Redazione

"Da Versalis buone notizie per impianto sperimentale recupero plastica. Brindisi sede migliore”. Il progetto “Hoop” di Versalis rappresenta un importante investimento della società controllata da Eni nel campo della sostenibilità ambientale mediante il riciclo chimico della plastica che, tramite un processo termico e di pirolisi, punta alla circolarità di tutte le plastiche e alla valorizzazione delle stesse trasformandole in ‘nuova’ materia prima. Il progetto ha ricevuto importanti riconoscimenti dall’Unione Europea per l’innovativa tecnologia a basse emissioni.

L’impianto pilota e sperimentale da 6 tonnellate è in fase di realizzazione a Mantova, in cui insiste il centro di ricerca nazionale di Versalis, e verrà terminato nel 2024.

Dalle parole dell’amministratore unico di Versalis, che confermano le anticipazioni del piano industriale societario, emerge che Brindisi, alla stregua di Priolo e di Dunkerque in Francia, potrebbe ospitare l’impianto “Hoop”.

Quindi nel medio-lungo periodo, finita la fase sperimentale, verrà realizzato un impianto innovativo con la tecnologia di riciclo chimico delle plastiche con una portata da 50/60 tonnellate che dovrà insediarsi presso stabilimenti di Versalis in cui è operativo il cracking.

Per questo sarebbe opportuno che il tessuto economico di Brindisi inteso come piattaforma  programmatica unica tra le istituzioni, le organizzazioni sindacali e datoriali, interagisca immediatamente e intavoli da subito una trattativa con Versalis per creare le migliori condizioni al fine di agevolare tale investimento sostenibile nell’impianto di Brindisi che avrebbe importanti ricadute positive occupazionali, economiche ed ambientali.

Francesco Cannalire consigliere comunale Pd Brindisi

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Alla fine a spuntarla è stata la coppia formata dall'avvocato brindisino Diego Rachiero e dalla sua compagna di padel Laura Giuri dopo una finalissima ben orchestrata dalla coppia vincente che ha avuto la meglio contro il duo misto avversario nel quale l'avvocato del foro di Lecce Viviana Labbruzzo ha giocato in coppia con Marco Albanese.

Partecipazione e adrenalina nella nuova sfida dell’Associazione Sportiva Culturale Ricreativa “Uniti per lo Sport” di Brindisi all’epilogo del Torneo di padel Avvocati, una nuova e apprezzata idea del sodalizio sportivo presieduto dal maestro Carmine Iaia dedicato ad appassionati di Padel e professionisti della giurisprudenza il cui slogan recitava appunto “Avvocato…scegli il tuo partner” invitando appunto i togati a scegliere il proprio compagno di squadra con cui affrontare il confronto agonistico e provare ad aggiudicarsi i premi spettanti ai primi 4 classificati.

L'evento è rientrato nell’intensa programmazione di appuntamenti sportivi promossi e proposti dall’ASCR “Uniti per lo Sport” per le variegate rappresentanze sociali, una idea che, nel caso specifico, ha mirato a mettere insieme mondi diversi stimolando la passione sportiva e la competitività. Il Torneo misto svoltosi sui campi della Asd “New Sport Padel”, come detto, apre una stagione sportiva carica di iniziative.

“Una giornata fantastica, carica di sport, per la quale mi sento di ringraziare tutti per la partecipazione. Spero davvero di cuore che si siano divertiti tutti quanto me e soprattutto che siano stati bene e abbiano apprezzato la compagnia. - ha dichiarato il maestro Carmine Iaia - Un grande ringraziamento va alla New Sport Padel di Brindisi per la disponibilità e ospitalità, cosí come per la vicinanza del Salento Padel Cup nella persona di Francesco Giorgino e soprattutto alla pazienza di Rosaria Arganese. Gratitudine che estendo anche alla paziente Valeria Ecclesie per regolamento e gironi. Complimenti ai vincitori l’avv. Diego Rachiero e Laura Giuri e ai secondi classificati, la coppia di Lecce, l’avvocatessa Viviana Labbruzzo e Marco Albanese. Le iniziative di Uniti per lo Sport continuano, restate sintonizzati”.

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Aperte le iscrizioni per il turno pomeridiano dell’Asilo Nido comunale di Fasano  «Il Nido Più Bello», anno educativo 2023-2024.  È possibile presentare le domande per il turno pomeridiano (dalle 15.00 alle 20.00) fino a 11 novembre 2023. È online il nuovo modulo per effettuare l'iscrizione dei bambini per il turno pomeridiano (dalle ore 15.00 alle ore 20.00) presso l’asilo nido comunale. Sarà possibile effettuare domanda fino al 11 novembre.

La domanda, scaricabile al seguente link (clicca qui), deve essere inviata obbligatoriamente via mail all’indirizzo //Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre l’11 novembre 2023 alle 23.59 in formato pdf.

Ai richiedenti sarà inviata una email di conferma dell’avvenuta ricezione recante il numero di protocollo interno, assegnato in ordine di arrivo, che non determina priorità per la graduatoria principale ma solo ai fini di una graduatoria suppletiva.

Non sarà possibile consegnare la domanda in formato cartaceo presso la sede dell’Asilo Nido Comunale.

Possono usufruire dell’Asilo Nido i bambini di età compresa tra i tredici e i trentasei mesi, che non abbiano maturato il diritto all’iscrizione nella scuola dell’infanzia e che siano:

  • residenti nel Comune di Fasano o almeno uno dei genitori sia residente nel Comune di Fasano;
  • non residenti che abbiano un genitore che presti attività lavorativa nel Comune di Fasano;
  • non residenti i cui genitori non siano residenti nel Comune di Fasano né vi svolgono attività lavorativa, che saranno ammessi solo nel caso di disponibilità residua di posti;
  • non possono presentare domanda gli utenti già frequentanti l’Asilo Nido Comunale;

I suddetti requisiti dovranno essere posseduti alla data di scadenza del presente bando.

Sono ammessi di diritto i bambini con certificazione di cui alla legge n. 104/92, purché in possesso dei requisiti di accesso e i bambini orfani di entrambi i genitori.

«Con l'avvio del doppio turno all'interno dell’Asilo Nido comunale – spiega l’assessore alle Politiche Sociali e dell'Infanzia Cinzia Caroli -, l'Amministrazione intende offrire un'ulteriore possibilità alle famiglie che abbiano la necessità organizzarsi rispetto al lavoro e alla gestione dei propri bambini. Questa ulteriore apertura consentirà ad altre famiglie, che non siano riuscite ad essere ammesse al nido comunale, di organizzare e gestire i propri bambini inserendoli in un contesto sicuro, accogliente e in cui tante professionalità si prenderanno cura dei piccoli promuovendo non solo accudimento ma crescita armonica tout court in una fase evolutiva che è estremamente delicata. Purtroppo siamo consapevoli che anche questo ulteriore potenziamento del servizio non potrà soddisfare tutte le richieste dei tanti genitori che ne abbiano bisogno e questo è un fenomeno che riguarda un po' tutta l'Italia, tuttavia a Fasano grazie ai fondi di PNNR stiamo organizzando la realizzazione di un nuovo nido che certamente consentirà di soddisfare le tante richieste. Nel frattempo invito le famiglie che ne abbiano necessità o che possano magari organizzare il proprio lavoro in orario pomeridiano a sfruttare questa occasione e a presentare subito domanda nei tempi e modi indicati nel bando».

Con il presente bando si rendono disponibili 20 posti, di età compresa tra i tredici e i trentasei mesi così distribuiti:

  • Gruppo Semi Divezzi (da 13 a 23 mesi);
  • Gruppo Divezzi (da 24 a 36 mesi);
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2 NOVEMBRE: COLDIRETTI PUGLIA, 60MILA CRISANTEMI AI CIMITERI; NON SOLO BIANCHI, ANCHE VIOLA, PORPORA O GIALLI.

I pugliesi tornano nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti con 60mila crisantemi acquistati assieme a molti altri fiori e piante Made in Puglia, dalle gerbere alle rose, ma il prediletto resta il crisantemo che varia per colori, dimensioni e altezza, semplice o doppio, bianco ma anche viola, porpora e giallo. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della giornata dei defunti che si festeggia il 2 novembre, una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione.  

Il crisantemo – sottolinea la Coldiretti – continua dunque ad essere il dono preferito in occasione della ricorrenza soprattutto perché è stagionale, per la sua bellezza e lunga durata. I prezzi al dettaglio – riferisce la Coldiretti Puglia – possono variare tra 1,50 a 4 euro per i crisantemi a seconda della dimensione e della varietà e possono arrivare a oltre 20 euro se si tratta di fiori in vaso o di mazzi con fiori doppi e steli più alti. I crisantemi si possono acquistare come steli recisi e in vaso nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo, anche in ciotola nella nuova forma a “cuscino rotondo”, e – precisa la Coldiretti – nei diversi colori tradizionali (giallo, bianco) ai quali si sono aggiunte varianti di tendenza di quest’anno che vanno dal viola scuro al prugna fino ai colori “bruciati” in genere.

La Puglia concorre in maniera importante alla produzione di fiori recisi, con il 10% dei crisantemi, il 34% di garofani, il 23% di rose, il 13% di gerbere e il 16% di fresie - afferma Coldiretti Puglia - ma anche specie floricole minori come anemoni (28%), statici (30%) e dalie (38%). A causa dei rincari energetici e dei costi di produzione le spese per i vivai sono in media raddoppiate, ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti regionale – dalla plastica per i vasetti dei fiori al vetro fino alla carta e sono lievitate anche le spese di trasporto – sottolinea Coldiretti Puglia – in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa nel distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

Il ricordo dei defunti – sottolinea la Coldiretti – rappresenta la ricorrenza più importante dell’anno per molti italiani ma anche per la floricoltura tricolore che realizza in questo periodo circa 1/5 del proprio fatturato seppur alle prese con una drammatica crisi scatenata dall’aumento dei costi di produzione legato alla guerra in Ucraina.La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che – spiega la Coldiretti – occorre “programmare” la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. Il crisantemo o fiore d’oro (dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore) viene coltivato in Cina da ben cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia, e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone – conclude la Coldiretti – è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d’animo e della pace.

 

Egregio Ministro Giancarlo Giorgetti,

mi rivolgo a Lei nella mia qualità di Presidente Provinciale della Confesercenti Brindisi al fine di chiedere il Suo sostegno nella richiesta di una proroga, per la scadenza di novembre,  del pagamento del programma "Rottamazione Quater". In quanto Ministro dell'Economia e delle Finanze, Lei detiene l'autorità necessaria per esaudire questa richiesta.
 
Come Lei ben sa, il piano di pagamento attuale prevede che il primo pagamento debba essere effettuato entro il 31 ottobre e il secondo entro il 30 novembre 2023, seguito da ulteriori rate nei mesi successivi.
 
Tuttavia, vorrei portare alla Sua attenzione una situazione particolare che sta interessando i cittadini e le imprese della nostra regione. L'aumento dei prezzi dovuto all'inflazione e dei costi energetici stanno mettendo a dura prova le finanze del consumatore e conseguentemente di una larga parte di esercenti, rendendo pressoché impossibile per loro mantenere gli impegni finanziari. Questa situazione si aggiunge al cambiamento climatico che ha comportato il blocco delle vendite, creando un doppio impatto negativo sul reddito e sulle aziende.
 
Queste condizioni avverse rendono estremamente difficile far fronte al pagamento di novembre, che risulta troppo ravvicinato a quello di ottobre, considerando le difficoltà economiche attuali.
 
Per questo motivo, chiedo il Suo intervento per promuovere una richiesta di proroga della scadenza del 30 novembre al 30 dicembre. Questa estensione consentirebbe ai contribuenti, colpiti dall'inflazione e dai crescenti costi energetici, di avere un po' più di tempo per riorganizzare le proprie finanze e onorare i propri impegni finanziari senza dover subire ulteriori pressioni.
 
Sono consapevole dell'importanza di rispettare gli accordi di pagamento, ma ritengo che in circostanze eccezionali come queste, dovremmo considerare l'adattamento delle scadenze per evitare situazioni di sofferenza economica per i nostri esercenti e le attività imprenditoriali.
 
Confido nella Sua comprensione e nel Suo impegno a favore di questa causa. La Sua azione potrebbe avere un impatto positivo sulla vita di molte persone e aziende del nostro territorio.
 
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicare a questa richiesta e resto a Sua disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.
 
Cordiali saluti,
Michele Piccirillo
Presidente Provinciale Confesercenti Brindisi

Dopo la pausa forzata della seconda giornata, causa il lutto inaspettato che ha colpito l’Altamura qualche giorno fa, la Proshop New Virtus Mesagne si rituffa nel campionato affrontando in casa la N.P. Monteroni, reduce dalla sconfitta interna contro il Fasano.

Sul neutro di Francavilla Fontana, considerata l’ormai atavica indisponibilità del Palazzetto dello Sport di via Udine, coach Bray schiera Salerno, Tanzi, Angelini (k), Kasa e Bitetti. 

L’inizio è molto incerto, con gli ospiti che dimostrano da subito maggiore grinta ed una maggiore propensione offensiva che li porta a cucire un break di 0-9 che obbliga Bray al primo timeout di giornata. All’uscita dall’interruzione la Proshop riesce a tamponare con maggior successo la foga salentina, ma il break iniziale non viene recuperato (12-21).

Il copione si ripete nel secondo parziale, con il Monteroni a spingere ed il Mesagne a cercare di restare a galla. A metà quarto la Proshop prova a scrollarsi di dosso i timori di inizio gara, ma Birindelli e Fouce trovano canestri importanti che rimettono le distanze in sicurezza per gli ospiti (25-39).

Al rientro in campo dall’intervallo lungo, i ragazzi di Bray sono finalmente in partita. Il distacco scende fino a -4, obbligando la panchina ospite a chiedere un’interruzione. Sul più bello, però, i padroni di casa inanellano quattro errori consecutivi in attacco, tra tiri forzati e gestioni poco lucide del possesso, che interrompono la possibile rimonta.

La Proshop vince, ai punti, il terzo ed il quarto parziale (13-11 e 14-11), ma lo sforzo è insufficiente per completare il sorpasso. Si chiude sul 52-61 una partita che forse, con un inizio più convinto, avrebbe potuto regalare emozioni diverse. 

Complessivamente il Monteroni ha meritato la vittoria per l’ottimo inizio e per la capacità di gestire il tentativo di rimonta gialloblu. La Proshop si è persa nei soliti errori di gestione ed in una difesa ancora lontana parente di quelle alle quali Bray ci ha abituati in questi anni.

La reazione del secondo tempo fa ben sperare per il prosieguo della stagione, ma serve un repentino cambio di rotta, soprattutto nella concretizzazione delle situazioni offensive favorevoli, come alcuni mismatch non sfruttati in uscita da pick and roll, che avrebbero potuto giocare un ruolo fondamentale in ottica rimonta.

Proshop Mesagne: Tanzi 8, Napolitano 0, Kasa 12, Vitucci 2, Piscitelli 2, Berdichevskyi 0, Angelini 13, Bitetti 6, Salerno 4, Zullo 0, Martinelli 0, Quaranta 5. All. Bray.

N.P. Monteroni: Ojo 2, Miljanic 7, Baccassino 2, De Angelis 5, Fouce 22, Ginesi 6, Birindelli 17, Kebe 0, Gigli 0, Renna 0, Giancane 0, Liace 0. All. Marra.

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I Carabinieri denunciano una persona trovata in possesso di un coltello a serramanico e di un bastone, ne segnalano amministrativamente un’altra per detenzione di marijuana per uso personale e arrestano un uomo che deve scontare 2 anni e 8 mesi di reclusione.

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati, assicurare una cornice di serenità e incrementarne la percezione di sicurezza della cittadinanza, in San Vito dei Normanni, nel weekend della decorsa settimana, i Carabinieri alle dipendenze della locale Compagnia, hanno dato corso a un servizio straordinario di controllo del territorio con l’impiego di pattuglie dedite ai controlli lungo le vie e nelle piazze maggiormente frequentate nonché in prossimità dei luoghi interessati dalla movida.

Nel corso di tale servizio, sono state identificate diverse decine di persone, sottoposti a controllo 30 autovetture, 2 esercizi pubblici e 4 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari al fine di verificarne il rispetto delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

In tale contesto è stato:

a.  denunciato in stato di libertà un individuo, per porto ingiustificato di un coltello a serramanico e di un bastone di legno;

b.  segnalato amministrativamente un 32enne, per detenzione di sostanza, del tipo marijuana, per uso personale;

c.   tratto in arresto un 35enne del luogo in esecuzione di un Ordine di espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica – Ufficio Esecuzione Penale – di Brindisi, dovendo espiare, per cumuli, la pena complessiva di 2 anni e 8 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole dei reati di truffa e sostituzione di persona, commessi dall’anno 2017 fino all’anno 2021. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, FRENA CON CROLLO VERDURA DA +13,8% A +2,8%; A TAVOLA LA FAMIGLIA PUGLIESE TIRA LA CINGHIA E SPENDE MENO DI 5 ANNI FA

A raffreddare la corsa dei prezzi è la brusca frenata dei prezzi della verdura che aumentano ad ottobre di appena il 2,8% rispetto al +13,8% del mese precedente, in termini tendenziali, con la famiglia pugliese che intanto sta tirando la cinghia e spende a tavola meno di 5 anni fa. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia,  sui dati Istat sull’Inflazione a ottobre che registra un deciso rallentamento dell’inflazione spinto anche dalla decelerazione degli alimentari (+6,5%).

La fiammata dell’inflazione ha costretto le famiglie pugliesi a risparmiare anche sulla spesa alimentare – dice Coldiretti Puglia - tanto che un nucleo familiare spende a tavola in media 454 euro al mese per l’acquisto di generi alimentari e bevande, uno dei valori più bassi d’Italia, mentre nel 2018 spendeva 457 euro in media al mese.

Si tratta del primo mese dall’entrata in vigore del patto antinflazione che – sottolinea Coldiretti – si pone l’obiettivo di rilanciare i consumi in un momento in cui a causa dell’aumento dei prezzi le famiglie hanno tagliato di quasi il 5% le quantità di cibo e bevande acquistate nel 2023. Il patto – continua Coldiretti - deve garantire il rispetto della normativa vigente in materia di contrasto alle pratiche commerciali sleali di cui al D.Lgs 198/2021 ed in particolare quella relativa al divieto di vendita sottocosto ed assicurare che non si producano distorsioni nella ripartizione del valore e di una equa remunerazione, a pregiudizio soprattutto delle fasi contrattualmente più deboli, posizionate a monte della filiera agroalimentare.

Occorre infatti evitare – insiste la Coldiretti – che il peso dell’iniziativa si scarichi sugli anelli più deboli della catena salvaguardando i bilanci dei produttori agricoli e degli operatori della trasformazione, industrie e cooperative, che sono stati i più colpiti dall’incremento dei costi di produzione, tutelando il tessuto produttivo e l’occupazione.

Con l’inflazione che toglie potere d’acquisto alle famiglie, la situazione è preoccupante con i cittadini che – sottolinea la Coldiretti Puglia - hanno tagliato del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate nel 2023 e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

In Italia la tavola è – sostiene la Coldiretti – una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile per famiglia di 482 euro al mese, in altre parole meno di un euro su cinque viene speso per mangiare  con un deciso aumento dell’incidenza di altre voci di spesa come abitazione, abbigliamento , trasporti e comunicazioni.

Analizzando le singole voci della spesa alimentare, il 2022 nel carrello delle famiglie italiane – rileva la Coldiretti - ha visto un aumento rispetto all’anno precedente per alcune categorie come la carne, l’olio d’oliva e lo zucchero e dolci, mentre cala quella per frutta e verdura, pane e pasta, pesce, latte e formaggi.

La voce più pesante nel carrello delle famiglie resta quella della carne e salumi – continua Coldiretti - per i quali si spendono mensilmente 104 euro, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (76 euro), mentre al terzo posto si piazza la verdura con 61 euro. Seguono – conclude la Coldiretti -  latte formaggi e uova, con 58 euro, e la frutta a 41 euro, poco davanti al pesce (38 euro). In classifica ci sono poi i cibi pronti con 30 euro, lo zucchero e dolci con 21 euro, l’olio d’oliva assieme al burro e gli altri condimenti con 15 euro, oltre a caffè, acqua minerale, bibite.

In questo contesto il cibo locale a Km0 è divenuto uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori perché i prodotti – dice Coldiretti Puglia - provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA FINANZIAMENTO 6 MLN EURO PER DIGA PAPPADAI; L’INCOMPIUTA FINALMENTE STRAPPATA ALL’ABBANDONO

Oltre ai 2 milioni di euro già stanziati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

 

Al via il finanziamento della Diga del Pappadai che consentirà di mettere in funzione una delle più note incompiute della regione, un’opera iniziata 29 anni fa e mai finita, perché la Puglia non può più permettersi di perdere acqua con oltre il  57% del territorio a rischio desertificazione. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione alla variazione di bilancio utile a destinare 6 milioni di euro da parte della Regione Puglia dai fondi del Programma Operativo Complementare (POC) per il completamento della diga del Pappadai, che vanno ad aggiungersi ai due del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, fondi che il consorzio di bonifica potrà utilizzare, procedendo alla gara d’appalto per arrivare ai collaudi e all’afflusso di acqua nell’invaso per l’agricoltura del tarantino e del Salento.

La Diga del Pappadai è entrata nell’agenda di Governo e della Regione Puglia delle opere pubbliche da attenzionare, dopo il sopralluogo organizzato da Coldiretti Puglia con il sottosegretario di Stato all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra sulla diga che avrebbe dovuto portare l’acqua nelle campagne tarantine e salentine, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di ac qua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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Alla presenza della dirigenza della Asl Br, con in testa il Dg dott. Maurizio De Nuccio, e delle autorità locali con il vicesindaco di Mesagne, avv. Giuseppe Semeraro, nel Laboratorio di Patologia clinica - cuore pulsante del Centro Studi Medici del dott. Costanzo D. Mardighian in Mesagne – è stato inaugurato questa mattina il “Roche Cobas 5800”, macchinario di ultimissima generazione che arricchirà ulteriormente la sezione di Biologia molecolare del Laboratorio. A presentare potenzialità e caratteristiche del macchinario innovativo nell’ambito diagnostico molecolare, la dott. Barbara Orlandi che ha sottolineato come con esso migliorino sia la gestione del paziente sia l’efficienza delle risposte di salute, considerando che peculiarità della “Roche Cobas 5800” sono l’automazione e l’operatività secondo un sistema consolidato, integrato e standardizzato che consente di ottenere 144 risultati in 8 ore di attività.roche1.jpg

«Nell’intero Salento ci sono solo due macchine di questo tipo – ha detto il dott. Costanzo D. Mardighian -. Lo spirito che ci ha mossi, tuttavia, non è l’automazione di un processo, ma la possibilità di avere un test più sensibile e la circostanza di dotare il territorio di strumenti che lo qualificano sempre di più per l’attenzione al paziente con risposte specifiche alle sue richieste di salute».

«È bello ricordare che il mese che si conclude è quello dedicato alla prevenzione, ed alla prevenzione del tumore al seno in particolare – ha detto da parte sua il Dg Asl Br, dott. Maurizio De Nuccio -. Innovazioni tecnologiche come quelle viste oggi credo siano cruciali per una corretta prevenzione e per una diagnosi puntuale. È orgoglio anche della Asl Brindisi, dunque, che la comunità abbia a disposizione un’apparecchiatura del genere, che avrà certamente un impatto positivo sul territorio».

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