Redazione

Il progetto The Cagers va avanti a ritmo serrato. Proseguono infatti le selezioni per formare la prima squadra di pallacanestro di detenuti, scelti su tutto il territorio italiano.
Lo staff tecnico, composto da Stefano Attruia, Federica Zudetich e Donato Avenia, hanno aperto la tre giorni in Puglia martedì 7 novembre nel penitenziario di Bari. Domani, 8 novembre saranno a Brindisi e il giorno dopo, 9 novembre, sarà la volta dell’istituto di pena di Trani. Verranno valutati possibili giocatori che, con gli altri, andranno a formare il gruppo che sarà poi trasferito nel penitenziario di Trieste dove si allenerà per un anno come una squadra professionistica.
L’interesse sul progetto cresce di giorno in giorno. Per dare ampio respiro al progetto sociale ed avvicinare un maggior numero di persone al percorso di trasformazione della squadra, The Cagers sarà anche un doc-movie, diretto da Andrés Rafael Zabala e prodotto da Pantera Film. La vita ed il percorso affrontato dai protagonisti della squadra al di là del muro, verrà così ripreso dalle telecamere di una troupe cinematografica.
Inoltre, grazie ad un confronto con il Ministero per lo Sport e i Giovani che, assieme a quello della Giustizia ha dato il proprio Patrocinio, è nata la visione e l'organizzazione di un progetto The Cagers dedicato ad altri sport.

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Hanno atteso alcune ore, poi giorni, poi settimane, ma alla fine hanno denunciato una situazione di pulizia all'interno del giardino della scuola materna "H. Andersen" e "Giovanni Falcone" di Mesagne. Così un gruppo di genitori ha fotografato i rifiuti presenti e l'ha inviata in redazione. L'immagine non ha bisogno di commenti. Parla da sola. 

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 Nell’ambito dell’estrema attenzione della Questura di Brindisi verso il regolare e ordinato svolgimento delle manifestazioni sportive sempre più spesso turbate dalla consumazione di episodi di violenza realizzati da gruppi di facinorosi, il Questore di Brindisi, Annino GARGANO, ha firmato un provvedimento di D.A.S.P.O. “fuori contesto”.

Nello specifico, a seguito di un arresto operato dal Commissariato di P.S. di Ostuni di un noto pregiudicato locale, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, nonché di materiale utile al confezionamento, la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha effettuato un’attenta analisi della personalità e dei precedenti dell’uomo.

Sono emersi a carico dello stesso numerosi precedenti giudiziari e di polizia nonché l’inclinazione ad assumere comportamenti pericolosi anche in contesti sportivi poiché già destinatario di un precedente provvedimento di DASPO della durata di anni tre, ripetutamente violato.

Le risultanze così acquisite sono state quindi compendiate nel provvedimento richiamato con l’imposizione di un ulteriore divieto della durata di anni quattro.

Il D.A.S.P.O. “fuori contesto” - introdotto dal c.d. Decreto Sicurezza bis del giugno 2019 - è adottato nei confronti di quei soggetti verso i quali si formula un giudizio di pericolosità in quanto si sono resi responsabili di taluni gravi reati indipendentemente dalla realizzazione di condotte violente in occasione o a causa di manifestazioni sportive; lo scopo è quello di impedire l’accesso agli stadi al fine di evitare che gli stessi possano adottare condotte illecite e/o violente al loro interno, con possibili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica; si vuole, altresì, evitare che nelle tifoserie si verifichino infiltrazioni di individui legati alla criminalità comune/organizzata ovvero comunque ritenuti pericolosi.

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Il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, ha presieduto stamattina il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha esaminato ed approvato i progetti presentati dai Comuni di Cisternino e di Torre Santa Susanna nell’ambito dell’iniziativa “Scuole Sicure 2023/2024”, promossa dal Ministero dell’Interno, per rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. I due progetti - finanziati con il Fondo per la sicurezza urbana per una spesa complessiva di 23.346,00 euro - prevedono l’installazione di telecamere all’esterno di alcune scuole individuate sulla base di specifici criteri di valutazione del rischio. Nel corso dell'incontro, svoltosi alla presenza del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e dei Sindaci di Cisternino e Torre Santa Susanna, sono stati accertati i requisiti di ammissibilità delle due proposte progettuali presentate che hanno ricevuto, anche, il parere favorevole della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato di Bari. Nello specifico, il progetto presentato dal Comune di Cisternino prevede l’installazione di otto telecamere da posizionare presso la scuola elementare “G. Pascoli”, la scuola media “A. Manzoni” ed il Liceo “Don Q. Punzi”.

Le telecamere che verranno installate a Torre Santa Susanna sono, invece, quattro e saranno collocate presso la primaria di primo grado “G. Missere” e la scuola primaria di secondo grado “G. Mazzini”. I Sindaci dei due Comuni interessati hanno evidenziato che gli istituti scolastici si trovano in zone che, ad oggi, sono prive di impianti di videosorveglianza pur essendo aree di ritrovo di molti giovani sia durante le ore mattutine sia in quelle pomeridiane e serali, e che, pertanto, i progetti in parola rappresentano una preziosa opportunità per migliorare il controllo del territorio. Il Prefetto La Iacona, nel sottolineare l'utilità della videosorveglianza per le sue ricadute positive in termini di prevenzione e sicurezza, contribuendo a garantire una mirata azione integrata di controllo e presidio del territorio, ha ricordato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti poiché i ragazzi che frequentano le scuole, in particolare medie e superiori, vivono un'età delicata ed, a volte, fragile. 

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Prosegue inarrestabile la marcia in campionato dell’Aurora Volley Brindisi che batte con un netto 3-0 la NVG Joy Volley Gioia nella quarta giornata del massimo torneo regionale e continua a comandare in solitaria la classifica del girone. Nella gara di domenica 5 ottobre giocatasi sul parquet del Pala Zumbo, la squadra biancazzurra ha dimostrato una superiorità di gioco e un livello di concentrazione tali da rendere apparentemente facile la vittoria nei confronti di una squadra che si presentava a Brindisi forte della seconda posizione in classifica.

Il tecnico brindisino Raffaele Capozziello deve fare a meno del capitano Federica De Toma per un affaticamento al polpaccio (solo panchina per l’esperta attaccante) sostituita dall’affidabile Chiara Avallone nel ruolo di opposto. A completare la formazione biancazzurra la palleggiatrice Kolomiiets, le centrali Padula e Prato, il libero Zivkovic e le schiacciatrici Albanese e Matichecchia.

Gara che vede un iniziale equilibrio con le ospiti che sembrano ben messe in campo e particolarmente efficaci in difesa. Le padrone di casa patiscono inizialmente la precisione al servizio delle gioiesi autrici di ben quattro aces nei minuti iniziali, ma ben presto riescono a prendere in mano le redini del gioco. Infatti sul punteggio di 8-8 le biancazzurre grazie al potente servizio di Stefania Padula producono il primo strappo portandosi in vantaggio di quattro lunghezze (12-8). Dopo un time-out delle ospiti le brindisine riprendono a martellare incessantemente con Albanese e Matichecchia conquistando così un consistente vantaggio. La squadra ospite sembra aver perso le proprie certezze, soffre in ricezione e non punge sotto rete grazie anche al grande lavoro a muro di Padula e compagne che  conquistano  il set per 25-13.

Anche nel secondo set la squadra di casa continua a praticare il suo gioco veloce e aggressivo per mettere in crisi la retroguardia ospite, cosa che consente alle biancazzurre di prendere subito un cospicuo vantaggio (10-5). Nonostante le numerose le rotazioni che hanno visto l’ingresso di De Maria, Solimeno, Malerba e Stella, la squadra brindisina è sempre padrona del campo e conduce saggiamente la gara fino al 23-10. Sul finale del set moto d’orgoglio delle ospiti che accorciano le distanze ma non evitano di perdere il parziale per 25-14.

Nel terzo set la squadra ospite appare incapace di mettere in difficoltà le scatenate padrone di casa. Il pubblico presente fiuta l’imminente vittoria e inizia a scaldarsi già dalle battute iniziali. Set condotto magistralmente dalle biancazzurre che trascinate da una super Padula si portano subito sul 10-1. Il tecnico di casa grazie al rassicurante vantaggio concede spazio alle giocatrici meno impiegate facendo esordire la giovane palleggiatrice Elisa Montagna e la centrale brindisina Ludovica Minghetti, che mette a referto il punto del 23-9 preludio al 25-10 finale. La gara si conclude con il pubblico festante sugli spalti e le giocatrici a prendersi il meritato applauso per una partita condotta in maniera esemplare.

“Abbiamo preparato bene la gara, ciononostante nelle fasi iniziali abbiamo incontrato qualche difficoltà.” dichiara un soddisfatto coach Capozziello “Abbiamo puntato a metterli in difficoltà sulla loro ricezione e bloccare i loro attacchi con il nostro muro cosa che ha dato presto i suoi frutti. Nonostante il margine di punteggio acquisito le ragazze, sia chi ha giocato dall’inizio che le subentrate, sono state sempre molto concentrate e hanno continuato a spingere senza accontentarsi. Sono soddisfatto di questa vittoria e mi ha fatto molto piacere il sostegno del pubblico che ha incitato particolarmente le atlete più giovani.” conclude il tecnico biancazzurro.

Nella quinta giornata domenica 12 novembre la squadra brindisina sarà a Casamassima (BA) ospite delle padrone di casa della Maxima Volley, squadra che dopo un inizio di campionato difficile ha inanellato una serie di due vittorie consecutive.

Tabellino:

AURORA VOLLEY BRINDISI – NVG JOY VOLLEY GIOIA DEL COLLE 3-0 (25-13, 25-14, 25-10)

Brindisi: De Toma K, Padula (13), Kolomiiets (6), Matichecchia (12), Albanese (12), Zivkovic L1, Prato (2), Avallone (8), De Maria (2), Malerba (2) Minghetti (1) Solimeno, Stella L2, Montagna.  All. Capozziello

Gioia del Colle: Andresini (K), Palasciano (1), Recchia (4), Lombardi (4), Triggiano (3)  Vacca L1, Milano (9), Colelli (2), Addabbo, Coppola, Nettis, Passerotti (2). All. Milella

Arbitri: Palombella (1°), Coscia (2°)

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Fermare l’attività venatoria in tutta la Toscana. Lo chiede l’Ente Nazionale Protezione Animali al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in seguito alla grave alluvione che ha devastato una vasta superficie del territorio regionale. La situazione emergenziale causata dal maltempo non ha colpito soltanto l’uomo e le attività antropiche, ma – sottolinea l’associazione animalista - ha anche causato la morte di numerosissimi animali selvatici (e non), annegati o travolti dai fiumi in piena. A quelli sopravvissuti non va di certo meglio, costretti a cercare cibo, riparo e altre risorse per la loro sopravvivenza in un ambiente devastato e depauperato. Peraltro, la legge 157/72 sulla protezione della fauna e sulla disciplina dell’attività venatoria prevede espressamente all’articolo 21 il divieto di caccia su terreni allagati. «Silenziare le doppiette nelle zone alluvionate è dunque un atto dovuto, una prescrizione imposta da un obbligo di legge, tuttavia è necessario estendere lo stop all’intero territorio regionale. Solo così si può sperare di portare sollievo alla biodiversità della Toscana che, come nel resto del Paese, sta affrontando una gravissima crisi, causata da fattori antropici, ambientali e climatici», spiega Enpa che prosegue: «Ad aggravare la crisi della biodiversità toscana e italiana sta contribuendo in misura determinante anche la deregulation venatoria voluta da Governo e Parlamento che sembrano preoccupati più di compiacere i cacciatori che non di tutelare e preservare il nostro patrimonio collettivo di 

Per questo, il blocco della caccia dovrebbe riguardare, oltre alla Toscana, tutti quei territori – dal Veneto alla Lombardia, fino al Friuli Venezia Giulia - che in questo periodo sono stati devastati dalla violenta ondata di maltempo.


ENPA - ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI Ente morale, Odv

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Consegna Rapporto Sovraindebitamento Ottobre 2023. Ad un anno dal primo rapporto nazionale sul sovraindebitamento presentato nel 2022, l’impegno dell’associazione Liberi dal Debito viene bissato il 7 Ottobre 2023, con la presentazione a Roma nel forum Nazionale sul Sovraindebitamento, organizzato e promosso da, Legge3.it, del Secondo Rapporto Nazionale. Sempre gli amici di Legge3.it, Mercoledì 13 Settembre hanno avuto nuovamente l’onore di essere ricevuti dal Santo Padre durante l’udienza generale e quest’anno lo hanno omaggiato di una copia speciale del Primo Rapporto Nazionale sul Sovraindebitamento, che hanno presentato proprio in Vaticano l’anno scorso. Il Santo Padre appena ha saputo cosa fosse ha subito sfogliato con estremo interesse il libro e ci ha esortato e incoraggiato nel nostro lavoro.

Appena saputo di questo rapporto ed avendolo potuto scaricare subito da internet, mi sono messo a leggere. Ebbene nel rapporto per filo e per segno, e con tantissimi dati, e spiegato il dramma economico che tantissimi Cittadini Italiani, e Piccole Imprese, stanno vivendo a partire dal periodo Covid, e poi causa Guerra Ucraina. Dramma che io sto vivendo dal 2019 e che con tantissimi articoli ho cercato di far comprendere a Istituzioni e Politica Locale e Nazionale. Ho contattato immediatamente Gian Mario Bertollo, responsabile nazionale di Legge3.it, e mi sono fatto inviare delle copie del rapporto. 
Rapporto che ho consegnato personalmente a:
Fabio Marini coordinatore regionale delle Associazioni antiracket e antiusura della Puglia,
in Prefettura al Capo di Gabinetto della Prefettura di Brindisi, Dott. Padovano,
al Nostro Vescovo Monsignor Giovanni Intini, in occasione della visita fatta a Mesagne alle Suore Antoniane,
al Presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Dott. Antonio D’amore,
e all’Onorevole Mauro D’Attis di Forza Italia.
Tutti mi hanno ringraziato per avergli donato una copia del Rapporto. 
L’Onorevole D’Attis, già VICEPRESIDENTE della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLE MAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE, 
e Componente della V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE), appena sfogliato il rapporto ha voluto immediatamente entrare in contatto telefonico con il responsabile del gruppo di Legge3.it, cosa che io ho fatto immediatamente. Dopo una breve chiacchierate e da tecnico qual è, capendo l’importanza e la gravità del problema si è subito attivato per un incontro a breve, a Roma, con i responsabili del gruppo, per studiare modifiche e miglioramenti alla legge attuale. 
Come fatto subito dall’Onorevole D’Attis, dopo la consegna di questi rapporti da parte mia alle Istituzioni, ci sia in terra di Brindisi più consapevolezza della gravità del problema che io Denuncio dal 2019.
Sovraindebitamento=Rischio Usura=Usura=Riciclaggio.
A chi vorrà una copia del Rapporto basterà contattarmi e farmelo sapere.
 
Angelo Gabriele Pignatelli
 
 Delegato Regionale per la Puglia del Movimento Politico
 
 Popolo .Partite Iva-Unione Nazionale

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Chirurgia generale, esperti a confronto al Castello Imperiali di Francavilla Fontana. Venerdì 10 e sabato 11 novembre si terrà al Castello Imperiali la seconda edizione del convegno dedicato alla Chirurgia nei Centri spoke, organizzato dall'Unità operativa di Chirurgia generale di Francavilla Fontana con il patrocinio della Asl Brindisi. Responsabile scientifico è il direttore della Chirurgia del Camberlingo Giovanni Bellanova.

La segreteria scientifica del convegno è composta da Michele Sacco, Anna Angrisano, Stefano Pizzoleo, Antonio De Matteis, Silvia Erario, Paola Palazzo, Domenico Lamacchia e Luca Napolitano.
Venerdì 10 novembre alle 9.30 interverranno per i saluti istituzionali il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'assessore alla Salute Rocco Palese, il sindaco di Francavilla Antonello Denuzzo, il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il direttore medico del Perrino Luigi Antonio Fino e il direttore amministrativo del Camberlingo Andrea Chiari. 
Per il Centro ospedaliero militare della Marina di Taranto, che collabora con la Chirurgia di Francavilla Fontana, sarà presente l'ammiraglio Cosimo Nesca, direttore del Centro.
"Da quest'anno - spiega Bellanova - la Chirurgia generale di Francavilla Fontana inizierà la costruzione del percorso Eras (Enhanced Recovery After Surgery, miglior recupero dopo un intervento chirurgico). Il Camberlingo è il secondo ospedale della Asl e si trova in un vasto territorio che non offre altri servizi ospedalieri, a metà strada tra Taranto e Brindisi. L'ospedale assorbe utenti della zona sud est del tarantino e nord ovest del brindisino. Dai piani di riordino della Regione Puglia viene configurato come ospedale di primo livello (spoke) e Polo sanitario territoriale, ma potenziale Centro di zona per la rete trauma".
Bellanova sottolinea che "nel corso dell'evento si parlerà anche della formazione del chirurgo: il Camberlingo deve garantire oltre all’attività in elezione prevista dalla programmazione aziendale, anche l’attività di urgenza che consenta la gestione di tutte le patologie chirurgiche non traumatiche e nel caso della rete trauma, permetta la stabilizzazione anche chirurgica del paziente politraumatizzato. Altri temi sui quali ci confronteremo - conclude - saranno la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico e l’integrazione ospedale territorio, che verranno affrontati come di consueto in maniera interdisciplinare".

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, -16% ORZO IN PUGLIA OLTRE A -20% LUPPOLO IN ITALIA; E’ SOS BIRRA TRICOLORE.

 Crolla del 16% la produzione di orzo in Puglia, ma anche quella del luppolo in tutta Italia con un calo del 20% nel 2023 a causa del maltempo che, fra eventi estremi come nubifragi e alluvioni e temperature impazzite, hanno tagliato le rese mettendo a rischio il futuro della birra artigianale. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata nazionale del luppolo italiano organizzata da Coldiretti con il Consorzio Birra Italiana presso il centro congressi di Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio 43 a Roma con l’apertura del salone dei luppoli Made in Italy e il forum sul futuro del settore con il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo e il presidente del Consorzio Birra Italiana Teo Musso.

Il luppolo – spiega Coldiretti - è un componente fondamentale della birra alla quale conferisce sapori e profumi legati proprio ai territori in cui viene coltivata la pianta. Le varietà più diffuse in Italia sono Cascade, Chinook e Comet. Nubifragi, tornado, bombe d’acqua, grandinate con esplosioni di maltempo violento intervallato da ondate di calore africano hanno tagliato le produzioni agricole in un 2023 che – sottolineano Coldiretti e il Consorzio – si classifica come l’anno nero dell’agricoltura.

Oltre al luppolo – aggiunge Coldiretti Puglia - per la produzione di birra serve anche l’orzo con 20mila ettari solo in Puglia, dal quale si ottiene il malto di cui l’Italia produce appena il 40% del proprio fabbisogno. Il cambiamento climatico – evidenziano Coldiretti e il Consorzio - minaccia la produzione di birra in tutta Europa perché a causa del cambiamento climatico entro il 2050 si prevede un significativo calo della quantità e della qualità del luppolo usato per aromatizzare la bevanda, secondo uno studio pubblicato su Nature Communications da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. I ricercatori hanno calcolato che entro il 2050 la produzione di luppolo calerà tra il 4 e il 18%, mentre il suo contenuto di alfa acidi, la componente aromatica che trasmette il sapore alla birra, si ridurrà del 20-31%

Nella filiera della birra artigianale praticamente per ogni addetto coinvolto all’interno di un birrificio si creano almeno altri 29 occupati all’esterno, da chi coltiva i prodotti agricoli che servono alla bevanda alla produzione delle bottiglie, dalle etichette ai tappi, dalla logistica alla comunicazione, ma non manca neppure quelli coinvolti nello sviluppo del turismo con il progetto del Consorzio di creare almeno una strada della birra in ogni regione d’Italia per esaltare la scoperta dei territori e delle produzioni locali. E’ quindi strategico – sostiene Coldiretti regionale – sostenere i produttori di birra artigianale italiana, con la stabilizzazione del taglio delle accise valorizzando un’intera filiera di alta qualità del Made in Italy, con positivi effetti su produzioni, posti di lavoro e consumi.

Una crescita che ha fatto salire la domanda di materie prime 100% Made in Italy  con i birrifici, i beer firm e i brew pub che in Puglia sono arrivati a quota 119 – aggiunge Coldiretti Puglia - con le province di Bari e Lecce che guidano la classifica regionale delle aree dove l’attività birraria ha preso piede, con rispettivamente 34 e 31 aziende, seguite da Foggia con 22 realtà, Taranto 16, la Bat con 9 e Brindisi con 7 attività.

La nuova tendenza è la ‘birra agricola a Km0’, un prodotto sempre più ‘smart’ inventato dalle aziende agricole pugliesi, che se la gioca bene – insiste Coldiretti Puglia - sul fronte del gusto e dell’innovazione, come la birra al carciofo, la birra di grano ‘Cappelli’, la birra di fichi, piuttosto che la birra alla canapa.

Oltre a dare un contributo utile all’economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione soprattutto tra gli under 35 – aggiunge Coldiretti Puglia - che risultano i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Il consumo – spiega Coldiretti regionale – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con la ricerca di varietà particolari e una produzione artigianale Made in Italy.

La scelta della birra come bevanda – continuano Coldiretti e il Consorzio – è diventata negli anni sempre più raffinata e consapevole con specialità e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno.

Si tratta di produzioni molto spesso realizzate da giovani con particolare attenzione al tema della sostenibilità e profonde innovazioni come – proseguono Coldiretti e il Consorzio – la tracciabilità completa dal campo al bicchiere, la certificazione d’origine a chilometro zero, il legame diretto con le aziende agricole, la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o l’apertura di banchi presso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Si stanno creando anche nuove figure professionali – concludono Coldiretti e il Consorzio – come il “degustatore professionale di birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali a tavola.

 

Prelievo del contante nei negozi. Confesercenti: “Provvedimento contraddittorio e regole ancora incerte sull’utilizzo del POS”.

Potrebbe arrivare un’altra tegola sulla testa dei piccoli commercianti. L’ennesima. Dopo il tetto 
al cash, l’obbligo di POS e il rilancio della lotteria dello scontrino, ora con la nuova Legge di Bilancio, 
in approvazione dal Parlamento, i cittadini potrebbero prelevare contanti anche nei negozi. Una 
possibilità che Confesercenti non condivide pienamente. Si vuole far diventare negozianti, tabaccai e 
giornalai veri e propri ‘bancomat’ per prelevare, tramite POS, fino a 250 euro in contanti. Un intervento 
ancora da capirne l’obiettivo, dal momento che si chiede ai commercianti da un lato di sostituire le 
banche ed erogare contanti, dall’altro di scoraggiare l’uso del cash. Un evidente ossimoro e un’idea di 
difficile applicazione: il commerciante, per erogare contanti, dovrebbe infatti detenere disponibilità di 
liquido congrue, con tutti i rischi che ne derivano. Per una commissione prevedibilmente non superiore 
a un euro, forse il gioco non vale la candela.
“E’ l’ennesimo provvedimento contradditorio su questo fronte – dichiara Michele Piccirillo, 
presidente provinciale Confesercenti – alimentando incertezze, mentre l’accordo per tagliare le 
commissioni POS per i piccoli esercenti non ha ancora prodotto risultati. Ci sono troppe regole e norme, 
peraltro poco chiare, che creano confusione tra i cittadini e grave imbarazzo e creano incertezza da 
parte degli esercenti sempre più vessati. Le transazioni cash, viste ingiustamente come indizio se non 
sintomo di infedeltà fiscale, sono state limitate e scoraggiate. Prima l’introduzione di un tetto ai 
contanti, poi le misure a favore della moneta elettronica, dai grandi investimenti del cashback, che non 
ha prodotto i risultati sperati, alla lotteria dello scontrino, che dovrebbe ripartire a breve, in forma 
istantanea, solo per chi paga con carta. Ma anche obblighi e sanzioni per imporre l’accettazione di 
pagamenti con carte e bancomat, senza considerare i costi sostenuti dagli esercenti. Siamo il bersaglio 
preferito di chi assume queste assurde decisioni. Questi decisori però restano sordi di fronte alle nostre 
richieste in riferimento all’utilizzo del POS. Chiediamo zero canone, zero commissioni e siamo contrari 
all’erogazione del contante nei negozi per una questione di sicurezza dei commercianti, salvo per chi, 
sotto la sua responsabilità, dovesse decidere di aderire. Unica mano tesa, la previsione di imporre agli 
istituti la riduzione delle commissioni pagate dalle piccole imprese su carte e bancomat, che costano 
circa 5 miliardi di euro l’anno. E pesano soprattutto sulle attività di minori dimensioni, che in Italia 
sono la maggioranza: quelle con fatturato annuale inferiore ai 400mila euro sono 2,5 milioni, oltre la 
metà del totale delle imprese. Ma, al momento, sono solo idee, non essendoci ancora riduzioni 
apprezzabili delle commissioni”.
Per Confesercenti non si è neanche raggiunto neanche l’obiettivo della trasparenza, rendendo 
chiare ed esplicite le condizioni applicate da banche e intermediari. La comparazione fra le offerte, 
pubblicata sul CNEL, è una babele in cui è impossibile districarsi se non affidandosi a un esperto. E le 
migliori condizioni non sono applicate d’ufficio dalle banche: sono le imprese a dover presentare 
istanza. Un sistema che non funziona e Confesercenti è pronta a chiedere la verifica dell’efficacia del 
protocollo.