Redazione

FERRAGOSTO: COLDIRETTI PUGLIA, IN 20MILA SCELGONO L'AGRITURISMO; 1/3 SPESA A TAVOLA NELL’ESTATE 2023

Dalla tiella riso patate e cozze agli gnummereddi alla brace, dai panzerotti al panino con il polpo arrosto

Sono circa 20mila i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere il Ferragosto 2023 in agriturismo in Puglia all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia sulla base delle indicazioni di Terranostra Campagna Amica sul numero dei turisti che decidono di passare la giornata in una delle 950 strutture agrituristiche presenti sul territorio regionale che garantiscono 6.500 camere e 16.300 posti letto.

La scelta dell’agriturismo è legata alla voglia dei turisti di conoscere il cibo locale, i piatti tipici della tradizione, quando nell’estate 2023 – aggiunge Coldiretti Puglia - oltre un terzo della spesa turistica di italiani e stranieri è destinato alla tavola per consumare pasti in agriturismi,  ristoranti, pizzerie. Protagonisti assoluti in Puglia sono i panzerotti, la focaccia, la tiella di patate riso e cozze, la parmigiana di melanzana, ma anche le numerose ricette con la varietà assoluta di verdure pugliesi, oltre al pesce crudo e cotto che non può mancare sulle tavole o gli gnumereddi alla brace e il panino col polpo arrostito.

Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezata, a far scegliere l’agriturismo – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Molti agriturismi – precisa la Coldiretti Puglia – si sono attrezzati per la giornata di Ferragosto con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali a chilometri zero di Campagna Amica.

 Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia tanto che – sottolinea la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

Il consiglio è di rivolgersi – conclude la Coldiretti – a siti come www.campagnamica.it  che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana con l’indicazione dei servizi offerti.

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 PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, CONTRO CARO VACANZE TORNA FAI DA TE IN SPIAGGIA DA FRITTATA A INSALATA RISO.

Ma  nel pranzo al sacco non può mancare la frutta perché rinfresca e garantisce la giusta tintarella

L’inflazione e il caro vacanze spingono il ritorno del pranzo al sacco in spiaggia che consente alle famiglie di risparmiare qualcosa senza rinunciare alla tintarella. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia in merito alla nuova tendenza al fai da te lungo le spiagge spinta dal caro prezzi, anche se rispetto al passato sono nettamente cambiate le preferenze, con l’affermarsi di un cestino all’insegna del green e dell’attenzione alla linea.

In testa alle preferenze per l’ora di pranzo in spiaggia c’è così – sottolinea la Coldiretti – l’insalata di riso o pollo o mare portata da casa e scelta dal 34% dei vacanzieri, seguita dalla semplice macedonia con il 18% e dalla caprese a base di mozzarella e pomodoro che è un must per il 12%. Tra i piatti preferiti – continua la Coldiretti – arretrano invece le ricette più radicate della tradizione popolare “fagottara” dalla frittata di verdure o pasta (7%) alla parmigiana (5%) e alle lasagne (5%) fino alle polpette (4%).

Oltre che dal caro prezzi, la scelta degli alimenti da consumare in spiaggia è legata anche dalla svolta salutista di una considerevole percentuale di italiani – precisa la Coldiretti – alla ricerca della forma fisica oltre che la praticità. Il cibo resta comunque un ingrediente importante della vacanza in Italia dove circa 1/3 della spesa turistica – stima la Coldiretti – viene proprio destinata alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

La dieta adeguata per una abbronzatura sana e naturale si fonda – precisa la Coldiretti regionale – sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favoriscono la produzione nell’epidermide del pigmento melanina che protegge dalle scottature e dona il classico colore scuro alla pelle. Sul podio del “cibo che abbronza” secondo la speciale classifica stilata dalla Coldiretti salgono carote, radicchi e albicocche, ma sono d’aiuto anche insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di Vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al posto d’onore – continua la Coldiretti Puglia – salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri e fragole che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.

Con il caldo infatti è importante consumare frutta e verdura fresca, fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che – sottolinea la Coldiretti – sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Alla buona alimentazione – spiega la Coldiretti regionale – vanno accompagnate regole di buon senso nell’esposizione al sole. Bisogna bere spesso – aggiunge Coldiretti Puglia - coprirsi il capo con cappelli di materiali naturali e asciugarsi bene dopo ogni bagno, perché l’effetto specchio delle goccioline favorisce i colpi di sole e riduce l’efficacia dei prodotti di protezione, anche se resistenti all’acqua.

E’ importante conoscere il proprio fototipo ed utilizzare creme adeguate alla propria pelle, soprattutto su bambini, non esporsi al sole con profumi ed essenze e – spiega la Coldiretti – mentre in caso di scottature o di disidratazione della pelle possono essere utili – conclude la Coldiretti – anche alcuni rimedi naturali come impacchi di yogurt bianco intero oppure maschere con fette di anguria oppure la polpa di mela grattugiata stesa sulle zone più arrossate.

 

 

i MENU DA SPIAGGIA PIU’ GETTONATI

Insalata di riso o pollo o mare                  32%

Macedonia                                                   18%

Caprese (mozzarella e pomodoro)        12%

Frittata di verdure o pasta                         7%

Parmigiana                                                     5%

Lasagne                                                           5%

Polpette                                                          4%

Altro                                                               15%

Fonte: indagine Coldiretti/Ixe’

 

Ferragosto in musica a Mesagne con il “Festival della Musica” nelle vie del centro storico. L’associazione “Il Curro-Aps”, da anni impegnata nella promozione delle eccellenze del territorio, invita mesagnesi e visitatori a compiere un viaggio musicale che unisce diverse aree del mondo: si esibiranno i The Soulmates al ritmo soul e dance, i V&V Duo, con le più belle canzoni della musica italiana e internazionale, e la band Na Rumba Gitana, che farà ballare con melodie in perfetto stile Gipsy Kings.  La serata è patrocinata dall’Amministrazione comunale nell’ambito del programma “MesagnEstate 2023”, inizio alle ore 21.30, l’ingresso è gratuito.

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Per la giornata di Ferragosto, la Palazzina del Belvedere - Collezione Archeologica Faldetta sarà fruibile per tutti coloro che vorranno trascorrere la giornata di festa in maniera rilassante e piacevole, alla scoperta del territorio e in compagnia della cultura. La Collezione Archeologica Faldetta permette al visitatore di scoprire il passato della nostra regione, grazie ai 363 reperti di origine essenzialmente pugliese di cui si compone, disposti su un percorso che, a partire dal reperto più antico di epoca Micenea, ripercorre le fasi della produzione ceramica fino all'epoca Romana. Tra i reperti di maggior interesse vi sono la Giara a staffa risalente al 1300 a.C., i Crateri a campana di produzione apula del IV secolo a.C., la variopinta ceramica di Gnathia e le Trozzelle messapiche di varie epoche, la cui esposizione consente di apprezzare l'evoluzione di questa particolare forma vascolare. Di altrettanto valore è il luogo in cui essa viene custodita. La Palazzina del Belvedere è, infatti, un sito storico costruito nei primi anni '30 del Novecento, il cui nome si deve alla splendida terrazza da cui si può godere della vista panoramica sul Porto interno della città di Brindisi. Per la giornata di Ferragosto, la Collezione sarà fruibile con un’apertura straordinaria, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Viale Regina Margherita,11/12 - Lungomare di Brindisi.

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Un afflusso turistico di questo genere non si era mai visto a Mesagne. Sarà per le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale, per sollazzare i turisti, o sarà per il trend positivo che sta vivendo l’intero Salento, ma la città ogni sera è meta di migliaia di persone che si disperdono nei vicoli e piazzette che caratterizzano il centro storico. Le attività di ristorazione, i bar e i pub sono sold out. Due principalmente sono le fasce dei turisti. Le famiglie che sono presenti nel centro storico fino alla mezzanotte, o su di lì, e i giovani che l’invadono subito dopo. Così, mentre i primi preferiscono assistere agli eventi musicali e terminare la serata seduti ai tavoli di ristoranti i secondi si riversano principalmente nei locali, bar e pub, che restano aperti fino all’alba. Comitive di giovani, ad esempio, chiudono la nottata recandosi nei bar a gustare i primi cornetti caldi del mattino con cappuccino e caffè prima di andare a dormire.

Altri, e sono quelli su cui vi è una maggiore attenzione delle forze dell’ordine, preferiscono andare a consumare bevande o altro nei vicoli nascosti della città antica lontano da occhi indiscreti. Sono questi che lasciano per terra bottiglie o altro e non disdegnano gli schiamazzi. Comitive di giovanissimi che non hanno nessun rispetto delle regole o del senso civico. Giovani che si dimenticano, per non dire che se ne fregano, che nelle abitazioni che si trovano sulla loro strada vi è gente che dorme e il giorno dopo deve andare a lavorare. Molti sono lavoratori che si alzano alle prime luci dell’alba per andare nei campi. Ma c’è anche gente anziana o malata. Per tenere sotto controllo la movida le forze dell’ordine del territorio, polizia, carabinieri e agenti della polizia locale sono presenti discretamente nel cuore antico della città, e non solo. I vigili urbani hanno già elevato alcune contravvenzioni a esercizi commerciali che avevano organizzato musica live senza chiedere le dovute autorizzazioni. Tuttavia, il loro servizio termina all’una della notte. Prima e dopo ci sono i servizi che la polizia ha attivato, oltre ai normali controlli della città, delle pattuglie appiedate sono presenti nel centro storico, in particolar modo in quelle zone lontane dalla movida, dove si annidano comitive di giovanissimi avulsi al vivere civile risolvendo alcune incompatibilità ambientali.

Solo alcuni giorni fa Antonio Bardaro, residente nel centro storico ed esponente politico di centro destra, aveva denunciato la difficoltà a far coincidere la movida con la serenità di chi abita l’antico borgo cittadino. “Cari ragazzi e ragazze – aveva detto Bardaro – dovete comprendere che nelle abitazioni adiacenti, dove voi vi fermate a chiacchierare, ci sono persone che la mattina presto si alzano per lavorare oppure ci sono persone anziane e persone ammalate che hanno bisogno del riposo notturno”. 

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Con l’omologazione del campo sportivo di Bozzano, il cui iter è partito oltre un anno fa grazie alle risorse stanziate ed impegnate esclusivamente dalla scorsa amministrazione, si renderà operativa una nuova struttura sportiva di proprietà del Comune di Brindisi. Siamo pienamente soddisfatti, perché tutte le procedure, fortemente volute e messe in moto dalla precedente gestione dell’assessorato con l’assessore Oreste Pinto, si stanno definendo portando a potenziare l’offerta di impianti comunali destinati allo sport.

Una scommessa e un investimento di energie e di risorse economiche con un bilancio decisamente positivo.

La proficua collaborazione tra la scorsa amministrazione comunale e la Figc, grazie alla grande disponibilità manifestata dal Presidente del Comitato Regionale Puglia FIGC-LND, Vito Tisci e dalla delegazione provinciale con Martino D’Amuri, ha permesso di raggiungere questo traguardo.

Ringraziamo anche l’assessore Lidia Penta che ha reso pubblicamente merito, in maniera onesta, al lavoro svolto dagli uffici del settore Sport e Lavori Pubblici e dalla passata gestione e che nei giorni scorsi ha portato a concludere il percorso amministrativo per l’omologazione del campo di Viale Gran Bretagna.

Quindi un percorso amministrativo chiaro, trasparente e corretto frutto della collaborazione istituzionale che ha portato al risultato voluto.

Per questo, in conclusione, chiediamo all’assessore Penta e in generale a tutti gli attuali amministratori di adoperare e utilizzare sempre e solo i contatti e i canali istituzionali per rapportarsi con altri Enti senza l’inutile coinvolgimento di ‘filtri’ che rischia di creare disorientamento in quanti vorrebbero confrontarsi con l’Amministrazione comunale in maniera disinteressata.

Partito Democratico Brindisi

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In questi giorni, l’Autorità portuale di Brindisi ha dato notizia dell’avvenuta concessione pluriennale ad Edison per la realizzazione del deposito costiero di GNL nel porto di Brindisi.

Nella comunicazione si sottolinea che il costo della concessione è ridotto da 900.000 € a 700.000€ poiché si sostiene che la società abbia assunto non si sa bene quali impegni che portano a giustificare questa condizione di favore.

Ricordiamo al Presidente dell’Autorità portuale Patroni Griffi, che - a prescindere altre pregnanti considerazioni - l’attività prevista di trasporto, scarico, stoccaggio, movimentazione e successivo trasferimento di GNL per alimentare poche navi e soprattutto molti automezzi è una attività ad alto rischio di incidente rilevante in un’area già interessata dalla presenza di  11 impianti anch’essi ad alto rischio di incidente rilevante: alla società andrebbero attribuiti costi aggiuntivi per le condizioni di rischio in cui si collocano il deposito e le operazioni connesse e per le misure di prevenzione o di pronto intervento in caso di incidenti e non inaccettabili “regalie”.

 Comunque il segretario generale, Tito Vespasiani, poteva risparmiarci la lezioncina su come si calcolano i canoni delle concessioni: “excusatio non petita, accusatio manifesta”.

Le scriventi associazioni hanno sempre evidenziato l’inaccettabilità del deposito costiero nel caso caso specifico a ridosso dello scalo intermodale che rende impossibile lo sviluppo della logistica portuale connessa, ma è evidente che, a Brindisi, a livello politico istituzionale e imprenditoriale si sia trovata una accondiscendenza pensando ad appalti e subappalti risibili, mentre a Napoli in presenza di un progetto simile, si è registrata un’opposizione tecnicamente motivata da parte dell’Amministrazione comunale e dello stesso Ente portuale. In questi giorni, è stato presentato un progetto definitivo del deposito costiero di GNL, che alimenta critiche e

dubbi, innanzitutto la capacità di stoccaggio è ridotta a 16.500 Tonn. equivalenti per correggere la “furbizia” fatta precedentemente nel dichiarare una capacità di 19.950 Tonn. equivalenti per restare 50 Tonn. al di sotto delle 20.000 Tonn. che avrebbero imposto la VIA nazionale.

Restano inalterate le riserve e le critiche relative alla localizzazione, al ridosso dello scalo intermodale, e ai rischi evidenti di incidenti rilevanti, in tutte le operazioni previste.

Nel progetto di Edison, infatti, rimane confermata la presenza in banchina di una pericolosa torre di sfiato, in una area SIN con ben 11 altri impianti ad elevato rischio di incidente rilevante, secondo la Direttiva La torcia di altezza di 45 metri è necessaria per smaltire del BOG (Boil Off Gas, ossia della frazione di GNL che spontaneamente si trasforma da liquido a gassoso) non utilizzato e in emergenza anche il GNL. Non consola il fatto che la torcia sia smokeless ovvero senza fumo visibile e che l’altezza dovrebbe evitare che la nube di vapori infiammabili immessa in atmosfera in caso di mancato innesco della fiamma, raggiunga altre strutture pericolose

In torcia verranno smaltiti tutte le miscela di BOG e azoto provenienti dalle operazioni di drenaggio e inertizzazione che accompagnano le operazioni di carico e scarico del GNL. Tali miscele verranno scaricate evidentemente tal quali in atmosfera immettendo quindi emissioni gassose inquinanti e climalteranti nell’ambiente, stante il fatto che è previsto anche il funzionamento “no flaring”.

Lo smaltimento dei gas dalla banchina avviene direttamente in atmosfera perché la presenza della ferrovia ostacola il convogliamento in torcia.

La società prevede ora la realizzazione di due motori endotermici per produrre energia elettrica con il gas combustibile e ciò fa aumentare le perplessità sull’intero iter amministrativo e tecnico che sostiene la scelta e l’approvazione dell’impianto e sulle differenze procedurali nel caso dell’impianto di Napoli.

Pertanto, chiediamo al presidente dell’Autorità portuale ed ai rappresentanti politici, istituzionali ed imprenditoriali che esprimono valutazioni entusiastiche sull’impianto, se sappiano che a Napoli Edison si è sottoposta a VIA ordinaria avendo dichiarato una capacità di stoccaggio di 20.000 Tonn. equivalenti e se abbiano letto o intendano leggere i giudizi istituzionali e tecnici che hanno portato al giudizio di compatibilità ambientale negativo rispetto a tale progetto.

Chiediamo, altresì, agli stessi soggetti in che modo intendano partecipare al procedimento avviato sul progetto definitivo dell’impianto brindisino, preannunciando che le scriventi associazioni parteciperanno allo stesso e tuteleranno in tutte le sedi opportune i diritti inalienabili ambientali e sanitari accanto a quelli economici ed occupazionali che ritengono violati dalla eventuale costruzione dell’impianto.

Le associazioni

Forum Ambiente Salute e Sviluppo

Italia Nostra Brindisi

Legambiente Brindisi

Medicina Democratica

No al Carbone

No TAP/SNAM Brindisi

Salute pubblica

WWF Brindisi

 

C’è una grande ed importante novità in vista della nuova stagione 2023-24. Le società MESAGNE CALCIO 2020 e l’SS. ANNUNZIATA annunciano una vera e propria fusione con il settore agonistico e mettono le basi per creare un settore giovanile.
La società del presidente Todisco è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, per la prima volta verrano iscritte ai campionati federali le formazioni:
- Under 15 (2009/2010)
- Under 17 (2007/2008)
- Under 19 (2005/2006)
Tutto ciò è stato possibile grazie al gran lavoro svolto negli ultimi anni attraverso la collaborazione costante con la società SS. ANNUNZIATA.
Ieri sera, si è tenuta la riunione finale che ha sancito il patto fra le due società, che vede la SS.ANNUNZIATA proseguire il suo lavoro nel settore tecnico di base, lavorando con i bambini e ragazzi che verranno accompagnati nel loro percorso di crescita, a partire dai Piccoli Amici fino agli Esordienti, mentre dall’Under 15 fino alla Prima Squadra (Militante nel campionato massimo regionale di ECCELLENZA) i ragazzi, vestiranno la gloriosa maglia del Mesagne Calcio.
Il progetto è stato fortemente voluto dal Vice presidente del Mesagne Calcio, Todisco Davide, e dal Responsabile dell’attività di base dell’Annunziata, Alessandro Coppola, e approvato dai due presidenti delle società l’Avvocato Gianfrancesco Castrignanò e Vincenzo Todisco affinché si dia una continuità al lavoro svolto in questi anni e in modo da dare una struttura tecnica e societaria importante al Mesagne calcio che possa così garantire un futuro calcistico ai ragazzi che prenderanno parte al progetto.
A breve verranno comunicati i tecnici e i collaboratori scelti per il progetto e le date degli stage.

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“Credo che per noi del Comune quello di Edison è un problema che non ci riguarda, che non esiste più. Ormai riguarda solo l’Autorità Portuale ed eventualmente altre istituzioni coinvolte”.
Queste parole (appositamente virgolettate) sono state pronunciate incredibilmente dal Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna in aula, nel corso del Consiglio Comunale.
Secondo il primo cittadino, pertanto, la realizzazione di un insediamento impattante come quello di Edison non è un problema che deve essere inserito nell’agenda di una Amministrazione Comunale.
Senza voler entrare nel merito dell’opportunità o meno di ritirare il ricorso presentato dalla precedente Amministrazione, resta il fatto che in tutto il mondo chi governa la città pretende di avere un ruolo da protagonista in tutto ciò che può determinare conseguenze positive o negative sul piano economico ed occupazionale.
E invece Marchionna che fa? Si tira fuori! Si fa da parte e non è ben chiaro se lo fa per non farsi carico di un problema impegnativo, per indicazioni di carattere “politico” eventualmente giunte dall’alto o eventualmente per lasciare campo libero al Presidente di Confindustria Gabriele Lippolis (che oltre al ruolo di massimo rappresentante degli imprenditori brindisini è anche amministratore unico delle società che sono state costituite nelle ultime settimane, una delle quali di tipo consortile).
Ed ovviamente il Sindaco Marchionna si guarda bene anche dal chiedere conto a Confindustria dell’impegno assunto insieme a Edison (nell’ottobre del 2022 durante lo svolgimento dello SNIM ed alla presenza del direttore Gas Assets Edison Fabrizio Mattana) di far realizzare dal Censis uno studio sulle ricadute del deposito Edison che sarà realizzato a Brindisi.
Marchionna ha l’obbligo – a nome dei cittadini di Brindisi – di verificare i ritorni che ci saranno per Brindisi e quindi chieda ufficialmente se questo studio è stato realizzato. Dopo di che lo metta a disposizione dei consiglieri comunali e se ne discuta in aula. Diversamente batta i pugni sul tavolo per difendere una comunità che è stanca di ospitare impianti che non producono alcun ritorno degno di nota per le nostre imprese e per i nostri lavoratori.
Infine, ma non certo per ultima, la questione del canone concessorio che pagherà Edison e che prevede una riduzione (sicuramente in maniera perfettamente legale) di sei milioni di euro per la durata dell’intesa. Sarebbe interessante sapere se Marchionna ha voglia di chiedere conto di questi sei milioni e della possibilità di concordare con Edison che almeno una parte sostanziosa di questo inaspettato “risparmio” venga devoluta alla città (anche se le dimensioni dell’impianto non prevedono obblighi di compensazioni). Un riconoscimento che noi brindisini ci meritiamo fino in fondo!
 
Lino Luperti

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Negli ultimi due mesi tre conferenze dei sindaci. All’ultima hanno partecipato, oltre all’Assessore Palese, anche consiglieri regionali e l’onorevole D’Attis. Risultato: sommessa delusione, ha dichiarato il sindaco Marchionna, condividendo lo stato d’animo, presumibilmente, dei colleghi degli altri Comuni. Sembra che per l’ASL di Brindisi pur essendo, a detta di tutti, in forte affanno, con criticità che aumentano ogni giorno invece che diminuire, non si riesca a trovare rimedi.

Non si riesca o non si vuole? Da rappresentante sindacale delle persone anziane,  spesso le  più fragili e le  più in difficoltà per i grossi disagi che incontrano nel richiedere risposte al bisogno di cura, credo che ormai sia ora che la delusione si trasformi in forte rivendicazione, a tutela del diritto alla salute. Non è più tollerabile, infatti,  che una situazione come quella che vivono i cittadini della provincia possa essere così trascurata dall’Assessorato alla Salute e dallo stesso Presidente Emiliano. Quando si analizzano gli indicatori relativi a qualità e quantità dei servizi sanitari pubblici erogati, si tiene conto di tutte le persone che, non potendo permettersi né una visita in intramoenia né una visita privata esterna,  sono costretti a rinunciare a curarsi? Nel fare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Direttore Generale, Maurizio De Nuccio, ribadiamo alla Regione Puglia che l’Asl di Brindisi ha bisogno di un piano di rilancio straordinario, con risorse economiche straordinarie che vanno richieste al Ministero della Salute, come è stato fatto in altri casi, e vanno anche reperite con uno sforzo mirato a livello regionale. Non sappiamo neanche più che fine abbiano fatto, per esempio, i 30 milioni di euro che dovevano servire per smaltire le liste d’attesa! Il buco economico creato dall’ennesimo caso di malaffare relativo al periodo covid, di fatto, sono i cittadini che lo stanno pagando! Noi,  come SPI, continueremo a raccogliere firme a sostegno delle nostre proposte, insieme alla Confederazione e a tutte le  altre Categorie della CGIL di Brindisi.

Sono oltre 15.000 le firme già raccolte, a dimostrazione che le persone esigono risposte, non chiacchiere. L’auspicio è che prima del 15 settembre, data prefissata per la prossima conferenza dei sindaci, qualcosa sia cambiata: magari che  si riapra qualche reparto chiuso,  o qualche ospedale di comunità, che i Cup non dichiarino che le “agende sono chiuse” per le prenotazioni, che si assuma qualche unità medica o paramedica… vogliamo comunque evidenziare che come Organizzazione Sindacale non ci  fermeremo fino a quando non arriveranno risposte concrete rispetto a una così grave violazione di un  diritto fondamentale quale è quello alla salute.  

                                          

           La Segretaria Generale

         SPI CGIL BRINDISI

         Michela Almiento

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