Redazione
Mesagne. Rubati gli ori della Madonna del Carmine
A distanza di tredici anni sono stati nuovamente rubati gli ori della Vergine del Carmelo, patrona, protettrice ed avvocata della città di Mesagne. I malviventi, approfittando di una temporanea assenza del parroco, sono entrati nel convento e hanno forzato una cassaforte, ubicata in una cella dei frati, prelevando gli ori in essa contenuti. Nella fretta di fuggire hanno perduto per terra qualche anello. La scoperta del furto è stata fatta da fra Salvatore che rientrato da una passeggiata mattutina ha trovato forzato il cancello che separa le celle dei padri dal resto del convento. Dopo una breve consultazione con il padre superiore ha allertato il locale commissariato di polizia. Gli agenti, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare il furto e ricostruire la dinamica dello stesso. Hanno anche accertato che i ladri si sono portati via il drive dell’impianto di videosorveglianza in maniera tale da non lasciare nessuna prova che potesse identificarli. Tuttavia, una cosa è apparsa subito certa. Chi ha eseguito il furto conosceva molto bene gli ambienti, in quanto si è mosso con estrema disinvoltura, conosceva le abitudini dei padri e sapeva che martedì il parroco, padre Enrico Ronzini, con un gruppo di fedeli del Terz’ordine carmelitano si era recato a Roma per l’udienza del mercoledì con il San Padre, il quale doveva benedire un’icona della Vergine del Carmelo. Al momento in cui andiamo in stampa non è stato stilato un elenco dei monili rubati né il loro valore poiché lo farà padre Enrico al suo rientro dalla Capitale. I fatti. Martedì scorso una delegazione del Terz’Ordine carmelitano, in occasione dei 100 anni dalla istituzione del sodalizio religioso di laici, si è recata a Roma per far benedire da Papa Francesco l’icona realizzata da Maria Gallie anche in occasione del quinto centenario della presenza dei padri Carmelitani a Mesagne.
Nella notte di ieri qualcuno, che aveva pianificato l’operazione, dalla stazione ferroviaria, dopo essersi accertati che il frate era uscito per la consueta passeggiata, ha saltato il muro di recinzione del convento e si è portato davanti a una porta di ingresso. Probabilmente non chiusa poiché non sarebbero stati trovati segni di effrazione. È entrato negli ambienti al piano terreno e poi ha raggiunto il corridoio. Da qui ha imboccato la scalinata che porta alle celle dei frati, protette da un cancello. Ha forzato la serratura e ha raggiunto il corridoio del primo piano su cui si affacciano le celle. È andato in quella dove sicuramente sapeva che erano custoditi gli ori della Madonna. Ha forzato la porta ed è entrato. Una volta dentro ha divelto quella che i frati chiamano cassaforte che altro non è che una nicchia a muro con una portella di ferro. Ha prelevato l’intero contenuto e lo ha messo, probabilmente, in uno zainetto. Nella concitazione del momento qualche monile gli è caduto per terra. Infine, ha prelevato il drive dell’impianto di videosorveglianza e ha fatto la strada a ritroso, facendo perdere le tracce. Al rientro il frate si è recato nella sua cella ed è in quel momento che ha trovato il cancello forzato. Un breve controllo degli ambienti e la conferma che i ladri avevano rubato gli ori della Vergine del Carmelo. Sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato e l’unità scientifica che ha eseguito il controllo dell’intero convento alla ricerca di alcune tracce utili alle indagini. Durante i controlli è stata trovata l’impronta di un guanto di lattice. Oltre ad altri elementi che sono stati repertati dai poliziotti. Le indagini spaziano a 360 gradi. In ogni modo, sembra che non si tratti di un’azione della criminalità organizzata quanto di criminalità diffusa.
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Terzo posto del Ferdinando alle regionali di pallavolo femminile.Ancora una volta sul podio. Medaglia di bronzo nel campionato regionale di pallavolo categoria allieve conquistata oggi a Bari dalle alunne Alessia Carriero, Maria Grazia Panna, Miryea Dipresa, Carla Saracino, Chiara Scarafile, Francesca De Girolamo, Giordana Caputo, Giulia Carovigno, Maria Teresa Scorrano e Vanessa Politi, sotto la direzione tecnica dei prof. Alessandro Molfetta e Beniamino Spina.
Mesagne. Ancora una vittoria per il “Dino De Guido” nel Campionato di serie B2 di tennis
Ancora una vittoria per il “Dino De Guido” nel Campionato di serie B2 di tennis.
Auguriamo al neo Sindaco Pino Marchionna buon lavoro nell’interesse della città di Brindisi. Sin da subito si dovranno affrontare questioni fondamentali per la nostra città a partire dall’accordo con il Governo per poter riformulare un nuovo piano di riequilibrio economico finanziario indispensabile per dare risposte ai tanti bisogni della nostra Comunità. Ma non possiamo essere contenti dell’esito elettorale. Il disastro è compiuto ed i responsabili dell’aver consegnato Brindisi al centro destra hanno nomi e cognomi. Per interessi estranei a quelli della città, da Roma e Bari, si è frantumata un’amministrazione, imponendo la guida della coalizione ad un’inesistente Movimento Cinque Stelle.
Ma il vero disastro si è compiuto nelle ultime due settimane, quelle tra il primo e secondo turno. Ci si sarebbe aspettati all’esito del primo turno una richiesta di apparentamento, chiara ed alla luce del sole, come le norme consentono. Invece il candidato Sindaco Roberto Fusco e il segretario cittadino del PD Francesco Cannalire hanno negato questa possibilità, non hanno voluto alcun apparentamento, di fatto consegnando la città alla destra. È del tutto evidente che si voleva impedire ad ogni costo, all’esito di una vittoria del centro sinistra al ballottaggio, una presenza forte e determinante in maggioranza della lista di Brindisi Bene Comune – Alleanza Verdi e Sinistra. È un fatto gravissimo. Ecco i veri responsabili della sconfitta. Così come gravi sono le dichiarazioni del segretario regionale del PD Domenico De Santis che afferma in un’intervista su un quotidiano che la passata amministrazione non aveva brillato e che se fossimo andati uniti, evidentemente ingoiando la mancata riconferma di Riccardo Rossi, avremmo vinto.
Nessuna autocritica, nessun cenno ai farlocchi sondaggi che li davano vincenti anche senza la nostra presenza, solo uno scaricare la propria sconfitta sulle spalle di altri. Con dirigenti come De Santis il centro sinistra non andrà da nessuna parte e la destra avrà nei prossimi anni la strada spianata per altri successi. Da oggi saremo all’opposizione del nuovo governo cittadino, così come hanno decretato i cittadini di Brindisi, vigileremo e porteremo le nostre proposte in consiglio comunale. Ricostruire un centro sinistra in città sarà un processo difficile soprattutto se il PD continuerà ad avere come segretario cittadino Francesco Cannalire, e non si aprirà un confronto tra pari senza supponenze e capacità di resistere agli ordini romani e baresi.
Brindisi Bene Comune Alleanza Verdi e Sinistra
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Sanità. E' un errore acquistare un altro robot urologico
In seduta congiunta le Commissioni I e III, presiedute da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, hanno approfondito l’efficienza degli investimenti finanziari riguardanti l’acquisto dei macchinari robot guidati per la chirurgia urologica.
Pertanto, è stato convocato in audizione il direttore generale di Aress Giovanni Gorgoni, il quale con il supporto dell’ing. Federico Cangiarosi, ha relazionato sulla base dei dati raccolti a seguito di un questionario che, su indirizzo della Commissione, è stato commissionato alle singole Asl, per capire il numero delle prestazioni erogate con la robotica. Questo, in sintesi ha costituito la base su cui si è sviluppato il tavolo tecnico di chirurgia robotica, per definire quando è utile procedere con tale metodo chirurgico con acquisto o noleggio.
I dati raccolti in risposta ai nove quesiti formulati, sono stati raggruppati sul numero di interventi, in relazione alla tecnologia e all’analisi dei DRG, all’individuazione di un punto di pareggio per questo tipo di investimento e alla definizione di una curva sul tipo di apprendimento di questa nuova tecnologia.
È stata quindi condotta un’analisi del contesto organizzativo di urologia con le specialità chirurgiche e le analisi dei processi di apprendimento, nell’ambito di alcune tendenze specifiche soprattutto nella consapevolezza delle singole realtà aziendali e con la necessità di confronto con i referenti urologi. È emersa una disomogeneità dei dati che secondo Aress andrebbero allineati ed inoltre la mancanza di alcune informazioni da cui ne deriva la necessità di ulteriori integrazioni di approfondimento e di ulteriori dettagli. Quello che invece è stato utile a questo tipo di consultazione sono i dati del triennio 2019-2020- 2021, rivenienti in particolare dalle strutture ospedaliere “Miulli”, che è stato il pioniere seguito da Casa Sollievo della Sofferenza e Policlinico di Bari. È stato tenuto conto della
tipologia contrattuale con acquisto o service, gli importi del costo relativo e del costo manutenzione, di quanta urologia robotica si fa rispetto alla chirurgia robotica in senso lato.
Analizzando i dati raccolti, Aress ha evidenziato che il costo complessivo di un Robot per 7 anni di vita si aggira intorno ai 15-18 milioni di euro. Quindi è stato condotto uno studio su un modello di funzione da cui è risultato che il costo pro paziente che viene fuori è di 9,5 mila euro.
Inoltre, è stato sottolineato che la valutazione non va fatta solo sulla base dei costi, ma un peso va dato anche all’efficacia (sanitaria, il valore etico-sociale), al contesto (la rilevanza epidemiologica) e la potenzialità (sviluppo delle competenze e formazione).
In conclusione, ci si chiede qual è la soglia del numero di interventi minimi, in quale fase della curva implementare la tecnologia e se si hanno risorse finanziarie e umane. Secondo il direttore Gorgoni è azzardato aggiungere altre macchine a quelle esistenti.
“Come presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi non farò mancare la collaborazione al sindaco del Comune capoluogo nel rispetto delle scelte democratiche dei cittadini e della sacralità delle istituzioni”: lo ha dichiarato il presidente della Provincia, Toni Matarrelli, durante un incontro con il neo eletto sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna. L’occasione è stata determinata dalla formalizzazione delle dimissioni di Marchionna dalla carica di amministratore unico della Santa Teresa Spa, con conseguente convocazione per l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore unico.
“Ho rinnovato al sindaco Marchionna - dichiara Matarrelli - le congratulazioni per il risultato conseguito, nella convinzione che esse saranno condivise dai sindaci di tutti gli altri Comuni della Provincia di Brindisi, in un clima di massima collaborazione che esula dalle appartenenze politiche e che spero prosegua in un percorso di crescita all’interno del quale il Comune capoluogo non può che avere un ruolo da protagonista”.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, OLTRE 15 TEMPESTE A MAGGIO, GRANDINE E NUBIFRAGI.
Dall’inizio di maggio si sono abbattuti sulla Puglia oltre 15 tempeste tra bufere di vento, grandinate e violenti temporali che hanno colpito a macchia di leopardo le città e le campagne con danni alle coltivazioni, dalla frutta alla verdura, ma anche grano, ulivi e le vigne. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in relazione all’ondata di maltempo con bombe d’acqua e tempeste di fulmini in Salento, tra Leverano e Copertino e una improvvisa e violenta grandinata in provincia di Taranto con epicentro a Manduria.
Solo a maggio in Puglia sono caduti oltre 1200 millimetri di pioggia in 34 comuni, una ondata di maltempo che – sottolinea la Coldiretti regionale - ha tra l’altro strappato i teli dell’uva da tavola, ha fatto crollare dell’80% la produzione di miele e del 100% le ciliegie primizie come le Bigarreau, ma ha provocato anche frane ed alluvioni in una regione dove 9 comuni su 10 pari all’89% del totale sono a rischio idrogeologico anche per effetto del cambiamento climatico che aggrava lo stato di salute di un territorio già molto fragile per la cementificazione e l’abbandono.
A causa del maltempo delle ultime settimane con le bombe d’acqua che hanno allagato le campagne – insiste Coldiretti Puglia - è andato perso il 50% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle, perché è stato allettato dalle violenti piogge e snaturato per cui risulta duro e privo delle sostanze nutritive, con ritardi di oltre 15 giorni nella raccolta. Si tratta – sottolinea la Coldiretti regionale - di un brusco cambiamento climatico dopo che il primo quadrimestre del 2023 aveva fatto segnare il 15% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica.
Sui terreni resi fragili per la siccità si sono abbattute vere e proprie bombe acqua che hanno provocato frane, smottamenti e alluvioni con molti fiumi in piena che preoccupa i territori circostanti. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne..
A fronte di questa situazione climatica – conclude la Coldiretti – è strategico intervenire immediatamente per aiutare le aziende colpite ma anche realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come quello attuale.
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Recuperate dai Carabinieri tre autovetture rubate. Due arresti e due denunce.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno intensificato i controlli del territorio per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti di autovetture. Proprio nell’ambito di tali servizi, i militari dell’Arma, in due distinte circostanze, hanno recuperato altrettante autovetture rubate, restituendole poi ai legittimi proprietari. Nel primo caso, a Oria, in piena notte, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile si è insospettita per la strana presenza di due uomini – entrambi noti alle Forze dell’Ordine – mentre si trovavano a bordo di un veicolo, in qualità di conducente e passeggero, che viaggiavano a velocità sostenuta. Immediatamente fermati tra le vie del centro storico oritano e sottoposti a controllo, i due soggetti, un 43enne e un 37enne, mostrando evidente insofferenza, non hanno saputo fornire spiegazioni in merito al possesso dell’auto, la cui portiera lato passeggero presentava chiari segni di effrazione. Durante le verifiche effettuate sul posto, i militari hanno notato che il conducente, con un movimento repentino, aveva appena sfilato un coltellino dal quadro di avviamento del veicolo, risultato di proprietà di un pensionato. Dagli ulteriori accertamenti, è emerso che la citata auto sarebbe stata rubata appena pochi istanti prima del controllo, asportata presso un’autofficina dove si trovava in riparazione. I due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposti agli arresti domiciliari.
Ed ancora, un 38enne, anch’egli noto alle Forze dell’Ordine, è stato denunciato per ricettazione dai Carabinieri di Francavilla Fontana e della Stazione di Oria, poiché in due occasioni, a seguito di accertamenti, è risultato avere il possesso di due autovetture recentemente rubate. Anche in questo caso, entrambi i veicoli sono stati recuperati dai militari dell’Arma.
Proseguiranno ancora i servizi preventivi e di contrasto ai furti di autoveicoli, al fine di limitarne il verificarsi e rassicurare la popolazione. Tale attività rientra in un progetto di intensificazione dei controlli, in un’area in cui il fenomeno in passato è stato particolarmente diffuso.
Carabinieri NAS Taranto: chiusure e sanzioni per attività alimentari non a norma.
Nel corso di mirati controlli attuati nel comparto della sicurezza alimentare eseguiti tra le province di Taranto e Brindisi, i Carabinieri del N.A.S. di Taranto hanno riscontrato diverse irregolarità presso alcune attività alimentari.
In particolare, presso un deposito di alimenti e bevande ubicato nella provincia di Brindisi, hanno riscontrato la presenza di ragnatele in diversi punti del soffitto e sporco diffuso e stantio sui pavimenti. Le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali hanno determinato la chiusura immediata del deposito.
In un centro cittadino della medesima provincia, i militari, congiuntamente ai colleghi dell’Arma territoriale e del Servizio veterinario della Asl di Brindisi, hanno accertato l’abusiva vendita ambulante di prodotti ittici che ha comportato il conferimento allo zoo “Safari” di Fasano di circa 80 kg di prodotti ittici sequestrati, poiché privi delle informazioni riconducibili alla loro tracciabilità. L’attività ambulante è stata immediatamente sospesa e al titolare sono state contestate violazioni amministrative pari a 4.500 euro.
Presso una caffetteria-gelateria ubicata in Manduria, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo di circa l 00 kg di semilavorati per gelateria con termine minimo di conservazione superato (per alcune confezioni anche da qualche anno). Nella circostanza sono state accertate carenze igienico-sanitarie nel deposito alimenti che hanno comportato la sospensione dell’attività da parte della Asl e al titolare sono state elevate sanzioni per un totale di 3000 euro.
Infine, in un’altra attività della provincia di Taranto dedita alla vendita di alimenti etnici, sono stati sequestrati, in via amministrativa, 276 confezioni di alimenti vari in quanto le confezioni non riportavano le indicazioni e le informazioni alimentari in lingua italiana, per cui il titolare è stato sanzionato amministrativamente.
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Porto Villanova. Amati: “Comune sceglie gestione pubblica. Quasi pronti per dragaggio”
Porto Villanova. Amati: “Comune sceglie gestione pubblica. Presto contributo per progettazione. Quasi pronti per dragaggio” |
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Dichiarazione del Presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati. “Il comune di Ostuni ha scelto di realizzare in proprio tutte le opere per migliorare la funzionalità del porto di Villanova e per questo scopo la Regione Puglia erogherà al più presto un contributo di 300mila euro per la progettazione relativa alla messa in sicurezza delle opere marittime esistenti. "Sulle opere di dragaggio, invece, il procedimento di autorizzazione ambientale è alle battute finali: si attende solo il deposito di documentazione tecnica integrativa, per poi avviare il cantiere, il cui avvio a pieno regime è previsto a breve e comunque non più tardi del prossimo settembre. "Ringrazio il Sindaco di Ostuni Angelo Pomes per la risolutezza e la chiarezza nell’affrontare la questione, così come ringrazio i dirigenti regionali e del comune per la collaborazione sempre tempestiva e attenta.” --------------- |