Redazione

“Sospensiva Tar a causa della superficialità dell’Amministrazione. Si individui subito soluzione”.

La sospensiva dell’ordinanza per la deroga alle emissioni sonore da parte del TAR rappresenta un macigno per le attività del centro, e questo a causa della superficialità con cui l’Amministrazione comunale ha trattato l’argomento. Sia chiaro, i residenti hanno fatto valere le loro ragioni rivolgendosi legittimamente al tribunale amministrativo, perché evidentemente non c’è stato un confronto sereno e disinteressato tra le parti. E qui sorge una domanda: per quale ragione il Comune di Brindisi non si è costituito in udienza?

Una gravissima mancanza che avrebbe permesso, qualora ci fosse stata l’intenzione di difendere, seppur chiaramente indifendibile, l’ordinanza promossa dalla stessa amministrazione.

Con la pronuncia del Tar Lecce diventa complicato, se non addirittura impossibile, proporre un’ordinanza per la deroga alle emissioni sonore in quanto la sentenza riporta testualmente “(…) le predette previsioni normative consentono, con ogni evidenza, la deroga ai previsti valori limite assoluti e/o differenziali delle emissione sonore soltanto per attività sporadiche ed occasionali - quali una festa comunale, uno spettacolo in piazza, una specifica manifestazione destinata a tenersi in una certa data ed in una certa ora - ma non permettono in alcun modo l'estensione, per un rilevante periodo temporale (oltre due mesi, tutti i giorni dalle ore 20,00 alle ore 1,00), ad attività allaperto di carattere continuativo, quale quella dei numerosi esercizi pubblici presenti nel centro urbano cittadino del Comune di Brindisi (…)”.

Questo pregiudicherà inevitabilmente il frizzante settore commerciale cittadino della somministrazione che durante l’estate, grazie all’intrattenimento fuori dai locali, riesce a sostenersi economicamente e agevolerà le realtà dei paesi limitrofi.

A nostro avviso si deve tentare subito di contemperare le esigenze degli esercenti a quelle dei residenti, che non vogliono certamente un centro desertificato ma neanche una discoteca a cielo aperto h24, chiedendo un sacrificio ad entrambi le parti, per esempio limitando la deroga nei fine settimana con orari diversificati tra giorni pre-festivi, venerdì e sabato e festivi.

All’uopo consigliamo agli “esperti” assessori di copiare e incollare l’ordinanza degli scorsi anni e se necessario migliorarla, farebbero solo bella figura.

Partito Democratico di Brindisi

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“Mettiti in gioco, Dona il sangue ” è lo slogan, proposto da AVIS Nazionale, con cui AVIS Provinciale Brindisi ha voluto iniziare sul territorio una campagna di
comunicazione e sensibilizzazione che metta al centro l’importanza di un atto che gratifica chi lo compie ed è fondamentale per chi lo riceve : la donazione di sangue.
L’invito a donare, rivolto a tutti coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare, ha il dichiarato obiettivo di portare a donare e convincere sempre più persone a compiere un gesto di altruismo e solidarietà. Questo invito sarà il “live motive” che l’Associazione utilizzerà durante alcune manifestazioni che si terranno nei vari comuni e lo farà attraverso l’esposizione di banner ed incontri dei volontari AVIS con
i cittadini, con la precisa finalità di smuovere le coscienze a donare, soprattutto in questo periodo particolare dell’anno in cui sangue tende a mancare.
Donare sangue e plasma, non è un obbligo, ma un dovere che una comunità
solidale deve compiere come primo grande passo, nei confronti di chi ha bisogno, un bisogno che diventa necessità in momenti particolarmente difficili.
“NOI TI ASPETTIAMO”, vieni a donare anche TU.

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, FA VOLARE ACQUISTI GELATO CON +19% PREZZI; SE NE CONSUMANO PIÙ DI 6 KG A TESTA.

E’ boom delle agrigelaterie che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla e dai campi alla coppetta.

Il caldo fa volare i consumi di gelato con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 19% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat a giugno sugli effetti del grande caldo che ha colpito anche la Puglia. A pesare sui listini il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, a partire dallo zucchero (+47%) di cui l’Italia è fortemente deficitaria. Un andamento che non sembra spaventare i cittadini e turisti che per difendersi dall’afa consumano gelato per la pausa pranzo o lo snack.

Un settore – sottolinea la Coldiretti regionale - fortemente segnato dagli effetti della guerra in Ucraina che ha spinto i costi energetici ma anche quello delle materie prime agricole di base con effetti sui costi di produzione che hanno costretto gli operatori a ritoccare verso l’alto i listini. 

Il settore è comunque in espansione anche grazie – aggiunge Coldiretti Puglia - ai gelati 'inventati' dagli agricoltori che stanno proponendo il gelato al latte d'asina, al latte di capra, fino ad arrivare al gelato all'olio extravergine di oliva.

Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se - sottolinea la Coldiretti regionale  - cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o a chilometri zero come i gelati con frutta e verdura locali ma anche con formaggi DOP o grandi vini.

Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono – aggiunge Coldiretti Puglia - la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra e pecora, all’olio extravergine di oliva. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, rigorosamente freschi con gusti a “chilometro zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

Una risposta alla ricerca di genuinità nel consumo di gelato che – sostiene la Coldiretti Puglia – è dimostrata dal fatto che tra le ultime tendenze si è assistito ad una crescente attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco ma ci sono anche – continua la Coldiretti regionale – le gelaterie tradizionali che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero.

I consumi di gelato hanno superato i 6 chili a testa all’anno in Italia secondo stime della Coldiretti e ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – precisa la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.

La produzione del gelato nel mondo ha oltre 500 anni di storia – continua la Coldiretti – con le prime notizie che risalgono alla metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.

Con Luca Pappagallo, l'amato pioniere delle ricette sul web che nel novembre del 2021 aveva deliziato gli ospiti della “Casa di Zaccheo” offrendo un menu di piatti semplici quanto sfiziosi. Ieri sera il “cuciniere curioso" è tornato ai fornelli del Centro Caritas per sostenere la raccolta fondi che servirà al completamento della struttura. Pronta e generosa la risposta della città, tanti i mesagnesi che hanno partecipato alla cena di solidarietà.
"Per me è stato un piacere riabbracciarlo e ringraziarlo per il suo impegno a favore di chi vive in condizioni di povertà", ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli.CASA_ZACCHEO_CENA_DI_SOLIDARIETA_2.jpg

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Il presidente della New Virtus Mesagne Ivano Edi Guarini è lieto di annunciare Tonino Bray come nuovo tecnico della prima squadra. Nei prossimi giorni saranno ufficializzati i primi nuovi tesserati.

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In previsione dell’avvio della campagna 2023  Conserve Italia di Mesagne si è svolta ieri  presso il  GAL “ Terra dei Messapi” l’assemblea con i lavoratori per discutere delle varie problematiche aziendali, dell’integrativo di gruppo e del rinnovo del CCNL della cooperazione alimentare; assemblea ricca di interventi e proposte.

Nell’occasione si  è illustrata oltre all’iniziativa della FLAI diritti e  salute in campo che ci vedrà presenti come tappa anche presso lo Stabilimento di Conserve Italia anche la petizione per la raccolta firme per il diritto alle cure della sanità pubblica proposta dalla Cgil.

“Ostuni da Gustare” è l’evento che renderà unica la frazione marina di Villanova. Tre giorni di festa tra arte, cibo e musica. Organizzato dalla Associazione Slow Food Piana degli Ulivi APS, con il supporto del Comune di Ostuni assessorato al Turismo e alle Attività Produttive, l’iniziativa ha l’intento di condurre tutti i partecipanti in un viaggio all’insegna dei prodotti e dei sapori d’eccellenza e della buona musica.

“L’obiettivo della condotta Slow Food Piana degli Ulivi – afferma Francesco Ghionda di Slow Food - è quello di raccontare il territorio attraverso il legame tra prodotti, produttori e le tradizioni locali, ponendo l’attenzione alla diffusione della consapevolezza del grande patrimonio agroalimentare”.

Tra gli eventi, quanti parteciperanno alla tre giorni di eventi, potranno trovare il mercatino con i prodotti d’eccellenza del nostro territorio che si snoderà lungo la passeggiata che si affaccia sul Porto turistico di Villanova. In particolare, saranno allestite diverse postazioni dedicate alla somministrazione di cibo e bevande, curate dai piccoli produttori locali e non, rispettosi della nostra Terra Madre.Villanova_di_Ostuni_dallalto.jpg

L’evento si aprirà il 28 luglio 2023 alle ore 19.00 con la tavola rotonda dal titolo “Il bollettino del mare e della costa”. La conferenza si svolgerà presso la sede della Lega Navale di Ostuni e parteciperanno tra gli altri gli esperti del settore, in particolare Giuseppe SUARIA – Ricercatore Biologo marino del CNR-ISMAR.

“Abbiamo voluto arricchire il calendario delle iniziative estive con una tre giorni dedicata alla marina più importante del nostro territorio – afferma l’assessore Maffei -. Il connubio cibo di livello e spettacoli ha sempre funzionato nella nostra città ed è per questo che siamo felici di ospitare nuovamente una manifestazione di Slow Food”.

Il calendario delle iniziative

Venerdì 28 luglio

– Las Brillantes, farfalle luminose su trampoli

– Conturband, marching band itinerante

– Fascionissima Me, acrobata aerea

– Nando e Maila, circo contemporaneo, teatro e musica

– Be Outside Quartet, rock contemporaneo

– Bari Blues Connection duo, blues

Sabato 29 luglio

– Mario Rosini, soul jazz

– Junior Conturband, marching band itinerante

– Stefania Dipierro trio, bossanova

– Open Contamination Ensemble, viaggio tra mondi musicali

– Bandaradan, musica dai Balcani

Domenica 30 luglio

– Maggiore & Scuro duo, rock acustico

– Las Brillantes, farfalle luminose su trampoli

– Fly Groove Trio, pop

– Nando e Maila, circo contemporaneo, teatro e musica

– Bandaradan, musica dai Balcani.

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Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, in relazione all’ondata di afa che investe le campagne e le stalle, con lgli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali.

Le scottature da caldo danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile – continua la Coldiretti Puglia – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Ma il caldo torrido ostacola pure le operazioni agronomiche e di raccolta che devono essere sospese nelle ore più bollenti per tutelare la salute dei lavoratori mentre diventa impossibile lavorare nelle serre. 


Il caldo africano di questi giorni taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 15% per le mucche nelle stalle, mentre nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti per salvare le mucche che a causa dell’afa mangiano poco, bevono molto fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 di periodi normali e producono di meno visto che per loro il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi.

Con le elevate temperature – precisa la Coldiretti Puglia – in pericolo ci sono anche le colture nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare i raccolti in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi all’avena, dal grano al pomodoro poiché con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio colpi di calore e stress idrico che compromettono la crescita della frutta sugli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, afferma Coldiretti nel sottolineare che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che – continua Coldiretti – richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. Coldiretti sta già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l'adattamento climatico – conclude Prandini - è fondamentale aumentare gli investimenti nell'innovazione e nell'agricoltura di precisione, anche attraverso risorse PNRR. E’ cresciuto del 31% in un anno il fatturato dell’agricoltura 4.0 che fra droni, robot, satelliti e controlli da remoto per supera i 2 miliardi di euro di investimenti per salvare i raccolti anche contro gli effetti del meteo pazzo fra siccità e maltempo, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano.

Causa le alte temperature o la deficienza di qualcuno diversi incendi si sono sviluppati nella città di Mesagne. Ieri sera le fiamme scaturite dall'erba secca presente in un campo hanno lambito alcune abitazione. Provvidenziale l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia allertati dagli stessi cittadini che hanno espresso con forza la loro rabbia: "L'incendio questa notte nell'altra Mesagne, quella delle periferie abbandonate a ridosso dei fabbricati. Grazie alle forze dell'ordine e al Corpo dei Vigili del Fuoco per il pronto intervento. Questa notte ci è andata bene, nessuno si è fatto male e i danni sono limitati". In questo momento un altro incendio è in atto lungo la bretella stradale che unisce la provinciale per Latiano con la statale 7. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Brindisi. Il Comune a iniziodell'estate ha emesso delle ordinanze per tenere puliti i campi dalle erbe infestanti per non correre il rischio degli incendi. Ordinanze che molti non rispettano. 

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È stato approvato ieri mattina alle ore 11,10 nel Consiglio comunale di Mesagne, con 15 voti favorevoli e 1 contrario, l’accordo per la tutela, valorizzazione, promozione e gestione del sito archeologico di Muro Tenente. Adesso l’accordo passa alla fase 2, cioè la firma del documento da parte della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio che ha perorato tale documento necessario per garantire nei prossimi 5 anni la conservazione e la tutela del parco archeologico, favorirne la valorizzazione partecipata, sviluppare percorsi culturali integrati che consentano di ampliare la conoscenza e, infine, di creare un sistema di offerta culturale da attivare attraverso strategie di valorizzazione territoriale, comprensive del potenziamento dei servizi offerti agli utenti, che favorisca la conservazione ed una maggiore salvaguardia e garantisca la promozione e la pubblica fruizione. A volere con determinazione l’accordo, che aprirà varie possibilità per accedere a pubblici finanziamenti grazie ai tre punti che acquisirà, è stato il sindaco Toni Matarrelli. “L’accordo approvato in Consiglio – ha spiegato il sindaco Matarrelli - è la dimostrazione dell’impegno profuso da questa amministrazione nel voler tutelare e ampliare l’area storica. Lo abbiamo già fatto nei mesi scorsi acquisendo con fondi nostri diversi ettari di terreno da mettere a disposizione degli archeologi per nuovi scavi. Successivamente con un pubblico appalto si concederà la gestione di Muro Tenente a un soggetto vincitore che non si dovrà impossessare del parco”.Consiglio_comunale_21_luglio_2023_1.jpg

Il sindaco ha, inoltre, assicurato che il professor Gert Burgers, l’archeologo olandese che ha portato alla luce l’area archeologica, continuerà nel suo ruolo direttivo. “Il professor Burgers è una eminenza scientifica europea a cui noi non rinunceremo mai”, ha chiosato il primo cittadino. A seguire l’iter burocratico di Muro Tenente è il consulente per le politiche culturali e centro storico, Mimmo Stella. “L’accordo è solo il primo step di ciò che andremo a decidere sul sito archeologico – ha spiegato Stella -. La Soprintendenza, come da accordi, delegherà ai Comuni la gestione che, quindi, farà accordi con terzi e con tutte le università che vorrà, in primis naturalmente la Libera Università di Amsterdam e Unisalento”. Il consulente ha, quindi, aggiunto: “Il Parco archeologico di Muro Tenente rappresenta da anni un modello di gestione per altri parchi. Ed è nostra intenzione nel prossimo futuro contribuire a regolamentare e perfezionare alcuni aspetti senza snaturare questo esempio di virtuosa gestione che ha valicato i confini nazionali”. Rassicurazioni non condivise da Carlo Ferraro, del Movimento 5 stelle, che ha votato contro l’accordo. “Il sindaco dovrebbe smetterla di considerare l’amministrazione dei beni comunali come un fatto di sua esclusiva competenza, comprendere che anche lui è di passaggio e, per questo, non si può permettere di prendere decisioni così drastiche e perentorie”, ha detto Ferraro. Lo stesso pentastellato ha invitato Matarrelli a “curare che le cose vadano avanti senza atti o azioni che possano compromettere le future relazioni con l’università di Amsterdam e l’Unisalento”. A favore dell’accordo hanno votato le altre rappresentanze di maggioranza e opposizione.

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