Redazione
Volo cancellato Easyjet Milano Brindisi, ai passeggeri 250 euro
Domenica da dimenticare per moltissimi passeggeri Easyjet, alle prese con la cancellazione improvvisa da parte della compagnia aerea. Il volo Milano Brindisi EJU3517, infatti, nella giornata di ieri, domenica 2 luglio, è stato cancellato, rovinando tutti i piani programmati per i viaggiatori diretti in Puglia.
I passeggeri, quindi, non si sono potuti imbarcare sul volo in partenza alle 11:30, rimanendo all’aeroporto di Milano Malpensa.
Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città pugliese. I viaggiatori, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che la cancellazione, infatti, sia dovuta a problematiche della compagnia aerea ed il team sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.
Per contattare ItaliaRimborso è possibile farlo, segnalando direttamente il volo cancellato Easyjet Milano Brindisi, con il form presente nel sito italiarimborso.it.
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Il Consiglio Provinciale di Brindisi, riunitosi oggi in 1^ convocazione, ha esaminato e approvato tutti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno:
- Approvazione verbale seduta di Consiglio Provinciale del 02 maggio 2023;
- Decadenza dalla carica dei Consiglieri Provinciali e relativa presa d’atto delle surroghe con i consiglieri Cataldo Rodio del Comune di Ceglie Messapica e Maria Luigia Melgiovanni del Comune di San Pancrazio Salentino;
- Decadenza dalla carica del Consigliere Provinciale Massimiliano Oggiano, del Comune di Brindisi e relativa surroga con la Sig.ra Anna Ferreri, del Comune di Francavilla Fontana;
- Approvazione dei Conti degli Agenti Contabili. Esercizio finanziario 2022;
- Approvazione Rendiconto della gestione esercizio finanziario anno 2022;
- Ratifica variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2023/2025 ex art. 175, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 ex Decreto del Presidente nr. 82 del 26.05.2023;
- Riconoscimento di debiti fuori bilancio provvedimenti esecutivi dell'art. 194, c. 1, lett. a) del D. L.vo 267/2000;
- III variazione al bilancio di previsione 2023-2025.
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Ritorna il progetto per Mini Vigili: un'opportunità per 10 alunni delle scuole medie
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Erchie, venerdì 7 luglio convegno su: “Tumori della mammella: percorsi diagnostici/Terapeutici nella Asl Br”
Venerdì 7 luglio, l'Assessorato alla Sanità del Comune di Erchie, in collaborazione con Auser, i giovani soci BCC Erchie e Cantolio, organizzerà un importante convegno dal titolo "Tumore della mammella: percorsi diagnostico-terapeutici nella ASL BR". L'evento avrà luogo presso l'aula consiliare di Via della Libertà, con inizio alle ore 18:00. Il convegno sarà moderato dal dottor Antonio Cosma e vedrà la partecipazione di illustri relatori. Tra questi, il dottor Giuseppe Polito, vicesindaco del Comune di Erchie e medico oncologo, nonché il dottor Stefano Burlizzi, responsabile dell'UOSD Chirurgia Senologica dell'Ospedale Perrino di Brindisi.
Durante l'incontro, saranno trattati importanti argomenti legati alla diagnosi e alla terapia dei tumori della mammella. La dottoressa Sarah Stasolla, dirigente medico dell'UOSD Chirurgia Senologica dell'Ospedale Perrino, presenterà il "Modello organizzativo della Breast-Unit presso l'Ospedale Perrino". Inoltre, la dottoressa Mariangela Capodieci, responsabile dell'UOSD Senologia dell'Ospedale San Pietro Vernotico e Perrino, offrirà una panoramica sui "Percorsi di senologia diagnostica e il rischio genetico".
Il dottor Alessandro Galiano, responsabile dell'UOSD Senologia Territoriale dell'ASL di Brindisi, approfondirà il tema delle "Metodiche innovative in senologia e il ruolo della senologia interventistica". Infine, il dottor Enrico Ranieri, dirigente medico dell'UOSD Chirurgia Senologica dell'Ospedale Perrino di Brindisi, fornirà importanti informazioni sul "Trattamento medico nell'ambito della chirurgia della patologia mammaria".
L'evento è aperto alla cittadinanza, che è caldamente invitata a partecipare e a cogliere questa preziosa opportunità di approfondire la conoscenza sui percorsi diagnostico-terapeutici relativi ai tumori della mammella. Per ulteriori informazioni si prega di contattare l'Assessorato alla Sanità del Comune di Erchie.
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10eLotto, messo a segno un 8 Oro da 30mila euro
Puglia a segno con il 10eLotto. Nell’estrazione di sabato 1° luglio a Campi Salentina, in provincia di Lecce, è stato centrato un 8 Oro da 30mila euro, riferisce Agipronews. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per quasi 22 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,94 miliardi di euro in questo 2023.
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Proficuo l’incontro dei dirigenti di Confartigianato Brindisi con il nuovo Assessore ai lavori pubblici Gianluca Quarta con deleghe all’edilizia residenziale, impiantistica sportiva, contrade, CIS e altre tra cui il decoro urbano.
Per Confartigianato hanno preso parte all’incontro Fabrizio Topputo presidente provinciale di Confartigianato, Massimo Roma rappresentante della categoria dei costruttori edili, Nicola Lusito in rappresentanza degli autoriparatori, ad accompagnarli il direttore Teodoro Piscopiello.
Si è apprezzata la disponibilità immediata all’incontro per discutere di tematiche che coinvolgono direttamente alcune categorie della variegata platea degli artigiani brindisini, tenuto conto delle deleghe assegnate al nuovo Assessore si è accennato solo ad alcuni argomenti, quelli che in Confartigianato riteniamo siano di particolare urgenza.
Il primo argomento ha riguardato la verifica degli impianti termici, quindi il settore impiantistico, è sempre più forte l’esigenza di promuovere ed organizzare incontri informativi e formativi con i manutentori di impianti per favorire la sinergia tra Comune, BMS, manutentori e cittadini per facilitare gli interventi di verifica sugli impianti.
Il secondo argomento ha riguardato il grave stato della Zona Industriale brindisina per la quale la Confartigianato propone uno studio utile ad individuare gli interventi indispensabili di riqualificazione, in primis la manutenzione stradale, la pulizia dai rifiuti abbandonati sia su suoli pubblici che in aree private, sino alla cura del verde, tra le proposte su cui ci si è soffermati quella di un censimento dei fabbricati produttivi abbandonati e di individuare forme agevolative per i proprietari di tali immobili volte a favorire la localizzazione e la riallocazione di insediamenti artigianali così come disposto all’art. 13 della nuova Legge regionale sull’artigianato pugliese.
Il terzo la possibilità di individuare le Zone Franche dell’artigianato in considerazione del fatto che i Comuni possono realizzare piani comunali di insediamento di imprese artigiane nell’ambito della propria pianificazione urbanistica, è quanto mai necessario rendere attrattivo il territorio anche per le piccole imprese e non solo per le grandi, si è proposto all’Assessore di costituire un tavolo ad hoc.
Il quarto ha riguardato il verde pubblico, a nome della categoria dei manutentori del verde abbiamo dato la disponibilità delle piccole imprese del verde a collaborare con il Comune per una più capillare gestione del verde pubblico nel rispetto delle Leggi nazionali e regionali, anche alla luce delle regole fissate dalla Regione Puglia per contrastare la diffusione della xilella, ad oggi ci risulta che nessun Comune riesce ad attuare tutti gli interventi obbligatori.
Il quinto argomento ha riguardato le contrade, abbiamo proposto la nostra collaborazione per studiare e realizzare puntuali interventi di valorizzazione e cura delle contrade situate nel perimetro extraurbano sino ai confini dei comuni limitrofi come San Vito, Mesagne, e San Pietro, sia per migliorare la sicurezza stradale, ma soprattutto per dare pari dignità a tutti i residenti, per questo abbiamo proposto la progettazione di interventi molto semplici, adeguata segnaletica che possa indicare nomi delle strade e delle contrade rurali, creazione di aree verdi attrezzate per parcheggio e sosta al servizio delle imprese agricole, con l’obiettivo rendere sufficientemente fruibile la campagna brindisina anche per i tanti turisti che la frequentano.
E non per ultimo abbiamo offerto la disponibilità dei nostri tecnici e dei nostri imprenditori a supportare il Comune nella realizzazione dei progetti finanziati dal CIS.
L’Assessore, ha dimostrato interesse verso gli argomenti e le prime istanze sottoposte da Confartigianato, ha promesso un nuovo incontro alla presenza del Sindaco Marchionna, nel contempo, dando la sua disponibilità, ha chiesto ad ogni rappresentante della delegazione di essere parte attiva con nuove proposte da sottoporre anche ai suoi colleghi di giunta.
Brindisi, 3 luglio 2023
Il Direttore Confartigianato Brindisi
Teodoro Piscopiello
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COLDIRETTI PUGLIA, 300MLN DI SPESA IN PIÙ; CRESCE POVERTÀ
PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, QUASI 300MLN DI SPESA IN PIÙ; CRESCE POVERTÀ.
SPECULAZIONE COLPISCE AGRICOLTORI E FAMIGLIE
I pugliesi hanno speso quasi 300 milioni in più per mangiare ma a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare le quantità acquistate, quando in Puglia sono già 440 mila le famiglie in povertà relativa, raddoppiate in 1 anno dal 18,1% al 27,5%, anche a causa dei fenomeni inflazionistici e speculativi. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, in riferimento all’allarme lanciato dall’Unione Nazionale Consumatori su dati Istat sull’andamento dell’inflazione a giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo Istat che evidenzia un aumento dell’11,2 % dei prezzi dei prodotti alimentari, superiore al dato medio dell’inflazione che è scesa al 6,4%.
Le famiglie – sottolinea la Coldiretti – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. La situazione di difficoltà si estende – continua la Coldiretti – alle imprese agricole colpite dal maltempo che ha decimato i raccolti e dai bassi prezzi pagati alla produzione che non molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell’abbandono di interi territori.
La povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta per effetto della pandemia e della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.
I consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni. Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.
Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.
In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni. Ma in molti mercati contadini si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.
Con la ‘spesa sospesa’ Coldiretti e Campagna Amica hanno voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia.
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Ottimi risultati del Wild team Mesagne
Gran Fondo Dei Bruzi.
TURISMO: COLDIRETTI PUGLIA, A TAVOLA 1/3 SPESA VACANZE; SUPERA 1 MLD.
La stima di Coldiretti in Puglia dove sono previsti per l’estate 2023 oltre 2,8 milioni di arrivi.
Oltre un terzo della spesa turistica nell’estate 2023 sarà destinato alla tavola per un valore che supera 1 miliardo di euro per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia per la prossima estate del turismo in Puglia, dove si prevedono 2,8 milioni di arrivi, con un aumento dell’3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Da nord a sud – continua Coldiretti regionale – la Puglia può contare sui mercati contadini e fattorie di Campagna Amica dove acquistare specialità locali a chilometri zero direttamente dai contadini. Una rete – spiega Coldiretti – che salva dall’estinzione anche antichi prodotti come i Sigilli di Campagna Amica protetti nei piccoli borghi che rappresentano storia, tradizione ma anche economia e posti di lavoro. I “Sigilli” sono prodotti rari che – evidenzia Coldiretti - posseggono caratteristiche assolutamente preziose sapientemente protette contro l’omologazione e la banalizzazione grazie anche all’opera, l’entusiasmo e l’impegno delle giovani generazioni.
Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva tanto che – sottolinea la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Tra gli agricoltori custodi dei Sigilli, più della metà (56%) è composta da under 40 e il 15% ha addirittura meno di 30 anni con 1 azienda su 3 (32%) che si trova in aree di montagna e il 60% in Comuni con basso grado di urbanizzazione. Non è un caso infatti – continua la Coldiretti – che ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasca su quel 54% del territorio nazionale rappresentato dai piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, dove il patrimonio dell’enogastronomia sostenibile e a km zero è conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.
Tra i sigilli della biodiversità in Puglia si va dall’azzeruolo, piccolo frutto molto buono e gustoso ma poco conosciuto, viene chiamato "lazzeruolo", azzarruolo, azzaruolo, alla capa di morte, conosciuta come chepe de murte” o “Grucciolo”, questo cavolo rapa caratterizzato per la parte inferiore che somiglia ad una grossa rapa, dal mugnolo, considerato il cavolo povero dei contadini, progenitore del broccolo, oggi in pericolo rischia di scomparire, alla sporchia, una pianta parassita delle fave, in quanto si alimenta della clorifilla proprio di quest’ultima, dolce con un retrogusto leggermente amara e i contadini – aggiunge Coldiretti Puglia - la trasformarono in cibo prelibato dopo averla riscoperta, fino allo sponzale, appartenente alla stessa famiglia delle cipolle, sono dei piccoli bulbi con un fusto verde commestibile e ai cardoncelli, una verdura selvatica dal gusto leggermente dolciastro.
Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perché il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori.
I carabinieri recuperano 3707 beni culturali
Il Nucleo Carabinieri TPC di Bari, nell'ambito delle attività investigative avviate sulle regioni di Puglia e Basilicata ma con riflessi sull’intero territorio nazionale e all’estero ha restituito, nel corso dell’anno 2022, al patrimonio culturale italiano, un ingente numero di beni culturali a rischio di definitiva dispersione sul territorio.
L’attività operativa evidenzia, nel 2022, una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva. Sotto quest’ultimo profilo il Nucleo di Bari ha deferito all’Autorità Giudiziaria 119 persone per reati di ricettazione, violazioni in materia di ricerche archeologiche, contraffazione di opere d’arte, violazioni in danno del paesaggio ed altre tipologie di reato previste dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio e dal Codice Penale.
Sono state eseguite 26 perquisizioni domiciliari e locali che hanno consentito il recupero di 3.707 beni culturali (erano 2.009 nel 2021), di cui 5 di tipo antiquariale, archivistico e librario, 3613 reperti archeologici, 80 reperti paleontologici oltre a 9 opere d’arte contraffatte, per un valore economico stimato in € 2.811.500 per i beni autentici e di € 255.000 per quelli contraffatti, qualora immessi sul mercato come autentici.
Particolare impulso è stato dato alla tutela delle aree archeologiche. Infatti, il fenomeno che ancora oggi minaccia maggiormente il patrimonio culturale in Puglia
e Basilicata è sicuramente lo scavo clandestino che alimenta un traffico di reperti archeologici e numismatici di importanti proporzioni, intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. Provengono da queste due regioni, del resto, gran parte dei reperti archeologici nazionali (spesso di inestimabile valore storico-culturale) illecitamente trasferiti e venduti all’estero. In tale quadro, nel 2022, sono state adottate misure tese all’identificazione sia dei diretti responsabili degli scavi clandestini che dei fruitori dei beni archeologici estirpati dal territorio. Le molteplici indagini investigative hanno consentito il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 11 persone per lo specifico reato di scavo clandestino ma anche, attraverso l’attento monitoraggio delle piattaforme Marketplace ed e-commerce, ormai divenuti canali preferenziali per la compravendita di arte, il recupero di oltre 2600 reperti archeologici databili III e IV sec. a.C. con il contestuale deferimento di 55 persone per ricettazione di beni culturali appartenenti allo Stato.
In materia di tutela del paesaggio sono state incrementate le attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie abusive o realizzate in difformità rispetto ai progetti approvati in centri storici o comunque in aree sottoposte a vincolo e in tale contesto sono state denunciate 29 persone.
Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Bari ha permesso, altresì, di esprimere un’efficace e coordinata azione preventiva e di controllo in Puglia e Basilicata, così riepilogata:
- 40 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti antiquariali;
- 11 verifiche alla sicurezza anticrimine di musei, biblioteche ed archivi congiuntamente agli organi periferici del MiC con la finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi;
- 86 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle Soprintendenze, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dell'Arma Territoriale;
- 64 controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici;
- 522 controlli di beni culturali nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Tra le operazioni più importanti dell’anno, anche a livello nazionale, è sicuramente da menzionare “FREEZING” che ha consentito il rimpatrio, dall’Austria, del dipinto “Caritas Romana” di Artemisia Gentileschi.
La tela seicentesca, appartenente all’eredità del Conte Giangirolamo II Acquaviva, già conservato presso il Castello Marchione di Conversano (BA), era stato esportato illecitamente dal territorio nazionale nel tentativo di commercializzarlo all’estero. Due persone sono state indagate e deferite all’Autorità Giudiziaria per truffa ed esportazione illecita di beni culturali. Le stesse, avevano presentato il dipinto, nel 2019, per il tramite di un’agenzia di intermediazione toscana, all’Ufficio Esportazione (del Ministero della cultura) di Genova, dissimulando l’attribuzione alla pittrice italiana di scuola caravaggesca Artemisia Gentileschi (1593 – 1653), dichiarando un valore economico decisamente sottostimato e tacendo il legame pertinenziale storicamente documentato con contesti architettonici vincolati (Castello di Conversano e, successivamente, Castello Marchione di Conversano, risalente al sec. XVI-XVII), riuscendo così ad ottenere un attestato di libera circolazione viziato dalla erronea rappresentazione e valutazione dei fatti posti a base della decisione della Commissione consultiva.
I privati proprietari, avevano fatto così uscire dal territorio italiano il dipinto seicentesco a olio su tela (cm. 121x147) di straordinario pregio storico-artistico raffigurante Caritas romana (Storia di Cimone e Pero narrata da Valerio Massimo nel Factorum et dictorum memorabilium libri IX), già appartenente alla grande collezione d’arte del Conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona (1600 – 1665), che lo aveva commissionato alla pittrice romana intorno alla metà del ‘600, affidandolo ad una prestigiosa Casa d’aste austriaca per massimizzare il ricavo economico derivante dalla vendita all’estero dell’opera, che sarebbe così stata sottratta definitivamente e irrimediabilmente al patrimonio culturale nazionale.
Le indagini, dirette dalla Procura di Bari, consentivano i rintracciare il dipinto presso la Casa d’aste in Vienna, dove veniva sottoposto a sequestro in esecuzione di un Ordine Europeo di Indagine (OEI) emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari e in esecuzione di un provvedimento di freezing previsto dal Regolamento Europeo 1805/2018 ed altresì di un sequestro preventivo emessi dal GIP del Tribunale di Bari in accoglimento delle richieste degli inquirenti, consentendo - con il coordinamento dell’organismo europeo di cooperazione giudiziaria penale Eurojust e la collaborazione della Polizia austriaca - di recuperare e rimpatriare l’opera, salvandola dal meccanismo speculativo implicante la definitiva sottrazione del bene al controllo statale sui beni culturali, ovvero la sua perdita a seguito di commercializzazione all’estero.
Altra importante attività investigativa avviata e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, consentiva di individuare una preziosa collezione archeologica, consistente in 103 reperti di natura ceramica risalenti al periodo compreso tra il V sec. a.C. e il I sec. d.C., di inestimabile valore storico-culturale ed importantissimo valore economico, custodita all’interno della sala riunioni della sede centrale della Banca Popolare di Bari. Le investigazioni, che hanno accertato l’assoluta estraneità della nuova dirigenza, secondo l’impostazione accusatoria, afferiscono ad un’operazione di compravendita di reperti archeologici perfezionata nell’anno 2009 dall’allora Amministratore Delegato dell’istituto bancario, che aveva fatto approvare al consiglio di amministrazione dell’istituto la proposta di acquisto per un controvalore di centomila euro a favore di collezionista privato. Tuttavia la raccolta archeologica, pur essendo stata denunciata alla competente Soprintendenza dagli originari proprietari, non aveva mai ottenuto la dichiarazione di legittimità di possesso. Le indagini hanno infatti acclarato l’illecita provenienza della stessa che, a fronte di una prima denuncia di possesso presentata nel 1993 nel numero di 41 reperti in piatti e vasellame, di fatto veniva incrementata fino a 103 pezzi formalmente e fisicamente ceduti alla Banca Popolare di Bari.
L’intera collezione, quindi, essendo interamente appartenente al patrimonio dello Stato Italiano, non essendo mai stata dimostrata la legittima detenzione in data antecedente al 1909 (Legge 364/1909), veniva sequestrata preventivamente su decreto del G.I.P. di Bari.
In data 14 settembre 2022 nel corso di una cerimonia questo Nucleo restituiva alla Chiesa di San Giovanni Battista in Casanova del Comune di Leonessa (RI) quattro preziose reliquie consistenti in un frammento della mangiatoia che fu la culla di Gesù Cristo, un frammento del mantello di San Giuseppe sposo, una porzione della cintura in cuoio di San Francesco D’Assisi e un frammento di pelle di San Carlo Borromeo, rubati dalla stessa Chiesa il 4 febbraio 1994 e recuperate da personale di questo Nucleo nel 2002 a seguito di una perquisizione eseguita in Perugia presso l’abitazione di un antiquario del posto.
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