Redazione

Come disposto dal Consiglio dei Ministri che ha proclamato il lutto nazionale per oggi, 24 maggio 2023, in ricordo delle vittime dell'alluvione che ha colpito l'Emila Romagna, le bandiere dell'Unione Europea e quella della Repubblica Italiana sono esposte a mezz'asta sul balcone dell'Ufficio di Presidenza della Provincia di Brindisi.

Il Presidente Toni Matarrelli e l’amministrazione tutta esprimono piena solidarietà ai cittadini romagnoli e alle famiglie colpite dai lutti.

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Il Consiglio regionale ha approvato, in data odierna, la legge di tutela delle bande musicali all’interno della Legge quadro regionale n. 17 del 2013 sulla Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Puglia. 

Ad oggi, la Puglia è la prima regione in Italia che tutela la storia e la tradizione bandistica, dichiarandola, così, parte fondamentale dell’identità, del patrimonio culturale, professionale e sociale della regione. 

Al netto delle posizioni, la Banda è un patrimonio ereditato che dobbiamo tutelare per poterlo tramandare nel migliore dei modi. 

Per questo, come ANBG, non posso che ringraziare la commissione Cultura della Regione Puglia, nella persona del Presidente, dott. Donato Metallo, il vice Presidente, dott. Francesco La Notte, e tutti i consiglieri che con il Dipartimento Cultura della Regione e il direttore Aldo Patruno, con la Consigliera delegata Grazia Di Bari hanno ascoltato tutte le categorie che rientrano nel mondo “banda” e promosso questo iter, portando a casa un risultato storico. 

L’auspicio - dichiara Benedetto Grillo, presidente dell’Associazione Nazionale Bande da Giro - è che questa legge sia il punto di partenza e non di arrivo  per la salvaguardia e la valorizzazione delle nostre bande e del nostro repertorio originale.

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Workshop organizzato a Mesagne il 25 e 26 maggio dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che coinvolge leader e dirigenti dei principali stakeholder europei, spaziali e non, i quali saranno impegnati a porte chiuse a promuovere e avviare collaborazioni e cooperazioni industriali

La strategia spaziale italiana sarà illustrata da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy
L'impegno di attori pubblici e privati, e in particolare dell'Agenzia Spaziale Europea e dell'Agenzia Spaziale Italiana, nel dare alle startup accesso e supporto tecnico e commerciale a un'ampia rete di partner spaziali e investitori, è quindi fondamentale per accelerare l'innovazione e consentire futuri successi comuni per l'ecosistema spaziale europeo
L’utilizzo dell’Additive Manufacturing nelle attività spaziali ed il supporto alla imprenditorialità e all’innovazione a favore della sostenibilità e la crescita economica sono i temi dell’appuntamento italiano del GSEW (Global space economic workshop) che si svolgerà in Puglia il 25 e 26 maggio 2023 presso il Castello Normanno Svevo di Mesagne a Brindisi.
Il GSEW. organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), giunto alla quarta edizione, coinvolge leader e dirigenti dei principali stakeholder europei, spaziali e non, i quali saranno impegnati per due giorni a porte chiuse a promuovere e avviare collaborazioni e cooperazioni industriali, rafforzando la competitività industriale, la crescita economica, l'innovazione e la sostenibilità.
Nella due giorni di lavori, Mesagne accoglierà imprenditori e start-up in grado di sviluppare soluzioni in linea con le sfide più avanzate legate allo spazio. La produzione additiva (additive manufacturing) avrà un ruolo di primo piano e nel consentire il futuro dei viaggi spaziali umani e della colonizzazione interplanetaria e sta già svolgendo una funzione chiave nel consentire la produzione di satelliti a basso costo e razzi più leggeri ed efficienti per portare i carichi in orbita. Nei prossimi anni la stampa 3D contribuirà ai viaggi nello spazio, alla sua “colonizzazione” ed abitazione. Si prevede che il mercato della produzione additivita con la stampa 3D nell'industria spaziale privata raggiungerà i 2,1 miliardi di dollari entro il 2026 e in questo scenario si aprono nuove opportunità per l'industria nazionale ed europea. Le aziende e le agenzie spaziali si rivolgono sempre più alla produzione additiva per componenti complessi come propulsori e motori. Reti satellitari, veicoli orbitanti, rover e altro ancora possono trarre vantaggio dai progetti abilitati dall'additivo. E la missione Artemis della NASA porterà alla creazione di un campo base sulla superficie della luna che includerà infrastrutture come rampe di lancio e strade, oltre a habitat e impianti di produzione successivi come serre, raffinerie e centrali elettriche. La stampa 3D sarà fondamentale per la realizzazione di quelle infrastrutture. In questo contesto, le startup e gli imprenditori innovativi possono svolgere un ruolo positivo e importante nello sviluppo di tecnologie e soluzioni dirompenti in modo più rapido e agile. L'impegno di attori pubblici e privati, e in particolare dell'Agenzia Spaziale Europea e dell'Agenzia Spaziale Italiana, nel dare alle startup accesso e supporto tecnico e commerciale a un'ampia rete di partner spaziali e investitori, è quindi fondamentale per accelerare l'innovazione e consentire futuri successi comuni per l'ecosistema spaziale europeo.
Altrettanto rilevanti saranno le sessioni dedicate nella seconda giornata al tema del supporto all’impresa e alle start-up, alle quali parteciperanno i principali attori italiani coinvolti nelle politiche di supporto alle start-up aerospaziali per discutere e confrontarsi sulle sfide future. . Durante le sessioni ASI presenterà le sue attività nel campo dell’imprenditorialità che mirano da un lato a sviluppare le competenze, stimolare l'innovazione e lo spirito imprenditoriale e dall’altro a sostenere le startup e contribuire a costruire un futuro sostenibile, promuovendo al contempo un ambiente di lavoro attrattivo nel settore spaziale.
L’appuntamento di Mesagne, presentato dal giornalista Michele De Feudis, si aprirà con un intervento di Giuseppe Acierno, presidente del DTA, e i saluti di Antonio Matarrelli (presidente della Provincia di Brindisi e Sindaco di Mesagne) Roberto Formaro (Direttore Dei Programmi dell’ASI) e Luca del Monte (Responsabile Dipartimento Commercializzazione dell’ ESA). La strategia spaziale italiana sarà illustrata da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Giuseppe Acierno, presidente del Dta, sottolinea che “La partnership e le sinergia tra il Distretto e le Agenzie Spaziali, Europea ed Italiana, porteranno per due giorni in Puglia numerosi enti ed imprese a confrontarsi e definire nuove collaborazioni industriali e scientifiche per sostenere le sfide e le opportunità di crescita ed occupazione che lo spazio sempre più offre alle comunità. Siamo ben contenti di svolgere insieme alle agenzie spaziali questo compito a riprova del ruolo che il Distretto è riuscito a costruirsi negli anni”.
Luca Del Monte, (Responsabile Dipartimento Commercializzazione dell’ Agenzia spaziale europea) evidenzia che “l’Esa è particolarmente orgogliosa del GSEW in Puglia, dal momento che il primo evento di questo formato rivoluzionario si è tenuto proprio in questa Regione. Nel corso degli anni, il GSEW è stato utilizzato per esplorare sinergie e connessioni transfrontaliere tra il settore spaziale e tra il settore spaziale e diversi settori industriali quali UAV, sicurezza informatica, biotecnologia, energia, trasporti e, oggi, il settore in forte crescita della produzione additiva. Ogni evento GSEW ha finora generato non solo entusiasmanti discussioni e riflessioni, ma ha anche prodotto azioni concrete, attività industriali, effetti visibili e tangibili sulla società e sull'economia. Prevediamo di avere lo stesso tipo di impatto anche dall'edizione GSEW 2023 di Mesagne”.
Augusto Cramarossa, Responsabile Unità Coordinamento Area Strategica e Space Economy dell'ASI. ricorda che " L’Agenzia spaziale italiana co-organizza il GSEW dalla sua prima edizione del 2018 dando un contributo importante su tematiche spaziali strategiche di carattere regionale, nazionale ed europeo. Siamo lieti di condividere, quest’anno, la nostra esperienza e visione su tematiche legate all’Additive Manufacturing ed al supporto all’imprenditorialità ed alla Space economy. Crediamo fortemente che cooperare ed investire nell’innovazione sia oggi fondamentale per costruire un futuro sostenibile, far fronte a sfide globali ed ispirare le giovani generazioni".

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Si è svolto a Mesagne un confronto tra gli operatori produttivi, ristoratori, baristi e commercianti, sulla gestione dei cassonetti dei rifiuti nel centro storico, e l’amministrazione comunale. Un confronto aperto, chiaro al termine del quale qualcuno ha sottolineato che la responsabilità del problema è tutto dei media che hanno avuto la responsabilità di pubblicare le foto dei cassonetti stracolmi di rifiuti facendo emergere questa bruttura sociale. Eppure, anche ieri mattina in vico Toma Campi, alle ore 11.15, la spazzatura era ancora nei cassonetti. Chiari atteggiamenti di superficialità e menefreghismo che non fanno bene all’immagine della città. Il tutto mentre l’amministrazione comunale sta dando il via al più costoso cartello di manifestazioni estive degli ultimi lustri che vedranno arrivare in città migliaia di turisti. Il concerto dei Boomdabash di domenica sera, con piazza Vittorio Emanuele II stracolma di migliaia di persone, ne è una anticipazione. Tuttavia, su questa vicenda il sindaco è stato categorico: “Il problema c’è e va risolto a tutela dell’immagine di Mesagne”.

Intanto, il Comune ha già predisposto un regolamento per disciplinare la materia, al momento al vaglio delle varie commissioni consiliari. Poi andrà in Consiglio per l’approvazione, infine per diventare esecutivo bisognerà aspettare 60 giorni. Probabilmente sarà operativo per Natale. Nelle more della sua validità il Comune dovrebbe emettere un’ordinanza sindacale per regolare la materia fino all’entrata in vigore del regolamento. Così, in base all’attuale normativa di legge il Comune potrebbe dare il via a un controllo sanitario e di agibilità dei locali attualmente adibiti alla somministrazione di bevande e alimenti per verificare se sono idonei a svolgere tale attività. Oltre che tassare lo spazio utilizzato per il collocamento dei cassonetti come occupazione di suolo pubblico. Diversi Comuni già lo fanno. Il tutto per frenare la moda del “cassonetto selvaggio”. Intanto, tra gli impegni assunti ieri mattina dall’amministrazione comunale, nel tavolo di confronto, c’è anche una maggiore cadenza del ritiro settimanale dei rifiuti di plastica, vetro, metalli e carta. Infine, ogni 15 giorni saranno controllati e lavati i cassonetti.

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Le colonie di piccioni nel loro habitat, l'antica chiesa di Sant'Anna. In particolare su una modanatuta di un ingresso laterale murato. Alla sua destra una tipica erbaccia mesagnese a fiorellini gialli. Un omaggio floreale per quanti transitano in strada.

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Emanuele Castrignanò presenta “La Rinascita”, la sua nuova raccolta di poesie, Venerdì 26 maggio ore 19 – Auditorium del Castello di Mesagne.

L’iniziativa di presentazione di “Rinascita”, la nuova raccolta di poesie dialettali e in lingua di Emanuele Castrignanò, si terrà venerdì 26 maggio alle ore 19 presso l’Auditorium del Castello di Mesagne.

“Našci nnu figghiu e nnašci la spiranza”, è il verso che chiude la prima poesia, dedicata – come l’intera miscellanea in rima –  al piccolo Federico, figlio del figlio di Emanuele e ultimo arrivato in casa Castrignanò. Sarà lo stesso poeta mesagnese a leggere i propri testi, li introdurrà soffermandosi sui temi che ne hanno ispirato la scrittura. La serata ospiterà gli intermezzi musicali di Vincenzo Gatto, Maria Rosa Laterza, Claudia Ribezzi, Roberto Rosato. Coordina il prof. Marcello Ignone.

Castrignanò, originario di Mesagne e residente a Brindisi, comincia a pubblicare a partire dal 2007. “La Rinascita” è la silloge con cui dà seguito a un racconto cominciato nel 2007 con “Emozioni e ricordi. Cussì m’hannu vinuti”; “Mesagne: la vita tra segni e parole”, “Natali, caputannu e bbifania. Cussì mi li ricordu”, “Fraciddi ti fanoi”; “Uemmini e calantuemmini ti Misciagni”, “Nanti a nn’arvulu t’aulia”.  Il titolo traduce il percorso di rinascita di cui la città di Mesagne si è resa protagonista negli ultimi decenni, e al quale ha contribuito l’intensa azione culturale delle pubbliche amministrazioni che si sono succedute, combinandosi in un incastro perfetto col desiderio di riscatto dell’intera comunità. La copertina riporta la facciata di Santa Maria in Betlem, in uno scatto che ne esalta la luce barocca dopo il meraviglioso restauro che l’ha di recente interessata. Restituita all’ammirazione popolare, l’immagine del luogo di culto così caro a fedeli e cittadini è stata scelta come emblema di quel riscatto che ha reso Mesagne la città che è oggi.

<<Emanuele ci consegna un altro cofanetto di emozioni dal quale è possibile attingere per un sorriso, un ricordo, una riflessione, unendoci in un sentimento di orgoglio collettivo che la sua creatività condensa in versi di cui siamo grati>>, dichiara il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, che parteciperà alla presentazione. L’iniziativa è aperta al pubblico, ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, furto ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici: 51 indagati, 21 misure cautelari e 50 perquisizioni eseguite dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel centro e sud Italia.

Alle prime ore del 24 maggio 2023, i Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno eseguito in diverse regioni d’Italia, in collaborazione con il R.O.S. di Roma, con l’Arma territorialmente competente e con lo Squadrone eliportato Carabinieri “Cacciatori Puglia”, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, nei confronti di 21 soggetti tutti a vario titolo ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Contestualmente sono state svolte decine di perquisizioni disposte dall’ufficio giudiziario inquirente tranese. L’ordinanza costituisce il risultato degli elementi d’indagine, convenzionalmente denominata Canusium, condotta dal Nucleo TPC di Bari. L’attività investigativa è stata avviata nel 2022 a seguito dell’individuazione nell’agro di Canosa, mediante la componente aerea dell’Arma pugliese, di diversi scavi clandestini. L’inchiesta, sviluppata e ampliata, anche sul piano internazionale, a partire dallo scorso autunno, supportata da attività tecniche, dinamiche e telematiche, ha consentito di individuare un’organizzazione criminale composta dal classico repertorio strutturato di soggetti che compongono la filiera tipica del fenomeno delinquenziale in danno dei beni culturali e strutturata nel modo seguente: tombaroli, ricettatori di zona (1° livello) e areali (2° livello), nonché da trafficanti internazionali. Il sodalizio, con basi operative nella provincia di B.A.T. con diramazioni in Campania, Lazio e il resto della Puglia, aveva avviato un fiorente canale commerciale di monete archeologiche che, frutto di scavi clandestini eseguiti in Puglia e Campania, venivano poi cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti internazionali, i quali provvedevano a immetterle sul mercato illecito globale, attraverso Case d’asta estere. Nel corso delle investigazioni sono state recuperate e sequestrate diverse migliaia di reperti archeologici, tra ceramiche e monete archeologiche in oro, argento e bronzo, 60 tra metal detector e arnesi idonei allo scavo clandestino, nonché documentazione contabile attestante le transazioni illecite in Italia e con l’estero. Le misure coercitive e le perquisizioni sono state eseguite in più comuni dell’Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio e Puglia.

Durante le investigazioni si è rivelata di fondamentale importanza la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” del Ministero della Cultura, in via esclusiva gestita, alimentata e sviluppata sul piano tecnologico dai Carabinieri dell’Arte. Il database la più grande del mondo nel suo genere, con oltre 1.3 milioni di files relativi a opere da ricercare.

I dettagli dell’intera attività saranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà alle ore 10:30 del 24 maggio presso il Comando Provinciale Carabinieri B.A.T., Corso Matteo Renato Imbriani n.139, Trani, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani Dott. Renato NITTI.

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Un gufo e quattro ricci, tra cui tre cuccioli orfani, sono stati rimessi in libertà dopo essere stati accolti e curati nel Centro di Fauna Selvatica della Provincia di Brindisi.

Il Presidente della Provincia Toni Matarrelli lo scorso 9 maggio aveva fatto visita al Centro coordinato dalla biologa Paola Pino d'Astore, osservando tutto il lavoro che viene fatto quotidianamente per accogliere e curare gli animali selvatici in difficoltà. Un luogo al servizio della fauna ferita o intossicata: qui vengono prestate cure alimentari, igieniche e di assistenza veterinaria, con relativa degenza, riabilitazione e rilascio in natura.CENTRO_FAUNA_SELVATICABRINDISI_MAGGIO_23_2.jpg

Il gufo e i ricci, da oggi nuovamente liberi in un bosco della zona, erano stati rinvenuti da alcuni cittadini che si sono immediatamente messi in contatto con il centro che, in questi anni, ha ricoverato e curato oltre cinquemila animali.

“È stato un momento molto emozionante” - ha commentato il Presidente Matarrelli dopo aver liberato in natura un piccolo riccio - “il plauso va fatto al grande lavoro che ogni giorno svolgono con passione all’interno del Centro di Fauna Selvatica”.

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Un evento formativo sul tema della donazione e trapianto di organi è in programma nell’intera giornata del 9 giugno nel Polo universitario della Asl Brindisi in Piazza Di Summa. Responsabile scientifico Massimo Calò, direttore di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi.

“La donazione degli organi – spiega la dottoressa Ada Patrizio, coordinatrice aziendale per le attività di prelievo - è un argomento che suscita da sempre reazioni contrastanti. Concettualmente racchiude il pensiero ineluttabile della morte, ma allo stesso tempo inneggia alla nuova vita e alla rinascita contenuta in un gesto così semplice come quello di dire Sì. Per questo abbiamo scelto il Sì come punto cardine dell’evento: una volontà che si esprime in vita e che cambia la vita nel vero senso della parola, quando si traduce nell’estremo atto di generosità della donazione”.

Il congresso è aperto a tutte le professioni sanitarie di ogni specialità e prevede 8 crediti Ecm.

Obiettivo principale è dare un quadro quanto più esaustivo possibile di ogni aspetto e fase della donazione degli organi e riaffermare le basi scientifiche su cui si fonda la diagnosi di morte encefalica con criteri neurologici, frutto di decenni di studi osservazionali e regolamentati da una strettissima normativa. Il processo verso la donazione degli organi passa per il mantenimento delle funzioni d’organo fino al prelievo, dal ricovero in terapia intensiva fino al passaggio in sala operatoria: è forse la sfida più estrema che un anestesista rianimatore è chiamato ad affrontare.

Un evento sulla donazione degli organi non può non affrontare l’aspetto più toccante di tutto il processo: quello umano e etico, fatto di colloqui e confronti e scelte difficili per i familiari del potenziale donatore.

Tratteranno l’argomento referenti del Centro Regionale Trapianti, coordinatori aziendali e territoriali della donazione degli organi, professionisti sanitari coinvolti a vario titolo nel processo di donazione.

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Consorzi, Cia e Copagri: “cartelle rinviate ma questioni ancora aperte”. 

Prima l’incontro con Alfredo Borzillo, poi il confronto con Michele Emiliano e Donato Pentassuglia. Chiesto un tavolo tecnico e un cronoprogramma, ribadita la necessità di aprire la stagione irrigua. 

BARI – L’emissione immediata delle nuove cartelle per le annualità 2022-2023 è stata rinviata. La decisione è stata presa ieri, lunedì 22 maggio, a conclusione dell’incontro tecnico tra Consorzi commissariati e organizzazioni agricole. Nei prossimi giorni, dunque, sarà convocato un tavolo tecnico con Regione-Consorzi e organizzazioni per affrontare nuovamente la problematica. CIA e Copagri proprio ieri, a Bari, hanno manifestato organizzando un presidio a cui hanno partecipato oltre 500 agricoltori provenienti da tutta la Puglia. Dopo l’incontro con il commissario straordinario Alfredo Borzillo, CIA Agricoltori Italiani di Puglia e Copagri Puglia si sono confrontate con il presidente Michele Emiliano e l’assessore Donato Pentassuglia, illustrando le proprie proposte e richieste nella sala conferenze della presidenza regionale: “no al Tributo 630 e alle cartelle pazze, si invece al saldo e stralcio delle cartelle; no all’aumento delle tariffe irrigue dei Consorzi e delle tariffe Arif (fatte peraltro senza alcun preavviso), si a un immediato avvio della stagione irrigua”. Fondamentali, inoltre, sono il “NO” al prosieguo della gestione commissariale e un SI deciso e ultimativo a una riforma immediata dei Consorzi di Bonifica. Una riforma che, hanno ribadito le due organizzazioni, non deve contemplare la creazione di un Consorzio Unico: troppo differenti sono condizioni e necessità specifiche, territoriali e colturali, delle diverse aree della Puglia. Con il Consorzio Unico, il rischio è quello di non riuscire a modulare interventi e servizi nel modo più adeguato per sostenere lo sviluppo dell’agricoltura.

“L’incontro è stato interlocutorio, le risposte che vogliamo dovranno arrivare dopo una fase di confronto in un tavolo tecnico per stabilire un cronoprogramma certo sulle cose da fare e che metta, tra le priorità, la definizione di nuovi e più equi piani di classifica. Al commissario Borzillo, invece, abbiamo ribadito l’assoluta necessità che la stagione irrigua sia avviata ufficialmente, con informazioni e date certe su cui possano contare gli agricoltori pugliesi che, a breve, dovranno fronteggiare una stagione estiva che si annuncia tra le più torride degli ultimi anni. Lo abbiamo ribadito: occorre chiudere la gestione commissariale per riuscire, finalmente, a compiere una serie di azioni non più derogabili: programmare un piano di lavori pluriennali dei Consorzi, con l’utilizzo di fondi comunitari, nazionali e regionali che consentano interventi strutturali;affidare ai Consorzi di Bonifica la piena e prioritaria gestione della risorsa idrica, privilegiando la funzione irrigua di questi enti come avviene nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane, favorendo l’ammodernamento degli impianti e delle reti  di distribuzione di acqua di derivazione superficiale e da falda;sostenere l’attività svolta dal Commissario Straordinario di definizione, in via transattiva, della debitoria nei confronti di amministrazioni pubbliche;favorire l’esodo incentivato del personale a tempo indeterminato finalizzato al potenziamento delle Aree Tecniche, con l’obiettivo di promuovere una forte e rinnovata spinta progettuale in grado di intercettare le risorse disponibili nell’ambito della pianificazione europea, nazionale e regionale”.