Redazione
Mesagne e il Monastero del Terzo Millennio, in occasione del 24 anniversario di ISBEM
Messaggio da ISBEM, Impresa Sociale e da COMEPER, Organismo di Volontariato
Organizzazioni senza scopo di lucro iscritte al RUNTS (Registro Unico del Terzo Settore)
Il Monastero del Terzo Millennio (M3M) di Mesagne è un incubatore culturale reso fruibile da ISBEM e COMEPER come punto di incontro per Cittadini attivi e generosi oltre che culla di iniziative intraprese sempre per il Bene Comune. Ad esempio:
- Progetti di ricerca, di formazione e di servizi per la Comunità;
- Conferenze, eventi culturali multidisciplinari;
- Prevenzione, screening e seconda opinione medica, per malattie che richiedono nuove tecnologie;
- Orientamento per far acquisire ai giovani le competenze strategiche europee, con la ricerca e lo studio;
- Progetti per combattere la povertà educativa, mediante la coesione e l’innovazione sociale;
- Borse di studio triennali ai giovani per avviarli ai percorsi di crescita scientifica e spirituale.
Chiediamo, gentilmente, di prestare attenzione e dare supporto ad ISBEM e COMEPER magari facendo girare le INFO che arrivano da queste due istituzioni che non hanno scopi di lucro e sono aperte a tutti.
Saremmo felicissimi di guardare avanti insieme per generare una comunità capace di accettare le tante sfide che ci aspettano. In sintesi, con impegno, volontà e speranza operativa, sforziamoci di costruire il futuro con le nostre stesse mani !!!
Perché non destinare il 5x1000 agli istituti scientifici del territorio, quindi ad ISBEM?
Nella ricerca, cioè nei progetti innovativi e nella formazione qualificata che genera nuove competenze
ci sono le ragioni per potenziare al meglio il PIANETA SALUTE sia nel Mezzogiorno che altrove.
Costituito a Brindisi il 25 Maggio del 1999 grazie a istituzioni pubbliche e private,
in 24 anni, ISBEM ha formato tanti giovani come Ricercatori Biomedici
poiché è noto che senza Ricerca e Formazione, l’Assistenza langue.
Esiste un'opportunità di destinare saggiamente il proprio 5x1000 ad ISBEM: come?
Scrivere il CF 01844850741 e firmare nel quadro Finanziamento Enti Ricerca Scientifica e Università
della dichiarazione annuale dei redditi (CU, 730 e UNICO) che ogni Cittadino deve compilare.
In quasi 5 lustri con le somme ricevute dal 5x1000 e con i progetti vinti, ISBEM ha speso
circa 2,5 milioni di € per formare i giovani ad introdurre innovazioni nel PIANETA SALUTE.
Ad esempio, con duemila destinazioni di 5x1000 si attiva una borsa triennale di Dottorato di Ricerca.
Perché non aiutare ISBEM a svolgere la sua missione territoriale, qui ed ora?
Grazie! Alessandro
Prof. Alessandro DISTANTE, Presidente ISBEM e COMEPER
Fondatore di EUROECHO - European Society Cardiology
Già Professore di Cardiologia della Università di Pisa
Già Direttore della Sezione IFC-CNR di Lecce
Ex Convento dei Cappuccini, via Reali di Bulgaria, snc
72023 Mesagne (Puglia, Brindisi, Italy)
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Tumori professionali e certificazioni, corso di formazione all’Ordine dei Medici. I tumori professionali legati all’attività lavorativa e gli obblighi di certificazione a carico dei medici sono l’argomento di un corso di formazione in programma il 10 giugno a Brindisi, nella sala conferenze dell’Ordine dei medici, in via Togliatti, a partire dalle 8.30. Responsabile scientifico Nicola Dipalma, direttore dello Spesal.
L’evento, organizzato dalla Asl Brindisi in collaborazione con l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia, è rivolto a medici di tutte le discipline per un massimo di 50 partecipanti e prevede 4 crediti Ecm.
Obiettivo principale è sensibilizzare, in primis i medici di famiglia, all’obbligo di denunciare agli organi competenti i tumori di sospetta origine professionale. Nelle relazioni si porterà l’attenzione sulle origini di alcune patologie tumorali legate al contesto lavorativo, sull’importanza della individuazione delle cause e sugli strumenti esistenti per lo studio e il monitoraggio della casistica.
“Tra tutte le malattie professionali – spiega Nicola Dipalma - le neoplasie sono quelle che destano maggior preoccupazione sia per le difficoltà nel riconoscerne l’origine lavorativa, sia per le eventuali conseguenze nell’attribuzione di responsabilità. Ad oggi persiste una rilevante differenza tra i casi denunciati rispetto a quelli attesi, il che evidenzia una preoccupante sottostima del reale numero di tumori professionali. Questa situazione potrebbe essere attribuita a una inadeguata conoscenza da parte dei medici delle esposizioni professionali e dei lunghi periodi di latenza prima dell’esordio della malattia”.
Dopo i saluti del commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, e del presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, seguiranno interventi di professionisti aziendali, dell’Inail e dell’Università degli Studi di Bari.
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Contributi aggiuntivi ai comitati per le Feste patronali
Feste Patronali, Laricchia: “Contributi aggiuntivi per le Feste che richiedono piani sanitari e di sicurezza, selezionate sulla base di criteri oggettivi” |
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“Come Regione abbiamo il dovere di tutelare le Feste Patronali e sostenere i comitati organizzatori, purtroppo spesso lasciati soli. Ritengo indispensabile che la proposta di legge, in via prioritaria dia una definizione di ‘Festa Patronale’ e che, oltre ad avere un contributo di base legato ad aspetti culturali, luminarie e riti legati al Santo, preveda ulteriori contributi per le Feste Patronali che per storia, tradizione e spettatori devono avere piani sanitari e di sicurezza, che sappiamo essere costosi e richiedere competenze altamente qualificate. Una esigenza che ho ribadito con forza anche in Commissione, dove sono stati ascoltati il presidente e la segretaria del Comitato Feste Patronali di Adelfia - San Trifone, che come confermato anche dalle responsabili del 118 per i piani sanitari, assieme a San Nicola è la festa più importante della provincia di Bari, che richiama ogni anno visitatori sia dal resto d’Italia che dall’Estero. Ci sono criteri oggettivi per individuare in ogni provincia feste per cui prevedere contributi ulteriori per la sicurezza e abbiamo il dovere di farlo per non rendere la norma sulle Feste Patronali un testo a metà. Auspico nelle prossime sedute di audire i rappresentanti delle Prefetture per avere ancora più chiari tutti gli obblighi a cui devono adempiere gli organizzatori. Aspetti come sicurezza piano sanitario non vanno dimenticati perché sono la spesa che scoraggia il rinnovamento dei Comitati e rischia di far saltare le Feste, con danni enormi per le comunità”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia a margine della seduta della VI Commissione in cui è si sono tenute le audizioni sulla proposta di legge a tutela delle feste patronali. “Sarà importante - continua Laricchia - ascoltare anche i referenti delle Curie Diocesane pugliesi per definire la componente cattolica delle feste e quello che concerne i Santi Patroni, dal momento che ci sono Comuni in cui le feste non si celebrano per il Patrono, ma fanno parte comunque della tradizione. Dobbiamo arrivare all’approvazione di una norma che sia davvero efficace e dobbiamo farlo nel più breve tempo possibile. Salvando le feste patronali, oggi a rischio perché la loro organizzazione è diventata insostenibile per i volontari, salviamo il patrimonio storico - culturale della nostra Puglia”. --------------- |
Visita del Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi
Visita del Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Nella giornata del 24 maggio 2023, il Generale di Corpo d’armata Andrea RISPOLI, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, con sede a Napoli, si è recato in visita al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Dopo la resa degli onori, l’alto Ufficiale è stato ricevuto dal Comandante Provinciale di Brindisi, Colonnello Leonardo ACQUARO, insieme a tutti gli Ufficiali, nonché a una rappresentanza dei Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri dei vari reparti territoriali del Comando Provinciale, nonché del Gruppo Carabinieri Forestale e dei reparti speciali. Presenti anche una delegazione della rappresentanza militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Forestali, costituite da personale in congedo che continua a prestare il proprio servizio nel campo del volontariato e della protezione civile.
Nella sala rapporto del Comando Provinciale ha tenuto rapporto agli Ufficiali, con i quali ha fatto un punto di situazione sul contesto territoriale e sulle problematiche emergenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, soffermandosi sull’importanza del servizio di prossimità offerto ai cittadini con il conseguente aumento della fiducia nelle Istituzioni. Ha voluto anche intrattenersi con i militari della sede ai quali ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per il servizio svolto e per la quotidiana opera di prevenzione e repressione svolta sul territorio, ribadendo l’importanza e il ruolo di assoluta centralità ricoperto dall’Arma dei Carabinieri nel “sistema sicurezza” del Paese. Il Comandante Interregionale ha quindi fatto visita al Prefetto di Brindisi d.ssa Michela Savina LA IACONA ed al Procuratore della Repubblica dott. Antonio DE DONNO. Successivamente ha fatto visita alla Brigata San Marco di Brindisi dove è stato ricevuto dal Comandante, Contrammiraglio Massimiliano GRAZIOSO.
Nell’ambito della visita, il Generale ha incontrato i familiari del Car. Aus. M.O.V.M. alla memoria Angelo PETRACCA, caduto in servizio il 22 gennaio 1990 a Ceglie Messapica, nel corso di una sanguinosa rapina, in segno di vicinanza alle famiglie dei Carabinieri che nel corso del servizio ha
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nno sacrificato la propria vita per il bene del Paese.
Giornata della solidarietà con gli ospiti della RSSA Casa Melissa di Mesagne. Questa mattina, approfittando dei primi caldi di primavera, gli ospiti della struttura Casa Melissa, gestita dalla Cooperativa OSA, hanno consumato il pranzo nel cortile della RSSA generosamente offerto dall’Osteria del Leone di Mesagne. Marcella e Raffaele hanno preparato un menù luculliano donandolo come segno di vicinanza al gruppo di ospiti Casa Melissa. Tra i tavoli allestiti sotto i gazebo si sono alternati al servizio Antonio Russo e Giacomo Tarantino, due giovani operatori della Cooperativa OSA sempre pronti a mettersi a disposizione. Tutti gli operatori della RSSA Casa Melissa avevano preparato anche i minimi particolare delle tavole imbandite con segnaposti e menù di primavera personalizzati. Il pranzo vissuto insieme è stata l’occasione anche per inaugurare il nuovo spazio cucina della RSSA Casa Melissa completamente ristrutturato e messo a nuovo.
“Il pranzo offerto dall’Osteria del Leone – racconta Nicola Ciracì direttore della struttura – è stato vissuto all’insegna dell’allegria e della convivialità (oltre che della buona cucina). Una bellissima idea che riscalda il cuore di tutti noi e che speriamo possa essere imitata da tanti altri per confermare, ancora una volta, il forte legame esistente tra la Cooperativa OSA e la città di Mesagne”. Al momento di festa erano presenti anche il direttore sanitario, dr. Alfredo Sterpini, la psicologa dott.ssa Antonietta Capodieci e le educatrici coordinate da Francesca Molfetta.
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Palazzetto dello Sport, da venerdì partono i sopralluoghi
Palazzetto dello Sport di Fasano, da venerdì partono i sopralluoghi per la verifica sugli impianti. L’operazione è preliminare e propedeutica alla convocazione della commissione di pubblico spettacolo
Partiranno venerdì 26 maggio le verifiche tecniche sullo stato degli impianti propedeutiche al collaudo del palazzetto dello sport. In questi giorni, intanto, la ditta Universal Expert, che gestisce il cantiere dell’opera, sta provvedendo alle «prove generali» preliminari ai sopralluoghi della direzione lavori (Finepro) che inizieranno, appunto, dopodomani.
Ultimate le verifiche tecniche il passo successivo sarà la convocazione della commissione di pubblico spettacolo e quindi garantire il completamento dell’iter per l’agibilità della struttura e la consegna alla città.
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Enpa, oltre 1000 persone in 33 città per sostenere l’orsa JJ4
Enpa, oltre 1000 persone in 33 città per sostenere l’orsa JJ4. Rocchi: “Gli orsi sono di tutti, gli italiani amano gli animali come conferma oggi anche Eurispes”. Si sono messi una maschera da orso e sono scesi in piazza nelle proprie città per sostenere l’orsa JJ4, detenuta al Casteller e in attesa del pronunciamento del Tar di Trento domani, e tutti gli orsi del Trentino. Da Nord a Sud oltre 1000 persone sono scese nelle piazze di 33 città per aderire al flash mob lanciato da Enpa sui social dal titolo #InsiemePerMammaOrsa. “Un modo – afferma Carla Rocchi, Presidente Enpa nazionale - per dare la possibilità alle tante persone che ci chiamano e ci chiedono come possono manifestare il loro sostegno di esprimersi e di ribadire la volontà di trovare un modo di convivere con questi grandi carnivori ultimamente al centro di cronaca e polemiche”.
“Lo abbiamo organizzato 10 giorni fa, nel giorno della Festa della Mamma- continua Carla Rocchi - perché le sorti dell’orsa JJ4 e dei suoi piccoli stanno destando grande interesse e partecipazione in tanti e questo ci rincuora. Sono moltissime le persone che telefonano alla Protezione Animali da tutta Italia, chiedendo cosa possano fare, come possano esprimersi a sostegno di Jj4 e in generale degli orsi del Trentino, in questo momento così delicato. La loro sorte non è un tema regionale, gli orsi sono entrati nel cuore di tantissimi italiani. Per questo, abbiamo pensato ad un’iniziativa che potesse dare la possibilità di esprimersi a tutte quelle persone che stanno seguendo con preoccupazione le sorti di JJ4 e dei plantigradi del Trentino ma che si trovano fisicamente distanti da Roma o da Trento dove si concentrano la maggior parte delle iniziative di animalisti e ambientalisti. Scattarsi una foto dalla Sardegna, dalla Campania, dalla Puglia o dalla Sicilia non cambierà ovviamente il destino di questi plantigradi, in modo diretto, lo sappiamo, ma farà capire a chi ancora pensa di trattare il tema della convivenza come una guerra personale, una vendetta o un problema locale, che gli orsi sono nel cuore e nei pensieri di tantissime persone e che le scelte che le istituzioni e la politica prenderà nei loro confronti saranno analizzate e giudicate da moltissimi italiani. D’altronde, anche da quanto emerso oggi dal Rapporto Italia 2023 dell’Eurispes, gli italiani amano gli animali: la vivisezione non è accettabile per quasi 8 italiani su 10 (76,9%), così come l'uso delle pellicce (73,9%), la presenza degli ANIMALI nei circhi (75,6%) e la caccia ripudiata dal 69% degli italiani. Speriamo che la stessa sensibilità inizi a permeare anche chi ci governa”.
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10eLotto, doppietta in Puglia: vinti 50 mila euro
Puglia in festa grazie al 10eLotto. Nell’estrazione di martedì 23 maggio, come riporta Agipronews, centrate due vincite per un totale di 50 mila euro: ad Alezio, in provincia di Lecce, messo a segno un 6 Doppio Oro da 30 mila euro a cui si aggiunge un 9 da 20 mila euro realizzato a Foggia. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per oltre 27 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,5 miliardi di euro in questo 2023.
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GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, +318% IMPORT DA UCRAINA
GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, +318% IMPORT DA UCRAINA; DA CANADA IMPORT AUMENTATO DI 6 VOLTE.
Le importazioni in Italia di grano proveniente dall’Ucraina sono aumentate del 318% per un quantitativo pari a circa 90 milioni di chili nel primo bimestre del 2023. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi due mesi dell’anno in riferimento alla proroga di 2 mesi dell’accordo per i trasporti di cereali dal Mar Nero raggiunto tra Russia e Ucraina con la mediazione di Nazioni Unite e Turchia.
Solo il 55% dei prodotti agricoli che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’accordo hanno raggiunto i Paesi in via di sviluppo, come quelli del Nord Africa e dell’Asia, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga sui prodotti agricoli partiti da agosto 2022 a febbraio 2023 dai porti di Chornomorsk (36,4% del totale), Yuzhny (35,8%) e Odessa (27,8%).
Ma a gennaio 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentate di sei volte anche le importazioni in Italia di grano duro dal Canada dove si utilizza il glifosate in preraccolta come disseccante secondo modalità vietate in Italia, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. Una concorrenza sleale nei confronti dei nostri agricoltori ma anche una preoccupazione per la salute dalle quali i cittadini posso difendersi scegliendo le confezioni con prodotto 100% italiano, grazie alla battaglia della Coldiretti sull’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta. E’ quindi strategico - precisa la Coldiretti - far ripartire la commissione unica nazionale (CUN) per il prezzo indicativo in Italia del grano duro come sostenuto anche dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.
Intanto, il grano duro per la pasta viene pagato circa 36 centesimi al chilo ad un valore che non copre i costi di produzione ed è inferiore di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo scorso anno mentre il prezzo della pasta è aumentato il doppio dell’inflazione.
La pasta – sottolinea la Coldiretti Puglia – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori. Una distorsione che appare chiara anche dall’andamento dei prezzi medi al consumo che secondo l’Osservatorio del Ministero del Made in Italy variano per la pasta da 1,50 a 2,3 euro al chilo, mentre le quotazioni del grano sono in caduta libera, insiste Coldiretti Puglia. Una anomalia di mercato sulla quale – sostiene la Coldiretti – è bene fare chiarezza anche sulla base della nuova normativa sulle pratiche sleali a tutela delle 200mila imprese agricole che coltivano grano. I ricavi – insiste la Coldiretti – non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese. Le superfici agricole coltivate a frumento duro, secondo le prime previsioni del Masaf per quest’anno, sono in flessione per un investimento di 1,22 milioni ettari con una riduzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente.
Siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano – precisa la Coldiretti - viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosate nella fase di preraccolta.
La Puglia è il principale produttore italiano di grano, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.
Importante – dice la Coldiretti - anche investire nella ricerca che, come motore dell'innovazione varietale, deve rispondere non solo alle richieste qualitative del mondo industriale, ma anche rispondere alle nuove esigenze produttive e di resilienza verso gli effetti del cambiamento climatico, rispondendo al contempo alle nuove richieste di sostenibilità volute dalla nuova Politica Agricola Comunitaria. Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali per garantire prezzi giusti ed una più equa distribuzione del valore a tutela dei consumatori degli agricoltori contro le pratiche sleali., perché l’Italia – conclude Coldiretti - può aumentare significativamente le produzioni di grano duro e di grano tenero, dando certezze rispetto alla giusta redditività per il lavoro degli agricoltori e dalla filiera intera.
Il Sindacato Cobas organizza a Bari con una delegazione di Precari Covid un corteo il 25 maggio con partenza alle ore 9,00 da Piazza Eroi del Mare per arrivare alla Presidenza della Regione Puglia sul lungomare Nazario Sauro dove si svolgerà un sit in .
Alla Presidenza una delegazione sarà ricevuta da responsabili del settore della Sanità, così come ci è stato assicurato dal Presidente della Regione ,Michele Emiliano.
La richiesta di questi precari ed Amministrativi può essere così riassunta:
Gli ausiliari hanno lavorato quasi 2 anni con Sanitaservice per essere poi lasciati a casa ,maturando il diritto di precedenza in caso di nuove assunzioni.
La Asl di Brindisi ha inviato la documentazione richiesta dalla nuova delibera in tema di assunzioni per il 2023, che affida l’ultimo controllo alla Giunta Regionale.
In queste carte c’è la richiesta per l’anno 2023 di 52 ausiliari e 13 amministrativi.Si chiede quindi per questi disoccupati la applicazione di un istituto contrattuale ,l'articolo 24.
La Regione Puglia , nella persona della dottoressa Caroli, nel corso della ultima riunione di 10 giorni fa ci aveva assicurato che appena arrivate le carte dalla Asl di Brindisi la risposta sarebbe stata veloce; ha tenuto a precisare che non si tratta quindi , come inopportunamente da parte di qualcuno era stato detto, di blocco delle assunzioni ma di una ultima verifica sulla loro legittimità da parte della Regione.
Attendono fiduciosi inoltre un gruppo di Amministrativi che proviene da un concorso, di cui sono ancora in attesa.
Andiamo a Bari fiduciosi ma determinati a chiudere questa vertenza , così come questi disoccupati aspettano giustamente che avvenga.
Per il Cobas Roberto Aprile
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