Redazione

GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, IN AGITAZIONE BORSE MERCI PUGLIESI; A FOGGIA FRUMENTO DURO FINO RAGGIUNGE 38 CENTESIMI AL CHILO.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 17 luglio dell'accordo con Mosca per l'export del grano ucraino dai porti sul Mar Nero. In agitazione le contrattazioni alle borse merci delle Camere di Commercio della Puglia con il prezzo del grano che guadagna terreno raggiungendo i 38 centesimi al kg, a seguito delle fluttuazioni del prezzo del grano a livello internazionale con l’avvicinarsi della scadenza del 17 luglio dell'accordo con Mosca per l'export del grano ucraino dai porti sul Mar Nero. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con il prezzo del grano duro fino quotato alla Camera di Commercio di Foggia 380 euro la tonnellata e quello duro mercatile 350 euro la tonnellata.

L’inaccettabile taglio dei compensi ha fatto scendere i prezzi del 40 % rispetto allo scorso anno. Non è accettabile – afferma Coldiretti – che di fronte all’aumento del prezzo della pasta al consumo rilevato dall’Istat a giugno pari al 12%, il grano duro nazionale necessario per produrla venga invece sottopagato agli agricoltori che per potersi permettere anche solo un caffè devono vendono ben 4 chili di frumento. I ricavi – afferma la Coldiretti regionale – non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese con il rischio di abbandono di buona parte del territorio.

Sotto accusa le manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada, balzate del +1018%, passando da 38,3 milioni di chili dei primi tre mesi dello scorso anno ai 428,1 milioni dello stesso periodo del 2023, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

E’ necessario adeguare subito – sottolinea la Coldiretti – le quotazioni del grano duro per sostenere la produzione in un momento difficile per l’economia e l’occupazione. Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.  Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero ulteriormente raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali, intensificando i controlli lungo la filiera, con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali, ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Ma bisogna anche garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee afferma la Coldiretti nel sottolineare che bisogna anche ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che – evidenzia Coldiretti - non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Bisogna riattivare da subito - precisa Coldiretti - la Commissione Unica Nazionale per il grano duro, la cui attività in via sperimentale si è sospesa nell'ottobre del 2022, perché fornisce trasparenza al mercato e dà la possibilità di poter mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera eliminando le distorsioni e i frazionamenti delle borse merci locali.

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WOW! Fasano: concerto Herbie Hancock, queste le aree di parcheggio consigliate-

Si invita il pubblico a usufruire delle zone individuate che consentono di raggiungere piazza Ciaia a piedi in pochi minuti

In occasione del concerto del cartellone WOW! Fasano ‘23 di Herbie Hancock (in programma domani, giovedì 13 alle 21.00 in piazza Ciaia), si ricordano le aree di parcheggio consigliate.

Per chi proviene dalla Statale 172 (ingresso stadio, via Nazionale dei trulli) le aree di parcheggio consigliate sono quelle di piazza della Costituente, via Zanibelli e largo Palmina Martinelli.

Per chi proviene dalla statale 379 e dalla statale 16 (ingresso via Roma) si consiglia il parcheggio nell’area del ex mercato ortofrutticolo e del cimitero.

Si invita il pubblico a usufruire delle aree di parcheggio consigliate per garantire sicurezza e scorrimento della viabilità. Le aree individuate sono tutte in prossimità della piazza che potrà essere raggiunta comodamente e rapidamente a piedi.

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Con lo svolgimento a Pezze di Greco delle celebrazioni religiose in onore di Maria SS del Carmine, si informa la cittadinanza delle modifiche al servizio di Trasporto Pubblico Urbano

In vista degli eventi religiosi e laici organizzati per la Festa patronale di Pezze di Greco, l’amministrazione comunale ha previsto una serie di misure relative al servizio di Trasporto Pubblico Urbano.

Tali misure sono atte a garantire il regolare svolgimento di tutte le corse del servizio di Trasporto Pubblico Urbano che transitano dalla frazione di Pezze di Greco, comprese tutte le corse del servizio turistico “Costa Fasanese”.

Nei giorni sabato 15, domenica 16 e lunedì 17 luglio saranno soppresse le fermate ordinarie nella frazione di Pezze di Greco, e i pullman (da e verso Fasano) effettueranno due fermate “straordinarie”: la prima in largo Mario Perrone (all’altezza del secondo accesso su Corso Nazionale, nei pressi del civico 1 di via Mario Perrone) e la seconda fermata in via Angelini (nei pressi del ristorante La Giara).

Anche le linee del servizio turistico prefestivo e festivo “Costa Fasanese” che attraversano Pezze di Greco osserveranno le stesse variazioni delle fermate, in coerenza con i percorsi preordinati.

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Sarà inaugurata questo pomeriggio a Mesagne “La bombetteria”, un Apecar attrezzato per fare degli ottimi panini con le bombette, tipica confezione di carni locali. L’idea è del vulcanico Daniele Vitale che ha attrezzato un vecchio Ape al fine di poter vendere in tutte le piazze pugliesi la tipica bombetta salentina in dei soffici panini. Un’operazione di marketing di un giovane commerciante che una ne pensa e mille ne fa. La cerimonia di inaugurazione con la benedizione di don Angelo Galeone, si svolgerà questo pomeriggio alle ore 19 in via Pietro Nenni, davanti alla macelleria della famiglia “Vitale”. “Questa idea – ha spiegato Daniele Vitale - nasce, d’accordo con la mia famiglia, come canale di vendita e promozione dei nostri prodotti tipici locali. Con l’aiuto dei nostri collaboratori, Oliva Garage, siamo riusciti nella realizzazione dell’Ape attrezzato per vendere prodotti alimentari. L’allestimento esterno è stato curato dal nostro interior design, Salvatore Caiulo, che ha messo in campo le sue fantasiose idee per l’allestimento e le finiture del mezzo creando un concetto vintage, ma in chiave moderna tipicamente pugliese”. L’Ape, infatti, è un mezzo tipico degli agricoltori locali utilizzato in molteplici funzioni agricole. “Ognuno di noi – ha concluso il giovane imprenditore - guardando un Ape Piaggio rispolvera felici ricordi. Dal nonnino nei campi, alla passeggiata con il nonno sul retro del l’Ape, insomma un’icona italiana. Proprio per questo motivo abbiamo voluto proporre un unico prodotto sulla nostra Apecar, ovvero la bombetta, l’emblema della nostra tradizione culinaria creando così un progetto street food tutto pugliese”.

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Sembra incredibile, ma “Villa Carrozzo”, ubicata in Mesagne in via Ippolito Nievo, dove per diversi lustri in estate si è ballato e si sono organizzate sagre enogastronomiche, non ha né l’agibilità né l’accatastamento. Infatti, presso il Catasto risulta essere ancora un ficheto di seconda classe. Incredibile, ma vero. Per questo motivo il comune di Mesagne quest’anno non ha potuto rilasciare nessuna autorizzazione per utilizzare quel luogo, affidato alla gestione dell’Auser, per organizzare eventi dalle cui offerte l’associazione di volontariato acquistava i beni alimentari di prima necessità per aiutare i circa 200 indigenti che settimanalmente si rivolgono all’associazione per avere qualcosa da mangiare. Non è tutto poiché la pandemia da Covid e la guerra del Kosovo hanno inciso negativamente sulla beneficenza.

L’Aima, l’Azienda di stato per gli interventi nel mercato agricolo, ha ridotto ai minimi termini la consegna di prodotti alimentari per le persone indigenti delle comunità locali. Probabilmente le razioni le stanno inviando sugli scenari di guerra, almeno questa è la giustificazione fornita ai volontari. E se la situazione non dovesse migliorare il presidente dell’Auser, Vito Marchionna, si vedrà costretto a chiudere, suo malgrado, il banco alimentare. “Sembra che la sfortuna ci stia perseguitando”, ha esordio il presidente Marchionna piuttosto amareggiato da una situazione che non riesce a sbloccare poiché non è nelle sue possibilità. “Sembra che non importi a nessuno delle istituzioni, le uniche che potrebbero intervenire per sbloccare l’impasse, se gli indigenti della nostra comunità non mangiano. Nonostante i tanti appelli lanciati nessuno ci ha dato veramente una mano. Non a noi soci dell’Auser, che non ne abbiamo bisogno, ma alla gente che non ha alimenti da mettere in tavola. Non sentono i bambini che piangono perché non hanno il latte o le mamme che non possono preparare un piatto di pasta calda ai figli e agli uomini. Come non sentono le umilianti confidenze che ci fanno le persone quando ritirano la busta settimanale degli alimenti”.

Qualche anno fa, grazie agli introiti rivenienti dalle sagre e dalle serate da ballo estive, si potevano acquistare gli alimenti senza dover chiedere la “carità” agli enti pubblici. Ma da quando si è scoperto che “Villa Carrozzo” non è a norma le autorizzazioni sono state, giustamente, bloccate. Pertanto, niente soldi niente alimenti. “Con gli incassi di quelle serate abbiamo distribuito tantissimi alimenti presso il nostro banco alimentare – ha ricordato Marchionna -. Oggi con il blocco dell’autorizzazione a svolgere eventi ludici e il taglio dei rifornimenti da parte dell’Aima non riusciamo a tenere aperto il banco alimentare. Perciò se non dovesse intervenire qualcosa di nuovo ci vedremo costretti a chiudere”. Però nella comunità di Mesagne c’è gente che ancora rinuncia a qualcosa per fare del bene. È il caso di un’avvocatessa che in occasione del suo compleanno ha fatto sapere agli amici che non voleva regali, ma alimenti da consegnare all’Auser. Così è stato. “Ma è solo una goccia in un mare di bisogni”, ha concluso il presidente.  

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Sanita’ Br. Caroli: l’assessore Palese non ha nulla da dire sull’ambulanza senza medico e infermiere.

Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli

“Nessuna risposta, ma solo irritazione da parte dell’assessore alla Sanità Palese quando in Consiglio regionale gli ho chiesto cosa avesse da dire sulla tragedia che si è consumata a Torre Santa Susanna quando un 63enne di Erchie, emigrato in Germania, e tornato in ferie nel Salento si è accasciato al suolo e non avuto nessun tipo di assistenza medica perché l'ambulanza giunta sul posto era priva di medico e infermiere. Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma possiamo avanzare il sospetto che se assistito subito l’uomo, forse, poteva essere salvato? E quanti altri casi ci sono come questo?

“È questa la Sanità che vive la provincia di Brindisi, con ospedali al collasso dove i reparti vengono chiusi e sulle autoambulanze che arrivano c’è solo con l’autista. Capisco l’irritazione dell’assessore Palese che vive momenti di forte difficoltà, ma sarebbe bastato anche che chiedesse scusa a noi brindisini che questa Sanità proprio non la meritiamo.”

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Con oltre 440 mila le famiglie in  povertà relativa, raddoppiate in 1 anno dal 18,1% al 27,5%, anche a causa dei fenomeni inflazionistici e speculativi, bene la card per le famiglie disagiate per l'acquisto di generi e alimenti di prima necessità. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare positivamente il bonus di 380 euro per la spesa alimentare destinato a circa un milione e trecentomila nuclei familiari con redditi bassi deciso dal Governo.

Per effetto dell’inflazione alimentare più alta da 40 anni, l’Italia si prepara a vivere l’estate a tavola più cara da decenni con la povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – che è cresciuta per effetto della pandemia e della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

I cittadini hanno anche la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni. Ma in molti mercati contadini si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

Con la ‘spesa sospesa’ Coldiretti e Campagna Amica hanno voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia.

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“Ivangarage band” in concerto, secondo appuntamento della rassegna “Quali e Tali”: dal palco "Tali e Quali" di Rai1 a Mesagne, lo spettacolo si svolgerà giovedì 13 luglio in Piazza Orsini del Balzo alle ore 21,30. Ingresso gratuito.

Il progetto musicale nasce nell’ottobre del 1997 ed è frutto dello straordinario interesse musicale di Roberto Romanelli per l’arte compositiva di Ivan Graziani, poeta, cantautore e chitarra rock fuori dagli schemi nel panorama della musica d’autore italiana. Gli arrangiamenti, fedeli agli originali, nelle due ore di spettacolo si intrecciano con la descrizione del cantautore teramano attraverso il racconto dei testi delle canzoni e gli aneddoti che ne hanno accompagnato la scrittura. La band è composta da Marco Esposito al basso, Roberto Cati alla batteria, Paolo Mauro alle tastiere e cori, Massimo Dastore alla chitarra e Roberto Romanelli voce solista. L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione Comunale nell’ambito del cartellone “MesagnEstate 2023”.

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Respingere i tentativi di indebolire lo status protezionistico del lupo in Italia e in altri Paesi europei. E’ una delle richieste che l’Ente Nazionale Protezione Animali rivolge alla Commissione Europea con una lettera in cui si denunciano le persecuzioni di cui la specie è oggi vittima in Italia, anche a causa delle omissioni dello Stato e degli enti locali che non ne garantiscono una piena tutela. "E’ inaccettabile – si legge nella missiva che la Protezione Animali ha inviato questa mattina – che i metodi di prevenzione prescritti dalla direttiva Habitat e dalle convenzioni internazionali vengano disattesi in modo sistematico sia livello nazionale che regionale e provinciale. Tali metodi, come riconosciuto dal mondo scientifico e come confermato dall’esperienza sul campo, possono infatti risolvere eventuali problemi di convivenza con le attività antropiche, causa di situazioni conflittuali, migliorando il rapporto tra lupi e territorio”. 

In Italia – sostiene l’associazione - non esiste una reale emergenza, ma c’è un clima di allarme sociale creato da alcune forze politiche filovenatorie e da alcune associazioni di categoria per invocare il “declassamento” di una specie oggi particolarmente protetta. La revisione di tale status viene motivata con l’attività predatoria dei lupi, ma si tratta, in realtà, di propaganda poiché non esistono dati che documentino la reale entità e diffusione delle predazioni, comunque evitabili con la prevenzione. Gli unici disponibili sono le stime dell’Ispra realizzate sulla base delle richieste di indennizzo presentate dagli allevatori; rilevazioni approssimative, dunque, che dimostrano come, per una quota significativa di tali domande, non sia stato possibile chiarire natura e contesto della predazione. Ciò è dovuto al fatto che, come riconosce lo stesso Ispra, il sistema dei controlli presenta molte falle. «Gli accertamenti vengono eseguiti in modo superficiale, con molte ore di ritardo e senza quelle analisi genetiche che consentono di determinare con certezza l’autore della predazione. Come se ciò non bastasse – spiega Enpa nella sua lettera – i controlli sono spesso affidati a veterinari privi di competenze specifiche». Insomma è evidente come tutto questo sia alla base di grossolani errori di valutazione, talvolta in malafede. «Come nel caso degli avvistamenti che il più delle volte si riferiscono a cani e non a lupi. Distinguere gli uni dagli altri è molto difficile, se non impossibile, ma – prosegue Enpa - è anche vero che ciò fa comodo a chi intende alimentare l’allarmismo».

In questo scenario, l’unico dato certo è che la popolazione di lupi, un tempo sull’orlo dell’estinzione e oggi in modesta ripresa, non è ancora in sicurezza. La distruzione e la frammentazione degli habitat, il traffico veicolare, il bracconaggio, provocano la morte di 300 esemplari l’anno. Ogni dodici mesi l’Italia perde per cause non naturali circa il 10% della popolazione totale di lupi, che Ispra stima in 3.300 individui, concentrati per lo più nelle regioni appenniniche. Per questo tra le richieste avanzate da Enpa a Bruxelles c’è anche quella di sollecitare un giro di vite dell’Italia contro il bracconaggio. Le pene oggi previste per questo reato (articolo 727 bis c.p) sono irrisorie e non costituiscono un deterrente. La direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente e l’apertura di una procedura contro l’Italia (sull’avifauna), avrebbero dovuto portare ad una riforma del 727 bis con un inasprimento delle sanzioni, ma il Piano d’Azione italiano contro il bracconaggio continua ad essere lettera morta.

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Nell’ambito delle iniziative previste dal progetto “Oriens: modello innovativo di orientamento per la comunità sanvitese”, finanziato dalla Regione Puglia, Dipartimento Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione a seguito dell’avviso pubblico “Punti Cardinali: punti di orientamento per la formazione e il lavoro”, dal 17 al 21 luglio, si svolgeranno a San Vito dei Normanni le attività laboratoriali organizzate da ARPAL Puglia – Centro per l’impiego di Brindisi  in collaborazione con Associazione Futura di Brindisi, partner di progetto.

Rivolte a disoccupati, inoccupati e NEET (giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano), le attività avranno come focus specifico informazioni sull’orientamento lavorativo, sul reinserimento lavorativo e sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro. L’intento è supportare i partecipanti nello sviluppo di competenze utili per la ricerca di un’occupazione e di fornire nozioni pratiche e tecniche per poter affrontare al meglio situazioni legate al mondo del lavoro, anche attraverso lo sviluppo di strumenti di comunicazione utili a migliorare il linguaggio e la sicurezza personale.

A seconda dei destinatari, sono previsti rispettivamente:

- per NEET: n.1 Laboratorio sulle politiche attive e n.1 Laboratorio sui nuovi orizzonti del lavoro digitale APL (agenzie per il lavoro) e CPI di riferimento;

- per disoccupati/inoccupati: n.1 Laboratorio sulle politiche attive e n.1 Laboratorio sulla creazione d’impresa CPI di riferimento e Associazioni datoriali.

Gli orientation labs sono strutturati per far conseguire ai partecipanti i seguenti obiettivi:

 sviluppare la capacità di riflettere su se stessi innalzando il livello di autostima;

 porre le basi per la costruzione di un proprio progetto di vita, che tenga conto della realtà

territoriale di appartenenza e del contesto socio-economico;

 fornire gli strumenti per sapersi orientare all’interno dei servizi per il mondo del lavoro;

  assicurare un’integrazione efficace tra le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali;

 fornire all’imprenditoria in genere, e all’imprenditoria femminile in particolare, gli strumenti con cui ampliare il proprio mercato;

 favorire la parità di genere.

Di seguito la scaletta specifica dei laboratori organizzati dagli operatori di ARPAL Puglia – Centro per l’impiego di Brindisi:

17/07/2023

Presentazione dei Servizi per il lavoro del territorio

18/07/2023

Orientamento per la compilazione del curriculum vitae e su come affrontare un colloquio di lavoro

19/07/2023

S.G.A. (Sistema Gestione Ambientale) e autovalutazione delle proprie competenze e dei percorsi formativi svolti

20/07/2023

Politiche attive del lavoro, utilizzo del web e dei social network, altre iniziative idonee alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro

21/07/2023

Autoimprenditorialità (NIDI, Imprenditoria femminile, Microcredito)

Per informazioni ed iscrizioni ci si può recare presso lo Sportello di orientamento del progetto “Oriens” (Chiostro dei domenicani, via Mazzini 2 a San Vito dei Normanni, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18), oppure si può contattare l’associazione Futura di Brindisi (telefono 08311970911, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

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