Redazione

Sarà Alice giovedì 24 agosto a chiudere il festival “Stupor Mundi” con il tributo al grande cantautore Franco Battiato. La prevendita dei biglietti sul circuito ticketOne ha già fatto registrare sold out da qualche giorno, il concerto si terrà in piazza Orsini del Balzo alle ore 21.30.

“Eri come me, Alice canta Battiato” è il nuovo live tour 2023, che continua con nuovi brani in scaletta tratti dal recente album, come “Da Oriente a Occidente” e “Sui giardini della preesistenza”, e altri che invece da molto tempo appartengono al repertorio live e discografico di Alice, come “La cura”, canzoni riconducibili ai diversi periodi compositivi di Battiato, e con quelle nate dalle loro numerose collaborazioni - a partire dal 1980 - e che hanno scritto insieme, come “Per Elisa”; e ancora, con le canzoni dei loro duetti, tra cui “I treni di Tozeur”, e i brani scritti da Battiato per Alice come “Veleni” e “Eri con me”, che dà il titolo all'album e al tour. Alice, con la sua personalità vocale unica e un percorso artistico sempre in evoluzione, si fa ancora una volta strumento della musica di Franco Battiato e di ciò che ha trasmesso attraverso le canzoni a cui sente di aderire pienamente. Nella formazione in trio, al consolidato concerto, con Alice accompagnata da Carlo Guaitoli al pianoforte, si aggiunge il timbro caldo del violoncello di Chiara Trentin.

L’evento è realizzato dalla “New Music Promotion” con il patrocinio e il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Mesagne.

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Il Sindacato Cobas alza il tiro contro l’Amministratore della BMS e rinnova l’invito alla Amministrazione Comunale a fare in fretta per i pagamenti.

Le sollecitazioni dei lavoratori della BMS  avute in questi giorni portano a dichiarare lo sciopero per la intera giornata di Giovedì 24 Agosto, al posto delle due ore di assemblea.

Appuntamento il 24 Agosto per tutte e tutti davanti ai cancelli della BMS in via Provinciale San Vito.

Vogliamo ricordare che l’acconto di 450 euro è stato fatto con i soldi delle macchinette dei parcheggi che devono essere consegnate al Comune di Brindisi e che i soldi del 730 non sono stati dati ai lavoratori.

Una situazione di estrema difficoltà dove spesso gli stipendi girano intorno alle 1000 euro.

Le lavoratrici e i lavoratori vogliono dare un grande segnale per la costruzione di un futuro tranquillo lavorativo ed economico, senza più vivere questi momenti di estrema difficoltà.

Brindisi 22.08.2023

Per il Cobas Roberto Aprile

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, RADDOPPIATI COSTI DI POZZI PRIVATI; INGIUSTIFICABILI AUMENTI PER PRESUNTO CARO BOLLETTE E CARBURANTE

Ad aggravare la situazione dei campi in Puglia, stretti dalla morsa del caldo, c’è l’aumento dei costi raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso fino a 60 euro l’euro, per l’emungimento di acqua dai pozzi privati, per il presunto aumento dei prezzi delle bollette di energia elettrica e del carburante. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, che denuncia i prezzi balzati da 35 euro fino ad oltre i 60 euro l’ora (fino ad oltre 1 euro a metro cubo) per emungere l’acqua da pozzi privati da Sannicandro a Grumo Appula fino a Bitetto in provincia di Bari.

Il costo dell’acqua in Puglia è caratterizzato da profonde ingiustizie e raggiunge spesso livelli stellari. La gestione irrigua, specialmente in questo periodo di grande caldo e scarse precipitazioni, è un fattore fondamentale per l’agricoltura e la zootecnia, per la salvaguardia delle produzioni e dei redditi e va affrontato con la massima attenzione e efficienza. La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia -  con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.

In questo scenario critico, serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve, ma urge il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi, in uno scenario aggravato in Puglia – dice ancora Coldiretti - dal ventennale commissariamento dei Consorzi di Bonifica, con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali.

La mancanza di piogge e la stretta del caldo  stanno costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con l’aumento dei costi altissimi – conclude Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

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A Mesagne, ma un po' nell’intera Puglia, ieri il telefono ha pianto per diverse ore. Infatti, diverse linee dati sono rimaste mute e hanno messo in crisi il sistema produttivo regionale che si è trovato isolato dal mondo. Così, a piangere sono stati gli utenti che a fronte del canone telefonico che pagano mensilmente stanno ricevendo dei discutibili servizi telefonici in fase di down. E via con il tempestare i centralini dei vari operatori telefonici per comprendere cosa stesse accadendo. Gli utenti di Linkem, Vodafone e Tiscali sono stati i più colpiti. Non si conoscono, al momento, le cause del disservizio. In tarda mattinata sembrava che tutto fosse apposto e invece, subito dopo, il black out ha messo in “muto” nuovamente le linee telefoniche e in ginocchio i relativi internauti. Un’avvisaglia del disservizio, verificatosi nella sua ampiezza solo nella giornata di ieri, si era avuta nei giorni scorsi con la rete internet che andava a singhiozzo oppure non riusciva a scaricare i file in download. Chiedere informazioni ai centralini telefonici era impossibile. Anche noi, come tanti altri, abbiamo composto i numeri verdi dei vari gestori per vedere cosa stesse accadendo.

Purtroppo dopo aver atteso per ogni chiamata oltre trenta minuti la linea telefonica si interrompeva e nessuna risposta veniva fornita all’utenza. Insomma, un disservizio importante per una economia che si basa quasi esclusivamente sulle transazioni internet. Bloccati coloro che erano a lavoro in smartworking, con i professionisti andati letteralmente nel panico, oppure le varie call che gli operatori finanziari tengono quotidianamente e i briefing telefonici aziendali. Tutto è andato in tilt. Stessa cosa per gli operatori bancari, gli utenti e le aziende che utilizzano le piattaforme digitali degli istituti bancari per eseguire i bonifici. Purtroppo, quando si bloccata la rete dati si blocca l’economia di una città o di una regione. In difficoltà si sono trovati anche i tecnici elettronici che gestiscono sul territorio la rete internet poiché sono stati tempestati di telefonate da parte degli utenti tanto da indurli a far scattare la segreteria telefonica per ogni telefonata. Ad oggi non si conoscono i motivi del blackout. Non si sa se si tratta di un semplice guasto tecnico oppure di hacker che hanno bloccato il mondo della comunicazione internet per scopi eco-politici.

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Ancora un’importante conferma in casa Aurora Volley Brindisi. Infatti a pochi giorni dall’inizio della preparazione atletica previsto per lunedì 28 agosto, il coach Raffaele Capozziello potrà contare sull’esperienza e l’affidabilità in difesa del libero Mari Difronzo.

Attesa e meritata conferma quindi per l’esperta giocatrice classe 1989 dopo il buon campionato disputato  nella passata stagione caratterizzato da un buon rendimento in campo e dal notevole contributo sia in termini tecnici che di esperienza.

Ricordiamo che Maria “Mari” Difronzo,  è stato uno dei primissimi acquisti del sodalizio biancazzurro nella passata stagione, ritornando a calcare i campi da gioco dopo qualche anno di inattività. Forse è proprio per riconoscenza nei confronti della società brindisina che l’esperta giocatrice ha rifiutato qualsiasi altra proposta proveniente da altre squadre dimostrando così il suo attaccamento alla maglia biancazzurra e la volontà di continuare a far parte di un progetto nel quale si sente fortemente coinvolta.

Messo a posto questo importantissimo tassello, la dirigenza è adesso al lavoro per assicurare allo staff tecnico le atlete necessarie al completamento del roster. A breve sarà ufficializzato l’ingaggio di un altro libero, con ogni probabilità un giovane prospetto di belle speranze, e due o tre giovanissime  di talento che possano entrare nelle rotazioni.

In attesa degli ultimi arrivi le giocatrici e lo staff tecnico biancazzurro si raduneranno agli ordini di coach Capozziello lunedì 28 agosto presso lo stabilimento balneare Beach One di Brindisi per un primo contatto cui seguirà una sessione di allenamento in piscina.  

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Due matrimoni vip chiuderanno l’estate 2023. In primis quello di Andrea Boschetti, sorella di Sfera Ebbasta, che si è svolto a Mesagne lo scorso 17 agosto. Il rapper nazionale è stato in città per la cerimonia religiosa e a Castello Monaci per quella nuziale. La sua presenza non è passata inosservata ed è stata contestata duramente sui social per il suo stile musicale e personale. Il secondo matrimonio è quello di Luisa Corna con Stefano Giovino, di 15 anni più giovane di lei, che alcuni anni fa hanno risieduto a Brindisi poiché lui è un ufficiale dei carabinieri e ha svolto il suo incarico nel comando provinciale. I fatti. Giovedì scorso a Mesagne si sono svolte le nozze di Andrea Boschetto, sorella di Gionata Boschetti, alias il rapper Sfera Ebbasta.

Le nozze sono state tenute segrete per evitare che i fans prendessero d’assalto le location delle nozze per farsi qualche selfie con il loro idolo. Andrea, la sposa, è una ragazza molto bella e svolge la professione di infermiera. Nello specifico è caposala in una Residenza socio sanitaria mesagnese. Professionista seria, preparata e disponibile. È a Mesagne da alcuni anni e quest’anno, con il compagno, hanno deciso di convolare a nozze. Per la cerimonia non poteva mancare il tanto amato fratello, Sfera Ebbasta, che è giunto a Mesagne alcuni giorni prima ed ha fatto di masseria Messapia resort il suo centro operativo. Il rapper era in compagnia della compagna, Angelina Lacour, e del figliolo. Il rapper ha approfittato di questa sua venuta a Mesagne per conoscere i luoghi dell’hinterland a bordo di una Bentley.

Più volte Sfera Ebbasta è venuto a Mesagne. Ad esempio il 3 settembre 2021 in occasione dell’uscita del singolo dal titolo “Tu mi hai capito”, inciso con Madame, al secolo Francesca Calearo, prodotto da Bias e Charlie Charles. Sfera Ebbasta è salito alla ribalta grazie alla pubblicazione dell’album Xdvr, inciso con la collaborazione del produttore discografico Charlie Charles. E il 9 settembre presso il santuario della Madonna di Lourdes, a Palazzolo sull’Oglio, convolerà a nozze l’attrice Luisa Corna con Stefano Giovino, ufficiale dell’Arma, fidanzati da ben 9 anni. Giovino ha prestato servizio alcuni anni presso il comando provinciale di Brindisi prima di essere trasferito a Livorno. Sono gli anni in cui Luisa Corna è risieduta anche lei a Brindisi e durante i quali si è fatta conoscere e apprezzare per l’impregno profuso nel sociale a favore delle classi meno abbienti. Diverse le serate tenute nelle realtà della provincia per promuovere il suo libro “Tofu e la magia dell’arcobaleno”, una favola sul bullismo e sull’amicizia che gli è valso il premio “Magna Grecia Awards” ricevuto a Palagiano, in provincia di Taranto. L’attrice, cantante, conduttrice ed ex modella, 57 anni, tra poche settimane sposerà il suo Giovanni al quale è legatissima. A unirli un colpo di fulmine da entrambi le parti, almeno questo è ciò che lei ha più volte raccontato ai media.

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Resta a Mesagne Nicola Colucci. Il play brindisino, dopo la brillante
esperienza dello scorso anno, nonostante alcune richieste anche di categoria
superiore, ha deciso di continuare il suo percorso sportivo con la Mens Sana
Mesagne. 24 anni, 183 centimetri, è stato uno dei migliori play dello
scorso campionato. Ha chiuso la classifica marcatori al sesto posto con 259
punti realizzati, una media di 13,6 punti a partita e il massimo di 29 punti
messi a segno contro il Basket Carovigno. Ha disputato campionati senior
con Lupa Lecce, Assi, Dinamo, Invicta Brindisi e Carovigno Basket esordendo
a soli 15 anni in un campionato senior con l'Aurora. "Sono molto contento di
rimanere a Mesagne dopo la piacevole esperienza dello scorso anno. Società
seria, bene organizzata dove si può giocare tranquilli. Dopo il positivo
risultato dell'ultimo campionato disputato, quest'anno il livello tecnico è
salito e quindi dovremmo impegnarci ancora di più, ma i ragazzi sono
maturati notevolmente e daranno un grosso contributo. Mi auguro che i tanti
tifosi che ci hanno sostenuto in passato anche in trasferta, possano
seguirci anche nella stagione sportiva che ci apprestiamo ad affrontare." Al
via della preparazione, fissata per il 28 agosto presso la palestra
“Falcone”, ritorna anche Valerio Pesce che gradatamente sta riprendendo la
forma migliore. Dopo Stefano Potì che prende i gradi di capitano dopo
l'addio al basket giocato di Luigi Scalera, Cosimo Piliego, Antonio
Ciccarese e tutta la truppa Under 19, Colucci occupa un altro tassello
importante nella formazione biancoverde che affronterà il prossimo
campionato di Divisione regionale uno. Nelle prossime ore la società
mesagnese potrebbe tesserare ancora un altro giocatore senior.

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Gli interventi che l'amministrazione comunale mesagnese sta facendo nelle periferie, su diretta segnalazione dei cittadini, dimostrano, per chi ancora avesse dei dubbi, la disponibilità e l'amore dell'ente pubblico verso la città. Certo, Mesagne è grande e gli operatori non possono essere dappertutto. Questa volta parliamo di via Arno dove l'erba sta crescendo lungo i marciapiedi della Casa di Riposo delle suore Antoniane. La foto che i nostri lettori ci hanno inviato dimostra la richiesta di un intervento dei giardinieri per riportare la vegetazione spontanea nei limiti di accettabile pulizia. 

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, È IL TERZO ANNO PIÙ BOLLENTE DEL PIANETA; MA E’ ALLERTA EVENTI ESTREMI

La tendenza al surriscaldamento è evidente quest’anno che si classifica fino ad ora al terzo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,03 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, secondo cui è alta l’allerta eventi estremi dopo che negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese.

L’ondata di calore – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali.

A preoccupare le campagne sono le ‘bruciature’ di frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto dai pomodori ai meloni, dalle angurie all’uva, dai peperoni alle melanzane.

Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Il caldo– continua la Coldiretti Puglia  – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Ci sono anche forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 15% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti regionale – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

Il caldo record in Italia nel 2023 è stato accompagnato da una media di quasi 11 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

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A Mesagne il conservificio dei “Fratelli Ruggiero” trasforma prodotti di qualità da ben 42 anni. Quasi mezzo secolo di storia tramandata da padre in figli che oggi ne fa il fiore all’occhiello nel panorama produttivo nazionale. A capo dell’azienda c’è Ivana Ruggiero, con il ruolo di amministratrice unica, al cui fianco ci sono i fratelli Mimmo e Stefania, e il socio, e “fratello maggiore”, Luca Pisoni. Insieme portano avanti questa bella realtà lasciata loro dai compianti Antonio e Cosimo Ruggiero e Augusto Pisoni. La forza lavoro è composta da 80 unità divise in due turni di lavoro. Abbiamo incontrato Ivana Ruggiero mentre si destreggia tra pagamenti di fornitori e problematiche relative al buon funzionamento dello stabilimento.
Come si presenta la campagna pomodori 2023?
“Quest’anno la situazione è piuttosto difficile perché c’è poca reperibilità di materia prima e, quindi, c’è una “guerra” tra i trasformatori per aggiudicarsi il prodotto. Stiamo assistendo alla presenza sui nostri mercati locali di aziende che arrivano dalla Capitanata e dalla Campania per acquistare materia prima. Fortunatamente, da parte nostra, abbiamo i contratti sottoscritti con i nostri produttori storici che non ci hanno abbandonato e continuano a lavorare con noi”.
Pertanto, alla luce di questa criticità, quanto pensate di lavorare quest’anno?
“Il nostro obiettivo è di raggiungere i 145mila quintali di pomodoro, contro i 90mila degli anni precedenti, poiché abbiamo cambiato la linea di produzione del pomodoro pelato. Sperando che a settembre le condizioni climatiche continuino ad essere favorevoli”.
Che prezzo avete garantito ai vostri produttori?
“Il prezzo garantito è di 160 euro a tonnellata, vedremo cosà accadrà fino al termine della campagna. Siamo convinti che l’arrivo di aziende da fuori regione che stanno acquistando i pomodori a prezzi molto alti farà lievitare il prezzo concordato con i produttori. Pagare un prezzo alto è l’unica possibilità che queste aziende del Nord Italia hanno per acquistare la materia prima necessaria a far lavorare i loro conservifici”.
Voi trasformate principalmente il pomodoro in pelato.
“Facciamo solo pelato e una passata di pomodoro di nicchia che è prodotta dal miglior prodotto. Inoltre, stiamo diversificando la produzione. Ad esempio quest’anno stiamo producendo il pelato giallo in succo di pomodoro giallo. Attualmente è un prodotto di nicchia. Come la linea gourmet che abbiamo lanciato nei giorni scorsi e che sta avendo un enorme successo”.
Quali sono i vostri principali mercati.
“Il nostro cliente principale è il Giappone. Poi c’è Israele, l’America e la Germania. Oltre l’Italia che copriamo completamente. Naturalmente la regione leader è la nostra Puglia e poi la Lombardia e il Piemonte”.
Per il futuro cosa state progettando?
“Innanzitutto di cambiare parte dell’attuale impianto di trasformazione a favore dell’economia green. Poi continueremo a puntare sulla linea gourmet poiché abbiamo avuto un ottimo gradimento. Ogni anno vorremmo introdurre un prodotto nuovo che va ad aggiungersi agli attuali crema di carciofi, crema di cime di rape, confettura di pomodoro nero e pomodori secchi”.

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