Redazione
Brindisi e provincia: 66 annunci di lavoro
Brindisi: 81 annunci di lavoro per 178 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 10 al 16 Novembre relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.
Questa settimana si registrano 46 posti vacanti nel settore edilizia su Brindisi e provincia, ristorazione 43, logistica 15, commercio 13, turismo 9, trasporti 9, vigilanza 6, assistenza domiciliare 6, amministrativo 6, tecnico 4, metalmeccanico 4, sanità 3, servizi alla persona 2, manutenzione 2, industria 2, impiantistica elettrica 2, contabile 2, energetico 1, artigianato 1 alimentari 1, agricoltura e zootecnia 1.
Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.
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Al via la nuova stagione teatrale di Francavilla Fontana
Al via la nuova stagione teatrale di Francavilla Fontana a cura dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese con protagonisti Enzo Decaro, Leo Gullotta e Fabio Grossi, Luca Bizzarri, Milena Vukotic con Pino Micol e Gianluca Ferrato, Gabriele Cirilli, Antonio Stornaiolo e Vito Signorile, Pino Ingrosso.
“Si torna in scena - dichiara il Sindaco e assessore alla Cultura Antonello Denuzzo – con la nuova stagione di prosa del Teatro Italia, ormai un appuntamento irrinunciabile che da tempo ha una risonanza non solo comunale. La cultura, in questo caso il teatro, si conferma una preziosa occasione di crescita per l’intero territorio.”
Il primo a salire sul palco del Teatro Italia sarà Enzo Decaro il 7 dicembre con L’avaro immaginario tratto da Molière/Luigi De Filippo con Nunzia Schiano e la compagnia Luigi De Filippo. Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, verso un sogno, la speranza e la salvezza.
Leo Gullotta e Fabio Grossi apriranno il 2024 con “In ogni vita la pioggia deve cadere” in programma il 9 gennaio. Lo spettacolo racconta la storia di una vita, la vita di due persone che vivono assieme e che si amano. Oggi si può dire che viene raccontata una “famiglia arcobaleno”, ma senza figli. Una commedia che parla d’amore, di umanità, di verità, di condivisione.
Il 19 gennaio arriverà “Non hanno un amico”, spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media. Al centro dello show ci saranno la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale.
Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato il 2 febbraio presenteranno “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, per la regia di Geppy Gleijeses. Dramma del 1917, è fra i lavori più spregiudicati di Pirandello che lo definì “la miglior cosa che io abbia fatto finora”.
Il 22 febbraio sarà la volta di “Più Shakespeare per tutti”, un omaggio a William Shakespeare che è al tempo stesso una lezione e una scherzosa conversazione ideata e condotta dall’attore e presentatore Antonio Stornaiolo con Vito Signorile.
Pino Ingrosso il 22 marzo metterà in scena il suo spettacolo teatrale musicale Canto Pasolini (regia di Daniela Guercia) tratto dall’omonimo disco che contiene 11 poesie di Pier Paolo Pasolini, musicate da Ingrosso, e una canzone scritta dallo stesso Pasolini e Domenico Modugno.
La stagione si chiuderà il 18 aprile con Gabriele Cirilli in “Nun te regg più” per la regia di Valter Lupo. Lo show riflette su cosa vuol dire essere al passo con il tempo e attraversa tutti i generi del teatro comico, dalla commedia degli equivoci al cabaret con canzoni, monologhi e gag irresistibili.
Sino al 18 novembre i vecchi abbonati potranno confermare il proprio abbonamento contattando il numero 320.8038588 o rivolgendosi al Cinema Teatro Italia in Via Santa Cesaria, 16, il martedì e il venerdì dalle 18.00 alle 20.00.
La campagna abbonamenti prenderà il via lunedì 20 novembre e andrà avanti sino al giorno del primo spettacolo. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 320.8038588, scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consultare il sito www.teatropubblicopugliese.it.
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AQP: a Fasano, lunedì 13 novembre, sospensione temporanea del servizio
AQP: a Fasano, lunedì 13 novembre, sospensione temporanea del servizio. La sospensione temporaneamente della normale erogazione idrica sarà necessaria per consentire i lavori di miglioramento del servizio.
Il Comune di Fasano informa che l’Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell'abitato di Fasano. I lavori riguardano la realizzazione di nuove opere idriche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 13 novembre 2023 in particolare nelle seguenti contrade: SS172 direzione Via Giardinelli, Vecchia per Laureto (Via Monte Cannone), Via Gravinella, Contrada Chiancarella, Contrada Pezze Vicine, S.P. 5, Contrada Salamina, S.C. Gianella di Costa. La sospensione avrà la durata di 9 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 17:00.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
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Oria, "più trasparenza nell'affidamento di incarichi"
Siamo profondamente preoccupati per la pratica di assegnare incarichi e servizi direttamente a parenti ed affini da parte del Sindaco Ferretti e della sua maggioranza politica. Basta sfogliare le delibere e le determine pubblicate sull’albo pretorio comunale in questi primi mesi di amministrazione Ferretti, per constatare questa pratica. Infatti si legge di incarichi legali conferiti a cognati di assessori, affidamenti di servizi a parenti o ad associazioni di parenti di consiglieri comunali, incarichi affidati direttamente a professionisti colleghi di studio di consiglieri comunali, manifestazioni pubbliche di cugini di assessori sovvenzionate con soldi comunali. Il tutto più e più volte ovviamente con liquidazioni di diverse migliaia di euro.
Tutto legittimo? Probabilmente da un punto di vista formale sì, però riteniamo che sia essenziale affrontare la questione da una prospettiva politica ed etica. La fiducia dei cittadini nell'integrità della macchina amministrativa è fondamentale per la nostra democrazia locale. Per tale ragione segnaliamo pubblicamente l'inopportunità politica ed etica di queste assegnazioni e conferimenti. In una democrazia sana è vitale evitare qualsiasi apparenza di nepotismo o favoritismo. Queste pratiche influiscono negativamente sulla percezione di imparzialità e sulla fiducia dei cittadini. A dire il vero noi sapevamo che avremmo fatto decine di passi indietro in fatto di trasparenza ed imparzialità, sapevamo che saremmo tornati alle vecchie logiche di partito, alle spartizioni da “Manuale Cencelli”, ad una Città per pochi a danno di molti; non immaginavamo, però, in maniera così spudorata.
Dal canto nostro, noi continueremo a vigilare e a lavorare per garantire un futuro migliore per tutti i nostri concittadini e per questo chiediamo al sindaco di Oria di adottare, d'ora in poi, criteri di assegnazione più trasparenti e meritocratici per le risorse e i servizi pubblici del nostro comune. Riteniamo che sia essenziale evitare gli affidamenti diretti, che talvolta hanno sollevato dubbi sulla loro equità e di favorire invece l'organizzazione di gare, che garantirebbero che le decisioni vengano prese nell'interesse della comunità, anziché a vantaggio di parenti o affini. Contestualmente alla presente richiesta, ricordiamo che quest’ultima riflette i principi enunciati nel programma elettorale dell'Amministrazione Ferretti, in particolare nel paragrafo dedicato alla Partecipazione, trasparenza e legalità, leggiamo: “trasparenza nell’affidamento degli incarichi: introdurre principi oggettivi nella scelta degli incarichi, come la costituzione di albi, l’obbligo alla rotazione e la previsione del sorteggio pubblico per alcune tipologie di incarichi e forniture, al fine di aumentare la trasparenza e la concorrenza”.
Futura – La Città di Tutti – Oria è
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CAMERA DI COMMERCIO DI BRINDISI – INTERVENTO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE E DEI PERCORSI FORMATIVI
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Pd. "Con recupero ex Cassa mutua artigiani, premiata la scelta per il polo universitario nel cuore di Brindisi”
Il finanziamento per il recupero e la valorizzazione dell’ex cassa mutua artigiani nel cuore di Brindisi è un altro tassello importante per la rigenerazione urbana di un’area cittadina già interessata da un progetto fortemente voluto dalla scorsa amministrazione.
Infatti il programma innovativo per la qualità dell’abitare ha finanziato con quasi 15 milioni di euro la realizzazione di una cittadella universitaria con diversi servizi a supporto dell’offerta formativa tra cui studentati, aule studio e mense.
La coraggiosa e visionaria scelta fatta dalla scorsa amministrazione ha evidentemente innescato un circolo virtuoso, sostenuto dalla Regione Puglia e dall’Adisu, ed ha posto l’attenzione sull’immobile di Brindisi, da anni in stato di grave abbandono, da utilizzare per la realizzazione di alloggi e residenze universitarie.
Nell’ultimo consiglio comunale avevamo avuto modo di rivendicare la scelta della realizzazione di un polo universitario in città, anticipando che il Pinqua avrebbe agevolato scelte strategiche di altri Enti tra cui proprio l’Agenzia regionale per il diritto allo studio della Puglia.
Quindi una bellissima notizia ma ampiamente attesa che premia tutti gli sforzi compiuti negli scorsi anni di grandi progettazioni per la rigenerazione urbana, sociale ed economica della città.
Francesco Cannalire, Alessio Carbonella, Denise Aggiano consiglieri comunali Pd Brindisi
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OSTUNI. TEATRO Palazzo Roma Stagione teatrale 2023 2024
Chi pensa alla Puglia pensa a Ostuni, la città bianca, tra le icone di questa regione meta turistica e culturale. Ostuni vive di cultura, musica e spettacolo sempre, e nel mese del Natale decide di aprire le porte di Palazzo Roma per accogliere il pubblico in serate di condivisione tra teatro, musica, cabaret, divertimento.
La nuova stagione teatrale del Comune di Ostuni, in collaborazione come sempre con il Teatro Pubblico Pugliese, prenderà quindi il via venerdì 1 dicembre sotto il segno della musica. In scena, sul palco di Palazzo Roma, Raiz (già Almamegretta) e Radicanto in un racconto cantato special su Sergio Bruni, una ricerca, un ritorno alla memoria degli anni passati, un simbolo del novecento napoletano. È l’omaggio di Raiz, molto amato anche in Mare Fuori 3, alla sua Napoli, un tributo alle sonorità amniotiche degli anni della sua infanzia.
La stagione prosegue il 15 dicembre con Cosimo Damiano Damato e Simona Molinari in
El Pelusa Y la Negra - La storia cantata di Maradona e Mercedes Sosa, un dialogo visionario fra Diego Armando Maradona e Mercedes Sosa con arrangiamenti e direzione musicale affidati al Sudamerica Quartet.
Passato il Natale si torna a teatro il 5 gennaio con Friends for Pino: la musica di Pino Daniele suonata dai suoi musicisti, con particolare attenzione a Nero a metà, l’album più accreditato del grande musicista napoletano, senza trascurare altri capolavori appartenenti a momenti diversi della storia di Pino. Sul palco Gigi De Rienzo – basso, Ernesto Vitolo – tastiere, Emilia Zamuner – voce, Osvaldo Di Dio - chitarra e voce, Claudio Romano – batteria, Luigi Patierno – sax.
Il 25 gennaio sul palco di Palazzo Roma arriva Domenico Iannacone con le sue denunce-invito alla consapevolezza in Che ci faccio qui in scena. Il racconto televisivo neorealistico di Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare
Serena Spedicato porta in scena il 16 febbraio Io che amo solo te. Le voci di Genova. Uno spettacolo ed un concerto di teatro-canzone che racconta cantando, in un’elegante alternanza tra testi e riarrangiamenti originali, le storie e le vite che si celano dietro alcune tra le più belle canzoni d’Autore italiane di sempre della Scuola di Genova, un luogo fatto di artisti straordinari ed amici che, negli anni ‘60, ha esplorato e cantato l’amore come mai prima.
Il 7 marzo ci saranno Amanda Sandrelli e Gigio Alberti in Vicini di casa adattamento della pièce Los vecinos de arriba di Cesc Gay, una commedia, libera e provocatoria, in cui un quartetto di “vicini di casa” si confronta, sempre meno timidamente, sullo scivolosissimo terreno della sessualità invitando così lo spettatore a riflettere su inibizioni e ipocrisie del nostro tempo.
Il 20 marzo arriva sul palco Edoardo Leo con Ti racconto una storia, un reading-spettacolo prodotto da Stefano Francioni Produzioni, con musiche di Jonis Bascir, che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista Edoardo Leo ha raccolto dall'inizio della sua carriera ad oggi.
Antonella Carone il 5 aprile porta in scena 88 Frequenze, un racconto tutto d’un fiato che fa riflettere sul rapporto tra identità e immagine e su quanto sia complesso esprimere la molteplicità di ciascuno di noi in un mondo dove sembra si possa credere solo a un personaggio alla volta.
Il 17 aprile chiude la stagione Gabriele Cirilli, fonte energetica di buonumore e risate, con Nun te Regg Più, lo spettacolo della saggezza in cui Gabriele non regge più i compromessi, i tranelli, le insoddisfazioni, le ingiustizie… che poi chi stabilisce cosa è normale?
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I dubbi della Vincenti (Pd) sulla manovra finanziaria
“La manovra appena varata dal governo lascia esterrefatti non solo per la mancanza di visione ma, soprattutto, per la logica preponderante della demolizione dei principi universalistici sanciti dalla Costituzione. Anche sulle pensioni, dopo le promesse della campagna elettorale, la destra ora al governo, con la guida di FdI, sferra un pesante attacco nei confronti delle pensioni della pubblica amministrazione, prevedendo parametri molto svantaggiosi. Quattro categorie in particolare subiscono una forte diminuzione dell’assegno previdenziale. Una platea di circa 35 mila persone, formata da lavoratori degli enti locali, medici, infermieri, maestri delle elementari, ufficiali giudiziari, su cui il governo fa cassa, subisce una perdita del loro assegno previdenziale di 18 milioni lordi! Tra l’altro i tagli operati non sono tutti uguali, i medici perderanno 2000 euro all’anno, gli infermieri 1000 euro annui, i funzionari di cancelleria 3.300 euro all’anno, i dipendenti comunali 500 euro all’anno.
In un contesto di generale impoverimento del ceto medio, tagli tanto elevati che, in questa misura e con queste modalità, nessun governo aveva mai attuato, avranno, come conseguenza, non solo una decrescita del Paese, ma soprattutto metteranno in serie difficoltà i nuclei familiari, già costretti ad affrontare l’aumento del costo della vita. Il refrain sugli aumenti delle pensioni che Meloni e la destra da anni ripetono si sta rivelando uno spot, visto che ora stanno operando, in maniera così smaccatamente ostile, nei confronti dei diritti previdenziali maturati da alcune categorie.
Non possiamo non osservare anche che l’applicazione di un sistema di questo tipo si rifletterà in maniera molto impattante sulla sanità pubblica, settore per il quale il governo non ha previsto se non scarse risorse e che sta andando verso il collasso. Con il prepensionamento di molti medici che migreranno nel privato, si andrà a peggiorare una situazione già molto critica.
Tutto ciò conferma che il governo Meloni continua a mostrare la propria avversità verso i diritti universalistici, costituzionalmente garantiti, a vantaggio dell’affermazione di forme di tutela privata che smantellano gradatamente lo Stato sociale, favorendo solo alcune categorie, a scapito di altre.
Per questo - conclude Vincenti - la mobilitazione nazionale voluta dal PD sabato prossimo a Roma vada nella giusta direzione, quella di combattere l’incapacità del governo Meloni dentro e fuori dal Parlamento, allo scopo di evitare la graduale demolizione dei diritti costituzionalmente garantiti e, con essi, dello Stato sociale.”
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E’ sufficiente una piccolissima quantità di sangue, poco più di una goccia, per stimare il rischio di sviluppare il tumore al fegato dieci anni prima della sua comparsa. E’ questa la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori dell’Irccs “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte dopo aver calcolato il punteggio “GALAD” attraverso un algoritmo basato sulla misurazione di alcuni biomarcatori presenti nel sangue. Lo studio, che ha coinvolto 545 pazienti con cirrosi epatica, è stato condotto in collaborazione con l’Università di Modena. Riuscire ad individuare precocemente la presenza del tumore al fegato è fondamentale per garantire al paziente la terapia migliore, come spiega il prof. Gianluigi Giannelli, direttore scientifico dell’Istituto de Bellis: “il programma di sorveglianza dei pazienti con cirrosi epatica serve a ridurre del 37% la mortalità per epatocarcinoma, infatti circa il 60% dei pazienti con tumore epatico che riceve trapianto, chirurgia o radiofrequenza ha una sopravvivenza di almeno 5 anni, mentre i pazienti con diagnosi tardiva, e quindi un tumore più avanzato, hanno una aspettativa di vita di 1-2 anni.
L’impiego del punteggio “GALAD” – prosegue il prof. Giannelli – ci consente oggi di quantificare il rischio di sviluppare un tumore al fegato dieci anni prima che esso si manifesti, non esiste alcun altro biomarcatore per nessuna neoplasia così efficace”. Il “GALAD”, che include tre biomarcatori (alfafetoproteina, alfafetoproteina-L3 e des-ggamma-carbossi-terminale), potrebbe affiancare l’attuale impiego dell’ecografia e potrebbe avere anche altri impieghi: “abbiamo appena completato una ricerca in fase di valutazione, continua Giannelli, nella quale abbiamo attribuito all’incremento di “GALAD” un valore prognostico, essendo correlato direttamente ad una progressione del tumore. Ma sono ancora molti i campi nei quali GALAD potrebbe essere impiegato come supporto decisionale nella gestione del paziente con tumore epatico, e numerosi sono gli studi attualmente in corso presso il de Bellis”.
La piattaforma tecnologica utilizzata per il dosaggio dei biomarcatori “GALAD” è unica al Sud e in Italia è in possesso solo della Asl di Novara in Piemonte. E’ stata acquistata dal “De Bellis” da circa un anno grazie alla raccolta delle donazioni spontanee attraverso il 5 per 1000 destinato alla ricerca, un aspetto da non sottovalutare: “è un esempio virtuoso questo, conclude il direttore scientifico del “de Bellis” Gianluigi Giannelli, i cittadini grazie alla donazione 5 per 1000 hanno consentito l’acquisto della strumentazione e l’Irccs la mette a loro disposizione per la prevenzione in una malattia tumorale altamente aggressiva, chiudendo così un cerchio di mutua collaborazione che come destinatario principale ha sempre il cittadino”.
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L’Italia è sempre più spaccata in due dal clima pazzo, con il centro – nord colpito da una violenta ondata di maltempo, mentre in Puglia la siccità ha fatto seccare i pascoli con le necessarie risemine che fanno lievitare i costi di produzione, mentre negli ultimi 3 anni hanno già chiuso quasi 300 stalle. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che segnala lo stato di criticità del mondo zootecnico stretto tra alti costi di produzione, carenza di mangime per gli animali e prezzi di vendita del latte alla stalla che continuano a scendere in maniera unilaterale.
Il foraggio presente nelle stalle è lignificato, mentre le semine precoci per il pascolo – spiega Coldiretti Puglia – non sono neppure germogliate a causa della mancanza di acqua, con l’aggravio dei costi per le necessarie risemine per garantire l’alimentazione per gli animali nelle stalle. Il rischio è l’ulteriore aumento del costo dei mangimi per integrare l’alimentazione degli animali, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele – aggiunge Coldiretti Puglia – con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i semi, ma anche il caro gasolio agricolo con il prezzo che ha raggiunto il picco di 1,20euro al litro.
A causa del maltempo di maggio e giugno è già andato perso in Puglia il 60% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle – insiste Coldiretti Puglia - ma si è dimezzata anche la produzione di mais in Italia negli ultimi 20 anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall’estero che espongono gli allevatori alle conseguenze delle tensioni internazionali
Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.
In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.
Una strage che apre peraltro le porte all’arrivo del cibo sintetico, dalla carne al latte fino ai formaggi, dietro il quale si nascondono – evidenzia Coldiretti - i colossali interessi commerciali e speculativi che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta.
La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.
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