Redazione

Mercoledì 31 maggio, alle ore 10:00,  presso il Castello Dentice di Frasso, avrà luogo l’incontro tra il Procuratore Capo dr. Antonio De Donno e gli studenti delle scuole medie di Carovigno. 

L’iniziativa rappresenta la giornata conclusiva della seconda edizione del progetto "Legalità", promosso dall'Associazione Le Colonne, ente gestore del Castello e della Biblioteca.

Il progetto nasce dalla necessità di affrontare in modo completo il tema della legalità, coinvolgendo in particolar modo gli studenti delle scuole medie. Il connubio tra i luoghi della cultura e la scuola si configura come il punto centrale da cui partire per educare i giovani al concetto di legalità, ponendo l'accento sul fatto che questo non rappresenta una mera astrazione, bensì un valore da abbracciare e mettere in pratica nel quotidiano di ciascuno. 

Durante gli incontri, che si sono svolti nei mesi di aprile e maggio, i ragazzi hanno affrontato in modo critico e partecipativo i temi centrali del progetto elaborando testi e disegni.

La giornata conclusiva sarà coronata dall'intervento del Procuratore Dr De Donno, che incontrerà gli studenti per condividere la sua esperienza e ascoltare le domande dei giovani partecipanti. Si tratta di un'occasione unica per coinvolgere i giovani su tematiche di fondamentale importanza, promuovendo una profonda riflessione su di esse.

Per ulteriori informazioni la Biblioteca comunale "Salvatore Morelli" all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il numero di telefono 3791092451.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

 

La Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino, ha approvato a maggioranza, con l’astensione del presidente, la proposta di legge “Disposizioni in materia di tutela delle persone con sindrome di Down in ospedale e totale abbattimento delle liste d’attesa”, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Antonio Gabellone (FdI).  
Il provvedimento legislativo approvato ha l’obiettivo di essere il primo passo per la realizzazione all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie di percorsi diagnostici-terapeutici a misura di persona con disabilità, ma con priorità assoluta e con un totale abbattimento delle liste d’attesa.
Implementa il Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA) per raggiungere il totale abbattimento delle stesse in favore dei soggetti affetti dalla sindrome di Down.
Favorisce e sostiene programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle esigenze delle persone affette dalla sindrome di Down.
Per le finalità che si prefigge, i soggetti affetti dalla sindrome di Down, sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che per le prestazioni di ricovero, hanno priorità assoluta rispetto alle classi già disciplinate nel Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA).

Parere favorevole al testo normativo, è stato espresso dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, il quale ha ribadito che si tratta di un tema che merita la massima attenzione. Inoltre, l’assessore si è soffermato sulla situazione delle liste d’attesa, rilevando che è opportuno che la tematica venga affrontata con leggi nazionali straordinarie, in considerazione del fatto che è un’emergenza nazionale, data l’enorme esplosione di domanda di prestazioni sanitarie da parte di tutta la popolazione e andrebbe quindi risolta con stanziamenti mirati da destinare al pubblico ma anche al privato. 

I lavori sono proseguiti con l’audizione richiesta dal consigliere Antonio Gabellone, dell’assessore alla sanità, del direttore del Dipartimento salute, del direttore amministrativo dell’ASL LE, dell'Amministratore Unico Sanitaservice, sul tema relativo al mancato inserimento nel business plan 2023-2025 della postazione di Gallipoli affidata a CIR Gallipoli, all’interno del processo di internalizzazione a Sanitaservice Asl Le. 
Nel merito è intervenuto il direttore amministrativo dell’Asl LE Yanko Tedeschi, il quale ha specificato che la postazione di Gallipoli affidata al CIR è stata esclusa dal processo di internalizzazione perché è una postazione estiva, e che il processo ha riguardato i volontari che avevano operato all’interno delle associazioni profit di volontariato avviate nel 2015 per le 12 postazioni previste. Inoltre, Tedeschi ha chiarito che con l’attivazione delle ultime 5 postazioni, è stato ultimato l’iter del processo. L’Asl Le in questo momento, su 28 postazioni previste ne tiene attive 24, di cui 23 gestite da Sanitaservice e una dall’Ospedale “Panico” di Tricase, pertanto, per completare il fabbisogno restano da attivare 4 postazioni. Di queste, 2 saranno attivate su Lecce, una a Guagnano e una su Gallipoli, quindi vi sarebbe la possibilità di valorizzare le competenza dei volontari del CIR, ma è necessario però di riattivare il percorso analogo a quello che è stato seguito per le altre associazioni. Si tratterebbe quindi di riaggiornare il business plan con un esborso di due milioni e mezzo, visto che ogni singola ambulanza costa oltre 500 mila euro, con l’autorizzazione della Giunta regionale. Sui tempi nessuna garanzia sul processo, ma sulle intenzioni di completare il percorso per avere tutte le postazioni regionali ha confermato gli intendimenti dell’attuale direzione strategica.   

Altra tematica oggetto di audizione è stata sottoposta all’attenzione della Commissione dal consigliere Giuseppe Tupputi (CON), sollecitata dall’Associazione Giovani con Diabete Bari – Bat – Ta APS ETS, relativamente al futuro incerto che incombe sulla Diabetologia Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
La referente dell’Associazione Maria Raffaella Lacerenza ha evidenziato la necessità di ottenere dei punti fermi per la cura di questa patologia cronica di cui attualmente sono in cura presso il Pediatrico Giovanni XXIII di Bari 600 pazienti, che sono soggetti a tre interventi ambulatoriali annui che oggi vengono svolti solo da due medici. 
Per conto del direttore generale Azienda Policlinico – Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari e del direttore sanitario Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari, assenti per impegni, è intervenuto il dirigente medico dell’U.O.C. Malattie Metaboliche Diabete Livio Melpignano, per rassicurare l’Associazione non c’è nessun interesse a depauperare il servizio di diabetologia pediatrica e pu ammettendo che le risorse sono limitate, ha dato garanzie per i seicento piccoli pazienti, impegnandosi inoltre che eventuali problemi contingenti saranno risolti a breve. 
A seguito della necessità emersa di approfondire la problematica in questione, l’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, ha chiesto al presidente Vizzino di convocare urgentemente in Commissione la direzione strategica dell’Azienda Policlinico di Bari. 

In ultimo, la Commissione ha affrontato, su richiesta della FIALS Puglia, la questione dei lavoratori dipendenti di Universo Salute Opera Don Uva che operano nelle strutture sanitarie di Bisceglie e Foggia. Più specificatamente, è intervenuto il segretario regionale della Fials, Massimo Mincuzzi, per spiegare che si tratta della mancata applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Aiop per le case di cura private a seguito della dichiarata, da parte dell’azienda, non sostenibilità economica con le tariffe che erano in essere per il pagamento delle prestazioni extra ortofreniche che sono ferme da oltre un ventennio. Si sollecita pertanto il riconoscimento delle nuove tariffe ai fini dell’applicazione del contratto ai lavoratori.  
Nel merito è intervento il direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro, il quale ha evidenziato che quanto detto Fials e ribadito dall’amministratore delegato di Universo Salute fa parte di una lunga e articolata trattativa tra le organizzazioni datoriali del settore e le organizzazioni sindacali firmatarie del rispettivo contratto nel corso delle ultime settimane. Il direttore Montanaro ha anche detto che è stata data un’accelerata alle attività d’ufficio d’intesa con l’assessore e si provvederà quanto prima a riscontrare le istanze sindacali e le istanze delle associazioni datoriali nell’ambito di appositi incontri, che saranno convocati per poter dare una risposta a chi legittimamente chiede di applicare il contratto Aiop, per un settore di attività che non è vincolato all’utilizzo di un contratto ma può scegliere il tipo di contratto che vuole perché c’è assoluta libertà. Infine, Montanaro ha assicurato che sarà fatta una valutazione attenta e scrupolosa per poter dare una risposta sia alle organizzazioni sindacali che alle datoriali.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Questa mattina a Castello Imperiali il Sindaco Antonello Denuzzo ha presentato nel corso di una conferenza stampa aperta al pubblico la nuova giunta comunale.

 
Ecco i nomi dei nuovi assessori e le deleghe attribuite:
 
Domenico Attanasi, avvocato e Presidente del Consiglio Comunale uscente, sarà il nuovo Vicesindaco e si occuperà di Urbanistica, Politiche abitative, Contenzioso e Politiche comunitarie.
 
Numa Ammaturo, avvocato ed ex Consigliera Comunale con delega all’ASI, si occuperà di Ambiente, Verde pubblico, Sport, Spettacolo, Tutela e Benessere animale e Politiche giovanili.
 
Giuseppe Bellanova, ex presidente dell’Ambito Br3, si occuperà di Politiche Sociali, Personale e Diritti allo studio.
 
Eleonora Marinelli, Direttrice di banca ed Assessora uscente della giunta Denuzzo 1, torna a ricoprire le deleghe a Bilancio, Tributi e Patrimonio. 
 
Carmine Sportillo, ingegnere e Segretario cittadino del PD, si occuperà di Attività Produttive, Precariato, Politiche della notte, Turismo e marketing territoriale, Attuazione del PNRR e Innovazione digitale.
 
Sergio Tatarano, avvocato ed Assessore uscente della Giunta Denuzzo 1, si occuperà di Mobilità Sostenibile, Polizia Locale, Trasparenza, Diritti Civili, Partecipazione, Spazio pubblico bene comune e Pari Opportunità.
 
Annalisa Toma, avvocato con esperienze da amministratore pubblico che si è presentata per la prima volta sulla scena politica francavillese, si occuperà di Lavori pubblici, Servizi cimiteriali, Politiche per le contrade e Politiche energetiche. 
 
Il Sindaco Antonello Denuzzo ha tenuto per sé le deleghe Cultura, Politiche per l’istruzione e Legalità.
 
“Da oggi – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – Francavilla Fontana ha una nuova Giunta composta da persone qualificate e determinate ad attuare il nostro programma. Auguro ad ognuno di loro buon lavoro e ringrazio le liste per il dialogo sempre costruttivo di questi giorni.”

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

 

Convalidato l’arresto del 69enne di San Michele Salentino (BR) arrestato in flagranza di reato nel pomeriggio del 22.5.2023 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR).

L’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio, detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Infatti nel corso di un’attività straordinaria finalizzata al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, un equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni ha intercettato un’auto sospetta proveniente da San Michele Salentino entrare in Carovigno. I Carabinieri hanno tentato il controllo del conducente e del relativo veicolo quando questi si è fermato in via Ponchielli; alla vista dei Carabinieri il conducente, con condanna per contrabbando, ha innestato la retromarcia speronando una prima autovettura di servizio, ingaggiando al contempo una colluttazione con i Carabinieri che tentavano di impedirgli la guida. La potenza del veicolo, una Audi A8, però ha avuto la meglio sull’auto di servizio spostandola di 10 metri riuscendo a liberarsi per poi speronare una seconda auto di servizio e trascinando il personale dell’Arma che cercava di arrestarlo e che poi il conducente avrebbe deliberatamente tentato di investire. A questo punto i militari hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo degli pneumatici e del cofano motore forando due ruote e danneggiando il radiatore. Ciò, però, non è bastato in quanto il fuggitivo ha guadagnato, comunque, la fuga speronando un veicolo privato, regolarmente parcheggiato, poi, anche una terza gazzella di servizio giunta in ausilio. Ne è nato, quindi, un inseguimento per le vie cittadine durante il quale il fuggiasco ha speronato un’ulteriore auto in movimento con a bordo due donne ponendo in pericolo l’incolumità pubblica e quella dei militari inseguitori. Poco dopo, dunque, il veicolo è stato bloccato nei vicoli del centro abitato dopo un ulteriore speronamento. L’uomo nemmeno a questo punto ha desistito, ingaggiando un’altra colluttazione con i militari al fine di salvaguardare lo stupefacente che trasportava: circa 100 grammi di cocaina.

Il fuggitivo che, peraltro, viaggiava a bordo di veicolo privo di copertura assicurativa e con patente di guida revocata, è stato anche deferito per porto abusivo di un coltello e violazione della misura del foglio di via obbligatorio dal comune di Carovigno. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare è stata sequestrata altra cocaina, circa 5 grammi, già suddivisa in dosi, un bilancino elettrico di precisione, materiale atto al confezionamento della sostanza stupefacente ed € 8.000 euro circa di denaro contante”.

Tale servizio, rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia, con particolare attenzione alle aree più complesse.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Angelo Pignatelli, delegato regionale del Popolo delle Partite Iva, che ha inviato al sindaco di Mesagne Toni Matarrelli e all'assessore all'Ambiente ed Ecologia, Maria Teresa Saracino:

Alla cortese attenzione del Signor Sindaco Toni Matarrelli,

e all’Assessore Ecologia e Ambiente, Maria Teresa Saracino

La storia e sempre la stessa. La chiamano strada privata, ma è via Piero Gobetti, alle spalle di Piazza Caduti di Via D’Amelio (rione Seta), la parte posteriore delle sedi affidate alle varie associazioni di volontariato di Mesagne.

Metà strada Comunale, compresi gli alberi, e metà e strada privata. Queste sono le condizioni in cui si presenta, e a cui nessuno pensa di porvi rimedio.

Ai giovani faccio un appello, nella piazzetta Caduti di Via D'Amelio ci sono i cestini dei rifiuti, cosa vi costa buttarvi dentro le bottiglie, ricordate che il futuro è vostro, e se noi abbiamo commesso degli errori voi dovete essere migliori.

Stesso spettacolo indecoroso le fioriere della piazza, forse non meritano che al loro interno siano piantati dei fiori.

Angelo Gabriele Pignatelli

Delegato Regionale del Movimento Politico

Popolo Partite Iva-Unione Nazionale

---------------via_piero_gobetti_sporco_4.jpgvia_piero_gobetti_sporco_5.jpgvia_piero_gobetti_sporco_3.jpgvia_piero_gobetti_sporco_7.jpgvia_piero_gobetti_sporco_2.jpgvia_piero_gobetti_sporco_8.jpgvia_piero_gobetti_sporco_6.jpgpiazza_caduti_via_damelio_fioriere_spoglie.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Cuore e determinazione fino all’ultima palla e non si sbaglia un colpo. Vittoria esterna per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 28 maggio), nella terza giornata del Campionato a Squadre di Serie B1 Maschile, si sono imposti per 5 a 1 sui padroni di casa del San Mauro Country Club.

Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e una brillante vittoria che trascina i biancazzurri a quota 7 punti attualmente in classifica al termine di una gara durante la quale la formazione pugliese, capitanata da Vito Tarlo, ha tenuto sempre in pugno il vantaggio, imponendosi sugli avversari per 4 a 0 nella fase degli incontri di singolare e consolidando il successo con la vittoria del primo doppio.

Nei singolari: Maciej Rajski (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Christian Felline (San Mauro Torinese, classifica 2.4) 6-3/6-2; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Riccardo Sosso (San Mauro Torinese, classifica 2.5) 6-2/6-2; Jacopo Tarlo (Brindisi, classifica 2.7) ha battuto Riccardo Manzetti (San Mauro Torinese, classifica 2.5) 6-4/6-1; Matteo De Vincentis (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Alessandro Giuliato (San Mauro Torinese, classifica 2.4) 7-6/7-6.

Nei doppi: De Vincentis/Rajski (Brindisi, entrambi classifica 2.3) hanno battuto Felline C./Felline G. (San Mauro Torinese, entrambi classifica 2.4) 6-1/6-3; Massari/Tarlo (Brindisi, classifica 2.6 e 2.7) sono stati sconfitti da Sosso/Manzetti (San Mauro Torinese, entrambi 2.5) 6-4/7-5.

«Siamo felicissimi, portiamo a casa una gran bella vittoria a conclusione di una gara lineare, già chiusa al termine degli incontri di singolare – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del CT Brindisi -. Abbiamo espresso un ottimo tennis dall’inizio alla fine, concedendo poco agli avversari, i ragazzi sono stati bravissimi. Adesso, siamo a quota sette punti in classifica nelle tre gare disputate e questo è sicuramente un risultato che ci riempie di orgoglio. Teniamo, però, i piedi ben saldi a terra, è ancora lunga. Andiamo avanti e vediamo che succede».

Venerdì prossimo (2 giugno) giornata di riposo per i biancazzurri che torneranno in campo domenica (4 giugno) quando nella quinta giornata di campionato affronteranno in casa la formazione dell’Associazione Sportiva AMP di Pavia.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Come ogni anno fumata nera per il prezzo del pomodoro per il Centro -Sud, un grave ritardo che non consente una corretta programmazione delle scelte colturali, con le imprese agricole costrette ad affrontare rincari vertiginosi per tutte le operazioni colturali e con la preoccupazione di una difficile gestione delle risorse idriche, tra siccità e alluvioni. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento all’accordo sul prezzo del pomodoro al Sud che non arriva a compimento, mentre le ondate di maltempo con le piogge improvvise e torrenziali fuori stagione stanno ritardando il trapianto dei pomodori, mentre permane l’aumento dei costi di produzione del 30%, quando allo scaffale si paga più la bottiglia che il pomodoro.

Ai ritardi registrati in campagna nel trapianto delle piantine di pomodoro a causa del clima pazzo – aggiunge Coldiretti Puglia - si aggiunge l’aumento dei prodotti energetici e delle materie prime che si riflette sui costi di produzione del pomodoro superiori del 30% rispetto alle medie storiche, mentre si prevede che la raccolta si concentrerà tra fine agosto e inizio settembre, con i prevedibili effetti sui trasporti.

Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, che è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

Fondamentale è il ruolo dei contratti di filiera che garantiscono un prezzo equo e stabilità al mercato – insiste Coldiretti Puglia - tenendo conto sempre dell’equità di una remunerazione congrua che non alimenta eventuali speculazioni in momenti di confusione. Si rende necessario, infatti, uscire immediatamente con un prezzo congruo dovuto anche al rispetto dell’eticità del prodotto che sempre più deve avere un ruolo fondamentale nella strategia di marketing del pomodoro di Capitanata.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

Intanto, procede l’iter per il riconoscimento della ‘DOP Pomodoro di Puglia’ – aggiunge Coldiretti Puglia - per la valorizzazione del pomodoro ed il rilancio dell’economia foggiana, con il 40 percento del pomodoro italiano che viene proprio dalla Capitanata che da sola produce il 90% del pomodoro lungo. E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari.

D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che  identificano – spiega Coldiretti Puglia - prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione. Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.

Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, invece, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia -  in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

La Mens Sana Mesagne è campione regionale Under 19. In un palazzetto gremitissimo, un vero record per una gara giovanile, i mensanini vendicano la finale persa lo scorso anno proprio contro i cussini. Assente coach Capodieci, fuori sede per impegni di lavoro, in panchina i biancoverdi schierano Fabio Mellone anche lui cresciuto e formato nella società mensanina. Rispetto alla finale della passata stagione sportiva, la Mens Sana recupera a pieno titolo Panico e Zofra, dopo una lunga riabilitazione per gravi infortuni. Il CUS Bari, grande favorita,  per la finale recupera Pollice, tenuto prudenzialmente a riposo nella semifinale del giorno prima. Il Mesagne manda in campo Campana, De Vincentis, Panico, Malvindi e Zofra, mentre il Bari schiera Pollice Gieco Vernich, Di Giglio e Miale. L’inizio è equilibrato, l’importanza dell’incontro condiziona non poco i contendenti, Panico e due triple di Campana provocano un tentativo di fuga dei padroni di casa, ma uno scatenato Pollice (25) riporta sotto i baresi e il primo quarto si chiude sul 15-14. Nel secondo periodo la Mens Sana allunga, le triple di Malvindi e ancora di Campana mettono in difficoltà il Bari. I biancoverdi difendono forte e proprio la difesa sarà determinante ai fini della vittoria finale. Si susseguono i cambi dalle panchine, Fanelli stoicamente in campo con tre punti di sutura rimediati la sera precedente e Scalera a dare manforte ai compagni. Il solito Pollice e Miale provano a contenere il divario nel punteggio, ma al riposo lungo il tabellone segna 36-26. Durante l’intervallo la Mens Sana Mesagne ha premiato Matteo Spagnolo, ex biancoverde, quale miglior under 22 della Lega A.  

Al rientro in campo il Cus è rigenerato e con un parziale recupera lo scarto passando in vantaggio grazie alle  realizzazioni di De Giglio e le triple di Annibaldis e Pollice. Il Mesagne deve rinunciare cautelativamente a Campana per il quarto fallo sostituito egregiamente da De Nigris e, dopo una fase di sbandamento, non si scompone più di tanto ma riprende a macinare gioco. Ancora una tripla di Pollice (realizza 25 dei 57 punti della sua squadra e unico in doppia cifra), pericolo numero uno per i padroni di casa, chiude il terzo periodo con il punteggio sul 50-48.  Nell’ultimo quarto i ragazzi di Mellone completano l’opera. La difesa diventa un muro impenetrabile per i biancorossi, si rivede Vernich, ben contenuto tutta la partita, che tenta di recuperare lo scarto, ma la premiata coppia De Vincentis e De Nigris portano a casa il titolo regionale. Alla fine tripudio in campo e sulle tribune per festeggiare l’ennesimo titolo giovanile della Mens Sana, giunto non a caso nel trentennale della società mesagnese che si celebra proprio quest’anno. “Sono molto contento di questa vittoria che dedico innanzitutto ad Angelo Capodieci – dice Fabio Mellone coach della Mens Sana, poi ai ragazzi che sono stati eccezionali per grinta e determinazione. Partivamo sfavoriti rispetto al Bari campione in carica e con un percorso importante, ma il cuore e la voglia dei miei ragazzi hanno sopperito ad alcune lacune. Tranne Fanelli e Urgese che andranno a studiare fuori sede, lo stesso gruppo è pronto per disputare la serie D e il prossimo campionato Under 19. Infine un grazie ai tantissimi tifosi che ci hanno spinto verso questo risultato molto importante per noi.” Sono intervenuti per la premiazione il consigliere regionale FIP Valentino Mandolfo, il sindaco di Mesagne Toni Matarrelli e il delegato allo sport Mauro Resta.

Mens Sana Mesagne: Zofra 4, De Nigris 13, Fanelli, Scalera 2, De Vincentis 18, Urgese, Campana 12, Cesi, Callari, Malvindi 8, Panico 8, Dellegrottaglie. Allenatore: Fabio Mellone.

CUS Bari: Prudentino 2, Pollice 25, Grieco, Vernich 8, De Giglio 9, Germanà, Annibaldis 6, Scorcia, Donno, Di Ridolfo, Miale 7, Ranieri. Allenatore: S. Casorelli.

Parziali: 15-14 21-12 14-22 15-9

Arbitri: Solimeo e Antonaci.

Domani, lunedì 29 maggio, Mesagne celebra la Giornata cittadina della Legalità. 

Il programma, promosso dall’Amministrazione comunale insieme alle Scuole cittadine, 
associazioni e cooperative, a partire dalle ore 9,30 prevede il raduno del corteo in Piazza Garibaldi, 
nei pressi della Sede Municipale. 
Dopo i saluti, le autorità, gli studenti di tutte le scuole mesagnesi, le rappresentanze associative e i 
cittadini che aderiranno partiranno, percorrendo Via Federico II Svevo, Via Brindisi e Piazza Vittorio 
Emanuele II per dirigersi in Villa Comunale. Gli spazi dello storico Giardino, via Tenente Ugo 
Granafei e via Boemondo Normanno, si animeranno con le attività ludico – ricreative e i laboratori 
organizzati dall’associazione “Melitea” in collaborazione con “Asd Atletica Mesagne”, “Croce 
Amica”, CSI, “Mesagne nel Cuore”, associazione “Polizia di Stato”, “Salento Fun Park”, cooperativa 
“Divenire”, Comitato interscolastico dei genitori e con il contributo degli studenti del Liceo 
Scientifico “Epifanio Ferdinando”.
La Giornata proseguirà alle 17.30 presso l’Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia in via Monte 
Bianco: qui si svolgerà l’iniziativa di inaugurazione della Little Free Library, la Casetta dei Libri per 
promuovere la lettura, a cura della Biblioteca comunale “Ugo Granafei” e della Coop. “Cresciamo 
Insieme”. Si chiuderà alle ore 18.30 in Piazza Orsini del Balzo con il momento conclusivo del 
progetto “A scuola di legalità, il rumore della Pace”: don Antonio Coluccia incontra i ragazzi delle 
scuole nell’ambito dell’iniziativa che ha coinvolto gli alunni del I Circolo didattico “Giosuè 
Carducci” di Mesagne e dell’Istituto Comprensivo “Commenda” realizzato grazie alla collaborazione delle forze dell'ordine. 

AMBIENTE: COLDIRETTI PUGLIA, LA CARNE SINTETICA INQUINA  25 VOLTE DI PIU’; IN PUGLIA RACCOLTI GIÀ 40MILA ‘NO’ AL CIBO DA LABORATORIO. STUDIO PUBBLICATO DALL’UNIVERSITA DI DAVIS IN CALIFORNIA.

Il potenziale di riscaldamento globale della carne sintetica (o meglio a base cellulare come suggerito dall’Oms), definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto è da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina tradizionale secondo i risultati della ricerca realizzata da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell'Università della California a Davis. E’ quanto riferisce la Coldiretti, che ha lanciato la petizione per promuovere una legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico per cui sono state raccolte già 40mila firme in Puglia, nell’evidenziare che lo studio è stato appena pubblicato sul sito www.biorxiv.org come contributo alla chiarezza in un campo d'indagine molto recente sul quale crescono le ombre.

I ricercatori – sottolinea la Coldiretti - hanno condotto una valutazione del ciclo produttivo della carne a base cellulare stimando l'energia utilizzata in ogni fase con gli attuali metodi di produzione, un parametro che è grosso modo indipendente dal tipo di carne prodotta. In particolare – continua la Coldiretti - è stata focalizzata l'attenzione sulle sostanze nelle quali vengono fatte crescere in laboratorio le cellule staminali che sembrano avere un forte impatto sull'ambiente, in particolare a causa dei processi di trattamento necessari per evitare la formazione di tossine o batteri. Il risultato – precisa la Coldiretti - è che la produzione della carne in laboratorio e' più impattanti dal punto di vista ambientale della zootecnia tradizionale.

Le preoccupazioni ambientali che arrivano dal mondo della ricerca – continua la Coldiretti - fanno seguito ai rischi per la salute censiti dal recente Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che hanno individuato ben 53 pericoli potenziali per la salute, dalle allergie ai tumori, per i cibi a base cellulare (carne, pesce e latte) definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali.

I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. In particolare – precisa la Coldiretti – i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. In questo contesto – precisa la Coldiretti - va peraltro ricordato che l’Unione Europea ha vietato dal 1996 l’uso di ormoni nell’attività di allevamento e produzione della carne ed è quindi improbabile che l’Efsa lo possa approvare nell’ambito della produzioni a base cellulare.

Dal mondo scientifico cominciano ad arrivare conferme sulla necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare  la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, afferma Coldiretti nel sottolineare che proprio per questo la sfida lanciata alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico.

Una esigenza che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale si comincia ora a fare luce.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci