Redazione

Anche quest’anno riparte il progetto, fortemente voluto dal Questore Dr. Giampietro Lionetti, “I GIOVEDI’ DELLA LEGALITA” della Polizia di Stato di Brindisi, in collaborazione con gli Istituti scolastici della città di Mesagne, giunto alla sua quarta edizione. Per l’anno scolastico 2024/2025, tutti i giovedì, a partire dal prossimo 17 ottobre e fino al 5 giugno 2025, il Dirigente, insieme agli uomini e alle donne del Commissariato di P.S. di Mesagne incontreranno gli studenti sia tra i banchi di scuola sia all’interno degli Uffici dello stesso Commissariato.

Gli incontri, grazie alla fattiva collaborazione dei Dirigenti e dei collaboratori scolastici dell’IISS “Epifanio Ferdinando”, dell’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni XXIII - Moro” e dell’Istituto Comprensivo Statale “Carducci - Materdona” di Mesagne, verteranno sui temi della legalità. Nello specifico, si parlerà dei pericoli della rete, del corretto uso dei social network, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’abuso della Rete Internet, della sensibilizzazione dei fenomeni legati al bullismo ed al cyberbullismo, di educazione stradale, dei pericoli legati all’uso di alcol e sostanza stupefacente, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’uso improprio di fuochi pirotecnici, di integrazione e di prevenzione del gioco d’azzardo.

Gli studenti, insieme agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, affronteranno importanti tematiche per acquisire consapevolezza sull’importanza di essere cittadini attivi, avendo l’opportunità di visionare i mezzi e le strumentazioni della Squadra Volante e della Polizia Scientifica.

 

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Prosegue incessante l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe, in particolare alle persone anziane da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Negli ultimi giorni sono state denunciate tre persone. In particolare,

–      a Torre S. Susanna:

i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un 20enne il quale, previo contatto telefonico tra l’anziana vittima e un complice qualificatosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, avrebbe poco dopo raggiunto a casa la persona offesa, inducendola in errore facendole credere che alcuni familiari erano rimasti coinvolti in un sinistro stradale - in realtà mai verificatosi - e che, a causa dei danni causati, per poter evitare l’arresto, sarebbe stato necessario pagare un somma di diverse migliaia di euro, parzialmente consegnata dalla malcapitata unitamente ad alcuni monili in oro;

i citati militari hanno denunciato un 44enne che, mediante la tecnica della truffa telefonica e riuscendo a fingere di essere il figlio dell’anziana vittima, sarebbe riuscito a ottenere una ricarica della carta prepagata per un importo di quasi 1.000,00 euro.

–      a Erchie, i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un 20enne, il quale attraverso una nota piattaforma on-line avrebbe fittiziamente concluso la vendita di alcuni accessori per auto, inducendo in errore la vittima e riuscendo a farsi pagare una somma di quasi 200 euro.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

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Si intitola 70 Times 7 (Triode, Altafonte) il nuovo singolo dei Chromophobia e di Ibrah .

Il giovane rapper, reduce dalla partecipazione a Xfactor Italia 2024, presenta in trasmissione il nuovo inedito prodotto dai Chromophobia.La combo artistica vuole così farci scoprire di più del suo mondo, dimostrando come abbia ben chiaro il percorso musicale che vuole intraprendere. “70 Times 7” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 18 Ottobre.

70 Times 7, tratto dalla Bibbia, Genesi 4,23-24 (canto della spada, Lamech) e dal vangelo secondo Matteo 18,21-22, esplora il tema della pace e del perdono ed unisce sonorità elettroniche, strumenti acustici e un rap innovativo.

Grazie al talento e alla determinazione che continuano a dimostrare, soprattutto durante le date dei loro live tour, i giovani artisti stanno rapidamente affermandosi come progetto delle più promettente nel panorama Dancehall-elettronico italiano. Sono innate le capacità di creare un legame con il pubblico e ciò è evidente in ogni performance: con estrema tenacia, I Chromophobia insieme ad Ibrah stanno muovendo intere folle nel mondo musicale e sono già pronti a collezionare grandi successi e ad affermarsi tra le più amate band del nostro Paese.

BIOGRAFIA CHROMOPHOBIA:
Davide Petiti in arte David Seta e` un compositore e polistrumentista e Francesco Verardi in arte Nuck è un dj e producer. I due, entrambi classe ’91, provenienti da diverse formazioni artistiche iniziano la loro collaborazione come compositori e autori per terzi e successivamente lavorano ai loro primi inediti, dando vita al duo Chromophobia.

La loro formazione live, arricchita da vari musicisti (Seshat, Michele Santoro, Salvatore Altavilla, Enrica Pizzaleo, Georgia Fonseca, Vincenzo Mazzoccoli, Cristiana Voccoli, Davide Milone), offre show inediti, che combinano musica, danza, teatro e arti circensi. Nel 2021 la band pubblica il primo album Appia (Soulmatical – B1/Universal Music Italy). Il primo singolo Purple Money entra nella Top10 degli Airplay Esordienti per le prime 8 settimane.

Nel 2022 pubblicano il singolo I Know You Wanna Dance, nel 2023 Babylon e il 28 Giugno del 2024 We walk on water (Triode music/Altafonte Italia) che ha rilevato sin da subito un grande successo nelle radio nazionali e locali consolidando, così`, la loro presenza sulla scena musicale italiana, grazie a un mix unico di strumenti acustici, elettronici e digitali.

BIOGRAFIA IBRAH:
IBRAH è da tempo una presenza viva e attiva nella scena underground. Ha partecipato a numerosi concerti e eventi, esibendosi con un’energia unica che lo ha fatto conoscere e apprezzare.

Con la sua musica, IBRAH non si limita a esibirsi, ma porta in scena una storia di passione, sacrificio e crescita, rispecchiando il percorso personale che lo ha condotto 15 anni fa da Tunisi al Salento, fino al prestigioso palco di X Factor. Il suo stile inconfondibile unisce il rap alle più svariate contaminazioni musicali ed è frutto di anni di dedizione e sperimentazione.

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L’emergenza climatica che stiamo vivendo ci impone un cambio di passo urgente. La produzione energetica basata sulle fonti fossili è una delle principali cause delle emissioni di CO2, va da sé che oggi il ricorso a impianti di produzione energetica a fonti energetiche rinnovabili è l’unica strada perseguibile e deve procedere di pari passo con gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2035.

L’Italia, per raggiungere questi obiettivi, dovrà produrre almeno 159 GW di potenza complessiva da fonti rinnovabili entro il 2030 e 250 GW complessivi al 2035, di cui 180 GW di nuove installazioni.

Nel raggiungimento degli obiettivi di diffusione delle fonti rinnovabili, fondamentale sarà il ruolo delle Regioni che, secondo il Decreto del 21 giugno 2024, dovranno individuare le “aree idonee”, ovvero le aree in cui è previsto un iter accelerato e agevolato per la costruzione e l'esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse, secondo le disposizioni vigenti di cui all'art. 22 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.

Il ruolo della nostra regione nella strategia energetica italiana è fondamentale, tanto che la produzione prevista al 2035 è del 9,2% del totale nazionale. La Puglia è destinata a diventare un hub delle rinnovabili, creando una filiera che porterà riscontri in termini ambientali, tecnologici, sociali ed economici. È necessario governare questo processo per creare sinergie con i territori, coinvolgere il mondo del lavoro e della formazione, sviluppare la logistica e rendere, finalmente, i cittadini pugliesi protagonisti di questo cambiamento.

L’iter procedurale di individuazione delle aree idonee deve, a nostro avviso, essere accompagnato da una campagna di ascolto e comunicazione su quanto emerso dallo studio del territorio, al fine non solo di informare, ma anche di migliorare il Piano in caso di criticità. È indispensabile definire il nuovo Piano Energetico ambientale Regionale fermo al 2009, la cui programmazione è il riferimento essenziale per individuare le aree idonee.

I principi cardine su cui deve basarsi il piano, per non rischiarare di essere concretamente inattuabile, devono tenere conto che gli impianti non possono solo essere inseriti in aree degradate e non possono rispondere ad un criterio di invisibilità. Inoltre, vanno salvaguardati gli eventuali progetti che alla data di entrata in vigore della legge regionale abbiano già avviato una delle procedure amministrative attuative dell’impianto.

La Puglia, negli ultimi anni, ha dato un enorme contributo alle produzioni industriali, mostrando allo stesso tempo grande sensibilità circa i temi legati alle fonti rinnovabili. Per questo deve essere accompagnata da una pianificazione concreta e partecipata, che possa condurla verso questo processo di innovazione. 

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Il Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia, dott. Tommaso Gioia, interviene con forza sulla delicata questione dell'internalizzazione del Centro per neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica. Una decisione normativa necessaria, ma che desta serie preoccupazioni per i lavoratori coinvolti.

"Nonostante i toni trionfalistici - dichiara senza mezzi termini il dott. Gioia - nutro una moderata, ma fondata preoccupazione per il futuro dei lavoratori del presidio. È stato loro ripetutamente garantito che nessuno sarebbe rimasto senza impiego, eppure il bando per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sembra mettere a rischio proprio questo."

Dopo un'attenta analisi, insieme ad esperti del settore, il Consigliere ritiene che il bando vada rivisto e rimodulato, al fine di salvaguardare i diritti di chi, fino a ieri, aveva un'occupazione stabile. "Non possiamo permettere - incalza Gioia - che questi lavoratori si ritrovino in una situazione di incertezza."

Il Consigliere, invece, esprime un giudizio positivo sulla scelta dell'avviso a tempo determinato riservato al personale interno, considerandolo un passo nella giusta direzione per assicurare la continuità lavorativa e la stabilità degli operatori attualmente impiegati.

"Siamo di fronte a una sfida importante - conclude il dott. Gioia - che richiede il massimo impegno e la tutela dei diritti dei lavoratori, elemento fondamentale per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini."

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Come se fosse un semplice adeguamento tecnico al gasdotto TAP molto contestato finora.

TAP si permette di chiedere il raddoppio della portata da 10 a 20 miliardi di metri cubi chiedendo la non assoggettabilità a una nuova Valutazione di Impatto Ambientale: come se fosse quasi un’opera minore, un piccola modifica al progetto originario.

Intanto è stata confermata la tendenza della sempre minore domanda di gas nel nostro paese: appena 31 miliardi mc nel primo semestre 2024, il dato più basso dal 2013. Il consumo di gas è passato dai 39,8 mld mc del primo semestre 2021 ai 31,1 mld mc del primo semestre 2024: una riduzione del 21,86%.

In seguito alla riduzione del consumo di gas, anche le import di gas naturale si è  ridotto:  - 6,5 % confrontando il mese di giugno 2023 con il mese di giugno 2024.

Ma c’è una netta diminuzione delle esportazioni di gas naturale del -77,9% confrontando il primo semestre 2023 col primo semestre 2024, flessione che è addirittura del -85,2% raffrontando giugno 2023 con giugno 2024, un vero crollo delle esportazioni di gas: perciò l’Europa non ha bisogno del gas in più di TAP

Ma TAP dimentica anche che il gasdotto TAP era stato autorizzato per 10 miliardi di metri cubi, eludendo le prescrizioni per la direttiva Seveso 3, cioè la valutazione per rischio di incidente rilevante della Comunità Europea, stando così sotto i limiti imposti dalla Direttiva.

E non furono considerati gli effetti cumulativi tra il PRT di Melendugno e l’interconnessione TAP/SNAM del gasdotto fino a Matagiola, Brindisi, perché due erano state costruite due linee distinte da un reticolato adiacente, ma formalmente due gasdotti distinti.

TAP è a giudizio presso il Tribunale di Lecce per disastro ambientale per il gasdotto.

Col raddoppio, non solo l’opera rientra nella direttiva Seveso 3, ma nessuna Valutazione di Impatto Ambientale è stata chiesta per l’interconnessione TAP/SNAM verso Matagiola, Brindisi, prolungamento necessario del gasdotto TAP, dove sussistono altri 11 impianti a rischio di incidenti rilevanti.

La furbata di TAP e SNAM di chiedere la non assoggettabilità a nuova valutazione del solo tratto fino a Melendugno, sanerebbe anche il raddoppio del gasdotto fino a Brindisi, e ciò non è accettabile.

Inoltre a Matagiola, Brindisi,  SNAM ha presentato un ulteriore progetto di gasdotto, sarebbe il tredicesimo, fino a Masseria Manampola, vicino Grottaglie, del diametro di 56 pollici e finanziato dal PNRR.  Matagiola, a 4 chilometri dal popoloso quartiere di Sant’Elia diventerebbe una bomba a livello di rischio di incidente.

La Campagna Nazionale Fuori dal Fossile insieme a associazioni locali ha presentato le proprie osservazioni al progetto e invita tutte le autorità locali a tenere la massima attenzione sui soliti progetti inutili, dannosi e costosi che non portano nessun vantaggio, ma solo danni al territorio e profitti per i proponenti.

Invitiamo tutta la cittadinanza al sit in di sabato 19 ottobre, dalle ore 17.30, incrocio corso Roma Corso Umberto per parlare di DL 1660 e anche di questi sopprusi nel nostro territorio.

Brindisi, 16/10/2024

Movimento No TAP/SNAM di Brindisi

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BRINDISI IN TOTALE EMERGENZA CADE A TORINO

IL PUNTEGGIO FINALE di 82-61 IN FAVORE DEI PADRONI DI CASA AL PALA ASTI DI TORINO.

Quinta giornata di campionato di Serie A2 e sconfitta in trasferta per una Valtur Brindisi in totale emergenza di uomini, rotazioni ed energie per un roster ridotto all’osso viste le assenze nel reparto lunghi di Ogden, Vildera e Ndzie. La squadra lotta e prova ad usare le poche armi a disposizione, Torino ne approfitta e alla lunga distanza scava un solco con cui gestisce e amministra l’andamento del match.

Lo starting five dei biancoazzurri è rivoluzionato per ovvie ragioni e coach Bucchi decide di iniziare l’incontro con Calzavara-Allen-Arletti-De Vico-Del Cadia. La squadra di casa sfrutta la prestanza fisica del lungo statunitense Ajayi, Brindisi risponde con i cinque punti in fila dell’ex di turno De Vico (9-11 al 7’). Del Cadia commette due falli personali molto presto costringendo lo staff tecnico ad abbassare subito il quintetto, privi di un pivot di ruolo. La personalità di Gallo permette a Torino di piazzare il primo break dell’incontro sul 9-0 per chiudere la prima frazione in vantaggio 18-11. L’attacco brindisino si inchioda per dodici minuti di gioco ad un solo canestro dal campo realizzato, fattore che determina un gap in doppia cifra da recuperare (29-14 al 17’). Torino converte al meglio un primo tempo da 6/15 al tiro dalla lunga distanza, Brindisi si ferma a 25 punti in venti minuti. Al rientro in campo la squadra di casa continua ad aggredire e aumentare il ritmo, Montano timbra ancora il match a suon di triple, Fantoma e Allen provano a scuotere i suoi ma la differenza di intensità e rotazioni è largamente a favore della Reale Mutua per il vantaggio sul +21 a fine terzo quarto (63-42). Taylor sale di colpi nel finale prendendosi la scena al Pala Asti da MVP dell’incontro, Brindisi si ritrova a -26 e nel momento più difficile tira fuori carattere e orgoglio risalendo a -15 (74-59 al 38’). Il finale dal Pala Asti di Torino recita il punteggio di 82-61.

Prossimo turno di campionato, in programma lunedì 21 ottobre in trasferta sul campo della Real Sebastiani Rieti. Palla a due alle ore 21:00.

IL TABELLINO

REALE MUTUA TORINO-VALTUR BRINDISI: 82-61 (18-11, 37-25, 63-42, 82-61)

 

REALE MUTUA TORINO: Ladurner 3 (1/3, 4 r.), Ajayi 13 (2/5, 1/3, 12 r.), Landi 13 (1/4, 3/6, 7 r.), Schina (0/1, 0/2, 2 r.), Gallo 6 (3/3, 0/2, 4 r.), Severini 3 (0/1, 1/4, 5 r.), Taylor 28 (5/8, 6/10, 3 r.), Montano 12 (0/2, 4/10, 2 r.), Seck (1 r.), Ghirlanda 4 (1/2, 0/1, 1 r.), Garuzzo ne. Coach: Boniciolli.

VALTUR BRINDISI: Buttiglione, Laquintana (0/2, 0/2, 1 r.), Arletti 6 (1/1, 2 r.), Del Cadia 6 (3/5, 9 r.), Fantoma 4 (2/3, 0/3, 2 r.), De Vico 6 (0/2, 1/5, 2 r.), Radonjic 5 (1/2, 1/6, 10 r.), Calzavara 10 (5/7, 0/4, 5 r.), Allen 24 (3/8, 4/8, 2 r.), Guadalupi ne. Coach: Bucchi.

ARBITRI: Ursi – Moretti - Martellosio. 

NOTE - Tiri liberi: Torino 11/16, Brindisi 13/18. Perc. tiro: Torino 28/68 (15/38 da tre, ro 14, rd 29), Brindisi 21/58 (6/28 da tre, ro 10, rd 29).

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Dichiarazione del consigliere Pier Luigi Lopalco(PD)

È inaccettabile quanto annunciato dal Ministro Giorgetti e contenuto nella legge di bilancio del Governo nazionale per il 2025: dopo aver promesso per mesi di aumentare di 3 miliardi e mezzo di euro il fondo sanitario, ci ritroviamo oggi con un incremento di appena 900 milioni di euro. Una cifra del tutto insufficiente e irrisoria rispetto alle reali necessità del nostro sistema sanitario, che si traduce in un ennesimo colpo inferto alla sanità pubblica italiana.

Il Governo delle promesse non mantenute, che sembra non aver fatto tesoro degli insegnamenti della pandemia, più che investire per garantire un servizio sanitario nazionale efficiente e accessibile a tutti, smantella un sistema che dovrebbe essere tutelato e rafforzato. Non depauperato!

Di fronte al crescente bisogno di cure tempestive da parte dei cittadini e alla necessità di risorse sempre più adeguate per garantire una medicina di prossimità, la risposta della destra di Governo va in tutt’altra direzione e mette a rischio il diritto fondamentale, garantito dalla nostra Costituzione, alla salute.

È ora che il Governo comprenda che la tutela della salute deve essere una priorità assoluta che non può e non deve essere messo in secondo piano per questioni di bilancio, perché in gioco c’è la vita e il benessere di milioni di cittadine e cittadini. Chiediamo pertanto un immediato ripensamento di questa manovra e l’assegnazione delle risorse promesse e necessarie per garantire un servizio sanitario pubblico degno di un Paese civile.

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– Il Comune di Fasano annuncia il completamento della parte principale dei lavori di riqualificazione di Largo Oronzo Guarini. A partire da venerdì, 18 ottobre, sarà nuovamente attiva la fermata del servizio di trasporto pubblico urbano situata presso il piazzale Stazione.

Si informa, pertanto, che la fermata attualmente utilizzata dal servizio di trasporto pubblico urbano, posizionata in viale Ponte di Cesare all'angolo con viale Stazione, non sarà più operativa da venerdì 18 ottobre.

Si invitano tutti gli utenti a prestare attenzione a questa modifica e a utilizzare la nuova fermata di Largo Oronzo Guarini per le loro esigenze di trasporto pubblico.

Si ricorda inoltre che sono operative le nuove paline interattive che avvisano gli utenti in tempo reale su arrivi e partenze ed eventuali ritardi dei bus, e una web app (clicca qui o scansiona il QRcode sulle paline), che permette di ricevere sul proprio dispositivo mobile tutte le informazioni utili per fruire correttamente del servizio di trasporto pubblico locale, oltre alla possibilità di collegarsi al sito Cotrap per acquistare online, comodamente dal proprio telefonino, i ticket di viaggio.

Le nuove paline interattive sono anche fornite di pulsante con scritte in linguaggio braille che attivano il sistema informativo audio per gli utenti ipovedenti.

L'Amministrazione Comunale ringrazia la cittadinanza per la pazienza e la collaborazione mostrata durante i lavori di riqualificazione e si impegna a continuare a migliorare i servizi offerti alla comunità.

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Sarà Ostuni la quarta città in Italia ad ospitare il corso per Degustatore dell’Olio organizzato dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier). Il percorso didattico è stato presentato oggi all’interno dell’Ostuni Palace (che sarà la sede del corso a partire dal prossimo 6 novembre). Ad illustrare obiettivi e programma del corso in conferenza stampa il presidente dell’Ais Puglia, Giacomo D’Ambruoso, e Rocco Caliandro Delegato AIS Brindisi. Presente questo pomeriggio per i saluti istituzionali anche il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. Le lezioni frontali del corso saranno strutturate secondo un percorso modulare costituito da 3 sezioni. Nel primo modulo verranno esaminati gli aspetti tecnico-agronomici alla base della produzione, saranno forniti gli strumenti per valutare eventuali difetti e, insieme, verrà proposto il modello AIS per la degustazione degli oli extra- vergini. Nel secondo modulo saranno considerati aspetti geografici relativi alla diffusione dell’olio extra-vergine a livello regionale, nazionale e internazionale e sarà presentata la scheda a punteggio per la valutazione quali-quantitativa dell’olio. Nel terzo modulo si entrerà nel vivo dell’abbinamento tra olio e cibo, con focus specifici sul tema delle tendenze gastronomiche attuali, sugli aspetti storico-culturali dell’olio extra-vergine e sulle sue proprietà nutraceutiche. 

«È con grande orgoglio che oggi presentiamo ufficialmente il Corso da Degustatore di Olio, un'iniziativa che, grazie all'impegno di Ais Puglia, prende vita in una delle capitali dell'olio pugliese: Ostuni. Questa città, conosciuta e apprezzata per il suo legame profondo con la tradizione olivicola- afferma D’Ambruoso - è la cornice ideale per un progetto che mira a diffondere la conoscenza e la valorizzazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva, uno dei pilastri della cucina mediterranea e simbolo di qualità del nostro territorio. L'olio Evo non è solo un prodotto di eccellenza, ma è un vero e proprio patrimonio culturale, capace di unire le tradizioni gastronomiche dell'Europa del Sud e rappresentare un punto di incontro tra popoli e culture». «Attraverso questo corso, che si terrà presso l'Ostuni Palace Hotel a partire dal 6 Novembre, vogliamo offrire agli appassionati e ai professionisti del settore gli strumenti necessari per apprezzare e riconoscere l'altissimo valore di questo alimento, che racchiude in sé storia, sapienza e biodiversità. La Puglia è terra di olio, di tradizioni millenarie legate alla coltivazione dell’olivo, e con questa iniziativa ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la consapevolezza del valore del nostro Olio Evo, promuovendo la sua cultura non solo a livello locale, ma in una visione più ampia e internazionale. Sono certo – evidenzia il presidente dell’Ais Puglia - che questo percorso formativo contribuirà a rendere ancora più forte il legame tra i pugliesi e il loro prezioso "oro verde", e a far conoscere le straordinarie qualità organolettiche che distinguono i nostri oli nel panorama mondiale». 

«Non posso nascondere l’emozione per la presentazione di questa sera, ma anche per quel che sarà dal prossimo 6 novembre. Lavoriamo in maniera sinergica – spiega Caliandro – per valorizzare questo territorio nel settore vitivinicolo da tanti anni. Non abbiamo mai risparmiato alcuna energia, custodendo ormai da qualche tempo il sogno di poter dedicare la stessa attenzione per un’altra eccellenza: l’olio extravergine di oliva, simbolo della nostra Puglia e patrimonio identitario della nostra cultura. Da qui l’emozione per l’avvio di questo percorso che avverrà a breve. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a questo momento dalla nostra delegazione e convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per rendere il giusto riconoscimento a quelle che sono queste due eccellenze del nostro territorio, come il vino e olio». L’istituzione del corso per Degustatori di Olio da parte dell’Ais rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento ufficiale della figura del professionista dell’olio Ais, aprendo nuove e interessanti opportunità di lavoro e valorizzando il ruolo strategico che questo prodotto d’eccellenza ricopre nella cultura e nell’economia italiana.