Redazione
Tre match ciascuno non accontentano e non scontentano nessuno. Pareggio esterno in rimonta per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 21 maggio), nella seconda giornata del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, hanno siglato il 3 a 3 contro i padroni di casa del JC Next Gen di Marina di Massa.
Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e un solo punto incassato dai biancazzurri che, dopo la vittoria nell’esordio di campionato, salgono a quota quattro attualmente in classifica.
Nei singolari: Matteo De Vincentis (Brindisi, classifica 2.3) è stato sconfitto da Mick Veldheer (Marina di Massa, classifica 2.3) 6-4/6-4; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Lorenzo Galeno (Marina di Massa, classifica 2.8) 6-1/6-0; Marek Jaloviec (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Davide Galoppini (Marina di Massa, classifica 2.2) 4-6/6-1/7-5; Jacopo Tarlo (Brindisi, classifica 2.7) è stato sconfitto da Raffaele Landucci (Marina di Massa, classifica 3.1) 6-4/6-0.
Nei doppi: Tarlo/Massari (Brindisi, classifica 2.7 e 2.6) sono stati sconfitti da Galoppini/Veldheer (Marina di Massa, classifica 2.2 e 2.3) 6-2/6-0; Jaloviec/De Vincentis (Brindisi, entrambi classifica 2.3) hanno battuto Landucci/Orrico (Marina di Massa, entrambi classifica 3.1) 6-0/6-0.
«Portiamo a casa un pareggio che, rispetto quello che è stato l’andamento della gara, non ci dispiace – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del CT Brindisi -. Perdevamo 2 a 1 al termine dei tre singolari ed eravamo sotto di un set nel quarto match, quando Jaloviec è stato bravissimo a capovolgere il risultato conquistando il punto del 2 a 2. Nei doppi è stato giusto l’1 a 1 che ha segnato il pareggio finale. Siamo stati bravi a riagganciare gli avversari in un momento delicato della gara».
Domenica prossima (28 maggio) seconda trasferta stagionale per i biancazzurri che affronteranno i padroni di casa del San Mauro Country Club.
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Archivio di Stato di Brindisi. Inaugurazione della mostra “Verso la Repubblica – 2 giugno 1946”
Il direttore dell’Archivio di Stato di Brindisi, Diego Sicorello, e tutto il personale, in occasione del 77° anniversario della Repubblica italiana, sono lieti di segnalare l’organizzazione della mostra documentale dal titolo “Verso la Repubblica – 2 giugno 1946”. La mostra sarà inaugurata dal Prefetto di Brindisi Michela La Iacona, mercoledì 24 maggio alle ore 11:00 e sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni feriali, dal 24 maggio al 2 giugno, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la sede dell’Archivio di Stato di Brindisi di Piazza Santa Teresa, n. 4. Parteciperanno all’iniziativa anche i vertici delle Forze armate e delle Forze dell’ordine, oltre agli alunni dell’Istituto scolastico “Bozzano – Centro” di Brindisi.
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La politica (non) assunzionale dell’ASLBR e le criticità dei PPSS brindisini. Osservazioni sulla deliberazione 1109/23. Sia avviata una procedura concorsuale ai sensi del Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34, articolo 12 (Misure per il personale dei servizi di emergenza-urgenza), comma 1 in base al quale i requisiti di legge per l’accesso alla dirigenza medica dei MECAU sono stati estesi al personale medico, che alla data di pubblicazione del presente decreto, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico del SSN a tempo pieno, anche non continuative, presso i predetti servizi [...] ancorché' non in possesso di alcun diploma di specializzazione.
Con queste testuali parole, la scrivente OS aveva concluso la su ultima del 18.04.2023 entrando nel merito ancora una volta delle criticità organizzative dei PPSS brindisini.
Eppure, con la deliberazione 1109 del 04.05.2023 codesta amministrazione, escludendo alcuni medici in possesso dei requisiti ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34, non solo chiude la porta in faccia delle buone relazioni sindacali, ma, soprattutto, che è peggio, in faccia alla domanda di salute del territorio brindisino nonché in faccia ad una vasta platea di medici che da anni lottano per essere integrati, come è giusto che sia, nel SSN quali dipendenti.
Se da un lato, dunque, con questa deliberazione viene, di fatto, smentita la nota favola dei medici che non si trovano visto che, anzi, vengono esclusi alcuni medici poiché non in possesso dei requisiti previsti dal bando pur essendo in possesso di quelli previsti dalla legge alla quale il bando avrebbe dovuto essere adeguato, dall’altro vengono smentite le posizioni dei decisori politici in indirizzo, più o meno ufficiali, recentemente consegnate indirettamente da sindaci e candidati sindaci alla cittadinanza ed alle parti sociali nonché dal Commissario straordinario ASLBR nell’unico incontro con la delegazione trattante tenutosi (dopo vari rinvii) il 02.05.23, secondo cui non vi sarebbe una precisa volontà politica formalizzata di sopprimere per asfissia il diritto alla vita ed alla salute nel territorio brindisino attraverso una razionale ospedalectomia sistematica dell’ASLBR.
La citata deliberazione, di fatto, è l’esempio ultimo e paradigmatico della tipica e masochistica inazione di codesta amministrazione, causa sia di un reclutamento di medici molto inferiore rispetto al fabbisogno sia di gravi carenze di organico, che fanno sempre comodo ai bilanci, sistematicamente imputate all’inefficacia delle diverse procedure di reclutamento di personale dirigente già espletate, ma poi artatamente, si direbbe, utilizzata per sopprimere unità operative e servizi per mancanza di medici.
Quale efficacia può avere una procedura concorsuale che viene trascinata ad libitum rispetto a quella di un’altra ASL pugliese? Quale efficacia dimostra il bando di concorso per 25 medici per il quale sono stati ammessi solo una medica specializzata e 11 medici specializzandi (alcuni dei quali, peraltro, già in servizio nell’ASLBR)? Quale efficacia dovrebbe avere la citata procedura concorsuale dell’ASLBR a fronte di altre procedure di altre ASL pugliesi che hanno tempestivamente riaperto i termini allargando i requisiti di partecipazione banditi a quelli ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34?
A chi scrive risulta evidente che la condotta amministrativa è antitetica al dire secondo cui, a danno della comunità di lavoratori e cittadini brindisini, non vi sarebbe una progressiva quanto inesorabile riduzione degli investimenti nelle dotazioni organiche, strutturali e tecnologiche dell’ASBR: hai voglia a dire che tecnicamente non sarebbe possibile cannibalizzare l’ASLBR a favore delle ASL viciniore! Di fatto, lavoratori ed utenti (quelli che possono permetterselo) già vanno via dalla sanità brindisina. Gli uni perché, certo, non ambiscono ad un posto di lavoro dove vengono inibiti la gratificazione personale ed il senso di appartenenza e, contemporaneamente, viene aumentato il rischio clinico e i rischi professionali tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, allo straining, burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale, due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina! Gli altri perché non trovano risposte alle loro domande di salute tra liste d’attesa e sovraffollamento dei PPSS per non parlare di qualità e adeguatezza delle cure!
Perlopiù effetti di quello che la politica non fa ma che dovrebbe fare, soprattutto per il territorio brindisino la cui l’ASL, caso più unico che raro, oltre che avere Direttori UOC e Direttori di Dipartimento a scavalco e ad interim, ha anche un Commissario a scavalco. Un Commissario straordinario che di straordinario non ha nulla (per sua stessa ammissione in delegazione trattante) poiché deve limitarsi all’amministrazione ordinaria e con ciò si è ritagliato uno spazio davvero limitato e modesto: sembra più un’assenza che una presenza alla guida di una delle più importanti aziende della provincia brindisina.
Brindisi 21.05.2023 |
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Chiara Cleopazzo |
C. Luca Ghezzani |
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Segretaria Area Sanità FPCGIL Brindisi |
Coordinatore Dirigenza Sanitaria SSN FPCGIL Brindisi |
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Sit-in in Regione del centro "Marco Cavallo" di Latiano
“A 45 anni dalla legge 180 la Salute Mentale di Comunità è al collasso”. Ad asserirlo sono i soci del centro sperimentale pubblico "Marco Cavallo" di Latiano che per lunedì hanno organizzato un sit-in davanti alla presidenza della Regione Puglia per protestare contro i tagli del settore e chiedere l’impegno del presidente Michele Emiliano nel dare una svolta alle politiche della salute mentale regionali finalmente a favore di percorsi in cui i cittadini possano essere protagonisti, insieme agli operatori ed ai decisori politici, nella cogestione dei servizi. “Nello specifico – hanno spiegato i soci-lavoratori -, chiediamo di intervenire tempestivamente affinché l’innovativa esperienza del centro “Marco Cavallo”, fiore all’occhiello della nostra Regione, non venga dispersa, ma consolidata e rilanciata”. Molti cittadini, familiari, persone con esperienza diretta di sofferenza psichica, volontari ed operatori, hanno voluto realizzare una "sperimentazione" di co-gestione di un Centro diurno tra operatori del pubblico e cittadini attraverso l’associazione "180amici Puglia" e l’impegno dei suoi soci esperti per esperienza. Tale pratica ha ottenuto negli anni risultati "terapeutici" straordinari in termini emancipativi per chiunque vi fosse coinvolto, operatori compresi, con aumento della consapevolezza e con l’opportunità di riconoscersi come soggetti di diritto, ed i risultati positivi sono stati riconosciuti all’unanimità, a livello regionale e nazionale, anche attraverso una prima fase di ricerca del Cnr di Roma pubblicata su una importante rivista anglosassone.
La caratteristica innovativa fondante dell’esperienza collettiva e sperimentale del “Marco Cavallo” del Sud consiste nella co-progettazione e nella co-gestione di un servizio con un organico “misto” composto da esperti per esperienza ed esperti per professione, caratteristica che tra l’altro si pone all’interno di orientamenti nazionali sempre più cogenti che ormai da oltre un decennio riconoscono le persone con esperienza di sofferenza psichica come “esperte per esperienza”, individuando nel valore esperienziale un valore aggiunto utile e prezioso nei percorsi di “Salute mentale di comunità”. “Da anni l’esperienza brindisina, nonostante tutti a parole la riconoscano come valida e positiva, versa in un grave stato di precarietà, con continue brevi proroghe “straccione” e lo spettro incombente di una possibile “chiusura”. Ed allora bisogna passare dalle belle parole ai fatti”, hanno dichiarato i soci del sodalizio. Su questa esperienza si era espresso anche l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha testimoniato come il “Marco Cavallo” di Latiano: “è un’esperienza bellissima, un cammino di guarigione e di libertà, che non merita di finire nel mattatoio della burocrazia o dell’indolenza politica”. Infine, Vendola spera “che la Regione possa accogliere questo appello. Lo spero perché tocca alla politica prendere il piccone e rompere il muro che impedisce di fare ciò che è giusto fare, ciò che è necessario, soprattutto per chi vive in una condizione di fragilità”.
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GIORNATA BIODIVERSITA’: COLDIRETTI PUGLIA, 80% CONSUMATORI “A CACCIA” DI CIBO CONTADINO
L’80% dei consumatori va a caccia di cibo contadino in Puglia sotto la spinta di una nuova sensibilità verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che si portano in tavola. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della prima mostra mercato “internazionale” promossa dalla “World Farmers Market Coalition” con Campagna Amica a Palazzo Rospigliosi a Roma per la giornata mondiale della biodiversità proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.
Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori.
Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.
Ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo. È stato calcolato infatti che – sottolinea la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto aereo.
Ma la rete dei farmers markets svolge anche un’importante funzione sociale spingendo la riscoperta della vita di comunità, sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori.
L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini stanno offendo un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.
Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, conclude Coldiretti nel sottolineare che “siamo di fronte a una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.
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La Neurochirurgia del Perrino primo centro in Puglia per la cura del Parkinson con la DBS: effettuati 50 interventi dal 2017
Prestigioso traguardo per l'ospedale Perrino di Brindisi: il centro DBS, acronimo di Deep Brain Stimulation, tecnica usata per la cura della malattia di Parkinson, ha effettuato i suoi primi 50 interventi di stimolazione cerebrale profonda.
L'obiettivo è stato centrato proprio nelle stesse settimane in cui il centro di Grenoble, pioniere della metodica DBS, festeggia il 30esimo anno di attività. I pazienti brindisini che possono usufruire di questo trattamento vengono selezionati in attività ambulatoriale dal centro Parkinson e Disturbi del movimento dell'ospedale Perrino, eccellenza sanitaria universalmente riconosciuta da tempo.
Primo centro regionale ad avviare l’attività di DBS nel 2017, il Perrino si conferma primo in Puglia anche per numero di interventi, vantando, inoltre, importanti aggiornamenti tecnologici, quali l’uso recentissimo di elettrodi in grado di modificare la direzione della corrente erogata al fine di ottimizzare il risultato clinico della procedura. La DBS non ha solo rivoluzionato la cura delle fasi avanzate della malattia di Parkinson, ma ha aperto nuovi orizzonti concettuali per la comprensione e la terapia di numerose condizioni neurologiche e non solo. L’unicità di questa metodica sta nel fatto che non crea lesioni cerebrali, ma va solo a modulare l’attività dei neuroni utilizzando una corrente erogata da piccoli elettrodi che si connettono a un generatore di impulsi, una sorta di pacemaker, posizionato a livello toracico. Modulando l’attività delle aree del cervello malfunzionanti, la DBS è in grado di migliorare notevolmente i sintomi motori della patologia, come il tremore, la rigidità, la lentezza nel movimento, e di ridurre la terapia farmacologica e le complicanze a essa collegate.
“Si tratta di un importante traguardo per la sanità pugliese e brindisina in particolare - sottolinea il direttore della UOC di Neurochirurgia Francesco Romeo, impegnato in prima persona con Piermassimo Proto nelle procedure neurochirurgiche - poiché questi interventi valorizzano il lavoro d’équipe. Sono coinvolti non solo i neurologi e i neurochirurghi, ma anche gli anestesisti, diretti da Massimo Calò. È fondamentale anche il contributo del servizio di Radiologia, diretto da Eluisa Muscogiuri con Emira Alloro e Paola Colella, responsabili della parte di neuroimaging, importante per garantire un corretto planning preoperatorio. Questo nostro traguardo – prosegue Romeo - è anche il risultato dell’impegno di chi mi ha preceduto: Antonio D’Agostino, direttore della Neurochirurgia fino al 2018, e Bruno Passarella, direttore della Neurologia fino al 2020, entrambi attivamente impegnati nel rendere realtà il sogno di avere un centro pugliese di Neurochirurgia funzionale”.
“Garantire al paziente pugliese gli stessi diritti, anche terapeutici, dei pazienti di altre aree italiane - aggiunge il direttore della UOC di Neurologia, Augusto Maria Rini - è stata da sempre la nostra priorità. Dobbiamo valorizzare le eccellenze dei nostri territori, interrompendo i viaggi della speranza, retaggio del passato, e abbattendo le spese sanitarie di mobilità passiva. Il Covid ci ha tragicamente dimostrato che le soluzioni da adottare devono essere tempestive e in loco. La Neurologia del Perrino possiede delle realtà di prestigio, ormai note in tutta Italia, che andrebbero valorizzate e apprezzate, tra cui il centro Parkinson e Disturbi del movimento, gestito da Francesca Spagnolo coadiuvata da Giovanni Di Maggio ed Emanuela Leopizzi. L’intensa attività, molto dispendiosa a livello di tempo, viene svolta con risorse interne nonostante le reiterate richieste di aumento di organico, medico e non, dedicato esclusivamente alla DBS. Ci auguriamo che nel prossimo futuro si possano avere adeguati riconoscimenti anche a livello regionale, in modo da poter continuare questa silenziosa attività nell’interesse esclusivo del paziente e dei suoi cari, nonché della gestione di patologie croniche altamente invalidanti, anche a livello sociale, come la malattia di Parkinson”.
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Nella mattinata odierna, a Francavilla Fontana (BR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno arrestato i presunti responsabili dell’omicidio di Paolo Stasi, avvenuto in quel Comune lo scorso 9 novembre, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dai G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi e il Tribunale per i Minorenni di Lecce, su richiesta delle rispettive Procure, nei confronti di cinque persone: due sottoposte a misura cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari e due sottoposte all’obbligo di dimora.
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, trae origine dal gravissimo episodio di sangue accaduto in Francavilla Fontana nel tardo pomeriggio del 9 novembre 2022, quando il 19enne Paolo Stasi fu attinto, presso la propria abitazione, da due colpi di arma da fuoco che procurarono la morte del giovane in pochi minuti, nonostante il tentativo di soccorso da parte dei sanitari.
L’omicidio scosse particolarmente la comunità francavillese per la gravità dell’evento e per le modalità di esecuzione, provocando la mobilitazione dei cittadini con manifestazioni e fiaccolate.
Le indagini hanno consentito di individuare:
- i due presunti responsabili dell’omicidio nelle persone di B.L., oggi 18enne, minorenne al momento del delitto, e C.C., 21enne, entrambi di Francavilla Fontana;
- il movente del delitto, consistito in un debito di circa 5.000 Euro maturato a causa dell’attività di spaccio delle sostanze stupefacenti.
In particolare, verso le ore 17.20 del suddetto giorno, i due, con il 21enne alla guida dell’autovettura ed il 17enne seduto sul sedile posteriore in modo da eludere le telecamere comunali, avrebbero raggiunto una strada attigua a via Occhi Bianchi, ove il conducente rimaneva all’interno del veicolo, mentre il 17enne, raggiunto a piedi il portone dell’appartamento di Paolo Stasi, lo avrebbe fatto scendere con un pretesto, ed esploso al suo indirizzo due colpi di pistola che lo attingevano al torace. Successivamente, i due presunti responsabili, si sarebbero allontanati velocemente per assicurarsi la fuga, utilizzando la stessa autovettura.
L’attività ha consentito di accertare che il delitto sarebbe maturato in un contesto di spaccio di sostanze stupefacenti di varia natura, proseguito anche successivamente da parte dei due presunti responsabili dell’omicidio, coadiuvati dalle rispettive fidanzate M.M., 24enne (sottoposta agli arresti domiciliari) e C.S., 20enne (sottoposta all’obbligo di dimora), entrambe del posto. Nello stesso contesto è stato sottoposto all’obbligo di dimora M.P. 20enne, anch’egli di Francavilla Fontana, che avrebbe preso il posto di Paolo STASI, quale custode della sostanza stupefacente.
Nell’ambito della stessa operazione risulta indagata la madre della vittima per detenzione in concorso di sostanze stupefacenti.
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FASANO - Gli spazi esterni della scuola dell'Infanzia «Pietro Nenni» di Fasano sono stati completamente riqualificati grazie a un innovativo progetto di manutenzione del cortile esterno, che sarà inaugurato martedì 23 maggio alle ore 11:00, con la cerimonia del taglio del nastro del nuovo giardino con area educativa attrezzata.
«Il giardino della scuola trasformato in una moderna aula all'aperto – dice il sindaco Zaccaria - con percorsi sensoriali, tattili, sonori e cromatici. E vere e proprie aule verdi per una didattica nella natura che faccia vivere ai più piccoli un'esperienza inedita di nuovi apprendimenti».
Interverranno il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, l’assessore alla Pubblica istruzione Donatella Martucci e il dirigente del settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore.
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Lo scudetto nella pallamano, la promozione in B1 femminile nel volley e quella in serie C del basket maschiledi FASANO. La ciliegina è stata ieri sera con la pallamano (di nuovo) campione di Italia. Ma la torta (quest’anno poi che mai gustosa) è fatta di tante grandissime “fette” di successi: la storica promozione in B1 della pallavolo femminile e quella in serie C del basket maschile.
Fasano torna campione (non solo) nella pallamano. Dall’amministrazione arrivano i complimenti per gli straordinari risultati della Junior Fasano, de Il Podio volley e del Basket Fasano: «È stata una grande stagione per lo sport fasanese, di quelle che ti dispiace quando finiscono di regalarti emozioni - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Per volley e basket è arrivata la vittoria in campionato, per la pallamano addirittura il quarto scudetto, ma tutte le società hanno assicurato un’altra stagione di spettacolo e di pratica sportiva di base per i più piccoli. Da sempre cerchiamo di essere vicini allo sport fasanese, perché se lo merita: le società continuano a lavorare, e bene, nonostante piccole e grandi difficoltà, superate con il volontariato e l’entusiasmo di dirigenti per i quali la passione si trasforma in impegno quotidiano. Nonostante sia sempre più difficile trovare sostegno e risorse, tanto più dopo la pandemia e una guerra che hanno squassato la nostra economia, lo sport fasanese c’è, c’è sempre, e continua a trascinare il calore del proprio pubblico unico».
E, come sempre nello sport, si guarda al futuro: «Continueremo anche noi amministratori a l’impegnarci, affinché a queste società meritevoli e vincenti siano assicurati gli impianti più adeguati, primo fra tutti il Palazzetto dello sport, ormai alle battute finali - assicura il primo cittadino -. Ma adesso, tirando le somme di questa stupenda stagione, a tutti i bravissimi dirigenti, tecnici e atleti che tengono alta la bandiera di Fasano col sudore, l’impegno e la costanza, tutta la città deve dire grazie».
«Sono ancora emozionato per l'epilogo delle stagioni sportive e per i risultati straordinari delle squadre fasanesi nello sport in questa stagione. I nostri atleti hanno mostrato coraggio, determinazione e classe, portando in alto il nome di Fasano sull'intero territorio nazionale - aggiunge l’assessore allo Sport Giuseppe Galeota -. queste realtà sportive rappresentano un vanto per la nostra città e un incentivo ed esempio di una cultura sana per le nuove generazioni. Penso al successo straordinario della Junior Fasano, unico e ultimo scudetto nella palestra Franco Zizzi, perché dal prossimo anno il tanto atteso palazzetto sarà la nuova casa dello sport fasanese. Garantisco all'intera comunità che stiamo lavorando per ultimare gli ultimi dettagli e consegnare alla città una struttura adeguata alle nostre aspettative e, mai come quest'anno, ai nostri grandi sogni. Il più caloroso dei ringraziamenti va però ai tifosi, ai fasanesi, che ieri hanno mostrato a tutta Italia cosa vuol dire esserlo».
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All'Aurora non basta la grinta per battere Monopoli
Non è bastata la grinta e la determinazione messe in campo dalle atlete dell’Aurora Volley Brindisi e nemmeno la spinta di un Pala Melfi gremito e rumoroso come non si vedeva da tempo per aggiudicarsi l’andata del secondo turno dei play off contro la Fenix Monopoli. La partita giocatasi sabato 20 maggio a Brindisi è stata molto equilibrata quasi in tutti i set e ha visto la formazione ospite prevalere solo al tie break. Con questo successo la squadra monopolitana si porta in vantaggio nella serie la cui gara di ritorno si disputerà a Monopoli mercoledì 24 maggio.
Due formazioni che si conoscono e si rispettano (si sono già incontrate in Coppa Puglia) e il pubblico delle grandi occasioni ad affollare gli spalti del vecchio Pala Melfi provvedono a generare quell’atmosfera elettrica tipica delle partite che contano. Gli allenatori giocano a carte scoperte e mandano in campo i rispettivi sestetti titolari. Comincia la gara.
Il primo parziale rispetta le aspettative con le due squadre che danno vita ad un set equilibrato caratterizzato da scambi lunghi e spettacolari. Dopo un inizio decisamente migliore della squadra ospite, in vantaggio anche di otto punti, sono le padrone di casa a dare inizio ad una lunga rimonta che si concretizza sul finire del parziale quando Palumbo mette a terra la palla del 23 pari. In un frastuono assordante alle giocatrici biancazzurre non tremano i polsi e fanno valere la loro maggiore determinazione aggiudicandosi il set per 27-25.
Il secondo set è appannaggio della squadra ospite che lo domina dall’inizio alla fine prestando attenzione a spegnere sul nascere i tentativi di rimonta avversari. Monopoli vince meritatamente il parziale per 15-25.
Nel terzo set si assiste ad un lungo testa a testa con Monopoli che tenta l’allungo e le padrone di casa che fanno gli straordinari per rimanere agganciate alla formazione ospite. Superata la metà del set la squadra bianco verde guadagna qualche punto di vantaggio e grazie ad un’ottima difesa riesce a respingere l’assalto brindisino allungando ulteriormente e conquistando il set per 19-25.
Quarto set non adatto ai deboli di cuore. Lunghi scambi, attacchi potenti e salvataggi ai limiti della fisica portano il pubblico su un’altalena di emozioni in un palazzetto ormai trasformatosi in una bolgia. Monopoli difende forte e mette in difficoltà l’attacco brindisino che commette qualche errore concedendo punti all’avversario (20-23). Ancora una volta sono le giocatrici biancazzurre di maggior spessore, su tutte Della Rocca vera leader della squadra, De Toma e Galiulo a trascinare la squadra all’ennesimo miracolo. Con la schiacciatrice brindisina in battuta le biancazzurre prima impattano sul 24-24 e poi vanno incredibilmente a vincere il set per 26-24.
E’ quindi il tie break a sancire chi tra le due formazioni si porterà a casa la vittoria. Monopoli approccia meglio il set portandosi subito in vantaggio. Brindisi insegue e grazie ad una De Toma in forma spaziale perviene al pareggio (6-6). A cavallo del cambio campo la formazione di casa incappa in una serie di errori che consentono alle avversarie di prendere un discreto vantaggio. Successivamente Monopoli è brava a difendere il vantaggio dagli assalti biancazzurri e vince il set per 10-15.
Una sconfitta che complica il percorso della squadra brindisina senza però precluderne l’accesso alla fase successiva. Mercoledì servirà una vittoria in trasferta, ma con la grinta messa in mostra in questa gara ogni risultato è ancora possibile.
“Non so se riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, ma ci proveremo fino all’ultimo istante, fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultima palla – dichiara il DS biancazzurro Salvatore Vaccaro – ma aver portato così tante persone ad una gara di volley a Brindisi è per noi già un grande successo” conclude il dirigente.
Al termine della gara sono arrivati i ringraziamenti “social” della Fenix Monopoli per l’accoglienza riservata a squadra e sostenitori dai brindisini. “Uno spettacolo sportivo in campo e sugli spalti. Questa è la pallavolo che ci piace” il messaggio della società bianco verde.
Tabellino:
Aurora Volley Brindisi – Fenix Monopoli 2-3 (27-25, 15-25, 19-25, 26-24, 10-15)
BRINDISI: Palumbo K 9, De Toma 20, Kolomiiets 2, Della Rocca 13, Galiulo 13, Andreula 11, Maggio L1, Valente 2, Mollica 1, Greco 1, De Maria, Difronzo L2, Fiore. All. A. Rampino – Ass. M. Casalino.
MONOPOLI: Nuovo K, D’Onofrio 14, Cesario 12, Paradiso 16, Pandeva 13, Graniero 4, Palmiotto 15, Cofano L1, Gervasi, Giannini, Pellegrini, Montenero, Sportelli, Giannoccaro L2. All. A D’Alessandro – Ass. R. Bianchi.
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