Redazione

Nelle scorse ore il Sindaco Antonello Denuzzo ha definito, in accordo con le liste della coalizione, la nuova Giunta. La squadra di governo si presenterà ufficialmente alla Città lunedì 29 maggio alle 11.00 a Castello.

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Gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne, al termine di una meticolosa ed accurata attività d’indagine, hanno identificato e deferito all’A.G. due persone resisi responsabili in concorso, del reato di truffa effettuata tramite la pubblicazione di un annuncio, su un noto sito internet, della vendita di un automezzo. I presunti truffatori per il tramite di messaggistica WhatsApp, utilizzando false generalità, si facevano accreditare una consistente somma di denaro su una carta poste-pay.

In questi ultimi mesi, diverse sono state le denunce di truffa presentate presso gli uffici di Polizia: dalla truffa del finto incidente occorso ad un famigliare, alla stipula di un’assicurazione online risultata poi falsa, all’acquisto online di diversa tipologia di merce mai recapitata, per giungere ai contatti di finti operatori di istituti bancari o postali che inducevano i malcapitati a comunicare le credenziali e la password di propri conti correnti.

Pertanto, costante è l’attività investigativa e repressiva degli operatori della Polizia di Stato della provincia di Brindisi voluta dal Questore Annino Gargano, unitamente all’attività di informazione e prevenzione di tali reati.

Al fine di evitare di incorrere in analoghi episodi ingannevoli, quali il trading on-line, acquisti in rete, frodi bancarie/postali, la Polizia di Stato consiglia:

Lo strumento più diffuso per le truffe attraverso il telefono o pc è quello del trading on-line attraverso telefonate, sms, o piattaforme social, i truffatori possono contattarti per proporti investimenti vantaggiosi: interrompi immediatamente la telefonata.

  • Custodisci il tuo numero e comunicalo solo alle persone di cui ti fidi;
  • Scegli una password complessa per sbloccare il dispositivo;
  • Evita di fornire informazioni personali (nome, cognome, indirizzo, numero del telefono di casa o del cellulare) a chi conosci nelle chat telefoniche poiché non hai modo di verificare la sua buona fede;
  • Non accettare promesse di vantaggi immotivati, premi o offerte troppo vantaggiose che arrivano tramite messaggi da numeri sconosciuti;
  • Non richiamare numeri sconosciuti da cui provengono squilli, o chiamate mute. Se non sai chi ti chiama è meglio non rispondere né tanto meno richiamare.

 

Per i tranelli degli acquisti in rete:

  • verificare le politiche di vendita e le condizioni di recesso, i tempi di consegna, i costi e le spese di spedizione;
  • accertare la reale identità del venditore anche attraverso una semplice ricerca in rete;
  • verificare l’attendibilità del sito;
  • prediligere negli acquisti l’utilizzo di carte prepagate;
  • munire il dispositivo con il quale si naviga di un buon software antivirus ricordando di aggiornarlo regolarmente.
  • Diffida dalle offerte sugli acquisti che possono apparire eccessivamente vantaggiose.

Per i tentativi di frodi bancarie bisogna prestare attenzione a telefonate, SMS, messaggi di Whatsapp, e-mail che potresti ricevere da finti operatori bancari e che contengono richieste sospette.  

  • non comunicare mai i tuoi dati (codice utente, password/ pin dispositivo, dati della tua carta di credito o di debito);
  • non accettare mai di trasferire denaro, la tua banca non ti proporrà mai di farlo e non ti chiederà mai di fornire le tue credenziali tramite link contenuti in SMS o messaggistica istantanea;
  • fai attenzione ai messaggi sospetti;
  • fai attenzione alle telefonate sospette;
  • utilizza solo le piattaforme e le App ufficiali.

Se dovessi ricevere messaggi o chiamate sospette riaggancia e chiama automaticamente la tua banca per segnalare l’episodio.

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La Polizia di Stato di Brindisi, nella giornata di ieri, ha arrestato un trentasettenne residente in questa provincia, ricercato in campo internazionale, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle Autorità di Malta, poiché lo stesso sarebbe ritenuto responsabile in concorso di traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e cannabis.

 Difatti, nel novembre 2020, l’odierno indagato era stato rintracciato sulle coste maltesi a bordo di un peschereccio utilizzato per l’importazione di consistenti quantitativi di stupefacente, dopo essersene approvvigionato dalla vicina Sicilia. 
 
 

MIGRANTI: COLDIRETTI PUGLIA, "ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA” A LECCE; NEI MERCATI CONTADINI IN DIFESA DI CHI LAVORA LA TERRA. 

“Abbiamo riso per una cosa seria” a Lecce, dove gli agricoltori di Campagna Amica nei mercati contadini, assieme ai volontari di Focsiv, offrono in beneficienza pacchi di riso 100% italiano della Filiera degli agricoltori italiani per sostenere un unico grande progetto che sostiene 32 interventi diversi in 25 Paesi di quattro continenti – Africa, Asia, America Latina ed Europa – in difesa di chi lavora la terra. L’iniziativa è stata organizzata il 27 e 28 maggio, in occasione della 21^ edizione della Campagna nazionale della Focsiv insieme a Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, in favore dell'agricoltura familiare in Italia e nel mondo.

Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati – denuncia Coldiretti Puglia - dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato.

Il modello di agricoltura familiare, al centro della Campagna ‘Abbiamo RISO per una cosa seria’, è una sfida su cui investire e da esportare ed è possibile grazie anche all'alleanza tra mondo agricolo ed una Federazione di volontariato come Focsiv. Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli anche in provincia di Lecce hanno posto al centro la persona per costruire una agricoltura di straordinaria qualità con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo ma anche percorsi di accoglienza per i migranti.

Un grande progetto che ha sostenuto in Italia il Villaggio solidale, realizzato insieme a Coldiretti in Puglia già nel 2016 proprio in provincia di Lecce, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale dei prodotti agricoli.

L’apporto del lavoro straniero è pari circa a 1/4 del totale delle giornate di lavoro dichiarate dalle aziende – insiste Coldiretti Puglia - quindi, quasi un quarto dell’agricoltura è nelle mani degli stranieri in termini di contributo al lavoro. Sono i lavoratori stranieri che contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola italiana e rappresentano una componente indispensabile per garantire in molte aree del Paese i primati del Made in Italy alimentare, nostro vanto nel mondo.

È, soprattutto, il loro impiego nei campi che, come hanno più volte sottolineato Coldiretti e FOCSIV, va salvaguardato da inquietanti fenomeni di sfruttamento del lavoro che umilia e piega la dignità degli uomini, gettando un'ombra su un settore che ha scelto la strada dell’etica e dell'attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale.

Tutti insieme uniti per contrastare fenomeni, in Italia e nel resto del mondo, come il caporalato bianco, il lavoro nero e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi e provoca l’abbandono delle terre e il loro l’accaparramento da parte delle multinazionali e delle finanziarie.

 

Grave pericolo lungo la Statale 7 a causa di un'autovettura con a bordo due persone anziane che viaggiavano contromano in direzione Brindisi. Sul posto è intervenuta la polizia locale fo Mesagne. Gli agenti però non hanno intercettato il mezzo che, secondo alcune testimonianze, sarebbe uscito dallo svincolo per San Vito dei Normanni. 

Grazie Segretario Bombardieri per le parole di vicinanza che hai espresso alle nostre sfide e battaglie. Averti a casa nostra, fra noi, è stata la conferma di un percorso nuovo, nei valori di sempre della Uil: il Sindacato delle persone. 

Grazie all’Amministrazione Comunale di San Pancrazio ed alla Associazione Pancrazio Gennaro per aver proposto alle nuove generazioni l’esempio di un uomo che ha dedicato al sociale la sua vita come Pancrazio Gennaro.

Grazie alle tante donne e uomini della Uil di Brindisi presenti all’evento di oggi che hanno reso la giornata una vera festa del nostro Sindacato. I loro volti sono gli stessi che da anni, nelle battaglie di ogni giorno, permettono alla Uil di essere accanto a tutti, per il bene di tutti. 

Avanti così!

UIL BRINDISI

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Piano idrico-irriguo, Cia e Copagri: “Plauso a Emiliano, ora il presidente completi la svolta”. Sicolo e Palermo: “Grazie alla protesta CIA-COPAGRI, arrivano le prime risposte. Adesso i Consorzi”.

“Il piano di investimenti annunciato da Michele Emiliano e la sua azione decisa nei confronti del Governo e della cabina di regia sul tema delle infrastrutture idrico-irrigue necessarie alla Puglia meritano un plauso, da estendere agli assessori Pentassuglia e Piemontese che hanno lavorato in stretto raccordo. Si tratta di una prima e importante risposta a quanto abbiamo chiesto al presidente della Regione Puglia lunedì 22 maggio, nel corso dell’incontro seguito al nostro sit-in di protesta e di proposta condotto unitariamente. Su questa battaglia, Emiliano sa che può contare su di noi”. Attraverso una nota congiunta, Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, e il presidente di Copagri Puglia Michele Palermo esprimono la loro soddisfazione per quanto esposto da Michele Emiliano riguardo al preciso e dettagliato piano di interventi per fare uscire la Puglia dalla situazione di estrema difficoltà inerente alle opere idrico-irrigue di supporto all’agricoltura.

“É LA SCOSSA CHE CHIEDEVAMO”. “Lo abbiamo detto in più occasioni, anche il 22 maggio: sul fabbisogno idrico-irriguo, i due terzi della regione scontano un gap infrastrutturale che il piano di investimenti della Regione Puglia può e deve colmare”. “Da Bari alla Bat e con situazioni pesanti e specifiche per Lecce, Brindisi e Taranto, la dipendenza dalle regioni limitrofe come la Basilicata e i ritardi di programmazione e interventi da parte dei Consorzi Commissariati hanno determinato fortissimi disagi e costi insostenibili per gli agricoltori di tutti i settori. Con le nuove infrastrutture, crediamo sia possibile migliorare enormemente la situazione, ma il problema delle tariffe irrigue va affrontato da subito”.

COMPLETARE LA SVOLTA. “Ora a Emiliano chiediamo un passo ulteriore. Glielo abbiamo chiesto già pubblicamente e nell’incontro del 22. Serve una svolta sui Consorzi commissariati. Occorre arrivare finalmente alla riforma. Noi crediamo si debba azzerare la gestione emergenziale e finalmente voltare pagina. Su quest’ultima questione ribadiamo che la costituzione di un consorzio unico non la riteniamo la soluzione migliore, considerata la vasta estensione sulla quale lo stesso dovrebbe operare. Sarebbe opportuno almeno ipotizzare la costituzione di due nuovi organismi. Chiudere la gestione commissariale è necessario proprio per portare avanti un piano di lavori pluriennali di interventi sui territori. Ai nuovi Consorzi occorrerà affidare la piena e prioritaria gestione della risorsa idrica, privilegiando la funzione irrigua di questi enti come avviene nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane, favorendo l’ammodernamento degli impianti e delle reti  di distribuzione di acqua di derivazione superficiale e da falda. Bisogna dunque sostenere l’attività svolta dal Commissario Straordinario di definizione, in via transattiva, della debitoria nei confronti delle amministrazioni pubbliche; favorire l’esodo incentivato del personale a tempo indeterminato finalizzato al potenziamento delle Aree Tecniche”.

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«Road to Battiti» concerto di Fasano con Mr Rain: queste le aree di parcheggio consigliate.

Si invita il pubblico a usufruire delle zone individuate che consentono di raggiungere piazza Ciaia a piedi in pochi minuti

In occasione del concerto di Mr Rain per il «Road to Battiti» in programma domani, sabato 27 maggio in piazza Ciaia si ricordano le aree di parcheggio consigliate.

Per chi proviene dalla Statale 172 (ingresso stadio, via Nazionale dei trulli) le aree di parcheggio consigliate sono quelle di piazza della Costituente, via Zanibelli e largo Palmina Martinelli.

Per chi proviene dalla statale 379 e dalla statale 16 (ingresso via Roma) si consiglia il parcheggio nell’area del ex mercato ortofrutticolo.

Si invita il pubblico a usufruire delle aree di parcheggio consigliate per garantire sicurezza e scorrimento della viabilità. Le aree individuate sono tutte in prossimità della piazza che potrà essere raggiunta comodamente e rapidamente a piedi.

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L’inciviltà delle persone non ha limiti. Due deplorevoli episodi si sono verificati a Mesagne sul fronte dell’abbandono selvaggio dei rifiuti. In un caso ad abbandonare una busta di rifiuti indifferenziati è stato proprio un operatore ecologico fuori servizio. Insomma chi di mattina raccoglie i rifiuti di pomeriggio abbandona i propri per strada. Incredibile, ma vero. La persona è stata già individuata e convocata presso il comando della polizia locale che gli contesterà l’episodio ed eleverà nei suoi confronti una contravvenzione piuttosto salata. La stessa, però, potrebbe subire ulteriori provvedimenti che il Comune e la Teknoservice, l’azienda di raccolti di rifiuti per cui lavora il netturbino, decidono di per tutelare le loro immagini che con quest’atto sono state lese. Il secondo episodio è di natura penale e gli atti sono stati già inviati in Procura. Un signore ha incaricato una ditta specializzata di svuotargli l’abitazione di alcune masserizie e di conferirle in discarica. La ditta ha eseguito i lavori e si è pagata il servizio per il quale ha emesso regolare fattura. Solo che le masserizie anziché essere conferite differenziate nella piattaforma ecologica sono state scaricate in un terreno. Alla polizia locale è giunta la segnalazione del fatto da parte di alcuni cittadini.

Gli agenti hanno avviato una breve indagine e in breve sono risaliti ai responsabili, che sono stati denunciati. Il primo episodio si è verificato in via Tenente Roberto Antonucci, quando una persona è arrivata davanti ad una lavanderia automatica ed ha posato fuori dall’ingresso una busta di spazzatura. È entrata e, poco dopo, è uscita ed è andata via senza riprendere la busta di immondizia. Qualcuno ha assistito al fattaccio ed ha allertato il comando dei vigili urbani. Una pattuglia si è recata sul posto, ha preso la busta e avviato gli accertamenti. Grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza hanno ricostruito la scena e con loro grande meraviglia hanno notato che la persona che ha abbandonato i rifiuti sul marciapiede altro non era che un operatore ecologico. L’individuo è stato convocato presso il comando per fornire chiarimenti. Allo stesso sarà elevata una contravvenzione. Tuttavia, una volta accertati i fatti la TeknoService e il Comune di Mesagne potrebbero decidere di adottare ulteriori provvedimenti per difendere la propria immagine che con questa azione è stata lesa. Il secondo provvedimento è una denuncia penale emessa nei confronti del titolare di un’azienda di trasporto che dopo aver svuotato delle masserizie da un’abitazione anziché conferirle differenziate in discarica, così come descritto nella fattura, le ha scaricate in un terreno. La polizia locale ha avviato le indagini ed è risalita al proprietario dei rifiuti che, indiziato, per discolparsi ha mostrato loro la fattura pagata per un servizio che, evidentemente, non era stato eseguito correttamente. Gli agenti hanno denunciato il proprietario dell’azienda che ha eseguito i lavori ed ha smaltito i rifiuti in violazione del decreto speciale sulla gestione dei rifiuti.

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In 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 150 milioni quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle aziende agricole. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento agli effetti delle ondate di maltempo che ha investito a maggio che ha azzerato la produzione di ciliegie primizie Bigarreau.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici, con tornado, nubifragi, gelate e siccità estrema, è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, ma solo il 2,6% della superficie agricola risulta assicurata in Puglia.

Il sistema Condifesa Puglia ha assicurato – dice Coldiretti Puglia - oltre 120 milioni di quintali di prodotti agricoli, risarcendo più di 45 milioni di euro di indennizzi, mentre nel 2021 il valore assicurato è stato di oltre 500 milioni di euro su oltre 60mila ettari di superficie agricola.

La mappa dei territori – aggiunge Coldiretti Puglia – vede la provincia di Foggia al top del classifica con 86 milioni di quintali di prodotto assicurato e 22 milioni di euro risarciti agli agricoltori, Lecce con 10 milioni di quintali assicurati e 5,2 milioni di euro di risarcimento, Brindisi 8,5 milioni di quintali e 6,6 milioni di euro di risarcimento, Taranto 6,7 milioni di quintali assicurati e  7,8 milioni di euro di risarcimento, la provincia della BAT 6,6 milioni di quintali e 2 mln di risarcimento e Bari con 1,7 milioni di quintali di prodotti agricoli assicurati e  1.2 milioni di euro di risarcimento.

A decorrere dal 2023, il sistema di gestione del rischio in agricoltura si potrà dunque avvalere di una copertura mutualistica di base, il Fondo Mutualistico Nazionale Agri-CAT obbligatorio per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale.

Uno strumento, progettato nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-27, finalizzato – afferma Coldiretti Puglia - a rafforzare il sistema di gestione dei rischi in agricoltura, denominato “SGR+”,  con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di risk management, in particolare per i rischi catastrofali, al fine di aumentare il grado di resilienza delle aziende agricole, rendere più efficiente ed efficace l’intervento pubblico, prevedendo azioni volte a ridurre il rischio di distorsioni connesso ai fenomeni di concentrazione territoriale e settoriale, di selezione avversa e di moral hazard, ampliare la platea di agricoltori aderenti a strumenti di risk management anche al fine di mitigare l’esposizione e la vulnerabilità delle aziende agricole agli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle professionali.

Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. Parimenti, serve rilanciare, tramite sostegno all’acquisto de capi e delle strutture di ricovero necessarie, la zootecnia di montagna e delle aree interne, che permette a tali superfici di essere pascolate e mantenute.

Su un territorio meno ricco e più fragile per l’abbandono forzato dell’attività agricola in molte aree interne si abbattono così – continua la Coldiretti – gli effetti dei cambiamenti climatici, favoriti anche dal fatto che negli ultimi 25 anni è scomparso oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità ma anche sicurezza ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico.

Ciò rappresenta – rileva la Coldiretti Puglia– il giusto riconoscimento della capacità delle imprese agricole di svolgere azioni costanti di tutela del territorio anche attraverso l’introduzione di misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e per incentivare l’insediamento e la prosecuzione di attività economiche in particolare nel campo dei servizi agricoli, forestali, turistici e culturali. Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio. Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.

Diventa qui strategica – continua la Coldiretti – la semplificazione burocratica e degli impegni amministrativi per le imprese che operano nella aree montane e interne. Infine, occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale.

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