Redazione

Arriva nel bel mezzo di un incontro bellissimo e ricchissimo di emozioni nella Palestra "Anna Frank " di San Marzano Sul Sarno la cupa notizia della scomparsa di Raffaele Montanaro.Impegnata era Cedat-Omega Annunziata Volley che di fronte aveva i padroni di casa della Annalisa Volley S.Marzano piegati 3-2 ( 18-25 / 25-17 /25-16 /17-25 / 17-15 ) al termine di 2h e 30 minuti di emozionante battaglia che ha lasciato ugualmente un grande amaro in bocca ai vincitori di questa appassionante sfida.Gia' trapelato sugli spalti tra i tanti sostenitori Annunziata venuti da Mesagne,verso la fine del IV set ,l'annuncio della morte del Presidente Onorario della Polisportiva SS.Annunziata e' rimbalzato come una scheggia impazzita anche in campo nel V e decisivo set con i Campani in vantaggio per 9-4.Sara' stata questa notizia o qualche altro mistero che assistiamo ad un miracoloso recupero dei ragazzi di Viva e parziale portato a casa con vittoria di peso ai fini di una Classifica che di fa' per i Salentini Mesagnesi sempre piu' interessante." Dedichiamo al nostro caro Presidente Onorario Raffaele Montanaro questa vittoria " ha esordito uno stanco e commosso Giacomo Viva Coach del sodalizio " Raffaele persona buona e generosa e' stato sempre vicino al mondo del volley.Pur venendo dal calcio so' che ha dato il via 15 anni fa' alla Sezione Pallavolo e se ne e' sempre fatto carico sino a pochi anni fa'.Pur rivestendo in seguito la carica onoraria salute permettendo ci ha  seguito quando poteva anche in trasferta.Che il Signore lo abbia in gloria e gli riservi un posto nel Paradiso dei Giusti"

Nel corso dei secoli, le sciabiche sono sempre state un quartiere identitario della città di Brindisi, della vocazione marinara, della qualità degli scambi commerciali e dell'accoglienza, non è un caso che proprio dalle sciabiche il 6 giugno 1647 partì la rivolta, guidata dai fratelli Teodoro e Donato Marinazzo, contro gli spagnoli che si estese a tutta la Puglia e il 7 luglio 1647 esplose a Napoli. Tutti ricordano giustamente Masaniello, ma quanto accade a Brindisi è stato a lungo cancellato dalla memoria, malgrado abbia rappresentato un importante momento di tentativo di costruzione di democrazia dal basso e non soltanto di rivolta contro le gabelle.

Malgrado devastanti sventramenti compiuti in epoca fascista e negli anni ‘50 del secolo scorso, le sciabiche rappresentano ancora oggi un suggestivo ed importante scorcio della Brindisi che era all'interno del porto interno. Si deve a studiosi e soprattutto a convinti Sciabbicoti l'aver voluto conservare le tradizioni marinare e tramandare le attività che si svolgevano nel quartiere. Fra loro, particolarmente significativo è il lavoro di ricerca e di ricostruzione di queste tradizioni che ha svolto Franco Romanelli, fondatore dell'Associazione Vogatori Remuri. Da anni Franco Romanelli dà vita al Palio dell'arca che si svolge durante le feste patronali, ma va ricordato il lavoro compiuto per rilanciare la vela latina, gli schifarieddi e le imbarcazioni tipiche della realtà marinara delle Sciabiche. I Vogatori “Li Remuri” custodiscono e diffondono ricordi, racconti, poesie e le storie di personaggi che hanno vissuto nel quartiere, soprattutto conosciuti con il loro soprannome. Contestualmente hanno raccolto materiali tipici della vita marinara e di quelle attività che si svolgevano nel quartiere

 Le sottoscritte associazioni ritengono indispensabile promuovere una campagna di sostegno (anche attraverso l’adesione alla campagna di crowdfunding online) delle attività de “Li Remuri” e ritengono anche necessario dar vita ad un museo delle tradizioni marinare. Senza memoria non c'è futuro, ma coltivare e promuovere le radici storiche e culturali della città e di ciò che rappresenta ancora il quartiere Sciabiche ha anche un forte valore identitario e turistico

Le sottoscritte Associazioni, quindi, si rivolgono alla intera cittadinanza e, in primo luogo, ai rappresentanti politici ed istituzionali affinché questo sostegno alle attività de “Li Remuri” si materializzi e venga mantenuto nel tempo, affinché si offra una sede per ospitare il museo delle tradizioni marinare, che, come proposto più volte da Franco Romanelli, potrebbe collocarsi nell'ex circolo nautico su Piazzale Lenio Flacco. In ragione di quanto sopra si chiede al Sindaco di Brindisi ed al Presidente dell’amministrazione provinciale di Brindisi, un incontro per individuare e rendere operative le determinazioni di rispettiva compoetenza.

Legambiente, Italia Nostra, WWF, Centro Turistico Giovanile, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamo il Mare, Ciclo Amici

Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencepe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in dieci dì, dette da sette donne e tre giovani uomini. Umana cosa è aver compassione degli afflitti”.

Così ha inizio una pietra miliare della Letteratura Italiana, il Decameron di Giovanni Boccaccio. Sarà messo in scena al Teatro Comunale di Mesagne il 12 e 13 febbraio, la mattina per le scuole del territorio e la sera per la comunità, dagli alunni del Liceo Coreutico Epifanio Ferdinando di Mesagne, sotto la guida del Dirigente Scolastico Professor Mario Palmisano Romano. La riscrittura sotto forma di balletto è ad opera della professoressa Rosy Rizzo; le coreografie sono a cura dei professori Cirillo, Montanaro, Semeraro e Valentino; le musiche e le scenografie a cura dei professori Corvino, Stefanizzi, Tarantino, Zoppi.

Un gruppo di giovani, guidati da Pampinea (Elisa Carlucci) si incontrano a Firenze, nella chiesa di Santa Maria Novella, mentre la città è devastata dalla terribile Peste del ’48, personificata da Simona Pizzolla.

Per tenere lontano ogni cattivo pensiero e ogni cattiva notizia che potrebbe giungere dall’esterno, i giovani decidono che, a turno, racconteranno ognuno una novella per intrattenersi e riflettere sul significato di ogni storia.

Entrano in scena Fortuna, Amore ed Ingegno, i tre temi che attraversano i vari racconti, personificati da Giulia Cardone, Chiara Mastromauro e Francesca Taurino. I tre temi del Decameron che ricorrono nelle novelle rappresentate, fanno da filo conduttore in tutta l’opera e introducono i protagonisti delle novelle narrate. Fortuna introduce Andreuccio da Perugia (Irene Librale) e Calandrino (Sofia Ceino); Amore introduce Lisabetta da Messina, l’amore passionale tra Lisabetta e Lorenzo (Francesca Pascariello e Riccardo Caramia), Federigo degli Alberighi (Samuele Aprile, ballerino professionista e ex studente del Liceo) l’amore cortese e puro; Ingegno introduce Chichibio il cuoco (Chiara Corvino) e Frate Cipolla (Gioele Arnesano).

Tra intrighi, amori, tradimenti, inganni, soluzioni argute, i ballerini del Liceo Coreutico vi trasporteranno in viaggio in un tempo lontano, che ci auguriamo possa diventare un appuntamento annuale atteso da tutta la comunità. Si ringraziano le attività commerciali che hanno voluto contribuire volontariamente alla riuscita dello spettacolo.

 

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Rolli (Csi) lascia la presidenza regionale e si candida al Consiglio nazionale. Dopo due mandati e otto anni di intensa attività, il mesagnese Ivano Rolli ha lasciato la presidenza regionale del Centro Sportivo Italiano (CSI) e si è candidato al Consiglio nazionale. L'incontro nazionale si svolgerà ad Assisi il 15 e 16 marzo 2025. Intanto, il passaggio di consegne alla presidenza regionale avverrà questa mattina presso l'Hotel Barion di Bari. Attualmente, il CSI pugliese conta 600 società sportive affiliate e circa 40.000 tesserati. Questo incremento è stato possibile soprattutto negli ultimi anni, grazie al sostegno della presidenza uscente e, in particolare, al lavoro svolto sul territorio da numerosi dirigenti di buona volontà che quotidianamente si impegnano a perseguire la missione "Educare attraverso lo Sport". "All'inizio del secondo mandato", ha spiegato il presidente Rolli, "eravamo in piena pandemia e ci chiedevamo quale sarebbe stato il nostro futuro. Bene, forse nessuno ci credeva, ma noi ci abbiamo creduto e ci siamo impegnati per essere pronti alla ripartenza quando ce ne sarebbe stato maggior bisogno". Grazie alla capacità progettuale e alle risorse messe in campo dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sport, e dalla presidenza nazionale del CSI, sono stati realizzati importanti progetti nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri cittadini e nei quartieri svantaggiati. L'attenzione al territorio e il confronto con la presidenza nazionale hanno portato, inoltre, a dover considerare alcune situazioni particolari, presenti da tempo in alcune realtà, dove oggi si riparte con nuove sfide e nuove forze giovani. Inoltre, è stato svolto un importante lavoro di revisione dei territori, che ha consentito di avviare un processo di accorpamento di varie associazioni sportive, che oggi formano un tutt'uno con la Città Metropolitana di Bari. "Ho servito questa associazione con amore e passione", ha sottolineato il presidente uscente "e continuerò a farlo nel nuovo ruolo che andrò a ricoprire, impegnandomi soprattutto a livello territoriale. Se tornassi indietro, rifarei tutto, senza tralasciare nulla. Tutto quello che ho fatto l'ho sempre attuato nel rispetto delle regole e dei regolamenti che l'associazione ci pone di fronte". Questa esperienza umana e sportiva è stata fondamentale per la crescita professionale di Rolli: "Di questa esperienza porterò con me il sorriso, la felicità e la tenacia di tanti giovani atleti, e anche gli sguardi, a volte di lacrime e delusione, che ho incontrato in questi anni. Quegli occhi spalancati in attesa di ricevere una medaglietta. Mi porto con me l'attenzione e l'accompagnamento che ho avuto da parte del presidente nazionale Vittorio Bosio, del vicepresidente Marco Calogiuri e dei tanti dirigenti con cui ho avuto modo di collaborare a ogni livello associativo, imparando da ognuno qualcosa di diverso e di nuovo".

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Da un evento tragico, quale la morte, sono “rinate” diverse persone grazie alla straordinaria generosità di una donna di 62 anni, originaria di Fasano e residente da un anno a Locorotondo. In vita, aveva espresso ai suoi cari la volontà di donare i propri organi, un atto di altruismo che ha permesso di salvare altre esistenze. Il prelievo degli organi è avvenuto presso l’ospedale di Taranto e, durante le esequie, una delegazione dell’AIDO di Fasano ha voluto renderle omaggio. La presidente dell’associazione, Marisa, ha raccontato con grande emozione il significato di quel momento: «Insieme a una delegazione dell’AIDO, con il labaro e la sciarpa distintiva, ci siamo recati a Locorotondo per partecipare alla messa funebre della signora fasanese che ha donato cuore, fegato e reni. Abbiamo incontrato il parroco, il quale non era a conoscenza del nobile gesto della defunta, e gli abbiamo chiesto se fosse possibile esporre il labaro sull’altare, leggere la preghiera del donatore e dedicare alcune parole al tema della donazione. Il parroco ha accolto la nostra richiesta con un coinvolgimento, una delicatezza e un’efficacia tali che, al termine della cerimonia, la figlia della donatrice, visibilmente commossa, ha condiviso con noi un racconto toccante: anche lei aveva vissuto il miracolo della donazione, essendo sua figlia tra coloro che in passato hanno ricevuto un organo che le ha salvato la vita. La donna ci ha abbracciate, esprimendo l’orgoglio per la scelta della madre e il desiderio di entrare a far parte della nostra associazione». Parole che raccontano un’emozione profonda, un legame che va oltre la vita e che si rinnova nel gesto di donare. In un momento di dolore, la consapevolezza che la propria madre abbia salvato altre vite ha trasformato la sofferenza in una forma di speranza. Questo episodio è la dimostrazione di come la cultura della donazione sia un valore inestimabile, capace di generare nuova vita anche nel momento più buio. La storia di questa donna non è solo un esempio di altruismo, ma anche un invito alla riflessione: scegliere di donare i propri organi significa lasciare un’eredità di amore e solidarietà. Come ha sottolineato Marisa, l’umanità, la partecipazione emotiva e la vicinanza affettiva sono elementi essenziali dell’impegno dei volontari. Essere presenti accanto a chi soffre una perdita così dolorosa è un atto di profonda empatia, che può aiutare a trasformare il lutto in una nuova speranza per chi lotta per la vita.

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Al Morvillo Falcone  gli studenti parlano di epilessia.

Lassociazione Emotiva...mente” Mesagne che si adopera per far conoscere in ogni ambito cosè lepilessia in tutti i suoi aspetti, continua la sua azione per combattere le false credenze, lo stigma verso chi soffre di epilessia. Lepilessia è una malattia che con farmaci idonei, nella maggior parte dei casi,  si può gestire continuando ad avere una vita normale e qualche volta addirittura  sconfiggere,  ma che comunque lascia delle sequele sul piano sociale, con discriminazioni in vari ambiti che vanno dal lavoro, allo sport, alla scuola. LIstituto Morvillo Falcone,grazie alla sensibilità della dirigente Prof.ssa Irene Esposito, ha fortemente voluto questo incontro aderendo al progetto La scuola non ha paura delle crisi”che si articola in due momenti, il primo step è rivolto alla formazione/informazione del personale scolastico, che è stato attuato e tenuto sempre dalla neurologa pediatrica Dott.ssa Elia Marisa e il secondo step è rivolto agli studenti, in questo caso agli studenti del  corso sanitario che lIstituto offre. Dopo aver proiettato il video Fuori dallacqua,  un cortometraggio premiato al Giffoni Festival, la Dott.ssa Elia ha illustrato al  partecipe uditorio i sintomi della malattia, la gestione di  una crisi epilettica in ambito scolastico e del come rendersi utile in caso un proprio/a compagno/a abbia un attacco epilettico. Molte volte si parla dei giovani di oggi in maniera negativa, disinteressati a tutto, ma quanto abbiamo visto e sentito oggi ci da speranza per il futuro. L incontro, coordinato sapientemente dalla Prof.ssa Scocuzza Grazia, è stato ricco di spunti e un ragazzo che frequenta lultimo anno ha trovato il coraggio di esporre la sua condizione medica trovando aiuto e conforto nei suoi compagni di classe in un ambiente accogliente e inclusivo. Nel dibattito è intervenuta anche la Prof.ssa Valentina Marangi referente per linclusione che ha rimarcato limportanza della formazione. A conclusione,  sia la Dirigente della scuola, sia la Dr.ssa Elia che i responsabili dellAssociazione Emotivamente Mesagne, hanno affermato che bisogna lavorare in rete continuando su questa strada per  debellare etichetta, stigma e pregiudizio che hanno radici nellignoranza, consapevoli che la conoscenza della diversità elimina la paura delle differenze. 

Ritorna a giocare nel Paladefrancesco la AIDO Mens Sana Mesagne che alle ore 18:30, per il campionato di Divisione regionale 1, ospita l’Invicta Brindisi allenata da Paolo Dellacorte. I mensanini secondi in classifica e con una gara da recuperare, cercano di restare nella scia delle prime posizioni.

 MALATTIE PROFESSIONALI? AUMENTANO I LAVORATORI COLPITI MA ANCORA POCHI SONO I CITTADINI INFORMATI SUI PROPRI DIRITTI.

Epaca Brindisi: E importante denunciare le malattie derivanti dal lavoro per far valere i propri diritti e rivolgendosi ad Epaca la consulenza medica, legale e amministrativa è completamente gratuita”
 
Continua lindagine e limpegno di Epaca Brindisi al fine di dare una corretta informazione e consulenza a tutti i lavoratori e ai cittadini in genere anche sul tema delle Malattie Professionali.
Le visite mediche gratuite che in questi mesi si stanno svolgendo presso i nostri Uffici grazie ai nostri consulenti medici rendono evidente che le Malattie Professionali diventano sempre piu una emergenza con danni anche gravi nei confronti dei lavoratori e spesso non sono risarcite dallInal in quanto non denunciate. 
Per questo motivo  continua il Responsabile Provinciale, dott. Carluccio Angelo  invitiamo tutti i lavoratori a rivolgersi presso i nostri uffici per compilare un questionario ed essere, eventualmente, sottoposti a visita con il nostro consulente medico dott. Giovanni Campana”. 
E sufficienti contattarci nei numeri di telefono delle nostri sedi e in quelli che trovate sulla nostra pagina facebook undefined per chiedere un appuntamento ci dice loperatrice Tonia Manelli.  
La conoscenza dei propri diritti è fondamentale  dicono le operatrici dott.ssa Serena Valente e Carla Maggi ed è per questo che insistiamo nel chiedere ai lavoratori di denunciare le tecnopatie al fine di vedersi corrispondere un giusto risarcimento da parte dellInail per le malattie di origine professionale delle quali è affetto.

In una società in continua accelerazione, rallentare è diventato un lusso e una sfida ma anche una virtù che può riflettersi in tanti ambiti della vita, anche nella fruizione dei luoghi di cultura.

L’aggettivo SLOW (tradotto in italiano con LENTO) indica un antidoto ai ritmi frenetici che da sempre investono le attività quotidiane.

Con il movimento “Slow Art”, nato negli Stati Uniti,domenica 9 febbraio, alle ore 10, l’Associazione Le Colonne condurrà presso il Castello Alfonsino – Forte a Mare un percorso di visita guidata lento: dal portale manierista, ai camminamenti di ronda fino a giungere all’area della macchia mediterranea.

L’obiettivo della “Slow Art” è proprio rallentare il ritmo, concentrandosi su alcune opere o particolari del luogo di cultura, prendendosi il tempo di osservare con calma, fare in modo che l’esperienza provochi emozioni, crei connessioni mentali, attivi ricordi. Si parte dagli aspetti più immediati per passare ai particolari meno evidenti, fino a una visione tutta personale.

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Al rapporto tra movimento, sport e salute la Asl Brindisi dedicherà un appuntamento di riflessione e confronto tra esperti, campioni dello sport, atleti e rappresentanti delle istituzioni, che si terrà il 28 febbraio nella sala convegni dell'Autorità portuale. Nel corso dell'evento, coordinato dal responsabile di branca del Distretto sociosanitario 1 Medicina dello sport Asl Br, Orlando Furioso, e dal dirigente medico di Medicina d'urgenza Raffaele Quarta, si parlerà di attività sportiva in tutti i suoi aspetti, dalla corretta alimentazione alla traumatologia, dalla preparazione fisica all'atletica paralimpica. Il convegno sarà un momento di confronto tra tutti gli attori che a diverso titolo si occupano di promozione dell’attività fisica, movimento e sport. Sono temi di forte impatto sulla salute pubblica e sulla qualità della vita, che richiedono l’impegno congiunto di istituzioni, organizzazioni sanitarie e non sanitarie, secondo un approccio intersettoriale.

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