Redazione

STORNI: COLDIRETTI PUGLIA,  AL VIA PRELIEVO IN DEROGA SU LITORANEA IN PIANA OLIVETATA DI BARI E BRINDISI E SU FASCIA PEDEGARGANICA A FOGGIA

In migliaia mangiano le olive e danneggiano le piazzole e gli ortaggi

 

Al via il prelievo in deroga degli storni lungo il litorale della piana olivetata tra Bari e Brindisi e lungo la fascia pedegarganica della provincia di Foggia, con i cambiamenti climatici che hanno causato la proliferazione degli uccelli divenuti stanziali in Puglia che, oltre a mangiare le olive, coprono di escrementi gli ortaggi in campo e pregiudicano le piazzole, arrecando danni ingenti alle produzioni. A darne notizia è la Coldiretti Puglia, in relazione all’approvazione della delibera della Giunta regionale che autorizza il prelievo in deroga degli storni nelle aree maggiormente colpite dal fenomeno dall’11 novembre 2023 al 21 gennaio 2024.

Sono migliaia gli storni in campagna che mangiano ognuno fino a 20 grammi di olive al giorno nelle aree olivetate di Bari e Brindisi e sul Gargano nell’epicentro tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia, dove il fenomeno delle nubi di uccelli è divenuto quotidiano e pressante. Oltre al danno diretto, non vanno sottovalutati i danni indiretti.

Gli storni distruggono le piazzole adibite alla raccolta delle olive – insiste Coldiretti Puglia – e gli olivicoltori sono costretti a contrastare una calamità senza averne gli strumenti, condannati, quasi, a riprogrammare la propria attività agraria per scongiurare la distruzione della produzione. Tra l’altro, non è soltanto l’olivicoltura a risultare colpita, dato che il passaggio degli stormi di storni lascia sugli ortaggi quantitativi di escrementi tali da rendere impresentabile il prodotto sul mercato. Gli storni trovano ristoro notturno nelle aree protette, per riprendere le scorribande alimentari diurne ormai da mesi, dato che il caldo anomalo degli ultimi anni ha fatto convertire la specie protetta da migratoria a stanziale.

Particolarmente colpito dagli storni il settore olivicolo nelle province di Bari e Brindisi nella litoranea tra Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Conversano, Alberobello , Locorotondo, Fasano, Cisternino, Ostuni, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Latiano, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne, Brindisi e sul Gargano a Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano, con un  danno che si attesta tra il 30 ed oltre il 60% - spiega Coldiretti Puglia - a carico degli olivi.

Il caso più grave e noto dei danni provocati dai cinghiali all’agricoltura non deve far dimenticare – sostiene Coldiretti Puglia – che esistono altre specie problematiche, quali le forme domestiche di specie selvatiche e le forme inselvatichite di specie domestiche. In questo ambito, sono numerosi i danni provocati dai cani inselvatichiti agli allevamenti e quelli dovuti, invece, alla massiccia diffusione del piccione inselvatichito che danneggia non solo le colture, ma anche i prodotti agricoli stoccati nei silos, quali sementi e cereali. Un altro problema rilevante è, poi, quello del controllo di alcune specie alloctone – conclude Coldiretti Puglia - si sono diffuse in modo invasivo, provocando gravi danni all’acquacoltura e all’agricoltura, ne sono un esempio il cormorano e lo storno.

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Si rafforzano le misure di tutela per il Primitivo di Manduria DOC e DOCG: incremento della percentuale dei controlli in vigna e stop alla rivendicazione di nuove superfici

Novella Pastorelli: “I due provvedimenti rappresentano un aspetto chiave della nostra strategia di tutela”

Si rafforzano le misure di tutela per il Primitivo di Manduria DOC e DOCG: incremento dei controlli in vigna e stop alla rivendicazione di nuove superfici.

In un costante impegno per garantire l'autenticità e la qualità del Primitivo di Manduria DOC e DOCG, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha adottato decisioni significative per preservare l'integrità della denominazione.

Incremento dei controlli in vigna 

L'Unione dei Consorzi di Tutela dei Vini a D.O.di Puglia (U.co.vip), del quale anche il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è membro, ha richiesto ed ottenuto da parte del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) l'approvazione per l'incremento della percentuale dei controlli ispettivi in vigna da parte dell’ente di controllo Agroqualità.

Tale provvedimento è stato immediatamente recepito da tutti i consorzi associati e, quindi, anche dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ed applicato nell'intera area di produzione.

 

Di conseguenza, a partire da lunedì 14 agosto 2023, Agroqualità intensificherà i suoi sforzi, intensificando i controlli in maniera massiccia. L'obiettivo è assicurare che tutte le pratiche di coltivazione e produzione all'interno del territorio del Primitivo di Manduria siano in linea con gli standard di qualità e autenticità richiesti dalla denominazione.

I controlli che saranno eseguiti copriranno vari aspetti critici della produzione, con particolare attenzione alla resa dell'uva per ettaro e alla conformità al proprio fascicolo aziendale. Queste verifiche garantiranno che ogni fase del processo produttivo rispetti rigorosamente gli standard di qualità, preservando così l'identità e l'eccellenza del Primitivo di Manduria.

 

Stop alla rivendicazione di nuove superfici

Oltre all’aumento dei controlli, il Consiglio di Amministrazione ha anche provveduto nei mesi scorsi a fermare la rivendicazione di nuove superfici a denominazione Primitivo di Manduria DOC e DOCG all'interno di tutti i 18 comuni dell’areale fino al 2026. Questa misura, sottoposta al vaglio della Regione Puglia, è stata condivisa ed approvata dal comitato vitivinicolo regionale e resa ufficiale con determina n. 00273 del 03.07.2023 (registro delle Determinazioni della AOO 155). 

La sospensione sarà in vigore durante le campagne 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026, coinvolgendo tutti i nuovi impianti di Primitivo realizzati dopo il 31 luglio 2020, comprese le conversioni da altre varietà idonee diverse dal Primitivo, provenienti dal Piano Regionale di Riconversione Vigneti.

Questo provvedimento avrà una durata complessiva di sei anni, dal 2021 al 2026 perché è in continuità con il precedente blocco stabilito con la Determinazione n.155_DIR_2020_00157 del 07/07/2020, che riguardava le produzioni delle campagne 2021/2022/2023. 

"La necessità di istituire un nuovo blocco fino al 2026 per le rivendicazioni di nuove superfici vitate in continuità con il primo del 2021, è emersa a seguito di un lungo confronto con i consulenti, con le associazioni di categoria e con la Regione Puglia al fine di garantire un riallineamento tra domanda ed offerta con un significativo miglioramento dei prezzi di Primitivo di Manduria DOP perché,come noto, un eccesso di produzione determina, inevitabilmente, uno stallo, una riduzione del prezzo e delle vendite. E’ assolutamente necessario ripristinare la giusta relazione tra qualità, prezzo e senso di “coolness” – dichiara Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - L’obiettivo dei controlli rafforzati è garantire che non vi siano tentativi di imbroglio. È fondamentale che i tagli effettuati per fronteggiare la peronospora siano reali e che ogni passo del processo produttivo rispetti rigorosamente gli standard di qualità e autenticità richiesti dalla denominazione. In particolare, verrà posta un'attenzione speciale sulla verifica della resa dell'uva per ettaro e della conformità al proprio fascicolo aziendale”.primitivo_2.jpg

"Un insieme di misure, avviate già a gennaio con l'introduzione della fascetta di stato e proseguite con l'implementazione del blocco delle richieste di ampliamento delle superfici coltivate a Dop, unitamente a un rafforzamento dei controlli, sono state volute con forte determinazione da parte del Consiglio di Amministrazione (CDA). Queste azioni sono perfettamente in linea con il perseguimento dell’obiettivo comune ovvero promuovere la qualità intrinseca e l'autenticità del Primitivo di Manduria DOP, riducendo il rischio di contraffazione e potenziando la promozione di questo vino iconico che rappresenta la nostra regione, dotato di un marchio globalmente riconosciuto. – conclude Pastorelli - L'impegno di collaborare in sinergia con tutti i soggetti della filiera vitivinicola, inclusi i produttori e le autorità nazionali, costituisce un punto cardine. Questo impegno è fondamentale non solo per conservare intatto il prestigio associato alla Denominazione di Origine Protetta Manduria, ma anche per tutelare gli interessi dei produttori che contribuiscono alla sua produzione e dei consumatori che ne apprezzano il valore autentico e la qualità eccezionale."

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Alcuni cittadini ci hanno segnalato la situazione ambientale in cui si trova il piazzale antistante il liceo scientifico di Mesagne, dove vi sono alberi non potati da diverso tempo i cui rami, attualmente ad altezza d'auro, tra poco arriveranno sul piazzale impedendo il posteggio di molte auto. Ogni tanto qualche ramo secco cade per terra e per tale motivo sono state piazzate delle transenne per la sicurezza delle persone. 

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L'allarme lanciato dalle opposizioni sul Pnrr e sulla proposta del governo di rimodulazione è infondata.
 
     Ad una attenta analisi, infatti, è chiaro che non solo nessun progetto verrà meno, ma l'azione messa in campo dal Governo Meloni e dal Ministro Raffaele Fitto assicurerà la realizzazione degli interventi previsti anche se con altre fonti di finanziamento, come le risorse europee della coesione e il Fondo Sviluppo e coesione, grazie anche all'introduzione di quelli elementi di flessibilità introdotti nei Regolamenti Europei.
 
      Infatti molti di questi interventi, (il ragionamento è generale e non riguarda nello specifico il Comune di Brindisi) rischierebbero di non essere realizzati in quanto da un lato potrebbero non rispettare la scadenza del giugno 2026, dall'altro per diversi aspetti potrebbero essere non finanziati qualora non rispettassero le condizionalità previste dall'Ue.
 
      Tuttavia analizzando il testo della proposta di revisione inviata dal Governo alla Commissione Europea vediamo che per gli investimenti 2.1 della MIssione 5 (Rigenerazione Urbana) gestiti dal Ministero degli Interni "si segnala l'opportunità di ricorrere a fonti di finanziamento nazionali al fine di agevolarne l'attuazione e di facilitare i relativi processi di rendicontazione".
 
     Parole queste confermate dalle rassicurazioni dei Ministri Fitto e Piantedosi.
 
     Stesso discorso riportabile alla misura 5 componente 3 investimento 1.2 sui beni confiscati alle mafie.
 
      Anche su questo c'è un forte impegno del governo a definanziare la misura dal PNRR e ad utilizzare risorse nazionali.
 
     Per gli interventi M2C42.2 invece non è previsto alcun definanziamento.
 
     Stiano tranquilli i nostri detrattori, il Governo è al lavoro per non perdere un solo euro, e per realizzare opere importanti a beneficio della Nazione e dei territori.
 
 Cesare MEVOLI      Commissario cittadino    Lucia VANTAGGIATO Capogruppo consiliare
 
 Massimiliano  OGGIANO  viceSindaco          Mario BORROMEO    Consigliere comunale
 
 Antonio PISANELLI     Assessore                  Roberto QUARTA        “”         “”       “”       “”    
 
                                                                        Jacopo STICCHI           “”          “”       “”        “”
 

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Domenica 13 Agosto, ad Oria, torna in scena l’Investitura del Cavaliere Templare, suggestivo spettacolo, tra storia, mito e leggenda, curato dallAccademia Federico II.

Domenica 13 Agosto, alle ore 21.30, va in scena ad Oria, nel Chiostro di Parco Montalbano, sotto le mura dellimponente Castello Federiciano, la suggestiva rievocazione storica della cerimonia dInvestitura del Cavaliere Templare, Patrocinata dalla Città di Oria, nellambito della programmazione del cartellone eventi estivo stORIA® dEstate 2023”, curato dallAccademia Federico II. 
Il parco, situato a ridosso della parte orientale del Castello Normanno  Svevo, è un affascinante giardino pensile, di antiche origini. Siepi di bosso guidano i turisti tra vasche, laghetti e suggestivi angoli di verde. Da una serie di scalinate si è guidati ad una incantevole passeggiata panoramica che collega due torrioni dell'adiacente Castello Normanno - Svevo: la Torre del Salto alla Torre dello Sperone. 
 
La manifestazione, giunta ormai alla sua XIX edizione, è un evento rievocativo-culturale sulla figura del cavaliere medievale e sullordine Templare. 
Lordine dei Templari fu uno dei primi ordini religiosi cavallereschi cristiani formatosi nel medioevo. La nascita si colloca in Terra Santa quando le forze cristiane combattevano contro quelle islamiche in nome della prima crociata, allo scopo di difendere i tanti pellegrini europei che giungevano a Gerusalemme e che, durante questo periodo di guerra, rischiavano di essere uccisi o derubati. Ufficialmente riconosciuto nel 1129 ben presto, oltre allo scopo per cui era nato, quest’Ordine cominciò a creare un grande sistema produttivo e ad espandere velocemente il suo potere e la sua influenza in tutto il Mondo.
I Templari, nellimmaginario popolare, restano una figura tanto controversa che affascinante, a causa delle numerose leggende che vengono ad essi attribuite, complici la segretezza di questOrdine e la misteriosa e rapidissima scomparsa dello stesso. 
Tutto è stato scelto affinché venga rispecchiato lantico rituale, dalla location al cerimoniale, coniugando le esigenze di autenticità al piacere dellintrattenimento, spiega il Salvatore Lana Delli Santi, Direttore Artistico dellAccademia Federico II e Maestro d’Arme, che continua: In questa cerimonia di rievocazione storica, vogliamo calarci nel passato non solo per lepisodio storico in sé, ma soprattutto per cogliere da quel passato ciò che può essere ancora attuale; quando in quei secoli remoti veniva calpestata la lealtà la solidarietà la giustizia: ecco la figura del cavaliere; non solo un valore militare, ma anche cortesia, il suo codice di comportamento era basato sulla lealtà, la prodezza, il coraggio e la generosità”.
Non solo storia quindi, si vuole promuovere nei più giovani questi sentimenti di fratellanza, generosità e raffinata cortesia. 
 
 
Ricordiamo che, il brand stORIA nasce allinterno dellAccademia di Federico II di Oria, con lintento di promuovere e valorizzare la Storia e la Città di Oria. 
stORIA destate è il cartellone di eventi estivo prodotto dalla sinergia fra diverse associazioni del territorio, impegnate nella medesima opera di promozione e divulgazione. 
Un originale e stimolante presentazione dellepoca e della vita dei Cavalieri Medievali e della Città di Oria nellottica di un rilancio del turismo culturale attraverso un intrattenimento educativo ed una fruibilità attiva e dinamica dei monumenti e luoghi storici della Città. 
Non resta pertanto che assistere il prossimo 13 Agosto alle ore 21.30 al suggestivo spettacolo, tra mito, storia e leggenda, sullinvestitura del Cavaliere Templare. 
La partecipazione allevento è completamente gratuita.
Per ulteriori informazioni sui prossimi eventi organizzati dallAccademia Federico II, è possibile visitare la pagina facebook @accademiafedericosecondo.

Una situazione grottesca si è verificata a Mesagne nel corso dei lavori di asfalto delle vie della zona residenziale Manfredonia, interessate dallo scavo per la posa di un gasdotto cittadino per l’erogazione del gas urbano alle abitazioni della zona. In pratica la ditta che sta asfaltando la strada non lo sta riportando a come era prima dei lavori bensì sta lasciando una striscia per lato, dove, in un prossimo futuro incerto, l’amministrazione comunale dovrebbe realizzare due marciapiedi. E sì in un futuro incerto poiché al momento l’amministrazione non ha i soldi per realizzarli. Da qui è partita la protesta dei cittadini residenti che non comprendono la “tecnica” utilizzata dall’azienda nel riasfaltare parzialmente la carreggiata.

“Mai visto un lavoro svolto in questo modo – hanno sbottato alcuni cittadini – un criterio alquanto discutibile sotto l’aspetto tecnico. Principalmente, oltre a una bruttura spaziale, c’è il timore che con questo tipo di asfalto si siano alterati i livelli stradali e in caso di pioggia le acque meteoriche potrebbero riversarsi nelle nostre residenze”. Un lavoro che si sta svolgendo in maniera incomprensibile per i cittadini: “Ma quando mai si è visto che in una strada senza marciapiedi, e senza intenzione di farli, si lascia lo spazio e non si bituma”, hanno aggiunto i residenti. Per sedare la protesta è intervenuto sul posto l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’ancona, che ha cercato di spiegare ai cittadini il motivo tecnico di tale asfalto. “Iniziamo col dire che il ripristino dell’asfalto che l’azienda sta facendo interessa tutta la sede stradale con esclusione della parte riservata ai marciapiedi – ha spiegato D’Ancona -. Sottolineo che l’azienda sta asfaltando tutta la sede stradale e non solo la parte interessata dallo scavo eseguito per posare le condotte del gas. Hanno lasciato fuori la parte riguardante i marciapiedi, dove vi sono i pali della luce. Per fare un lavoro completo dovrebbero scarificare a mano la zona e bitumarla. In pratica stanno asfaltando tutta la sede stradale riportandola, in maniera migliorativa, a prima dello scavo. Come amministrazione comunale, al momento, non possiamo fare i marciapiedi per completare l’opera”. Tuttavia, l’assessore D’Ancona ha assicurato che parlerà con l’azienda affinché “possa asfaltare completamente il resto delle strade della zona residenziale Manfredonia”.

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Nominato ufficialmente il nuovo direttore generale. A una settimana dalla sua designazione, avvenuta il 3 agosto, Maurizio De Nuccio è stato nominato ufficialmente direttore generale della Asl Brindisi, con delibera della Giunta regionale del 10 agosto 2023. 

Per velocizzare al massimo la procedura, il passaggio di consegne con il commissario straordinario Giovanni Gorgoni e l'insediamento sono previsti nella settimana di Ferragosto, nella sede della direzione generale, in via Napoli.

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Il Governo Meloni con il Ministro Raffaele Fitto taglia al Comune di Brindisi 21 milioni di euro destinati a importanti progetti di sviluppo per la città. I fondi cancellati erano destinati per la riqualificazione urbana di Materdomini che prevedeva una serie di opere fondamentali per migliorare la vivibilità della zona mediante l’allargamento del sottopassaggio veicolare semaforizzato, la realizzazione di una nuova viabilità stradale per decongestionare il traffico su tutta l’area e la creazione di percorsi ciclopedonali che avrebbero reso la zona Materdomini davvero a misura d’uomo; per la realizzazione di aree verdi e parcheggi mediante la ristrutturazione delle aree dismesse di RFI in via Tor Pisana che avrebbero rappresentato una grande occasione per creare nuove aree di sosta in prossimità del centro cittadino; per la ristrutturazione di immobili confiscati alla mafia che sarebbero diventati residenze per padri separati al quartiere Casale e la realizzazione di una market solidale al rione Commenda; per la manutenzione straordinaria e per la messa in sicurezza delle strade, dei marciapiedi cittadini e delle complanari; per l’efficientamento energetico degli immobili comunali.

Un ricco e vasto parco progetti finalizzato a migliorare la città e che ha rappresentato la priorità assoluta nella scorsa amministrazione comunale di centrosinistra. Invece il governo Meloni, con un colpo di spugna, li ha cancellati nel silenzio assordante e complice dell’Amministrazione comunale che non ha il coraggio di protestare davanti a un’evidente ingiustizia.

Ad oggi l’unica certezza è che i fondi #pnrr sono stati cancellati e non è stata individuata nessuna copertura economica alternativa come chiarito dal Centro Studi della Camera dei Deputati.

Non possiamo permettere uno scippo del genere che penalizzerebbe ulteriormente una città che, grazie al lavoro della scorsa amministrazione, con l’esecuzione di decine di progetti già finanziati, stava uscendo lentamente da una stagnazione ventennale.

Ringraziamo l’On. Claudio Stefanazzi per questa battaglia di giustizia sociale e civiltà che inizia oggi e non si fermerà fin quando non saranno ripristinati i fondi, la comunità territoriale del Partito Democratico, i sindaci e tutti gli amministratori locali che oggi a Brindisi hanno inteso dare un forte segnale di unità contro la scelta scellerata del Governo Meloni e del Ministro Fitto.

“Un lavoro eccezionale - ha dichiarato Elena Tiziana Brigante, già assessore ai lavori pubblici - che ha caratterizzato anni di impegno degli uffici comunali, di giunta e consiglio nella scorsa amministrazione, cancellato senza una reale prospettiva e lasciando sul comune gli effetti negativi di una scelta insensata. Oltre allo riqualificazione urbana di Materdomini e via Tor Pisana e alla valorizzazione di beni confiscati alla mafia rischiamo di perdere competenti tecnici assunti con questo programma, privando gli uffici di preziose risorse umane. A nulla valgono le vacue dichiarazioni di esponenti del centrodestra che tentano disperatamente di difendere una scelta che si rivelerà una grave criticità per le amministrazioni comunali di qualunque colore politico”.

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Giochi, una 55enne vince un jackpot di oltre 4 mila euro. Inizio di agosto fortunato per una 55enne di Gallipoli, in provincia di Lecce, che grazie a Bingo75, il gioco ideato da Tombola.it dedicato a tutti gli amanti della lotteria in un formato nuovo e dinamico, è riuscita a portarsi a casa un jackpot di oltre 4 euro, con una giocata di soli 2,40 euro, grazie al numero 7.

Una vincita arrivata grazie a uno dei giochi più innovativi di Tombola.it, disponibile solo da pochi mesi. Su tombola.it il gioco responsabile ha un ruolo di primo piano: sul blog interno è sempre visibile un post di gioco responsabile e gli argomenti trattati spaziano dalle promozioni all’intrattenimento (curiosità, community, musica, gossip). Il gioco responsabile si unisce al divertimento delle chat e del bingo! Un mese davvero fortunato quello di agosto, durante il quale sará messo in palio un montepremi totale di oltre 200mila euro, tra premi garantiti e bonus.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, CON +10,5% PREZZI A TAVOLA PNRR SALVA SPESA; STRINGERE MAGLIE CONTROLLI SU IMPORT SELVAGGIO

In occasione della visita del Ministro del MASAF Francesco Lollobrigida al Centro Mediterraneo Ortofrutticolo di Fasano

 Con l’inflazione alimentare al +10,5% e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti, l’aumento di fondi del Pnrr con 2,5 miliardi destinati agli accordi di filiera, alla logistica e alle misure agricole è importante per salvare la spesa dei consumatori anche di fronte ai cambiamenti climatici. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sull’inflazione tendenziale a luglio che vede un aumento prezzi del +13,8% per la frutta e del +19,8% per la verdura con le produzioni Made in Italy colpite da alluvioni, grandinate e nubifragi intervallati da pesanti ondate di calore, mentre pesano le tensioni sui costi di produzione legate alla guerra in Ucraina e il deficit logistico che fanno triplicare i prezzi dell’ortofrutta dal campo alla tavola, oltre alle importazioni selvagge di prodotti ortofrutticoli, in occasione della visita del Ministro del MASAF Francesco Lollobrigida al Centro Mediterraneo Ortofrutticolo di Fasano.

La penuria di produzioni pugliesi che si sono salvate dagli eventi estremi degli ultimi mesi e i rincari di benzina e gasolio dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, hanno ingenerato rincari dei prezzi, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme – aggiunge Coldiretti Puglia - tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell’Annona, per cui serve una vigilanza serrata sull’origine dei prodotti ortofrutticoli sui banchi che arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco. Considerata la stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell’ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

Con l’aumento dei carburanti la logistica arriva ad incidere attorno ad 1/3 dei costi di produzione della frutta e verdura in Italia per il gap infrastrutturale che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro e penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Stati dell’Unione Europea secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea. In un Paese come l’Italia dove – sottolinea la Coldiretti – l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori.

L’agroalimentare Made in Italy ha dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del Pnrr e l’incremento dei fondi – evidenzia Coldiretti - va nella direzione auspicata di “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani sostenendo con gli accordi di filiera la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura. Un’occasione unica che – conclude la Coldiretti - non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore.

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