Redazione

Domande di attualità. Nel consiglio comunale del 5 giugno scorso il M5S, dato il lungo tempo trascorso dal precedente consiglio, tenutosi il 14 marzo, ha sentito l’esigenza di portare all’attenzione della massima assise cittadina una serie di argomenti che riguardano la vita pubblica della nostra città, proponendo quattro domande a cui l’attuale amministrazione è chiamata a rispondere. 

Nel consiglio comunale la proposta di argomenti importanti e di interesse pubblico sono configurate come “domande di attualità”, che ogni consigliere comunale ha il diritto di porre.
Il presidente del consiglio comunale non ha però ritenuto di “attualità” le suddette domande, in quanto non si configurava il loro carattere di urgenza, rimandandone la proposta al prossimo appuntamento sotto forma di interpellanza o interrogazione. 
Nonostante questa premessa il presidente ha comunque permesso una breve esposizione delle domande all’interno del dibattito sul Bilancio.
Ritenendo, da parte nostra, preminente non solo il carattere di urgenza ma anche di pubblico interesse, la necessità di fare chiarezza sugli argomenti da parte di questa amministrazione, proponiamo al giudizio della cittadinanza le domande proposte, corredate da alcune considerazioni critiche.
 
1- “PNRR: lo stato dei finanziamenti richiesti dal nostro Comune, alla luce delle difficoltà del Governo nazionale nella gestione dei fondi europei;”
Questa amministrazione ha improntato la sua politica principalmente sul reperimento di quanti più fondi possibili per intervenire sul nostro territorio; i finanziamenti richiesti assommano ad oggi a 31 milioni di euro. Se questa iniziativa, è in qualche modo dovuta, vista la possibilità di avere questi finanziamenti attraverso il PNRR, d’altro canto, alla luce delle difficoltà del Governo di mettere a terra tutti i progetti, nel caso che questi non fossero finanziati, il nostro Comune si troverebbe a far fronte con un proprio impegno di spesa ad una cifra così esorbitante, mettendo in pericolo le casse comunale, già ampiamente impegnate con gli anticipi di cassa in corso. Come pensa l’attuale amministrazione di prevenire questo pericolo?
 
2- “Estate mesagnese: si chiede di conoscere l’impegno di spesa del Comune;”
Da voci di corridoio sentiamo parlare di un impegno per la prossima estate di almeno 500 mila euro, con cui far splendere di notorietà la nostra cittadina, senza tacere il fatto che l’amministrazione vuol lasciare il segno in questa ultima estate di gestione. Non si rischia di lasciare un  segno negativo riguardo alle possibilità finanziarie del Comune? Non si rischia di lasciare un bel debito a tutta la comunità? Davvero il gioco vale la candela?
 
3- “Progetto “Umana Meraviglia”: a che punto siamo nella realizzazione del programma?”
A fronte della somma di 300 mila euro donati dalla Regione che ha nominato Mesagne capitale della cultura di Puglia, non si ha tuttora notizia di alcuna iniziativa prodotta dal vasto programma del progetto “Umana Meraviglia”. Per caso quei soldi confluiranno nel programma dell’estate mesagnese, cancellando definitivamente l’ambizioso progetto?
 
4- “Lavori AQP: a che punto sono e quando si prevede la fine dei lavori?”
Il disagio provocato dai percorsi ad ostacoli che i cittadini affrontano nel traffico quotidiano ormai da più di un anno, pone seriamente la domanda; interi quartieri bloccati dai lavori per settimane, l’inesistenza di programmazione di via alternative, la polvere che continuamente entra nelle case, stante l’assenza della loro bagnatura (obbligatoria per le imprese in qualsiasi lavoro stradale), pongono urgentemente la domanda. La gestione di questo mega appalto da parte dell’amministrazione apre tutta una serie di quesiti che qui, per brevità non porremo. Ma servirebbe sapere almeno quando finiranno questi lavori.
 
Pensiamo che queste siano le tematiche più urgenti su cui i cittadini chiedono di essere informati.
 
Il Movimento 5 Stelle

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Sottoscritti in Prefettura due Protocolli per la tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici e quattro Patti per la sicurezza urbana.

In data odierna il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, ha sottoscritto con il Presidente della Provincia ed il Sindaco di San Vito dei Normanni il “Protocollo per la tutela della legalità nel settore degli appalti”, e con i Sindaci di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Ostuni e San Pietro Vernotico il “Patto per la sicurezza urbana”.

Presenti alla stipula anche il Questore, Annino Gargano, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Leonardo Acquaro, ed il Comandante della Guardia di Finanza, Piergiorgio Vanni.

Con la sottoscrizione di tali importanti strumenti pattizi, sui quali il Ministero ha espresso il proprio nulla osta, si dà continuità all’attività di sensibilizzazione e prevenzione da tempo promossa da questa Prefettura nei confronti delle Amministrazioni Locali.

L’adesione della Provincia di Brindisi e del Comune di San Vito dei Normanni al “Protocollo per la tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici” segue, infatti, quella già effettuata, nei mesi scorsi, dai Comuni di Cellino San Marco, Cisternino, Latiano, Mesagne, San Pancrazio Salentino e Torchiarolo.

Tale intesa costituisce un presidio di legalità e trasparenza nell’impiego delle risorse pubbliche destinate alla realizzazione di opere pubbliche in vista, tra l’altro, degli ingenti finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nel documento sottoscritto sono state concordate misure idonee a garantire un più ampio ed incisivo esercizio dei poteri di verifica e controllo disposti dalla normativa di settore per prevenire e contrastare ogni tentativo di infiltrazione mafiosa.

Tra le misure previste vi è il rafforzamento delle verifiche preventive antimafia attraverso un’estensione delle informazioni a contratti pubblici aventi soglie di valore inferiore a quelle indicate dalla vigente normativa.

Al fine di prevenire ogni possibile forma di inquinamento criminale, nel Protocollo viene, altresì, previsto che le imprese aggiudicatarie devono assicurare le più ampie garanzie di affidabilità nell'esecuzione delle disposizioni contrattuali, specie di quelle a tutela della regolarità dei rapporti di lavoro e della sicurezza dei lavoratori.

 È stata, pertanto, prevista la possibilità, per l’Ente pubblico, di azionare la cd. clausola risolutiva espressa nel caso in cui le imprese, nell'esecuzione del contratto, si rendano responsabili di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro, nonché in presenza di determinati fatti di natura concussiva o corruttiva.  

Nel Protocollo viene, poi, posta particolare attenzione alla tracciabilità dei flussi finanziari ed al monitoraggio anche nella fase esecutiva dei contratti.

L’altro importante strumento sottoscritto è il “Patto per la sicurezza urbana” con il quale vengono individuate delle iniziative ritenute efficaci per la tutela della sicurezza pubblica nei contesti territoriali di Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, Ostuni e San Pietro Vernotico, nei quali, anche di recente, si sono verificati episodi di illegalità.

Quelli odierni fanno seguito ad analoghi Patti sottoscritti nel 2022 con il Sindaco di Brindisi e la Commissione straordinaria di Carovigno.

L’intesa, elaborata in linea con le indicazioni del Ministero dell’Interno, ha la finalità di migliorare il livello di sicurezza nei Comuni interessati attraverso la definizione di linee comuni d’azione per meglio rispondere a manifestazioni di criminalità e illegalità, spesso strettamente correlate al disagio sociale.

Le linee d’azione, declinate nel Patto, riguardano la prevenzione ed il contrasto alla criminalità, la promozione e tutela della legalità, la promozione ed il rispetto del decoro urbano, la promozione dell’inclusione, della protezione e della solidarietà sociale.

A tal fine, vengono previste forme crescenti di sinergia tra Forze dell’Ordine e Polizia Locale, attraverso il miglioramento degli scambi informativi, la predisposizione di azioni congiunte di contrasto a situazioni di illegalità e la possibilità di interconnessione delle rispettive sale operative.

L’adesione al Patto consentirà ai Comuni di avanzare richieste di accesso ai finanziamenti statali per installare nuovi impianti di videosorveglianza che rappresentano fondamentali strumenti per prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, ma anche per promuovere il rispetto del decoro urbano.

Il Prefetto, nel rimarcare, ancora una volta, l’importanza dei due documenti pattizi sottoscritti, ha espresso grande soddisfazione per il positivo riscontro avuto dagli Amministratori Locali ai quali ha rivolto il proprio apprezzamento.

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Inizio con il botto per la 27esima edizione della kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” organizzata dall’associazione Una Valle di Libri con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni. Si parte ufficialmente a fine giugno con quattro anteprime di grande livello letterario e di attualità. Tante le novità dell’edizione 2023. La prima è costituita dal “Premio Una Valle di Libri”, che verrà consegnato durante le serate a personalità del panorama nazionale, che si sono contraddistinte durante l’anno in corso. La seconda riguarda un’ampia pagina dedicata all’inclusione, con libri dalle tematiche rilevanti che arrivano dal territorio pugliese. Le iniziative si svolgeranno come di consueto nel Chiostro di Palazzo San Francesco in Piazza della Libertà con inizio alle ore 21.00.

La kermesse si aprirà ufficialmente il 23 giugno con un talk show dedicato al conflitto tra Russia e Ucraina. Ospite del salotto letterario della “Città Bianca” l’inviato di guerra del Tg2 Giammarco Sicuro che presenterà il suo libro “Grano, storie e persone da una guerra vicina” (Gemma Editore). A confrontarsi con l’autore Nadia Spinelli e Anna Rosa Gallo.

Il 24 giugno, un libro dal tema storico scritto da Carmine Pinto per Laterza editore dal titolo: “Il brigante e il generale”. A dialogare con l’autore il prof. Pierangelo Buongiorno. Il 25 giugno nel chiostro di Palazzo San Francesco, approderà un volto noto del giornalismo sportivo e musicale italiano, Marino Bartoletti che presenterà con il giornalista Leo Petrocelli de “La Gazzetta del Mezzogiorno”: “La discesa degli Dei” (ed. Gallucci). L’ultimo appuntamento con l’anteprima di “Un’emozione chiamata libro” è fissato per il 27 giugno 2023 con Simona Baldelli e il “Pozzo delle bambole” (ed. Sellerio). A dialogare con l’autrice ci sarà la ostunese Giovanna Nosarti.

L’associazione Una Valle di Libri – afferma il presidente Flavio Cellieè davvero orgogliosa di tornare a realizzare per il secondo anno consecutivo la storica manifestazione letteraria dell’estate ostunese “Un’emozione chiamata libro”. Il nostro ringraziamento va alla commissione prefettizia che ci ha affidato l’incarico e alla nuova amministrazione guidata da Angelo Pomes, che ci ha confermato la realizzazione dell’iniziativa. Il ringraziamento, mio personale e quello dei soci, va a tutte le persone che stanno lavorando in questi giorni per la realizzazione della rassegna giunta alla sua 27esima edizione, nella quale abbiamo cercato di essere fedeli alla sua mission, cercando di considerare l’ampia gamma di interessi dei lettori: se il libro è un patrimonio comune della società, nessuno deve considerarsi escluso”.

Dopo le anteprime di giugno, la rassegna riprenderà il 13 luglio con Carlo Greppi. Tra gli ospiti che hanno accettato l’invito Alceste Ayroldi, Andrea Pomella, il generale Luciano Garofalo, Tea Ranno, Antonio Caprarica e tanti altri. Due serate speciali saranno dedicate rispettivamente al grande Campione del Mondo (1982) Paolo Rossi ed al genio di Massimo Troisi.

Tra i partner dell’iniziativa vanno ringraziati per la collaborazione l’hotel "La Terra" e Todo Modo, "Carella Ceramiche", trasporti "Antico", “Typicus”, Ostuni Touring e Grafiche Nacci.

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Il 10eLotto premia la Puglia con vincite complessive di 40mila euro: come riporta Agipronews, si festeggia a Massafra, in provincia di Taranto, con un 9 da 20mila euro, a cui si aggiunge un 7 sempre da 20mila euro indovinato a Guagnano, in provincia di Lecce. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 21,5 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 1,7 miliardi dall'inizio dell'anno.

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Nel prossimo fine settimana, in tutte le province italiane, il dipartimento “Legalità Sicurezza Immigrazione”, di concerto con il dipartimento “Tutela Vittime”, sta organizzando una serie di iniziative, con banchetti, flash mob, volantinaggi, per sensibilizzare la cittadinanza alla richiesta di sicurezza e legalità e per ringraziare l’operato delle nostre Forze dell’Ordine.

         “ FdI, con i suoi massimi vertici nazionali e regionali” , - dichiara Cesare Mevoli, Dirigente Nazionale di FdI  e responsabile per la Puglia del dipartimento -  “ ritiene che la sicurezza sia uno dei presupposti del vivere civile e sia a fondamento del concetto stesso di libertà”.

     A pochi mesi dall’insediamento del Governo a guida Giorgia Meloni, sono già tante le cose fatte:

  • con la Legge n. 199/22 abbiamo confermato l’ergastolo ostativo nei confronti di mafiosi e terroristi;
  • con la Legge n. 50/23 abbiamo reso reato universale il ruolo degli scafisti e di quanti sono parte di organizzazioni che trafficano con l’immigrazione clandestina;
  • abbiamo sancito la procedibilità d’ufficio per tutti i reati che siano aggravati dal metodo mafioso o da finalità di terrorismo;
  • abbiamo previsto ben 6000 nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine;

          Per tutto questo, per ringraziare i sacrifici e l’impegno quotidiano degli uomini e donne in divisa, e per diffondere ai cittadini le nostre idee sull’argomento, sabato 10 giugno p.v., alle ore 10,30 saremo in Piazza Santa Teresa, di fronte alla Prefettura, luogo simbolico e sede di lavoro del Prefetto, - che tutte le forze dell’ordine soprassiede e coordina, - e con il nostro materiale informativo, faremo sentire forte la richiesta di legalità.

     All’appuntamento, oltre a Cesare MEVOLI, prenderanno parte il Commissario provinciale di FdI, Consigliere Regionale Luigi CAROLI, e la responsabile regionale del Dipartimento Tutela Vittime Cinzia PELLEGRINO.

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Peronospora e danni ai vigneti causati dal maltempo. Galante  chiede audizione dell’assessore Pentassuglia e delle associazioni di categoria

“A causa delle violenti piogge che nei giorni scorsi si sono abbattute sul versante orientale della provincia di Taranto, è andato perso oltre l’80% del prodotto vitivinicolo e quasi il 100% di uva da tavola.   La situazione è resa ancora più complicata dalla peronospora che sta attaccando i vigneti, come denunciato anche dalle associazioni di categoria. È necessario agire il prima possibile per dare ristoro ai nostri agricoltori”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante  che chiede in commissione  agricoltura l’audizione urgente dell’assessore all’Agricoltura Pentassuglia e delle associazioni di categoria per capire quali azioni siano state attivate per il ristoro degli agricoltori. 

Chiediamo anche di attivare - continua Galante - per il tramite dei competenti uffici provinciali tutti gli adempimenti del caso, per formulare la proposta al Ministero delle Politiche Agricole per l’emanazione del decreto di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento avverso e di deliberare con urgenza, laddove sussistano le condizioni, la richiesta di stato di calamità naturale al Ministero. Ai nostri agricoltori  - conclude Galante - va dato un sostegno economico visti gli ingenti danni subiti  e siamo sicuri che la Giunta attiverà il prima possibile tutte le procedure necessarie”.

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Inter Club Mesagne “Sandro Mazzola”, cuori nerazzurri in trepidazione per la finale del 10 giugno sul maxischermogratuito all’interno del Salento Fun Park.

A qualche ora dalla fatidica finalissima di Champions League tra Inter e Manchester City, l’Inter Club Mesagne “Sandro Mazzola” rinnova l’invito per seguire tutti insieme la partita dal maxischermo del Salento Fun Park, con alcune raccomandazioni importanti.

Queste le parole del presidente Mario Nacci: “Con il cuore e con la mente staremo lì, in quello stadio, insieme ad i nostri eroi, a vivere attimo per attimo questa emozione. Mai Mesagne e Istanbul sono state così vicine! Comunque vada, sarà un successo, recita un detto popolare, per noi popolo nerazzurro è già stato un successo giungere fin qui a disputare una finale che, solo qualche mese fa era inimmaginabile. Una finale ambita dalle migliori squadre europee.A cullare un sogno (e non un'ossessione) saremo noi tifosi nerazzurri. Al triplice fischio dell'arbitro, a prescindere dal risultato, ci alzeremo in piedi ad applaudire e ringraziare i nostri Campioni. E sarà una festa quella di sabato sera al Salento Fun Park di Mesagne. Tutti noi con le nostre famiglie, con la stessa casacca, accomunati nel vivere le stesse sensazioni.... Mi preme fare un appello a chi parteciperà all'evento, agli ospiti che abbiamo invitato per l'occasione: dimostriamo con i fatti e non solo a parole il nostro grado di civiltà e cultura sportiva. Atteniamoci scrupolosamente alle direttive impostaci, che sono poche ma fondamentali. Evitiamo l'esplosione di fuochi d'artificio o materiale esplodente di qualsiasi entità, attività queste assolutamente vietate e sanzionabili penalmente. Mi preme ribadire un'altra raccomandazione: in considerazione del sold out verificatosi, chi non è in possesso del regolare invito non ci costringesse a non concedere l’accesso. Grazie a tutti per la collaborazione e che sia una festa dello Sport. Mai Mesagne ed Istanbul sono state così vicine: Forza Inter”.

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MOVIMENTO “PER OSTUNI“ – SI RIAPRANO I BAGNI PUBBLICI, INACCETTABILE LA CHIUSURA IN UNA CITTÀ TURISTICA.

Il Movimento “Per Ostuni” segnala, tra le diverse criticità che stanno oramai affliggendo la città da un anno e mezzo a questa parte, quella riguardante i bagni pubblici, che, incredibilmente, continuano a restare chiusi.

Una situazione insostenibile, che crea un notevole disservizio non solo agli Ostunesi ma anche alle migliaia di turisti che affollano la città bianca. Molte sono le lamentele da parte degli operatori commerciali e dei fruitori  dell’area mercatale, che vedono ormai da mesi l’impossibilità di fruire dei servizi igienici.

Stessa situazione già allarmante e che rischia di diventare esplosiva in vista dell’estate. Nell’area circostante la villa comunale, con relativo aumento del degrado, i bagni, sono chiusi, in quanto, gli operatori che si occupavano della pulizia degli stessi, sono stati “mandati a casa” dallo scorso settembre.

Riteniamo inaccettabile che da mesi, in una città come Ostuni, impegnata nel difficile percorso di destagionalizzazione turistica, si viva qualcosa di simile.

In vista dell’ormai prossimo periodo estivo, che coinciderà, ovviamente, col ritorno di un enorme flusso turistico, non osiamo neanche immaginare cosa potrebbe accadere se i servizi igienici presenti in città dovessero rimanere ancora inagibili.

Speriamo che la nostra voce, e quella degli Ostunesi, giunga al neo insediato Sindaco, affinché intervenga celermente nel ripristinare il decoro, consentendo anche il ritorno a lavoro del personale, assicurando la loro presenza già da subito.

Ostuni, in questi giorni si sta presentando ai migliaia di turisti che la affollano priva di questo fondamentale servizio e ciò non è più possibile accettarlo.

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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, LA MAPPA DEI FENOMENI CRIMINOSI PROVINCIA PER PROVINCIA.

Sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare, per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi, quando avvengono i furti, quali sono mezzi e prodotti maggiormente appetibili e come è strutturata la ‘filiera’ della ricettazione per ‘economizzare’ e rendere più sinergiche le attività di polizia, rassicurando le vittime circa l’anonimato della denuncia non restando isolati. E’ quanto emerso in occasione del confronto organizzato da Coldiretti Puglia, con  il presidente regionale Savino Muraglia e il direttore regionale Pietro Piccioni che hanno potuto illustrare la mappa della criminalità in Puglia al Sostituto Procuratore nazionale Antimafia Giuseppe Gatti, a cui hanno partecipato il segretario generale della Camera di Commercio, Angela Partipilo, Irene Canfora, Ordinario di Diritto Agrario dell’Università di Bari, Colomba Mongiello dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, Antonia Bellomo, Prefetto di Bari, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia ed il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

BARI E BAT

Non si arresta la strage di ulivi nelle campagne con piante danneggiate, atti vandalici, danni e furti di olivi secolari che hanno spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza.

Dai furti di animali a fini estorsivi fino ad arrivare all’uccisione degli stessi, la criminalità strisciante nelle campagne di Bari e BAT minaccia di aggravarsi con i furti  di tubi e idratanti, fino al saccheggio o al danneggiamento dei pozzi artesiani.

Nel periodo della raccolta delle olive, i predoni delle campagne fanno razzia di olive che come diamanti andrebbero sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi.

I mandanti dei gruppi criminali sono italiani anche se spesso si avvalgono di ‘manodopera’ straniera. Depredano gli oliveti del barese, della BAT. In 2/3 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via. Gli agricoltori, ormai per il terzo anno consecutivo, sono vittime di un fenomeno che si sta consolidando e aggravando nel tempo.

I frantoi sono costretti ad avvisare la Questura prima di far partire i camion di olio extravergine alla volta delle varie destinazioni italiane per farli scortare fino all’imbocco dell’autostrada, eppure questa è la situazione nella BAT e soprattutto ad Andria, culla dell’olivicoltura pugliese. Il fenomeno che si ripete ogni anno mette a repentaglio l’incolumità stessa degli olivicoltori, costretti a fare ronde diurne e notturne. Le forze dell’ordine hanno un territorio assai vasto da presidiare, pertanto ampie zone non sono pattugliate. Stessa sorte subiscono mandorle, uva da tavola, uva da vino, perché i gruppi criminali seguono la stagionalità delle produzioni.

FOGGIA

I comuni maggiormente interessati da questo problema sono Cerignola, Lucera, Orta Nova, Torremaggiore, San Severo, San Marco in Lamis, S. Giovanni Rotondo, Poggio Imperiale, ma il fenomeno è diffuso su tutto il territorio provinciale, con una recrudescenza di fenomeni estorsivi con aggressioni che si stanno verificando a Manfredonia.

La tipologia di furti risulta essere di varia natura. Si passa dalla sottrazione del raccolto dalle piante in campo, dagli asparagi ai carciofi, alle aggressioni per il furto dei mezzi agricoli e/o delle attrezzature e/o del bestiame, dei raccolti già messi su cassoni, o addirittura alla sottrazione dei cavi di rame e del ferro. Molto diffusa è la razzia dei mezzi agricoli con la successiva richiesta di riscatto. Si moltiplicano i furti di rame, cavi elettrici e telefonici in campagna con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni ortofrutticole che hanno bisogno di acqua. La criminalità mette le mani anche sulle reti di distribuzione irrigua del Nord Fortore del Consorzio per la bonifica della Capitanata, dopo i furti e i danneggiamenti a pozzi artesiani ed aziende agricole che si sono moltiplicati nelle ultime settimane in tutta la Puglia.

Le campagne foggiane sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile.

TARANTO

Raid nei vigneti in provincia di Taranto dove oltre al furto delle barbatelle, ora a sparire, complice il buio della notte, i pali in acciaio degli impianti viticoli. Si registrano furto di mezzi agricoli in aumento soprattutto nell'area orientale e fenomeno di questi giorni il furto delle balle di fieno dai campi durante la notte nell'area foraggiera soprattutto nell’area zootecnica di Mottola. Per non parlare del taglio dei ceppi e dei tendoni dell’uva da tavola e da vino e dei furti di produzioni agricole di pregio che stanno interessando sia la zona orientale a Manduria, Sava, Maruggio che quella occidentale, con in testa Castellaneta, Palagiano e Ginosa.

BRINDISI

I raid nelle campagne con il furto di pali di acciaio dei vigneti sono un fenomeno che prima si registravano solo di notte, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. Si stanno moltiplicando le segnalazioni di scarico notturno di rifiuti nei campi, compreso Eternit e copertoni, mentre gli agricoltori vengono multati e obbligati a provvedere alla rimozione con ditte specializzate.

Si segnalano furti di carciofi, ortaggi, mezzi agricoli quali trattori, scopatrice, furgoni, oltre alla recrudescenza del fenomeno dei furti di ulivi e uva. I mezzi agricoli sono rubati soprattutto durante le ore diurne, nel pieno dello svolgimento delle attività agricole e all’imbrunire si registra il maggior numero di furti di olive.

LECCE

La maggiore incidenza di furti in aree rurali in provincia di Lecce si verificano nell’hinterland della città capoluogo, in particolare nei comuni confinanti con Lecce e immediatamente vicini al confine con la provincia di Brindisi. In questi comuni si sono verificati numerosi casi di furti di pali tutori sia di vigneto che di oliveto, furti di piante di olivo appena trapiantate e di tubi di irrigazione, compreso anche alcuni attrezzi agricoli.

Altri casi si sono verificati nella zona del Capo di Leuca, con irruzioni notturne nelle aziende e furto di gasolio agricolo ed attrezzature.

 

MAFIA: COLDIRETTI PUGLIA, DA CAMPI A SUPERMARKET BUSINESS DA 25 MLD; VALORE AGRICOLO E AGROALIMENTARE IN PUGLIA OLTRE 8MLD EURO

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Dai campi ai supermercati l’agroalimentare è diventato un settore prioritario di investimento della malavita con un business criminale che ha superato i 25 miliardi di euro sul territorio nazionale, con la criminalità spicciola che in Puglia è divenuta la ‘porta d’ingresso’ principale nella vita imprenditoriale degli agricoltori. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione del confronto del presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia e del direttore regionale Pietro Piccioni, con il Sostituto Procuratore nazionale Antimafia Giuseppe Gatti, a cui hanno partecipato il segretario generale della Camera di Commercio, Angela Partipilo, Irene Canfora, Ordinario di Diritto Agrario dell’Università di Bari, Colomba Mongiello dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, Antonia Bellomo, Prefetto di Bari, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia ed il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

“L’agricoltura pugliese è particolarmente appetibile – ha affermato Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia – perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione che nel 2022 ha raggiunto, nonostante le minacce del clima e della siccità, il valore di oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile e oltre 5 miliardi di valore dell’agroalimentare”.

La malavita comprende la strategicità del settore in tempo di crisi economica perché – sottolinea la Coldiretti – consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana delle persone. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – continua la Coldiretti – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

Le mafie – continua Coldiretti – operano attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea. “Ma – ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia – viene condizionato anche il mercato della compravendita di terreni e della intermediazione e commercializzazione degli alimenti stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati e ristoranti sviluppando un business criminale stimato in oltre 25 miliardi di euro dall’Osservatorio Agromafie”.

Ma la criminalità spicciola rende difficile la quotidianità degli imprenditori in campagna, con i raid che sono un fenomeno ormai senza soluzione di continuità da anni e costringono gli agricoltori a vigilare di notte, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. Si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna – aggiunge Coldiretti Puglia - con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole che hanno bisogno di acqua.

Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati – segnala Coldiretti Puglia - lasciano le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali, furti di prodotti in campo e delle piantine resistenti a Xylella appena messe a dimora, taglio di ceppi di uva da vino Primitivo, di uva da tavola e tiranti di tendoni, sabotaggi di cantine, taglio e furti di ulivi secolari, sono solo alcuni degli atti criminosi a danno degli agricoltori.

Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano – insiste Coldiretti Puglia - neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole, anzi si moltiplicano i fenomeni criminali con furti di mezzi, prodotti agricoli e chilometri di fili di rame, smaltimento di rifiuti di ogni genere nei campi, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile.

Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – affefma Coldiretti Puglia - perché molto apprezzati dai mercati. Infine sradicano e portano via gli olivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca. I furti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne.

La guerra in Ucraina con gli insostenibili rincari delle materie prime e del carrello della spesa hanno aggravato – denuncia Coldiretti Puglia -  le distorsioni dal campo alla tavola in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo. L’approvazione delle norme contro le pratiche sleali nel commercio alimentare rappresenta una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo. Con il nuovo provvedimento fortemente sostenuto da Coldiretti è scattato lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti. Si realizza così un percorso virtuoso finalizzato a garantire una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera proprio in un momento in cui molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali di Natale.

I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

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Giornata Mondiale degli Oceani 2023: Laura Paladini, Vanessa Ciaula e Michela Fiandese, le vincitrici della terza edizione del “Premio ArpAmare”. Tre donne, Laura Paladini, Vanessa Ciaula e Michela Fiandese, le vincitrici della terza edizione del “Premio ArpAmare”, concorso di arti visive “Prospettiva Blu: un mare d’arte in Puglia” destinato agli iscritti e diplomati alle Accademie pugliesi, tenutosi nel Campus Cosimo Lacirignola della sede italiana del Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei (Ciheam Bari), in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani 2023. Il convegno Conoscere, comprendere, convivere, in particolare, ha posto l’accento sulla necessità di promuovere un movimento globale che riaccenda l'impegno collettivo soprattutto delle nuove generazioni e favorisca la cooperazione, a tutti i livelli, per la protezione e la salvaguardia degli oceani.

L'evento di grande rilevanza, organizzato dal Ciheam Bari e dall'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell'Ambiente (Arpa Puglia), ha enfatizzato l’importanza di approfondire la conoscenza degli oceani, comprenderne le dinamiche e i delicati equilibri che li caratterizzano. È stata, inoltre, sottolineata la necessità di promuovere una convivenza armoniosa con questi preziosi ecosistemi, poiché la loro salute incide direttamente sulla nostra sopravvivenza.

«Manifestazioni come quella odierna hanno lo scopo di sensibilizzare governi, aziende, consumatori e soprattutto i giovani affinché ci si orienti su scelte consapevoli e sostenibili» –le parole del direttore del CIHEAM Bari, Maurizio Raeli- «Il CIHEAM Bari, attraverso la sua sede di Tricase, è impegnato in numerose iniziative di ricerca, cooperazione territoriale e transfrontaliera tramite i suoi tre strumenti istituzionali: formazione, ricerca e cooperazione allo sviluppo. Seppur con contributi diversi, tali attività aiutano a definire un modello di sviluppo sostenibile delle comunità costiere che, in linea con i principi della Blue Economy, vuole avere l’ambizione di essere trasferibile a tutto il Bacino del mediterraneo. È necessario agire subito e tutti quanti insieme se vogliamo salvaguardare la biodiversità degli oceani».

La giuria, presieduta dal critico d’arte Pietro Marino, ha assegnato i premi con le seguenti motivazioni:

1° premio; Motivazione: Laura Paladini con l'opera Sguardi nel blu: la sfida di preservare il mare della Puglia. L'opera rappresenta un pannello che, attraverso una brillante gamma cromatica di tonalità blu, sottolinea il problema del consumo di plastica, con l'aggiunta di scritte dorate che richiamano le coste pugliesi di maggiore interesse naturalistico.

2° premio; Motivazione: Vanessa Ciaula con l'opera Inchiostro. L'artista utilizza una sofisticata tecnica di stampa giapponese per esaltare il polpo come simbolo della natura locale. Sfruttando materiali biologici come l'inchiostro di seppia su una delicata carta di riso, l'opera coniuga l'aspetto ambientale con l'espressione artistica.

3° premio; Motivazione: Michela Fiandese con l'opera Inprinting. L'autrice unisce la cultura dell'impronta, comune sia all'etologia, sia all'arte contemporanea, per evocare tracce di vitalità dell'ecosistema marino. Al centro dell'opera, la riscrittura manuale dell'incipit del romanzo Il vecchio e il mare di Hemingway, ne conferisce un valore concettuale.

La giuria ha, inoltre, deciso di assegnare una menzione speciale alle opere che hanno suscitato un’attenzione particolare durante la selezione dei vincitori. Tali opere sono: Emergency di Marina Caggiula, Chrysaura di Emily D'Agostino, Il Mare dell'eternità di Xiuwen Guan, Sette Mari di Caterina Maiullari, Non ci sono ali di Sara Rizzo e Mini bag Medusa di Valentina Stella.

«È stata una manifestazione ricca di appuntamenti anche quella di quest’anno, che ha posto l’attenzione sull’importanza di tutelare i nostri mari e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni – ha ribadito Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia –. Giunto alla terza edizione, il premio ArpAmare, che ha tra gli obiettivi la valorizzazione dell’ambiente e del territorio. L’impegno scientifico dell’Agenzia, che si occupa di proteggere dal punto di vista ambientale il nostro mare, ben si coniuga con una divulgazione efficace, la sola capace di raggiungere in modo diretto tutti i cittadini, veri protagonisti del cambiamento. Investire nella promozione culturale è infatti fondamentale per poter valorizzare il grande capitale naturale della nostra regione».

Alla manifestazione sono intervenuti, tra gli altri, Vincenzo Leone, ammiraglio della Direzione Marittima di Bari, Rosanna Quagliariello del Ciheam di Bari, Francesca Lombardi, Arpa Puglia, Stefano Piraino dell’Università del Salerno, Massimo Zuccaro del Ciheam Bari, Nicola Ungaro, direttore del Centro Regionale Mare, Alessandro Vanoli, storico e scrittore.

«Sono molteplici le attività che la Regione Puglia, tramite l’assessorato all’ambiente, ha realizzato per tutelare i nostri mari -le parole dell’assessora regionale Anna Grazia Maraschio- Non a caso la nostra regione può vantare il mare più pulito d’Italia. È bene ricordare che non è sempre stato così, la Puglia spesso era una maglia grigia o qualche volta anche nera da questo punto di vista. Poco alla volta, grazie allo sforzo corale di tutti, comprese le imprese che hanno adottato misure più innovative, è arrivato questo trionfo dell'intera comunità.  La quale ha capito che il mare è la sua risorsa più importante in questo momento, con maggiore possibilità di sviluppo».

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