Redazione
Torna nell’aeroporto di Grottaglie il MAM (Mediterranean Aerospace Matching). Dal 20 al 22 marzo prossimi, lo scalo tarantino ospiterà la seconda edizione della manifestazione di respiro internazionale e si trasformerà in un ‘villaggio’ in cui si alterneranno conferenze e panel tematici, sessioni di incontri business-to-business, “careers event” settoriali e confronti sul mondo dell’aerospazio. Si affronteranno i temi dell’evoluzione dei mezzi e dei servizi, dei sistemi di trasporto unmanned (senza pilota) e dei sistemi di trasporto spaziali.
L’evento sarà l’occasione per condividere lo stato dell’arte sull’evoluzione delle operazioni aeree e la mobilità aerea innovativa, per confrontarsi sullo sviluppo del mercato aerospaziale e le tecnologie emergenti, per conoscere le strategie per lo sviluppo dello spazioporto nazionale di Grottaglie e per delineare, attraverso un ricco programma di confronti e dibattiti, le prospettive future in materia di trasporti spaziali. Nel corso della tre giorni PMI e start up avranno modo di confrontarsi con i key player del settore e investitori internazionali.
Promossa da Regione Puglia e ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e organizzata da Aeroporti di Puglia, in collaborazione con il DTA scarl (Distretto Tecnologico Aerospaziale) e Criptaliae Spaceport, la tre giorni dedicata all’evoluzione all’aerospazio è stata presentata stamani nel corso di una conferenza ospitata nella sala “Di Jeso” della presidenza della Regione Puglia, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dall’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, dal presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile, dal presidente del DTA Giuseppe Acierno e dall’ing. Fabio Nicolai, vice direttore generale ENAC, intervenuto da remoto. Presenti anche la direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio, il commissario straordinario di ARTI Alfonso Pisicchio e il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò.
“Il MAM – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – è uno dei tanti eventi di grande rilievo per il rilancio del territorio tarantino che descrivono quello che noi chiamiamo ‘Piano strategico della Città e dell'Area metropolitana di Taranto’. In questo territorio, la Regione Puglia ha fatto investimenti importanti in molti settori, a cominciare dallo spazioporto, dove abbiamo investito, richiamato imprese e dove stiamo lavorando con un’azienda che si occupa del decommissioning degli aerei. Inoltre, abbiamo investito in cultura portando a Taranto il Medimex, manifestazione musicale che si svolgeva prevalentemente a Bari. E ancora: stiamo costruendo il nuovo ospedale e abbiamo istituito la nuova facoltà di medicina. Proprio ieri è stata varata la convenzione che farà di Taranto una Università autonoma, sia pure all'interno dell'Università di Bari. Stiamo lavorando per la decarbonizzazione dell'ex Ilva e per gli investimenti sui forni DRI. A Taranto è collocata la Hydrogen Valley in cui verranno investiti centinaia di milioni di euro. Tutti questi progetti sono nati dentro la Regione Puglia e sono stati faticosamente portati fuori, alle volte anche tra lo scetticismo di chi non ha compreso le nostre intuizioni. Ecco: tutti questi elementi dimostrano che per noi la politica non significa affrontare i problemi uno alla volta e poi perdersi nella Babele del non compreso, ma vuol dire affrontarli con un approccio sistemico, tenendo insieme tutti gli elementi. Ribadisco il mio invito al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso affinché, dopo aver passato giornate durissime a Taranto per la questione dell'ex Ilva, venga a trascorrere una giornata di ottimismo a Grottaglie. Mi auguro che le politiche spaziali del governo siano coniugabili con il grande lavoro che la Puglia sta facendo sia nella componente industriale, sia nella componente istituzionale, sia in Aeroporti di Puglia. Mi auguro inoltre che, attraverso una diversificazione degli investimenti industriali sostenuti dalla Regione Puglia nella formazione del personale, nella infrastrutturazione industriale e nella ricerca, sia possibile far decollare Taranto, la seconda città più importante della Puglia, che è un giocatore essenziale perché la Puglia esca dalle tradizionali difficoltà economiche e possa affrontare il futuro con maggiore energia e con maggiori prospettive di successo”.
“Il MAM diventa grande. A dircelo – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile – sono i numeri di questa seconda edizione. Numeri che raccontano non solo una maggiore adesione di espositori e partecipanti, ma anche di un lavoro sinergico con tutti i player di un settore cruciale per la new economy della nostra regione e del sistema Italia. L'aerospazio è forza trainante dell'innovazione e della crescita economica e siamo orgogliosi di essere parte di questo settore dinamico. Grottaglie si conferma, anche in questo caso, un’infrastruttura strategica del nostro Paese e una risorsa di eccellenza al servizio dello sviluppo del comparto industriale, aeronautico e aerospaziale. Stiamo lavorando costantemente anche per migliorare l'infrastruttura aeroportuale e per fornire servizi di qualità e promuovere la sicurezza e l'efficienza delle operazioni. Tanto è stato già fatto e tanto ancora ci sarà da fare per raggiungere il traguardo che vedrà Grottaglie e la Puglia come riferimento di eccellenza a livello internazionale di quella che partita come una scommessa, giorno dopo giorno si sta trasformando in una delle realtà più esaltanti e lo vedrete nella terza giornata della manifestazione, in cui presenteremo il progetto delle opere per la realizzazione dello spazioporto di Grottaglie”.
“In questa seconda edizione del MAM – è il commento dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – siamo riusciti nell’intento di rendere questa iniziativa ancora più internazionale, coinvolgendo numerose realtà - imprese, startup, esperti di settore e istituzioni - da tutto il mondo, a dimostrazione del fatto che la Puglia ha già da qualche anno scommesso sull’industria aerospaziale, con convinzione e impegno, puntando su Grottaglie, primo spazioporto italiano e candidato a diventare hub europeo per lo sviluppo di aerei senza pilota. Dall’ultima edizione del MAM molte cose sono accadute: penso alla partecipazione delle nostre pmi e start up alle principali fiere di settore; all’avviso e al relativo progetto di Dta e delle realtà accademiche pugliesi per il potenziamento dell’infrastruttura ‘Airport Test Bed’ di Grottaglie; all’accordo quadro tra Agenzia Spaziale Italiana e Regione Puglia per iniziative e progetti di ricerca e sviluppo congiunti e altro ancora. Tutto questo lavoro, oggi, è racchiuso in questa iniziativa che conferma la strategicità del settore aerospaziale per la Puglia”.
La direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio ha sottolineato che “l’organizzazione della seconda edizione del MAM ha coinvolto un partenariato molto ricco che comprende Regione Puglia, Distretto Tecnologico Aerospaziale, Aeroporti di Puglia e A.R.T.I., ma anche attori di livello nazionale come ENAC, una serie di ospiti importantissimi come ASI (Agenzia Spaziale italiana), ESA (Agenzia spaziale europea) e molte imprese, dalle multinazionali fino alle piccole e medie imprese del tessuto pugliese dell'aerospazio. Alla fiera del MAM, inoltre, ci saranno circa settanta espositori, ma anche quindici operatori esteri che saranno accompagnati da ITA (Italian Trade Agency) per acquisire prodotti e servizi del mercato aerospaziale. Per la Regione Puglia, il MAM è un momento importante. Dal punto di vista infrastrutturale, infatti, Grottaglie rappresenta un nodo strategico a livello nazionale: non solo aeroporto industriale e commerciale con la gestione del full cargo e con anche la catena del freddo, non solo testbed per i droni recentemente implementato con una gara della Regione Puglia per 11 milioni di euro e non solo spazioporto, ma anche sede per imprese, start up e progetti di ricerca. Durante il MAM, inaugureremo inoltre una nuova struttura finanziata dalla Regione Puglia per ospitare le imprese. Nei giorni del MAM, a Grottaglie si concentreranno imprese, progetti di ricerca ed enti accademici che seguono il settore dell'aerospazio, ma anche istituzioni locali, nazionali e internazionali dell’aerospazio. Soprattutto, si concentreranno i talenti e le persone che fanno di questo settore un settore trainante della Regione Puglia”.
"Il MAM – ha dichiarato il presidente del DTA scarl Giuseppe Acierno – è per il Distretto Tecnologico una delle leve usate nel corso degli ultimi 15 anni per costruire, consolidare e sviluppare il sistema aerospaziale pugliese, facendolo divenire patrimonio dell’intera comunità pugliese consapevole del valore che esso genera in termini di fatturato, esportazioni, occupazione e contenuto di tecnologie ed innovazione, insomma di competitività del nostro sistema industriale e territoriale. Si tratta di un percorso immaginato e disegnato numerosi anni fa, portato avanti con ambizione, determinazione ed entusiasmo, nonché con l’impegno di tanti partners e che ha reso gradualmente il Distretto e quindi la Puglia, riferimento e modello nel panorama europeo nonché fonte di ispirazione per altri territori italiani. Anche in questa edizione accogliamo il meglio dell’industria europea dedicata allo sviluppo e utilizzo dei droni, dei loro servizi e delle tecnologie ad essi legate, cui si aggiunge quest’anno lo straordinario ed unico contributo forze armate. Saranno tutti congiuntamente impegnati in numerose attività di dimostrazione, tra cui - ha concluso - la ‘drone race’ che coinvolgerà scuole pugliesi, lucane e campane”.
“La seconda edizione del MAM – ha dichiarato il Vice Direttore Generale Enac Fabio Nicolai – consolida l’importante progetto che vede il nostro Paese in prima fila nelle nuove frontiere dell’aerospazio. La chiave per mantenere un ruolo di rilievo internazionale in questo segmento del futuro è la collaborazione strategica tra istituzioni, industria aerospaziale, decisori politici, agenzie di difesa, start-up, professionisti, studenti e ricercatori. Questo è l’obiettivo del MAM che con il termine “Matching” racchiude la dimensione collettiva di questo evento. La Mission dell’Enac è di traguardare il settore dal trasporto aereo al comparto aerospaziale, ovvero dall’ultraleggero allo spazio, passando per i droni, contestualmente sviluppando ricerca per il traguardo della decarbonizzazione al 2050, così creando un ecosistema che sfrutti la terza dimensione ai fini di una mobilità integrata e sostenibile. È quello che stiamo facendo anche in questa occasione: stiamo rispondendo in modo corale a questa sfida per consegnare alle nuove generazioni un Paese più moderno”.
“Il MAM – ha commentato infine il commissario straordinario di A.R.T.I. Puglia Alfonso Pisicchio –promuove il futuro delle nuove generazioni e la cultura della sostenibilità attraverso soluzioni futuristiche. L’evento che oggi presentiamo è uno dei momenti più importanti per lo sviluppo economico della Puglia. A.R.T.I. sarà presente alla tre giorni per creare nuove connessioni e nuove ed innovative prospettive di sviluppo per i giovani talenti come studenti, professionisti del settore e start up attraverso momenti di incontro con le realtà economiche pugliesi e non solo. Il MAM è certamente un appuntamento imperdibile che ha come traguardo il futuro della Puglia e delle sue genti”.
Un’iniziativa di grande valore economico e sociale, che coinvolge l’industria, il sistema formativo e della ricerca e innovazione che intende rafforzare l’immagine e il ruolo della Puglia nel settore aerospaziale e dell’Italia nella nuova “space economy”.
Fasano, interruzione idrica il 15 marzo
– Acquedotto Pugliese comunica che sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Fasano. I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 15 marzo 2024 nell’intero abitato di Fasano.
La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 09:00 con ripristino alle ore 17:00.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
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Consiglio regionale: ok alla mozione per il riconoscimento della Vespa come patrimonio culturale italiano
Approvata all’unanimità la mozione di cui sono promotori i consiglieri del Pd Lucia Parchitelli e Filippo Caracciolo, con cui si chiede di riconoscere la Vespa Piaggio del '900 patrimonio culturale italiano. Si chiede, dunque, alla Giunta regionale di attivarsi, per il tramite del Governo, affinché si attribuisca alla Vespa Piaggio del 900 l'espressione storica, culturale e artistica del nostro Paese attraverso il riconoscimento di Patrimonio Culturale Italiano, disciplinato dal D.Lgs. n. 42 del 2004 affinché non vada disperso un patrimonio culturale simbolo della tecnologia e dello stile italiano.
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Mesagne. Criticità nel condominio dell'Arca, la protesta
Protestano i residenti di un condominio di edilizia popolare, di proprietà di Arca Nord Salento ex Iacp ubicato a Mesagne in via Enna, per le condizioni in cui si trova lo stabile nelle aree comuni. Muri pieni di umidità la cui salinità sta facendo saltare sia l’intonaco sia la pitturazione. Inoltre, le radici dei pini presenti nel viale ha reso inaccessibile una rampa di ingresso alla zona posteriore dell’edificio. Più volte i residenti hanno segnalato i fatti all’Arca Nord, inviato sms, trasmesso email, ma nulla si è mosso. Hanno inviato richieste ufficiali all’ingegnere Marta Melis, responsabile dell’ufficio Manutenzione di Arca Nord, senza tuttavia avere nessun riscontro tecnico. Disperati si sono rivolti al Comune solo che l’ente non avendo competenze giuridiche sulla struttura non è potuto intervenire.
A questo punto gli affittuari, che versano regolarmente la loro quota di affitto ad Arca Nord, sono letteralmente disperati e umiliati perché non sanno più a chi rivolgersi affinché i loro diritti siano rispettati in quanto i doveri, cioè il pagamento delle rette, sono regolarmente onorati. “Nei mesi scorsi più volte abbiamo interagito con gli uffici di Arca Nord – ci ha spiegato una signora che ha il ruolo di capo condomino di una palazzina – ma nonostante le promesse non abbiamo mai visto un tecnico cui poter descrivere le carenze presenti nello stabile. Purtroppo la struttura ha bisogno di diversi interventi manutentivi e se non si interviene con tempestività le criticità presenti si aggraveranno”. La salinità nelle aree condominiali è alquanto estesa, sulle pareti il colore verderame inizia a salire verso l’alto. La preoccupazione dei residenti è che l’umidità che sta salendo verso l’alto possa raggiungere gli appartamenti causando gravi danni. “Poi c’è l’area esterna che andrebbe sistemata – ha detto un’altra condomina – le radici degli alberi di pino hanno rovinato la carrabilità del viale che conduce nel retro dello stabile dove ci sono i box per le auto. L’asfalto si è sollevato in maniera difforme non permettendo alle auto di poter transitare. Ormai siamo disperati non possiamo vivere in un ambiente che non è più salubre e che vediamo depauperarsi ogni giorno. In fin dei conti chiediamo solo di poter avere sullo stabile una manutenzione ordinaria prima che diventi straordinaria”.
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Mesagne, i giovani studenti di Liceo e Commerciale raccontino su Instagram che «la vita è bella»
Ilaria Scianaro aveva poco meno di 50 anni quando è morta e una vita alle spalle intessuta di amore, incessantemente dato e ricevuto. Per ricordarla – per perpetuare cioè il suo esempio morale ed il portato dei suoi sentimenti - la famiglia e gli amici hanno costituito l’Associazione di Promozione Sociale “VivIlaria” e contestualmente lanciato il Concorso per «reel» a tema intitolato “La vita è bella” con il patrocinio del Comune di Mesagne, destinato agli studenti dei locali Istituti Superiori grazie alla benevola accoglienza del Dirigente scolastico dottor Mario Palmisano Romano.
Ilaria, appassionata fotoamatrice, si era lungamente impegnata come educatrice di adolescenti, anche utilizzando le diverse forme d’arte come strumenti di emancipazione e sensibilizzazione. Ciascuna fase della sua esistenza, perfino quella di malata terminale, è stata scandita dalla piena passione per l’umanità.
Proprio perciò, l’invito sotteso al Concorso è di raccontare la bellezza della vita, la speranza nel futuro, l’amore verso il prossimo: con gli occhi migliori delle giovani generazioni e la loro padronanza dei social network.
L’iniziativa prenderà il via il prossimo 15 marzo con la raccolta delle iscrizioni che si concluderà il 16 aprile; dall’indomani e per un mese, si potranno inviare i «reel» accompagnati dall’hashtag #ilariascianaro, che saranno in definitiva pubblicati sulla pagina Instagram vivilaria_aps, già oggi online. Il giudizio insindacabile del pubblico social e di una giuria di professionisti determinerà l’esito del concorso e le 6 premiazioni in denaro, secondo le modalità di partecipazione illustrate nel regolamento disponibile sul registro elettronico delle scuole interessate. I premi saranno consegnati durante una cerimonia aperta al pubblico in programma domenica 2 giugno nell’atrio del Castello Normanno Svevo a Mesagne.
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Misurare la sostenibilità: la Provincia di Brindisi prima in Italia a utilizzare il sistema della Rete dei Comuni Sostenibili.
Misurare la sostenibilità: la Provincia di Brindisi prima in Italia a utilizzare il sistema della Rete dei Comuni Sostenibili.
Chiusura temporanea della postazione 118 del rione Casale
La chiusura temporanea della postazione 118 del rione Casale. In relazione alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal vicesindaco di Brindisi, Massimiliano Oggiano, sulla chiusura della sede del 118 al rione Casale, la Asl comunica che la postazione già da stamattina ha ripreso il normale servizio. Nella giornata di sabato si era resa necessaria la momentanea sospensione delle attività a causa di un guasto elettrico non riparabile nell’immediato poiché la scuola che ospita la postazione era chiusa. Per questo motivo, il servizio era stato trasferito all’ex ospedale di Summa per agevolare la riparazione del quadro elettrico danneggiato e garantire la continuità assistenziale. La direzione strategica, inoltre, disporrà di effettuare le ispezioni nelle sedi del 118, con spirito di collaborazione con le istituzioni locali proprietarie degli stabili per sollecitare gli interventi utili a sanare le carenze strutturali eventualmente presenti.
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A Mesagne il Presepe pasquale
L’originale creazione, realizzata dagli artigiani del “Borgo dei presepi” che racconta la storia di Cristo dalla nascita alla morte, è un'opera unica nel suo genere in tutta la Provincia di Brindisi.
In occasione del periodo delle festività Pasquali ma soprattutto della settimana Santa che sta per cominciare l’opera potrà essere visitata dal 23 marzo al 2 aprile, ogni giorno a partire dalle ore 17.30 nella suggestiva sede del frantoio semi-ipogeo di via Santacesaria al civico 7 con ingresso gratuito.
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VINO: COLDIRETTI PUGLIA, PANIERE IG VALE 631MLN EURO
VINO: COLDIRETTI PUGLIA, PANIERE IG VALE 631MLN EURO; PUGLIA SECONDA REGIONE D’ITALIA PER VENDITE IGP
Intanto, sono salve le etichette per il vino Made in Italy messe a rischio dalle nuove norme Ue
La Puglia è la seconda regione in Italia per la vendita di vini IGP, con un valore di 631 milioni di euro pari al 93,1% del paniere IG del Paese, un gradimento che i consumatori confermano anche sul fronte della qualità, facendola salire al quarto posto della top ten delle regioni con i vini rosati e al quinto per i vini rossi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati sui consumi dei vini pugliesi, elaborati da Wine Monitor di Nomisma, in occasione del confronto sul vino alla Fiera Pessima di Manduria, a cui hanno partecipato Gabriele Pizzileo del Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Benedetto De Serio del Consorzio di Bonifica Unico del Centro sud ed il presidente di Coldiretti Manduria Salvatore Mero.
Intanto, sono salve le etichette per il vino Made in Italy messe a rischio dalle nuove norme Ue, grazie al decreto che posticipa al 30 giugno 2024 l’introduzione e l’applicazione della normativa europea sul cambio di etichettatura del vino, permettendo così l’utilizzo e l’esaurimento delle etichette già in magazzino. Bene la proroga a livello nazionale - spiega Coldiretti Puglia - ma adesso sarà fondamentale uniformare gli standard a livello europeo, adottando la regola che per l’inserimento delle informazioni relative a ingredienti e valori nutrizionali si utilizzi un codice QR accompagnato dalla sola lettera “I”.
Il problema era nato perché a poche settimane dall’entrata in vigore dal nuovo regolamento la Commissione aveva deciso di inserire il termine completo “ingredienti”, invece di “I”, condannando di fatto al macero tutte le etichette già stampate dai produttori che si erano organizzati per tempo. Un danno per le aziende subito denunciato dalla Coldiretti a tutela di un settore già colpito dall’impennata dei costi di produzione che mette a rischio la competitività del vino italiano sul mercato nazionale ed estero.
“Non si tratta della prima “grana” causata al Vigneto Made in Italy dalle politiche adottate dall’Unione Europea”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “si va dalla scelta della Commissione di dare il via libera all’introduzione di etichette allarmistiche sul vino decisa dall’Irlanda alla decisione della Ue di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche l’eliminazione totale o parziale dell’alcol anche nei vini a denominazione di origine, dalla pratica dello zuccheraggio fino al vino senza uva con l’autorizzazione alla produzione e commercializzazioni di vini ottenuti dalla fermentazione di frutti diversi dall’uva come lamponi e ribes molto diffusi nei Paesi dell’Est”, insiste Cavallo.
Per il 13% dei consumatori il Primitivo di Manduria è adatto al pasto di tutti i giorni – riferisce Coldiretti Puglia – per l’11% si tratta di un vino maturo, mentre per il 9% esprime tradizione, ma anche il Salento Negroamaro viene ritenuto idoneo ai pasti quotidiani dall’11% dei consumatori, mentre il 10% lo considera un vino maturo ed il 9% ritiene che riesca ad esprimere tradizione.
Grande exploit, dunque, della Puglia dei rossi e dei vini rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati – insiste Coldiretti Puglia - con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese.
La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – sottolinea Coldiretti nel sottolineare che tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico. In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante – conclude Coldiretti - per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.
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L’Ostello della Gioventù, novità assoluta nella stagione turistica 2024 non solo a Brindisi e “punto di partenza del turismo contemporaneo” con i suoi 32 posti letto e i suoi servizi di elevata qualità è stato inaugurato questa mattina nel capoluogo adriatico nel corso della presentazione alle Istituzioni ed alla stampa, che ha visto la partecipazione del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e del Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, con il presidente di Puglia Holiday, Pierangelo Argentieri, a fare gli onori di casa.
«L’ambizione è quella di fare diventare l’Ostello della Gioventù di Brindisi un punto di riferimento per tutti gli ostelli pugliesi – ha esordito Argentieri -. Abbiamo puntato molto sulla qualità; oltre la ristrutturazione dell’Amministrazione pubblica ci abbiamo messo del nostro, investendo ulteriormente e lavorando sui letti, sugli interni, sugli spazi comuni perché l’ambizione è quella di “essere un Ostello”, sì della Città di Brindisi, ma con un respiro più ampio, un respiro europeo, quindi di altissimo livello. L’apertura è imminente – ha ripreso il presidente di Puglia Holiday –: oggi lo presentiamo alla Città e all’intera Regione e la nostra intenzione è quella di farlo diventare un post che deve animare il territorio, la città e tutto quello che Brindisi può offrire ai turisti. Essi sono, per l’appunto, i turisti moderni, i “nomadi digitali”, chi viene qui per il “turismo lento”, quelli che vogliono cogliere il meglio delle nostre bellezze con uno spirito più slow. Ma soprattutto intende essere, l’Ostello, un’alternativa valida ad un turismo, che non va confuso con quello dei resort e delle masserie di lusso. Esso è per chi vuol comunque spendere una cifra ragionevole e al tempo stesso vivere un’esperienza di qualità, con un’ospitalità di altissimo livello».
Entusiasta il sindaco di Brindisi. «Bisogna dare merito alla precedente amministrazione che ha avviato questo intervento significativo e vorrei dire “iconico” per questa città – ha detto Marchionna -. L’Ostello della Gioventù è stato un grande riferimento negli anni passati ed ha avuto un successo straordinario a tutti i livelli. Poi – ha ripreso - le vicende di questa città lo avevano portato in declino e questo intervento iniziato dalla precedente amministrazione, che si conclude con l’inaugurazione di oggi, restituisce alla città una struttura non solamente importante, ma sottolinea l’attenzione che l’Amministrazione comunale di Brindisi rivolge ai giovani ed alle nuove tipologie di turismi, che si vanno affermando nell’epoca contemporanea. Per noi – ha concluso il sindaco - è un punto di riferimento essenziale rispetto al quale crediamo e speriamo di poter attrarre nuovi e più interessanti flussi turistici, soprattutto di tipo giovanile».
Ad inquadrare la struttura brindisina in un orizzonte internazionale è stato Aldo Patruno. «Innanzi tutto siamo andati oltre gli ostelli della Gioventù: questi sono gli ostelli “Pop”, Pubblici ostelli pugliesi – ha spiegato il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia -: una rete di 11 ostelli di nuova generazione diffusa su tutto il territorio regionale, dall’estremo Nord, con Monte Sant’Angelo, giù giù fino a Minervino di Lecce. Al centro – ha ripreso - c’è Brindisi, crocevia dei grandi cammini ed itinerari culturali, la via Francigena innanzi tutto, ma anche l’Appia “Regina Viarunm”, per la quale aspettiamo il riconoscimento a patrimonio Unesco, che dovrebbe intervenire a luglio. E quindi – ha aggiunto Patruno - ci troveremo pronti con questa nuova modalità di accoglienza, e di ospitalità diversa rispetto alla ricettività, che questo territorio offre in maniera eccellente, per ospitare una ulteriore linea di prodotto nell’offerta turistico culturale. Perché questo non sarà solo un lungo di accoglienza, sarà anche un luogo di informazione, di formazione, aperto naturalmente ai camminatori, ai pellegrini, ai viaggiatori, ma anche e soprattutto ai cittadini, che potranno riappropriarsi di un lungo rimasto chiuso per troppo tempo e che interpreta una linea di offerta turistico culturale della Regione Puglia diversa, innovativa e che si iscrive dentro un percorso, che vede cresce costantemente camminatori, pellegrini e viaggiatori alla ricerca di un turismo lento, all’aria aperta, che richiede forme di accoglienza adeguate. Credo che questo Ostello “pop”, fortemente identitario rispetto a Brindisi, sia la risposta più efficace a questa esigenza ed a questa domanda di turismo molto internazionale».
Particolare attenzione è stata attribuita alla sostenibilità. «La sostenibilità è un elemento fondamentale – ha concluso Pierangelo Argentieri -. Non a caso qui le tecnologie utilizzate, dall’acqua, all’elettricità, al controllo e gestione dei rifiuti, considerano appieno questo aspetto. Quello che vogliamo soprattutto rendere noto è che l’Ostello vuol, diventare un punto di riferimento anche per i giovani: giovani turisti, ma anche giovani di Brindisi che hanno voglia di incontrarsi e mettere al centro dell’esperienza di condivisione un luogo di cui la città si riappropria, evidenziando quello che è stato un elemento di orgoglio di tutti i Brindisini, un luogo in cui ospitare non solo amici e conoscenti, ma un luogo di cui in ogni caso andare fieri».
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