESTO DELLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI”.

CEGLIE MESSAPICA, DICEMBRE 2020 – GENNAIO 2021.

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

ALL’APPUNTATO SCELTO QUALIFICA SPECIALE GIUSEPPE CONTE

E ALL’APPUNTATO SCELTO MINO SOLAZZO

 “ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA URBANA, EVIDENZIANDO SPICCATA INIZIATIVA, FERMA DETERMINAZIONE, NON COMUNE SENSO DEL DOVERE E SPREZZO DEL PERICOLO, NON ESITAVANO A SOCCORRERE, ANCHE ESPONENDOSI A RISCHIO PER LA LORO INCOLUMITÀ, UN UOMO IN GRAVE STATO DI ALTERAZIONE PSICHICA CHE, DALL’ALTO DI UN VIADOTTO POSTO AL DI SOPRA DI UN’ARTERIA STRADALE, MANIFESTAVA PROPOSITI SUICIDI, RIUSCENDO AD AFFERRARLO E TRARLO IN SALVO”.

BRINDISI, 29 GENNAIO 2021.

 

 

 

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL MARESCIALLO MAGGIORE NICOLA LEO

AL BRIGADIERE CAPO QUALIFICA SPECIALE GIAMPIERO PELLEGRINO

E AL BRIGADIERE MINO NISI

 

“ADDETTI A SEZIONE OPERATIVA DI NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA URBANA, OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, OFFRIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALLA COMMISSIONE DI FURTI AGGRAVATI IN DANNO DI ESERCIZI COMMERCIALI, SPORTELLI BANCOMAT E AUTOVETTURE, nonché AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI 19 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI ED IL SEQUESTRO DI INGENTI QUANTITATIVI DI SOSTANZE STUPEFACENTI”.

PROVINCIA DI BRINDISI E LECCE, MAGGIO 2019 – DICEMBRE 2020.

 

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “CAMPANIA”

AL CAPITANO GIANLUCA CIPOLLETTA

 “COMANDANTE DI NORM DI COMPAGNIA URBANA OPERANTE IN TERRITORIO AD ELEVATO INDICE DI CRIMINALITÀ COMUNE ED ORGANIZZATA, EVIDENZIANDO SPICCATE DOTI PROFESSIONALI ED ELEVATO ACUME INVESTIGATIVO COORDINAVA, PARTECIPANDO PERSONALMENTE, UNA COMPLESSA E ARTICOLATA INDAGINE CHE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI UN PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO NEI CONFRONTI DI 20 APPARTENENTI A PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE RESPONSABILI DI ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO, TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, ESTORSIONE E DETENZIONE DI ARMI, NONCHÉ LA COMPLETA DISARTICOLAZIONE DEL SODALIZIO”.

NAPOLI, OTTOBRE 2017 – LUGLIO 2020.

ENCOMIO SEMPLICE DEL

COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA”

AL LUOGOTENENTE CARICA SPECIALE MARCO GUARDO

AL LUOGOTENENTE CARICA SPECIALE FRANCESCO GULLO

E AL BRIGADIERE FRANCESCO SILVIO CINQUE

 “ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA DISTACCATA, OPERANTE IN TERRITORIO PARTICOLARMENTE SENSIBILE SOTTO IL PROFILO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA, EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI, NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO E ALTO SENSO DEL DOVERE, CONDUCEVANO COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA NEI CONFRONTI DI PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA AL TRAFFICO ED ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI 12 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI ED IL SEQUESTRO DI UN INGENTE QUANTITATIVO DI DROGA ED ESPLOSIVI, NONCHÉ DI NUMEROSE ARMI”.

PROVINCIA DI BRINDISI, GENNAIO 2017 – NOVEMBRE 2020.

CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, IMPERVERSANO CON RAID QUOTIDIANI NELLE CAMPAGNE AZZERANDO RACCOLTI; AGRICOLTORI ALLO STREMO. 

​Continuano a scorrazzare indisturbati i cinghiali in Puglia con quotidiani raid nelle campagne, aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole stanno vivendo, a causa dell’impennata dei costi di produzione e della siccità che incide sui raccolti. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base della segnalazione dell’ultimo episodio con la distruzione di 26 ettari di piselli in poche ore, oltre ad un muretto a secco, con gli agricoltori alle prese con le scorribande dei cinghiali diurne e notturne nei campi, proprio quando dopo 9 mesi di attesa sono in procinto di raccogliere il frutto del loro lavoro. ​

Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia e del Gargano divenute l’eldorado dei cinghiali.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè - pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.

Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat. Il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, conclude Coldiretti nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale.

E' bene fare chiarezza riguardo al DH Pediatrico del San Raffaele, senza creare inutili allarmismi.

 Il DH pediatrico del San Raffaele di Ceglie Messapica, aperto nel 2000 con quattro posti letto non ha 1 possibilità su un miliardo di essere chiuso, i bambini e i genitori posso stare tranquilli.
il DH di riabilitazione precoce multidisciplinare per bambini con disabilità  funziona benissimo ed un punto di riferimento dell’intera regione Puglia.
La struttura UVAR dell' ASL, circa 20 giorni fa, ha avuto un confronto costruttivo con la Dirigenza della Fondazione San Raffaele alla presenza della specialista neuropsichiatria della UOSD Niat.
Lo scopo dell'incontro è stato quello di individuare un percorso prescrittivo, CONDIVISO, del piano riabilitativo in linea con quanto indicato dalla normativa vigenti.
L’incontro è stato costruttivo e non si è mai parlato di chiusura o di sospensione del servizio.
Annunciare allarmismi inutili crea disagio alla comunità.
Pertanto si rassicurano le famiglie dei piccoli utenti che il DH pediatrico continuerà ad essere erogato con le modalità esistenti, fino all'individuazione di una nuova linea guida. Sarà cura dell'ASL d’intesa con la fondazione San Raffaele di trovare soluzioni adeguate e tutto quanto necessario per continuare con successo l'erogazione di questo servizio vitale per i pazienti che ne usufruiscono.
Tommaso Gioia